Chris Oti

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Christopher C. Oti
Dati biografici
PaeseRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Altezza180 cm
Peso83 kg
Rugby a 15
UnionInghilterra (bandiera) Inghilterra
RuoloTre quarti ala
Ritirato1994
Carriera
Attività di club[1]
1983-88Nottingham19 (68)
1988-94Wasps40 (80)
Attività da giocatore internazionale
1988-91Inghilterra (bandiera) Inghilterra13 (32)
Attività da allenatore
1994-97London Nigerian
Palmarès internazionale
Finalista Coppa del Mondo 1991

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Statistiche aggiornate al 18 dicembre 2013

Christopher C. Oti (Londra, 16 giugno 1965) è un ex rugbista a 15 e allenatore di rugby britannico, tre quarti ala, primo giocatore di colore a vestire la maglia dell'Inghilterra dopo James Peters nel 1907.

Di origine nigeriana[1], Oti si formò rugbisticamente a Millfield, scuola superiore di Street, nel Somerset[2], da cui provengono anche altri nomi importanti del rugby britannico come Gareth Edwards, JPR Williams e Chris Robshaw[2].

Nella prima parte degli anni ottanta fece parte della giovane generazione di giocatori che contribuirono a far progredire il Nottingham da realtà locale a squadra di rilievo nazionale[3], tanto da mettersi in evidenza per l'Inghilterra, per la quale esordì nel corso del Cinque Nazioni 1988 contro la Scozia[1][4], divenendo così il primo giocatore di colore nel dopoguerra, e il secondo in assoluto dopo James Peters 81 anni prima, a scendere in campo per la Nazionale inglese[1][4].

Nel suo secondo incontro marcò tre mete contro l'Irlanda[5] e fu in occasione di tale impresa che alcuni giovani tifosi provenienti da un istituto cattolico intonarono per la prima volta la canzone Swing Low, Sweet Chariot, inno della loro scuola, che divenne da quel momento anche quello, non ufficiale, cantato da tutti i sostenitori dell'Inghilterra a Twickenham[4].

Alla fine della stagione 1987-88 si trasferì a Londra negliWasps, con cui si aggiudicò la Premiership 1989-90; nel 1989 prese parte anche al tour dei British Lions in Australia, benché mai utilizzato nei test match contro gli Wallabies.

Disputò il suo ultimo incontro internazionale contro l'Italia durante la Coppa del Mondo di rugby 1991, in cui l'Inghilterra giunse fino alla finale; nel 1994 si ritirò dalle competizioni a 29 anni[6] per via dei troppi infortuni subìti in carriera.

Ebbe anche una breve parentesi come allenatore della squadra del London Nigerian[1][7], squadra di giocatori come lui originari della Nigeria, che guidò dal 1994 fino al 1997[8].

Fuori dallo sport esercita la professione di geometra e agrimensore[9].

  1. ^ a b c d (EN) David Walsh, Topsy Ojo takes law into own hands, in The Sunday Times, 1º giugno 2008. URL consultato il 18 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2013).
  2. ^ a b (EN) Gareth A. Davies, Chris Robshaw says going to Millfield School helped him overcome his dyslexia, in Daily Telegraph, 14 maggio 2013. URL consultato il 18 dicembre 2013.
  3. ^ Moore, pag. 55.
  4. ^ a b c (EN) Blood, mud and aftershave, in The Observer, 5 febbraio 2006. URL consultato il 18 febbraio 2013.
  5. ^ (EN) Chris Rea, Flying Oti ends the try famine, in The Observer, 20 marzo 1988, p. 20.
  6. ^ (EN) Chris Oti, My Own Goal, in The Independent, 30 ottobre 1994. URL consultato il 18 dicembre 2013.
  7. ^ (EN) David Llewellyn, Oti suffers Nigerian nightmare, in The Independent, 4 dicembre 1995. URL consultato il 18 dicembre 2013.
  8. ^ History, su pitchero.com, London Nigerian. URL consultato il 18 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2013).
  9. ^ (EN) Simon O'Hagan, Racism in Sport: When respect is the goal, 5 dicembre 1993. URL consultato il 18 dicembre 2013.

Collegamenti esterni

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