Discussione:Via degli Abati

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La storia e l'itinerario si può anche trovare nella guida Bobbo Città d'Europa della Boccaccia ... inoltre il CAI ha segnato il sentiero che parte da Bobbio ...--lgl72 (msg) 18:13, 13 mar 2008 (CET)[rispondi]

Via Micaelica longobarda

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L'itinerario si snoda da Pavia fino a Lucca come via degli abati e possedimento dell'abbazia, il percorso seguiva l'antica via micaelica longobada che dalla Francia scendeva fino al gargano, Magistetti cura il recupero di tutto il percorso oltre che la via micaelica che è abbastanza documentata. Nel percorso bobbiese vi sono 7 chiese dedicate a san Michele arcangelo oltre che l'antico eremo di san Michele fondato dallo stesso san Colombano di cui sono visibili i resti sperduti nei monti. quest'anno i coniugi Mastelan percorrono tutta la via micaelica dal Gargano con la via degli Abati, la Sagra di san Michele e poi in Francia fino a Mont S.Michael in Normandia. --Trebbia (msg) 11:53, 24 lug 2009 (CEST)[rispondi]

Via Micaelica - Via Sacra Langobardorum - Via degli Abati - Via Francigena

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Queste vie di pellegrinaggio in pratica a parte il nome era un unica via che dal nord della Francia portava a Roma ed al Gargano per la Terra Santa. L'unica differenza è nei periodi storici, negli itinerari che si modificavano e di seguito nei modi di chiamarla. nel periodo romano vi erano le Vie Romee, poi i pellegrini irlandesi e franchi la dedicarono al culto di San Michele arcangelo con varie basiliche e chiese a lui dedicate lungo il percorso, poi i Longobardi in Italia che la percorrevano e dopo l'arrivo di San Colombano dall'Irlanda e la formazione del feudo dell'Abbazia di Bobbio dal 614 (prima dello stato della chiesa) le celle ed hospitales costruiti lungo la via dipendenza di vari monasteri o Vescovadi da Susa a Roma ed al Gargano. Poi è arrivato Sigerico...

Per quanto riguarda la Via degli Abati, il problema non è il tracciato che è molto documentato dal Codice Diplomatico, anche negli spostamenti sia piccoli che grandi fino alla via di Sigerico. ma il nome. Infatti come via Francigena è inserita nell'antica "Francigena di montagna o montana" ed il nome le è stato dato in quanto da Pavia a Lucca passava sui territori soggetti e percorsi dell'Abate di Bobbio. Ossia prima di Sigerico la Francigena (se si poteva chiamare così) passava da Pavia, Bobbio, Pontremoli, Lucca. Lo spostamento a Piacenza ha determinato per il monastero bobbiense anche la costruzione di un monastero-hospitales in città intitolato a Santa Brigida d'Irlanda, costruito e donato dal vescovo irlandese San Donato di Fiesole a Bobbio, il quale aveva possedimenti in Pavia, a Borgo Val di Taro, Pontremoli e Lucca.

Gli storici ci stanno dibattendo... la via come Francigena montana (Pavia-Bobbio-Pontremoli-Lucca) è riconosciuta come derivazione della Via Francigena, anche se prima di Sigerico il percorso antico era quello montano. Attualmente il percorso da Pavia a Bobbio ha il nome di Via di San Colombano, il percorso da Bobbio a Pontremoli quello di Via degli Abati ed il percorso da Pontremoli a Lucca quello di Via del Volto Santo. Tre diversi nomi nati sull'unica via che dipendeva dal monastero di Bobbio.

Come chiamarla ora ufficialmente ? Via degli Abati (come è più conosciuta) o Via Francigena montana o di montagna ? Solitamente usano entrambi i nomi. Trebbia (msg)

Via degli Abati e Via Francigena di montagna

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Dovrebbero essere storicamente sinonimi, ma per ora non lo sono. La Via prima di Sigerico, come importanza passava per Pavia (capitale del Regno d'Italia), Bobbio (sede dell'abbazia di san Colombano) e lungo le sue pertinenze fino a Lucca. Quando Sigerico percorre la via, Bobbio era già in lenta decadenza ed il passaggio della Cisa e la valle del Taro rendeva il percorso più agile che percorrere rettilinearmente da Pontremoli a Pavia per valli e monti. Quindi semplicemente l'antico percorso si sposta in quello attuale, rimanendo solo una derivazione storica della nuova Francigena. Il problema è che il nome Via degli Abati che doveva segnare tutto il percorso da Pavia a Lucca, segna solo quello da Bobbio a Pontremoli. Vedremo gli sviluppi... Trebbia (msg)

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Quando nasce la "Via degli Abati"?

