Jesus (miniserie televisiva)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Jesus
Jeremy Sisto in una scena della miniserie
PaeseItalia, Repubblica Ceca, Germania, Stati Uniti d'America
Anno1999
Formatominiserie TV
Generedrammatico, religioso, biografico
Puntate2
Durata180 min
Lingua originaleinglese
Rapporto4:3
Crediti
RegiaRoger Young
SoggettoSuzette Couture
SceneggiaturaSuzette Couture
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
FotografiaRaffaele Mertes
MontaggioBenjamin A. Weissman
MusichePatrick Williams
ScenografiaPaolo Biagetti
CostumiSimonetta Leoncini
Giovanni Viti
ProduttorePaolo Piria
Coproduttore LuxVide: Gianmario Pagano[1]
Casa di produzionevarie
Prima visione
Dal5 dicembre 1999
Al6 dicembre 1999
Rete televisivaRai Uno
Opere audiovisive correlate
AltreCiclo Le storie della Bibbia

Jesus è una miniserie televisiva del 1999 diretta da Roger Young e interpretata da Jeremy Sisto[2], Jacqueline Bisset e Gary Oldman.

È prodotta da svariate case di produzione: Lube per Lux Vide, Betafilm, Five Mile River Film e Quinta Communications, in associazione con Rai Fiction, France 2, Antena 3, ARD, Mtm, Česká televize, Nederlandse Christelijke Radio-Vereniging (Ncrv) e BSkyB.

Fa parte del ciclo di fiction televisive Le storie della Bibbia; per questa ragione, la miniserie è nota anche come La Bibbia: Jesus.

È composta da due puntate della durata di 90 minuti ciascuna.[3]

Tematiche della fiction

[modifica | modifica wikitesto]

La sceneggiatura di Jesus presenta il tema del Messia in una chiave di lettura molto diversa dalla tradizione, in quanto la produzione intendeva realizzare un racconto rivolto prevalentemente a un pubblico laico. La narrazione dà ampio risalto alla profonda umanità di Gesù, presentandolo come un giovane che ama la vita e le sue gioie, sempre pronto a ridere e scherzare con i discepoli, per poi raggiungere un apice di dolore e atrocità nei momenti della Passione. Questa umanità emerge nel bel rapporto con i genitori, soprattutto con Giuseppe, e nelle sue incertezze iniziali circa il suo ruolo di Messia, culminando infine nel confronto con l'ingannevole Satana, attraverso le cui tentazioni intuisce la necessità di portare a termine la missione in totale conformità con il volere di Dio.

Questa miniserie affronta peraltro il tema dell'amore di sua madre Maria, la dedizione e la profondità psicologica dei dodici apostoli, e l'ammirazione di una folla manovrata dal potente di turno, e cita le preoccupazioni del potente e venerato Sinedrio di Gerusalemme e l'ostilità e lo scherno del potere di Roma. Un particolare rilievo viene dato allo sguardo femminile su Gesù, in quanto la storia conferisce voce alle donne che più da vicino lo hanno seguito e amato: Maria di Nazaret, Maria di Betania, Maria Maddalena.

Jesus attribuisce la responsabilità della condanna di Gesù non tanto al Tempio di Gerusalemme, diviso tra sacerdoti amici dei romani, ma alla volontà dell'intrigante Ponzio Pilato, il procuratore della Giudea romana.

Peculiarità, e inevitabile oggetto di polemiche, sono alcune scene con elementi contemporanei: Satana appare come un normale uomo vestito in pantaloni e giacca stile Armani, ed illustra a Gesù il poco roseo futuro dell'Umanità (tra gli altri, si vedono soldati che combattono la Prima Guerra Mondiale) e nell'ultima scena, successiva alla Resurrezione, Gesù ricompare in una città dei nostri giorni, vestito in pantaloni e camicia, e accoglie un cospicuo gruppo di bambini.

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]

La miniserie ha ricevuto due nomination agli Emmy Awards.

Distribuzione

[modifica | modifica wikitesto]

Oltre ad essere stata trasmessa nei vari Paesi che l'hanno prodotta, questa miniserie è stata distribuita nel mercato home video.

  1. ^ Jesus, su Luxvide.it. URL consultato il 5 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2019).
  2. ^ Sisto nel ruolo di Gesù adulto; Miles C. Hobson interpreta Gesù bambino e Josh Maguire Gesù adolescente.
  3. ^ Gesù - miniserie e TV movie, su luxvide.it. URL consultato il 12 gennaio 2023.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]