Coordinate: 41°58′57″N 12°30′47″E

Colle Salario

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Colle Salario
frazione
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Comune Roma Capitale
Territorio
Coordinate41°58′57″N 12°30′47″E
Abitanti
Altre informazioni
Lingueitaliano
Cod. postale00138
Prefisso06
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleH501
TargaIT
Nome abitantiromani
PatronoSan Giovanni della Croce, Santi Pietro e Paolo
Giorno festivo29 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Colle Salario
Colle Salario

Colle Salario è una frazione di Roma Capitale, situata in zona Z. II Castel Giubileo, nel territorio della zona urbanistica 4E Serpentara del Municipio Roma III.

Sorge nella zona nord di Roma, nell'angolo delimitato dalla via Salaria a ovest e dal Grande Raccordo Anulare a nord.

Colle Salario è suddiviso in due aree distinte: Colle Salario Basso e Colle Salario Alto. La prima comprende le strade che si sviluppano intorno all'asse viario di via Monte Urano, via Rapagnano e via Camerata Picena, caratterizzata prevalentemente da immobili a basso costo e edilizia popolare. Colle Salario Alto, invece, si distingue per la presenza di immobili di prestigio e la vicinanza alla Galleria Commerciale Porta di Roma. Quest'area si articola intorno agli assi di via Monte Giberto, via Monte Grimano e viale Carmelo Bene. Una particolarità è via Piagge, che attraversa entrambe le zone, ma che, insieme a via Monteciccardo, via Palmiano e via Montegallo, è interamente attribuita a Colle Salario Alto, nonostante faccia parte geograficamente anche di Colle Salario Basso.

Originariamente conosciuto come "Nuova Castel Giubileo" o "Piccola New York"[senza fonte], Colle Salario fu edificato a metà degli anni ottanta in seguito al Piano Regolatore approvato dal Comune di Roma. Situato in prossimità del Grande Raccordo Anulare (Uscita 9), il quartiere è dotato di servizi, parcheggi e negozi, e si trova a nord della zona di Fidene, con la quale condivide una stazione ferroviaria delle allora Ferrovie dello Stato, lungo le linee Fiumicino Aeroporto - Orte e Monterotondo - Viterbo (oggi FL1 e FL3).

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Chiesa di San Giovanni della Croce
  • Chiesa di San Giovanni della Croce a Colle Salario, su via Apecchio.

Siti archeologici

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Nella zona dove adesso sorge Colle Salario, si trovano i resti di diverse villae.

  • Villa di via Serrapetrona, su via Serrapetrona e via Belmonte Piceno. Villa del II secolo a.C.[1]
  • Villa di Castel Giubileo (sito I), su via Force. Villa del I secolo a.C.[2] 41.98537°N 12.512944°E
  • Villa di Castel Giubileo (sito XV), su via Piagge, via Monteciccardo. Villa del I secolo a.C.[3]

Le strade di Colle Salario sono dedicate a comuni delle Marche:

Il quartiere è collegato a Fidene tramite la via Incisa in Val d'Arno, comune della Toscana in provincia di Firenze.

In seguito alla realizzazione, nel 2007, del progetto residenziale Porta di Roma, si è aggiunta una strada per collegare Colle Salario al nuovo grande centro commerciale, dedicata a Carmelo Bene. Altre strade sono dedicate a Vittorio Caprioli, Elvira Notari ed Alberto Lattuada.

Lo spiazzo di accesso alla stazione di Fidene è intitolato a Don Antonio Penazzi, a memoria di un prete che scelse la periferia e che col suo impegno pastorale contribuì a cambiarla rendendola più umana e vivibile.

Infine troviamo il viadotto intitolato a Giuseppe Saragat, facente parte del lungo "Viadotto dei Presidenti", che collega Colle Salario ai quartieri Monte Sacro, Tufello, Serpentara, Nuovo Salario e Talenti.

È raggiungibile dalle stazioni Sant'Agnese/Annibaliano, Libia, Conca d'Oro e Jonio.
 È raggiungibile dalle stazioni: Saxa Rubra e Grottarossa.
 È raggiungibile dalla stazione di Fidene.
  1. ^ Villa di via Serrapetrona.
  2. ^ Marina De Franceschini, cap. 12. Villa di Castel Giubileo (sito I), pp. 56-57.
  3. ^ Marina De Franceschini, cap. 13. Villa di Castel Giubileo (sito XV), pp. 57-59.
  4. ^ a b Dal 2009 sono passati alla provincia di Rimini, nell'Emilia-Romagna.
  • Marina De Franceschini, Ville dell'Agro romano, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2005, ISBN 978-88-8265-311-8.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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