Darius (videogioco)
Darius videogioco | |
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La navicella Silver Hawk contro il primo boss, King Fossil, nella versione PC Engine di Darius | |
Piattaforma | Arcade, PC Engine, Amiga, Atari ST, ZX Spectrum, Sharp X68000, Game Boy |
Data di pubblicazione | 1986 |
Genere | Sparatutto a scorrimento |
Tema | Fantascienza |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Taito |
Pubblicazione | Taito |
Modalità di gioco | 1-2 giocatori |
Periferiche di input | Joystick, 2 pulsanti |
Seguito da | Darius II |
Darius è un videogioco arcade sviluppato dalla Taito nel 1986. Primo videogioco della serie di sparatutto prodotti dalla Taito, narra lo scontro dei piloti spaziali Proco e Tiat contro una popolazione aliena che minaccia il loro pianeta. Venne convertito per diverse piattaforme, spesso con il titolo Darius+ a indicare l'aggiunta di alcuni livelli e nemici.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Il gioco si configura come un normale sparatutto a scorrimento orizzontale: il giocatore controlla l'astronave Silver Hawk la quale ha la possibilità di sparare due tipi di proiettili: missili, lo sparo frontale, e bombe, delle granate che vengono scagliate sul terreno compiendo un arco. Queste armi possono essere potenziate raccogliendo dei power-up a forma di bolle rilasciati dai nemici eliminati: ogni sette bolle del rispettivo colore (rosso per i missili e verde per le bombe) la rispettiva arma verrà potenziata.
Questo tipo di potenziamento non fa che aumentare la difficoltà del gioco, dato che non solo i power-up sono estremamente rari, ma ognuno dei livelli di potenziamento necessita di sette di questi per poter essere raggiunto, e una volta distrutta l'astronave il conto si azzera: ciò significa che per la maggior parte del gioco si procede con il misero armamentario di partenza. Ogni vita dell'astronave ha però a disposizione tre smart bomb che eliminano tutti i nemici su schermo. Inoltre è possibile ottenere uno scudo protettivo che può essere potenziato nella stessa maniera delle armi (bolla blu).
Al termine di ogni livello va affrontato il boss, e una volta sconfittolo verrà data l'opportunità di scegliere tra due possibili alternative per affrontare il livello successivo: il finale del gioco sarà dunque differente a seconda del percorso scelto.
Segni particolari
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante il gioco in sé e per sé non offra particolari innovazioni in termini di gameplay e struttura dei livelli, alcune caratteristiche sono tali da averlo reso sufficientemente memorabile e da essere state riprese (almeno alcune di esse) in tutti i successivi capitoli della serie:
- il cabinato originale aveva uno schermo enorme, tanto che necessitava di tre schermi standard affiancati per poter visualizzare correttamente l'area di gioco. Questa caratteristica sarà ripresa dal secondo capitolo della serie (Darius II - Disponibile in versioni a 2 o 3 schermi affiancati), e da altri videogame della Taito, tra cui: The Ninja Warriors (1987).
- la mappa ad albero dei livelli, una costante della serie, con le varie zone contrassegnate da A a Z.
- i boss di ciascun livello sono stati quasi sempre caratterizzati da un tema ittico, rassomigliando nell'aspetto a pesci, crostacei e molluschi; il più celebre tra essi, King Fossil (così nominato in onore del celacanto, il pesce noto come "fossile vivente"), apparso al termine del primo livello del primo gioco, è stato citato e riproposto più volte nel corso della serie e persino parodiato.
- Prima della comparsa del boss di fine livello, una sirena avverte il giocatore dell'imminente entrata in scena del nemico, e per sottolinearne la pericolosità appare un messaggio in sovraimpressione a tutto schermo che recita così:
W A R N I N G
A HUGE BATTLESHIP
CODE NUMBER NO. [numero di serie]
[nome del boss]
IS APPROACHING FAST
Questo è da considerarsi il vero e proprio tratto distintivo della serie. Nei successivi giochi della serie tuttavia il numero di serie dei boss sarà omesso.
- I nomi dei boss indicati in questo testo sono solitamente molto bizzarri e talvolta hanno vagamente a che fare con le caratteristiche fisiche o comportamentali degli animali a cui i boss sono ispirati. Ad esempio: Fatty Glutton ("ghiottone grassoccio") è un piranha, mentre My Home Daddy ("paparino casa mia") è un paguro (noto per trasportarsi la "casa", cioè la conchiglia in cui vive, sul dorso).
- La musica, di eccezionale qualità per l'epoca, è creata dal gruppo Zuntata.
Serie
[modifica | modifica wikitesto]- 1986 - Darius (arcade, vari)
- 1989 - Darius II (arcade)
- 1990 - Sagaia/Darius 2 (Mega Drive, Master System)
- 1991 - Sagaia (Game Boy) e Darius Twin (Super Nintendo)
- 1993 - Super Darius II (PC Engine Super CD) e Super Nova/Darius Force (Super Nintendo)
- 1994 - Darius Gaiden (arcade, PlayStation, Sega Saturn
- 1996 - Sagaia/Darius 2 (Sega Saturn)
- 1997 - G-Darius (arcade, PlayStation)
- 2002 - Darius R (Game Boy Advance)
- 2009 - Darius Burst (PlayStation Portable)
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Darius (Game Boy) / Darius (PC Engine) / Darius (PC Engine) / Darius (PlayStation 4), su GameFAQs, Red Ventures.
- (EN) Darius, su Killer List of Videogames, The International Arcade Museum.
- (EN) Darius (album musicali), su VGMdb.net.
- (EN) Darius, su IMDb, IMDb.com.
- Darius, su adb.arcadeitalia.net.
- (EN) Darius+, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Darius+, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.
- (EN) Kurt Kalata, Darius, su Hardcore Gaming 101. URL consultato il 15 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2012).
- (EN) Tutti i boss "ittici" e non di questa serie, su geocities.com. URL consultato il 16 febbraio 2006 (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2007).