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La voce nasce per parlare di una strada percorribile dai turisti a piedi, cavallo o bicicletta: un percorso promosso a partire dal 1999 dall'imprenditore locale Giovanni Magistretti e sviluppato dal Club alpino italiano. Però il senso della voce è stato stravolto ed è stato trasformato nel lemma su una strada storica! Il tutto, alla luce dei recenti studi sulla viabilità medievale in Emilia occidentale nel Medioevo, ha molto poco senso! Ho sotto mano il volume Un'area di strada: l'Emilia occidentale nel Medioevo (a cura del prof. Roberto Greci, medievista dell'Università di Parma, CLUEB, Bologna 2000) che contiene gli atti di due convegni (Parma e Castell'Arquato, 1997) organizzati dal gruppo di ricerca La Via Francigena itinerario culturale d'Europa nelle province di Parma e Piacenza coordinato dalle Università di Parma, Navarra e Namur. In tali studi si nega l'idea deterministica che le vie medievali (anche la Francigena) fossero caratterizzate da un tracciato nettamente disegnabile (Sergi, Evoluzione dei modelli interpretativi sul rapporto strade-società nel Medioevo, p. 4) e nel saggio Abbazie e poteri alle soglie del Monte Bardone di Umberto Primo Censi (pp. 195-264), accanto all'abbazia di Bobbio, si citano numerose altre abbazie, locali o meno, in competizione reciproca, i cui diritti si addensavano attorno al "sistema eterogeneo di fasci viari" che conduceva al Monte Bardone (San Sisto di Piacenza, Nonantola, San Pietro in Ciel d'Oro, Santa Maria di Teodota, San Giovanni a Parma, Santa Maria di Castione, San Giovanni di Vigolo, San Bartolomeo di Linari, Leno, Polirone, Vallombrosa, San Michele della Chiusa, La Chaise-Dieu...). Leggendo a pp. 205-206 si dice che l'abbazia di Bobbio curava la viabilità tra l'area bresciana-veronese-mantovana (le curtes sul Garda) e la zona di Bedonia-Borgo Val di Taro (quindi ai valichi di Cisa, Brattello e Borgallo, non uno in particolare, e quindi alla Lunigiana) attraverso le "soglie" di Brescello, Copermio e Arzenoldo: non si parla dei viaggi dell'abate a Pavia... Comunque in tutte le 373 pagine del volume non si nomina una sola volta questa "Via degli Abati". Insomma: tutta la parte storica sembra l'ennesima ricerca originale basata su una libera e fantasiosa lettura di fonti che non parlano di storia, ma di promozione turistica; e queste fantasiose conclusioni sono state spammate nelle voci di decine di località. Andrebbe fatta una pulizia radicale di questo tipo di contributi. --Mountbellew (msg) 00:12, 11 ago 2022 (CEST)[rispondi]

