Charleston Battery

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Charleston Battery
Calcio
Battery
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Giallo, nero
Dati societari
CittàCharleston (Carolina del Sud)
NazioneStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
ConfederazioneCONCACAF
Federazione USFA
CampionatoUSL Championship
Fondazione1993
ProprietarioStati Uniti (bandiera) Rob Salvatore
PresidenteInghilterra (bandiera) Tony Bakker
AllenatoreStati Uniti (bandiera) Michael Anhaeuser
StadioPatriots Point Soccer Complex
(5.113 posti)
Sito webwww.charlestonbattery.com
Palmarès
Titoli nazionali1 USL Pro
1 USL First Division
2 USL Second Division
Si invita a seguire il modello di voce

Il Charleston Battery è una società calcistica statunitense con sede a Charleston (Carolina del Sud) e che disputa le proprie gare casalinghe presso il Patriots Point Soccer Complex di Mount Pleasant, impianto da 5.000 posti a sedere. Assieme ai Richmond Kickers detiene il record di club professionistico più antico degli Stati Uniti a non aver mai sospeso le attività[1][2].

Attualmente milita nella USL Championship, secondo livello del calcio americano.

Il club venne fondato nel 1993 da un gruppo di imprenditori appassionati di calcio guidati da Tony Bakker, un londinese proprietario dell'azienda di software Blackbaud. In quell'anno la squadra cominciò a militare nella Seconda Divisione dell'USISL, la lega che dal 1995 è nota come USL.

Il club vinse il suo primo titolo di Seconda Divisione nel 1996 dopo aver battuto in finale gli Charlotte Eagles per 3-2 agli shootout.

Nel 1997, il Battery si iscrisse alla A-League (successivamente nota come USL First Division), all'epoca il campionato statunitense più importante dopo la Major League Soccer.

Nel 1999 la società portò a compimento i lavori di costruzione del suo nuovo stadio, all'epoca chiamato Blackbaud Stadium, diventando così il primo club statunitense a costruire il proprio stadio specifico per il calcio senza ricorrere a fondi pubblici[3].

Nel 2003, a distanza di sette anni dall'ultimo titolo vinto, la squadra di Charleston si aggiudicò il campionato sconfiggendo il Minnesota Thunder con un netto 3-0.

Nel 2008, il Charleston Battery fu protagonista di ottime prestazioni nella U.S. Open Cup: dopo aver battuto i dilettanti del New Stars e gli Charlotte Eagles ai primi due turni, la squadra eliminò le franchigie MLS della Houston Dynamo e del Dallas prima di vincere ai rigori la semifinale contro i Seattle Sounders, all'epoca ancora membri della USL First Division. Nella finale disputata il 3 settembre presso l'RFK Stadium di Washington, il Battery dovette però piegarsi ai padroni di casa del D.C. United con il risultato finale di 2-1. In ogni caso, la squadra di Charleston rimane ad oggi l'ultima squadra non militante in MLS ad aver raggiunto la finale della coppa nazionale statunitense.

Nel 2010, il club declinò l'invito ricevuto di entrare a far parte della NASL e preferì anzi scendere di categoria e riunirsi alla USL Second Division, di cui rimase in vetta alla classifica per l'intera stagione e vinse il titolo dopo aver sconfitto in finale i Richmond Kickers per 2-1. Si trattava del terzo titolo conquistato nella storia del club. Il capocannoniere della squadra Lamar Neagle risultò essere anche capocannoniere del campionato e fu dichiarato MVP, mentre l'allenatore Michael Anhaeuser fu nominato miglior allenatore[4].

Nel 2011, il club fu membro fondatore della neonata USL Pro. La stagione successiva (2012) il Charleston Battery, dopo aver concluso la stagione regolare al terzo posto, vinse il quarto titolo della sua storia sconfiggendo in finale i Wilmington Hammerheads per 1-0[5].

