Il lanciatore di coltelli
Il lanciatore di coltelli album in studio | |
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Artista | Roberto Vecchioni |
Pubblicazione | 2002 |
Durata | 41:56 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Pop |
Etichetta | Emi |
Roberto Vecchioni - cronologia | |
Il lanciatore di coltelli, pubblicato nel 2002, è un album del cantautore Roberto Vecchioni.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]I "coltelli" del titolo e delle due canzoni presenti nell'album, Storia e leggenda del lanciatore e Il lanciatore di coltelli, sono i pensieri e le idee grandi e piccole, dei grandi geni ma anche delle persone comuni. Tutte le canzoni e le musiche sono di Roberto Vecchioni ad eccezione de "Il Mago di Oz", alla quale ha collaborato Mauro Pagani, che ha poi curato anche tutti gli arrangiamenti. L'album è stato scritto a Torino.[1]
Figlio, figlio, figlio
[modifica | modifica wikitesto]Prendendo spunto da Jacopone da Todi, il testo riflette sul ruolo paterno e su come i figli debbano, anche attraverso la contestazione, diventare adulti e autonomi anche a volte rispondendo contro i genitori.
Shalom
[modifica | modifica wikitesto]Addio di un figlio contrario a una guerra che sembra inarrestabile.
La bellezza
[modifica | modifica wikitesto]La canzone è ispirata a la Morte a Venezia, un racconto di Thomas Mann, dove si racconta dello scrittore Gustav von Aschenbach e del suo viaggio a Venezia alla ricerca di nuova ispirazione. Qui è colpito dalla bellezza di Tadzio, ragazzo di origine polacca. L'amore impossibile che ne nasce gli fa trascurare anche l'epidemia di colera esplosa nella stessa Venezia, errore che lo porterà alla morte.
Malinconia leggera
[modifica | modifica wikitesto]Racconta questo stato d'animo e l'emozione che ne scaturisce. Una sorta di limbo sempre in equilibrio: "malinconia, puttana che mi fotti/ con il tempo e la distanza/ e butti là che le persone amate/ non le ho amate mai abbastanza..."
Ma che razza di Dio c'è nel cielo?
[modifica | modifica wikitesto]Approfondisce il tema della presenza del dolore sulla terra e dell'esistenza di Dio.
Viola d'inverno
[modifica | modifica wikitesto]Qui Vecchioni immagina che, in punto di morte, si possa sentire il suono di una viola, la canzone, come riferito nei concerti dallo stesso Vecchioni, si ispira a una leggenda dei Pellerossa.
La mia stanza
[modifica | modifica wikitesto]Fotografia, oltre che della propria stanza, anche della propria vita.
Il mago di Oz
[modifica | modifica wikitesto]Canzone contro il potere.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Figlio, figlio, figlio – 3:41
- Shalom – 4:12
- La bellezza – 3:37
- Malinconia leggera – 5:31
- Storia e leggenda del lanciatore – 3:59
- Ma che razza di Dio c'è nel cielo – 4:27
- Viola d'inverno – 4:18
- La mia stanza – 3:39
- Il lanciatore di coltelli – 2:51
- Il mago di Oz – 5:27
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Roberto Vecchioni – voce
- Mauro Pagani – chitarra, voce, steel guitar, bouzouki, oud, mandolino, violino
- Mauro Di Domenico – chitarra classica
- Paolo Jannacci – fisarmonica
- Luca Scarpa – tastiera, pianoforte
- Fabio Moretti – chitarra acustica, chitarra elettrica
- Lucio Bardi – chitarra acustica, chitarra elettrica
- Arnaldo Vacca – percussioni
- Pier Michelatti – basso
- Lele Melotti – batteria
- Ilaria Biagini – flauto
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- www.italica.rai.it [collegamento interrotto], su italica.rai.it.