Ho guardato anche la bibliografia: tolti i titoli che non c'entrano niente e sono stati copincollati pari pari dalle altre voci su Bobbio (dove non compare alcun riferimento alla "Via degli Abati"), restano le recenti guide per escursionisti (e ci sta, parliamo di un percorso turistico) e tre articoli pubblicati da riviste locali da Pietro Chiappelloni (laurea in Economia e Commercio, abilitazione a guida turistica, master in Sviluppo turistico territoriale e valorizzazione dei beni culturali), Mario Pampanin (laurea magistrale in Giurisprudenza) e Giovanni Magistretti (laurea in Legge, dirigente d'azienda), tutti dell'asociazione "Amici di San Colombano". Nessuno storico o archeologo medievale. Torno a proporre la sostanziosa rimozione di contenuti fantastorici dalla voce e soprattutto dalle voci in cui queste info sono state spammate. --Mountbellew (msg) 12:36, 11 ago 2022 (CEST)[rispondi]
Ah, come passa il tempo: già molti anni fa [@ Castagna] mosse le stesse tue osservazioni, il Nostro riuscì a passarci sopra per molto tempo, ma 8 anni dopo così risolse il problema... ROTFL! --AttoRenato le poilu 15:49, 11 ago 2022 (CEST)[rispondi]
Conforta vedere che dopo dieci anni e rotti non ci siamo mossi di una virgola... Ora, non so se esistano criteri, o anche solo prassi, di enciclopedicità per "itinerari turistici che si taroccano da storici" (è possibile, non escludo nulla), tuttavia... una PdC?--CastagNa 23:12, 11 ago 2022 (CEST)[rispondi]
Intanto provvedo a ripulire la voce dalle parti fantastoriche e a eliminare i riferimenti alla "strada storica" nelle altre voci. Non so se esistano criteri di enciclopedicità per i sentieri (o quello che è la "Via degli Abati") ma una procedura di cancellazione si può aprire in qualsiasi momento. --Mountbellew (msg) 23:20, 11 ago 2022 (CEST)[rispondi]
Stando al sito che si occupa della via degli Abati, la strada esisteva già nel VII secolo, ma le è stato dato il nome di via degli Abati solo di recente in seguito alla riscoperta di quel tracciato alternativo alla via Francigena. Considerando che la via Romea o Francigena non era una strada nel senso odierno del termine ma un insieme di sentieri alternativi tra loro (lungo i quali sorsero luoghi di culto, ospedali e locande per pellegrini), mi viene da presumere che lo stesso valga anche per la "strada" in questione, collegata con la via Francigena "classica" nei pressi di Pontremoli, dove, tanto per fare un esempio, partiva l'altro percorso indicato in voce alternativo alla via Francigena "classica", la Via del Volto Santo (presumo che anche questo sia un nome dato in epoca recente). Altra "strada" della zona, di cui però non abbiamo la voce, era la via dei Monasteri Regi, di fatto un'altra variante della via Francigena.
Ora, al pari della via Francigena (ma non della via del Volto Santo per come la indichiamo su Wikipedia né della via dei Monasteri Regi), perlomeno la via degli Abati rientra tra i Cammini d'Italia individuati dal Ministero della Cultura, perciò una rilevanza sufficiente a mantenere la voce credo che ci sia. Andrebbe però sistemata un po' meglio alla luce di tutto questo--Parma1983 01:13, 12 ago 2022 (CEST)[rispondi]
Il fatto che il percorso sia più o meno esistito (non con questo particolare tracciato, non con questo particolare nome e non con le finalità dichiarate dall'autore [permettere agli abati di Bobbio di andare comodamente dal re dei Longobardi a Pavia e dal papa a Roma]) non è stato messo in dubbio. Abbiamo messo in evidenza come, sulla base di vaghi elementi storici, la via è stata "reinventata" in tempi recenti con fini turistico-promozionali (alla vigilia del grande giubileo del 2000 c'è stata una grande fioritura del turismo slow dei cammini spirituali sulle orme dei pellegrini medievali, ma si tratta di un medioevo reinventato ad usum Delphini). Se tutto questo riesce a emergere chiaramente dalla voce, per me non ci sono motivi di cancellarla; fino a ieri, però (la voce è stata notevolmente ripulita dalle RO), la voce diceva altro e in numerose voci c'erano riferimenti errati alla Via degli Abati. --Mountbellew (msg) 09:12, 12 ago 2022 (CEST)[rispondi]
[@ Mountbellew] Sì, sì, senza dubbio: la precedente formulazione aveva tratto in inganno anche me, tanto che in alcune voci avevo inserito il link a questa voce in quanto nelle fonti si faceva un generico riferimento a una strada all'incirca con questo tracciato--Parma1983 14:37, 12 ago 2022 (CEST)[rispondi]
A maggior ragione dopo la ripulitura di Mountbellew, secondo me siamo sotto ogni soglia di enciclopedicità.--CastagNa 23:26, 12 ago 2022 (CEST)[rispondi]
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