Christopher Pissarides
Sir Christopher Pissarides, in greco Χριστόφορος Πισσαρίδης (Nicosia, 20 febbraio 1948), è un economista britannico-greco-cipriota, vincitore del Premio Nobel per l'economia nel 2010.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Pissarides, nato a Cipro, si è laureato in Economia nel 1971 all'università dell'Essex.[1] Si è successivamente iscritto alla London School of Economics, dove ottiene un master in Economia nel 1973 sotto la supervisione dell'economista matematico Michio Morishima.
È titolare della cattedra Norman Sosnow in Economia e direttore del Programma di ricerca sulla macroeconomia al Centro per le Performance Economiche, entrambi posizioni ricoperte presso la London School of Economics.[1]
Insieme al premio Nobel Edmund Phelps e ad altri economisti, fa parte del LIGEP (LUISS International Group on Economic Policy), un gruppo di ricerca interno all'Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli,[1] coordinato da Jean-Paul Fitoussi (professore alla stessa LUISS e all'Institut d'études politiques de Paris, conosciuto come Sciences Po), che si occupa di analizzare periodicamente la situazione economica mondiale ed italiana[2]
Le sue ricerche si focalizzano su alcune delle tematiche proprie della macroeconomia, tra le quali l'impiego, la crescita economica e le politiche economiche.
Nel 2010, ha ricevuto il Premio Nobel per l'economia, insieme agli statunitensi Peter Diamond e Dale Mortensen,[1] per i suoi contributi alla teoria delle frizioni di mercato (search friction) nella ricerca ed offerta di un lavoro. È la prima e tuttora unica persona di origini cipriote a vincere un Premio Nobel.
Posizioni
[modifica | modifica wikitesto]Sebbene alcuni reportage giornalistici annoverino Pissarides tra i sei (o sette) Nobel "anti-euro", il professore si è dichiarato «a favore della moneta unica» ma «contrario alle politiche che sono state adottate nell'Eurozona».[3]
Nel giugno 2020 ha firmato l'appello internazionale per l'economia viola («Per un rinascimento culturale dell'economia») pubblicato sul Corriere della Sera,[4] El País[5] e Le Monde.[6]
Nel gennaio 2024 ha dichiarato che le soft skill sono più convenienti dello studio delle materie STEM.[7]
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Labour market adjustment : microeconomic foundations of short-run neoclassical and Keynesian dynamics, Cambridge, Cambridge University Press, 1976.
- Equilibrium unemployment theory, Basil, Blackwell, 1990. Seconda edizione Cambridge (Mass.), MIT Press, 2000.
- The impact of employment tax cuts on unemployment and wages : the role of unemployment benefits and tax structure, London, London School of Economics and Political Science. Centre for Economic Performance, 1997.
- New developments in models of search in the labour market, coautore Dale T. Mortensen, London, Centre for economic policy research, 1999.
- Job reallocation, employement fluctuations and unemployement, coautore Dale T. Mortensen, London, London school of economics, Centre for economic performance, 1999.
- Consumption and savings with unemployment risk : implications for employment contracts, London, Centre for Economic Policy Research, 2002.
- Women at work : an economic perspective, coautori Tito Boeri, Daniela Del Boca, Oxford, Oxford University Press, 2005.
- National bureau of economic research, international seminar on macroeconomics, 2005, coautore Jeffrey A. Frankel, Cambridge (MA), MIT Press, 2007.
- The ins and outs of European unemployment, coautore B. Petrongolo, London, Centre for Economic Policy Research, 2008.
- Taxes, social subsidies and the allocation of work time, coautrice Liwa Rachel Ngai, London, Centre for Economic Policy Research, 2011.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Fonte: Treccani.it L'Enciclopedia Italiana, riferimenti in Collegamenti esterni.
- ^ After the crisis: the way ahead. Presentazione Rapporto LIGEP < Ottobre 2010 < Calendario < LUISS Guido Carli
- ^ «Il destino dell’Italia è nelle mani di Mario Draghi» Il premio Nobel Pissarides promuove Renzi, ma avverte: «Le riforme hanno bisogno di tempo», su linkiesta.it. URL consultato il 16 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2015).
- ^ Per un rinascimento culturale dell'economia, su corriere.it, Corriere della Sera, 7 giugno 2020. URL consultato il 26 agosto 2020.
- ^ (ES) “Por un renacimiento cultural de la economía”: el manifiesto de una veintena de intelectuales para una nueva época, su elpais.com, El País, 7 giugno 2020. URL consultato il 26 agosto 2020.
- ^ (FR) En dépit de son importance croissante, le culturel n’a pas suffisamment été pensé comme un écosystème, su lemonde.fr, Le Monde, 7 giugno 2020. URL consultato il 26 agosto 2020.
- ^ Studiare materie scientifiche non conviene più, il futuro è delle soft skills secondo un Nobel per l'Economia, su tomshw.it.
- ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 60534, 15 June 2013, p. 2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Christopher Pissarides
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pissarides, Christopher Antoniou, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Christopher A. Pissarides, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Christopher Pissarides, su nobelprize.org.
- (EN) Christopher Pissarides, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
- (EN) Christopher A. Pissarides pagina personale nel sito della London School of Economics. URL visitato il 17 ottobre 2012.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 34518071 · ISNI (EN) 0000 0001 0886 5170 · ORCID (EN) 0000-0002-0695-058X · LCCN (EN) n88283850 · GND (DE) 124823297 · BNF (FR) cb12278606w (data) · J9U (EN, HE) 987007431452305171 |
---|