Dance to the Music (singolo Sly & the Family Stone)

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Dance to the Music
singolo discografico
ArtistaSly & the Family Stone
Pubblicazione17 novembre 1967
Durata2:38
Album di provenienzaDance to the Music
GenerePsychedelic soul
EtichettaEpic, CBS Records
ProduttoreSly Stone
Sly & the Family Stone - cronologia
Singolo precedente
Higher
(1967)
Singolo successivo
Life/M'Lady
(1968)

Dance to the Music è un singolo degli Sly & the Family Stone del 1967. Primo singolo di successo della formazione, Dance to the Music viene considerato una pietra miliare del fortunato soul psichedelico.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dance to the Music fu registrata nel 1967 su insistenza di Clive Davis, dirigente della CBS Records (poi rinominata Sony Music) che incitò gli Sly & the Family Stone a pubblicare musica più redditizia da un punto di vista commerciale rispetto a quella presente nel loro album d'esordio A Whole New Thing (1967). Il leader del gruppo Sly Stone decise quindi di registrare una traccia che fondesse le inclinazioni psichedeliche della band a un suono più pop. Sebbene Jerry Martini, il sassofonista degli Sly & the Family Stone, avesse definito la scelta di registrare un brano commerciale "una cosa diabolica",[1] Dance to the Music fu il primo singolo della band a raggiungere l'ottava posizione dei singoli pop di Billboard.[2] Nel 1968 la band registrò, usando lo pseudonimo The French Fries, una versione velocizzata e con liriche in francese di Dance to the Music intitolata Danse à la Musique. Dance to the Music si piazzò alla posizione numero 223 nella lista dei 500 migliori brani di tutti i tempi di Rolling Stone.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Dance To The Music – 2:38 (Sly Stone)
  2. Let Me Hear It from You – 3:35 (Sly Stone)

Durata totale: 6:13

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Joel Selvin, For the Record: Sly and the Family Stone: An Oral History, Avon, 1999, p. 60.
  2. ^ (EN) Steve Sullivan, Encyclopedia of Great Popular Song Recordings, Volume 1, Scarecrow, 2013, p. 785.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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