Libro codice
In crittografia un libro codice (in inglese codebook) è un documento utilizzato per implementare un codice che contiene le corrispondenti versioni in codice dei testi in chiaro.[1]
Nell'accezione comune i termini "codice" e "cifrario" sono spesso considerati sinonimi ma quest'ultimo, a differenza del primo che opera per sostituzione, prevede un livello di intervento più basso, lavorando su singole lettere o, in caso di cifrari digitali, a livello di singoli bit[2].
Il libro codice contiene in genere una lista di termini per la codifica e la decodifica: ogni parola o frase ha uno o più sostituti che la rimpiazzano; per decifrare un messaggio scritto in codice ogni destinatario deve possedere una copia del libro codice. La distribuzione e la sicurezza fisica dei libri codice rappresenta una delle maggiori difficoltà nell'utilizzo dei codici se comparati con la distribuzione dell'informazione cifrata dei cifrari a chiave segreta, notevolmente più piccola e facile da occultare.
Un libro codice è solitamente costituito da due parti: una contenente la traduzione dal testo in chiaro a quello in codice, l'altra per la traduzione inversa. Per rendere più agevoli le operazioni di consultazione, entrambe le parti sono organizzate alla stregua di un dizionario: la prima presenta i termini in chiaro ordinati in ordine alfabetico, la seconda invece elenca in ordine alfabetico i termini in codice.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Va notato che il termine inglese codebook è usato anche per i cifrari a blocchi. Un esempio di algoritmo che utilizza un cifrario di questo tipo è il MacGuffin.
- ^ De Mauro Paravia: significato di Cifrario
Voci correlate
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