Negli anni successivi, la società raggiunse diversi accordi annuali di affiliazione con franchigie MLS: nel 2014 i gialloneri strinsero un accordo con i Vancouver Whitecaps[6], nel 2015 fu il turno della Houston Dynamo[7], mentre invece l'anno successivo fu la volta dell'Atlanta United.

Nel febbraio 2016 fu annunciata la cessione del club ad un gruppo denominato B Sports Entertainment.

Nell'ottobre 2019 fu annunciata la vendita della società ad un gruppo denominato HCFC e capitanato dall'impresario Rob Salvatore. I nuovi proprietari vendettero il vecchio stadio per circa 6 milioni di dollari e annunciarono che, dalla stagione 2020 in avanti, la squadra avrebbe giocato in casa presso il Patriots Point Soccer Complex, più vicino al centro della città[8].

Anno League Reg. Season Playoff Open Cup
1993 USL Second Division 5° Atlantic Play-in Game Non partecipa
1994 USL Second Division 2° Atlantic Semifinale Non partecipa
1995 USL Second Division 1° Atlantic Semifinale di divisione Non qualificato
1996 USL Second Division 2° South Atlantic Campione Non qualificato
1997 A-League 4° Atlantic Finale di divisione Non qualificato
1998 A-League 4° Atlantic Quarti di finale Non qualificato
1999 A-League 3° Atlantic Quarti di finale Semifinale
2000 A-League 1° Atlantic Semifinale 2º turno
2001 A-League 2° Central 1º turno 3º turno
2002 A-League 1° Southeast Semifinale 3º turno
2003 A-League 1° Southeast Campione Non qualificato
2004 A-League 8° Eastern Non qualificato Semifinale
2005 USL First Division Non qualificato 2º turno
2006 USL First Division Semifinale Ottavi di finale
2007 USL First Division 10° Non qualificato Quarti di finale
2008 USL First Division Quarti di finale Finale
2009 USL First Division Quarti di finale Quarti di finale
2010 USL Second Division Campione Quarti di finale
2011 USL Pro 4° American Quarti di finale 2º turno
2012 USL Pro Campione 3º turno
2013 USL Pro Semifinale Ottavi di finale
2014 USL Pro Quarti di finale 3º turno
2015 USL 3° Eastern Quarti di finale Ottavi di finale
2016 USL 6° Eastern Quarti di finale 3º turno
2017 USL 2° Eastern Ottavi di finale 4º turno
2018 USL 4° Eastern Ottavi di finale 4º turno
2019 USL Championship 9° Eastern Ottavi di finale 4º turno
2020 USL Championship 2º Gruppo H Quarti di finale Cancellata[9]

Colori e simboli

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I colori della maglia del Charleston Battery sono il giallo ed il nero.

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Prima
2017
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Seconda
2017
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Alternativa
2017

Simboli ufficiali

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Fino al 2019 il simbolo del Charleston Battery è stato composto da uno scudo con le strisce gialle e nere e caratterizzato da una coppia di cannoni incrociati di artiglieria (che alludono alla storia navale della città durante la Guerra d'indipendenza americana e nella Guerra di secessione americana) con l'aggiunta di un pallone da calcio.

Il 13 febbraio 2019, il club ha cambiato lo stemma: ora è composto da uno scudo circolare nero, da una coppia di cannoni incrociati di colore giallo e una mezzaluna, oltre che dal nome della città e dall'anno di fondazione del club, il 1993[10].

Il Battery disputò le prime sei stagioni presso lo Stoney Field, impianto del centro cittadino condiviso con altre squadre scolastiche e collegiali. A partire dal 1999, il club ha giocato le partite casalinghe al Blackbaud Stadium, stadio da 5.100 posti a sedere nonché il primo impianto costruito specificatamente per il calcio per una squadra non militante nella Major League Soccer nonché il primo nella storia degli Stati Uniti ad essere finanziato con fondi esclusivamente privati[3].

