Giovanni Paolo I Sforza

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Giovanni Paolo I Sforza
Marchese di Caravaggio
Stemma
Stemma
In carica16 aprile 1532 –
13 dicembre 1535
Predecessoretitolo creato
SuccessoreMuzio I Sforza di Caravaggio
TrattamentoSua Eccellenza
Altri titoliConte di Galliate
NascitaMilano, 8 marzo 1497
MorteNapoli, 13 dicembre 1535 (38 anni)
DinastiaSforza di Caravaggio
PadreLudovico il Moro
MadreLucrezia Crivelli
ConsorteViolante Bentivoglio
FigliMuzio I Sforza
ReligioneCattolicesimo

Giovanni Paolo I Sforza o Giampaolo I Sforza (Milano, 8 marzo 1497Napoli, 13 dicembre 1535) è stato un condottiero italiano, capostipite della linea dei marchesi di Caravaggio.

Leonardo (attr.), Profilo di giovane donna, possibile ritratto di Lucrezia Crivelli, madre di Giovanni Paolo I Sforza.

Era figlio naturale legittimato del duca di Milano Ludovico il Moro e della sua amante Lucrezia Crivelli.[1]

Intenzione del padre era, inizialmente, di chiamarlo Ercole, come il suocero Ercole I d'Este. Qualcuno gli suggerì pure di chiamarlo Francesco, poiché era nato nell'anniversario di morte del duca Francesco Sforza, ma Ludovico rispose subito di "non volere fare questa iniuria [offesa]" alla moglie Beatrice da poco defunta, poiché sarebbe sembrato ch'egli volesse porre il nuovo nato al di sopra di quelli avuti da lei.[2]

Già nel 1513, ritornati per breve tempo gli Sforza sul trono milanese con il fratello Massimiliano,[1] partecipò alla difesa di Novara contro i Francesi. Ritornati poi nuovamente al potere gli Sforza con l'altro fratello Francesco II, nel 1525 fu assediato nel Castello Sforzesco[1] di Milano dagli Spagnoli, in quel periodo avversari degli Sforza.

Nel 1528 fu assediato in Lodi ancora dagli Spagnoli al comando di Antonio de Leyva[1] e dai Lanzichenecchi; dopo aver respinto con tre ore di duro combattimento un attacco degli assedianti che avevano aperto una breccia, li costrinse dopo un mese ad abbandonare l'assedio. Pochi mesi dopo si avvicinò al De Leyva per dissapori con il fratello Francesco, con cui ben presto ritrovò l'accordo. Combatté quindi ancora gli Spagnoli.

Finalmente, nel 1532, dopo la pace di Bologna, rappacificatisi il fratello Francesco e il re di Spagna e imperatore Carlo V, ricevette in premio il marchesato di Caravaggio e il titolo di Illustre.[3]

Nel 1535, dopo la morte del fratello, si dirigeva verso Napoli per far valere davanti a Carlo V i suoi diritti alla successione al Ducato di Milano,[1] sulla base di un privilegio concesso a suo tempo dall'imperatore Massimiliano I. Ma, mentre il documento veniva fatto sparire da Massimiliano Stampa, giunto a Firenze il marchese Giampaolo Sforza moriva misteriosamente.[1] Si dice che fosse fatto avvelenare dal suo antico nemico, il De Leyva,[1] per impedire che il Ducato potesse restare indipendente sotto uno Sforza.

Era sposato con Violante Bentivoglio,[1] contessa di Galliate. Il figlio Muzio I Sforza[1] gli successe nel Marchesato di Caravaggio e nella contea di Galliate.

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Giacomo Attendolo Giovanni Attendolo  
 
Elisa Petraccini  
Francesco I Sforza  
Lucia Terziani  
 
 
Ludovico Sforza  
Filippo Maria Visconti Gian Galeazzo Visconti  
 
Caterina Visconti  
Bianca Maria Visconti  
Agnese del Maino Ambrogio del Maino  
 
Ne de Negri  
Giovanni Paolo I Sforza  
 
 
 
Bernabò Crivelli  
 
 
 
Lucrezia Crivelli  
 
 
 
 
 
 
 
 
  1. ^ a b c d e f g h i Sforza Giovanni Paolo, su treccani.it. URL consultato il 20 maggio 2024.
  2. ^ Viglevanum, Anno VI, Marzo 1996, periodico annuale, Società Storica Vigevanese, pp. 6-9.
  3. ^ Piazza, p. 103.
  • Giovanni Piazza, Gli Sforza, Milano, Mondadori, 1973.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Marchese di Caravaggio Successore
Titolo inesistente 1532-1535 Muzio I Sforza di Caravaggio