Fatti di Panicale
Fatti di Panicale | |
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Panicale. Palazzo del Podestà. | |
Data | 15 luglio 1920 |
Luogo | Panicale |
Stato | Italia |
Responsabili | Reali Carabinieri |
Motivazione | repressione manifestazione |
Conseguenze | |
Morti | 6 |
Feriti | 14 |
I fatti di Panicale, in provincia di Perugia, si manifestarono nel corso dell'anno 1920, attraverso una serie di proteste contadine, culminate nella serata del 15 luglio, quando un corteo di protesta fu impedito con violenza dai Carabinieri: l'evento degenerò infatti in una sparatoria delle forze dell'ordine, nella quale morirono 6 persone, mentre altre 14 rimasero ferite.
Rivendicazionismo contadino
[modifica | modifica wikitesto]La rivendicazione contadina, appoggiata dai politici di orientamento socialista, era inizialmente indirizzata all'ottenimento di risultati parziali. In seguito era maturata l'aspirazione a un obiettivo più ambizioso, l'ottenimento di una revisione organica dei rapporti economici tra proprietari e lavoratori, attraverso l'adozione di un nuovo patto colonico.
La manifestazione del 15 luglio, fu preceduta, il giorno prima, da un lungo incontro in caserma con i rappresentanti dei proprietari terrieri. In rinforzo delle locali forze dell'ordine, era anche giunto in paese un plotone della Guardia Regia.
Epilogo
[modifica | modifica wikitesto]Alla manifestazione del 15 luglio, alla quale era prevista la presenza dell'On. Francesco Ciccotti Scozzese, presero parte anche contadini provenienti dai vicini borghi di Piegaro e Paciano.
Dopo l'eccidio, le forze dell'ordine motivarono l'azione con l'incapacità di sedare il comportamento di alcuni partecipanti, che si sarebbero rifiutati di deporre i bastoni di cui erano in possesso.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Il movimento di liberazione in Italia, vol. XXVIII, Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, 1975, pp. 17 e sgg.,
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- I fatti di Panicale del 1920 [collegamento interrotto], su montitrasimeno.umbria.it.