In seguito alla vendita del Blackbaud Stadium per 6 milioni di dollari, il Charleston Battery ha trovato casa presso il Patriots Point Sports Complex, nel comune di Mount Pleasant, a partire dalla stagione 2020[11].

Coffee Pot Cup

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I Battery si contendono la Coffee Pot Cup ogni volta che incontrano il team rivale del DC United. Il trofeo è stato ideato dalle due tifoserie[12].

N. Ruolo Calciatore
1 Stati Uniti (bandiera) P Philip Breno
3 Stati Uniti (bandiera) D Kyle Nelson
4 Giamaica (bandiera) D Rennico Clarke
5 Trinidad e Tobago (bandiera) D Leland Archer
6 Scozia (bandiera) C Robert Crawford
7 Guatemala (bandiera) C Nico Rittmeyer
8 Panama (bandiera) C Romario Piggott
9 Stati Uniti (bandiera) A Arthur Bosua
10 Bermuda (bandiera) C Zeiko Lewis
11 Giamaica (bandiera) A Nicque Daley
12 Stati Uniti (bandiera) D Deshawon Nembhard
14 Stati Uniti (bandiera) C Jarad van Schaik
17 Stati Uniti (bandiera) D Logan Gdula
18 Stati Uniti (bandiera) A Jesus Ibarra
19 Stati Uniti (bandiera) C Dante Marini
N. Ruolo Calciatore
20 Grenada (bandiera) D AJ Paterson
21 Honduras (bandiera) C Angelo Kelly-Rosales
26 Trinidad e Tobago (bandiera) C Kierron Mason
Trinidad e Tobago (bandiera) A Ataullah Guerra
Giamaica (bandiera) D O'Brian Woodbine
Italia (bandiera) C Vincenzo Candela
Giappone (bandiera) C Kotaro Higashi
Stati Uniti (bandiera) C Ian Svantesson
Stati Uniti (bandiera) D Jay Bolt
Stati Uniti (bandiera) C James Cox
Nigeria (bandiera) D Temi Adesodun
Stati Uniti (bandiera) C Evan Posnanski
Stati Uniti (bandiera) P Darian McCauley
Stati Uniti (bandiera) C Mauro Cichero

Competizioni nazionali

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2012
2003
1996, 2010

Altri piazzamenti

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Finalista: 2008
Semifinalista: 1999, 2004
  1. ^ (EN) Marlene Navor, Charleston Battery to Play at College of Charleston Soccer Field, su The College Today, 31 ottobre 2019. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  2. ^ ONE: Rooted in Richmond - YouTube, su youtube.com. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  3. ^ a b Charleston Battery, su web.archive.org, 15 gennaio 2010. URL consultato il 5 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2010).
  4. ^ United Soccer Leagues (USL), su archive.is, 18 luglio 2012. URL consultato il 5 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2012).
  5. ^ (EN) Andrew Miller, Charleston Battery captures fourth USL title with 1-0 win over Wilmington, su Post and Courier. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  6. ^ Vancouver Whitecaps announce USL PRO affiliate agreement with Charleston Battery, su mlssoccer.com.
  7. ^ Battery, Dynamo sign 2015 deal | Charleston Battery, su web.archive.org, 4 aprile 2015. URL consultato il 5 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2015).
  8. ^ (EN) USLChampionship com Staff, Battery Enter Exciting New Era Under HCFC, Announce Relocation, su USL Championship, 30 ottobre 2019. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  9. ^ (EN) U.S. Open Cup cancelled for 2020, su ESPN.com, 17 agosto 2020. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  10. ^ (EN) Charleston Battery Staff, Battery Unveil New Branding, New Logo, su Charleston Battery | South Carolina's Premier Pro Soccer Club, 13 dicembre 2019. URL consultato il 5 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2021).
  11. ^ (EN) Battery announce plans to play at Patriots Point in 2020, su live5news.com. URL consultato il 5 gennaio 2021.
  12. ^ Coffee Pot Cup on the line against Charleston, su dcunited.com.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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