Coordinate: 65°55′30″N 57°19′04″E

Kolva

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Kolva - Колва
StatoRussia (bandiera) Russia
Circondari federali  Komi
  Nenecija
Lunghezza546 km
Portata media165 m³/s
Bacino idrografico18 100 km²
Altitudine sorgenteca. 130 m s.l.m.
Nascealture Janejmusjur
68°12′17″N 58°00′17″E
Sfociafiume Usa
65°55′30″N 57°19′04″E
Mappa del fiume
Mappa del fiume

La Kolva (in russo Колва?) è un fiume della Russia europea settentrionale (Repubblica dei Komi e Circondario Autonomo dei Nenec), affluente di destra della Usa nel bacino della Pečora.

Corso del fiume

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La Kolva nasce oltre il Circolo polare artico sulle alture Janejmusjur, all'interno della Bol'šezemel'skaja Tundra, amministrativamente compresa nel Circondario autonomo dei Nenec.

Il fiume poi punta verso sud con un percorso caratterizzato da ampi meandri, entrando nella Repubblica dei Komi, nei pressi del confine settentrionale della taiga, per poi confluire nel fiume Usa nei pressi dell'insediamento urbano di Parma (vicino alla città di Usinsk) ad una quota di circa 31 m s.l.m..

La Kolva raccoglie le acque degli affluenti Kolvavis, Sandivej (da sinistra) e Charjacha (da destra).

La Kolva è gelata, in media, dalla fine di novembre alla metà di maggio. Al di fuori di questo periodo il fiume è navigabile per 330 km a monte della confluenza con il fiume Usa.

La portata del fiume Kolva è stata misurata per 19 anni, nel periodo 1975-1993, nei pressi della cittadina di Kolva, a circa 137 km dalla sua confluenza con l'Usa, ad un'altitudine di 39 m s.l.m. L'area di drenaggio a monte del punto di misura è pari a 15.000 km², circa l'83% del bacino idrografico del fiume.

La portata media nel corso dell'anno si attesta a 165 m³/s, distribuita nei vari mesi come da grafico seguente:

Portata m³/s

www.r-arcticnet.sr.unh.edu/..

Economia e sviluppo

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Con la scoperta di giacimenti di petrolio di grandi dimensioni lungo il corso inferiore della Kolva negli anni sessanta e il loro sviluppo negli anni settanta e ottanta[1], alcuni insediamenti permanentemente abitati sono sorti lungo il fiume per una lunghezza di oltre 150 km a monte della confluenza con l'Usa, come Charjaga (al confine Repubblica dei Komi e Circondario Autonomo dei Nenec) e Verchnekolvinsk, oltre ad un gran numero di insediamenti temporanei.

I giacimenti di petrolio vengono gestiti dalla Lukoil con la partecipazione di imprese straniere, tra cui Total[2].

Questi insediamenti sono collegati da una strada che parte da Usinsk e attraversa il fiume quattro volte. A circa 6 km dalla confluenza con l'Usa sorge un antico insediamento con lo stesso nome del fiume.

A causa dello sfruttamento dei depositi di idrocarburi localizzati all'interno del bacino del fiume[3], società ambientaliste hanno denunciato la presenza di inquinamento da petrolio nel corso d'acqua[4][5][6].

  1. ^ Kharyaga, su statoil.com, Statoil. URL consultato il 2 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2012).
  2. ^ Kharyaga, an example of extreme-cold expertise, su total.com, Total. URL consultato l'11 luglio 2012.
  3. ^ Russia: Rosprirodnadzor revoca licenze a Lukoil, su wallstreetitalia.com, wallstreetitalia.com, 16 ottobre 2006. URL consultato il 10 luglio 2012.
  4. ^ Allarme petrolio in Russia e ricomincia l'”incubo artico”, su nelcuore.org, nelcuore.org, 29 maggio 2012. URL consultato il 10 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2016).
  5. ^ Maria Rita D'Orsogna, Il disastro silenzioso di Usinsk, Russia, su stampalibera.com, stampalibera.com, 30 luglio 2012. URL consultato il 29 agosto 2012.
  6. ^ (EN) Nataliya Vasilyeva, In Focus: Drip by drip, a torrent of oil pollution, su pressherald.com, The Portland Press Herald, 18 dicembre 2011. URL consultato il 29 agosto 2012.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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