La Tropicale Amissa Bongo

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La Tropicale Amissa Bongo
Sport
TipoGara individuale
CategoriaUomini Elite, Classe 2.1
FederazioneUnione Ciclistica Internazionale
PaeseGabon (bandiera) Gabon
LuogoGabon
OrganizzatoreUnione Ciclistica Internazionale
CadenzaAnnuale
Aperturagennaio
PartecipantiVariabile
FormulaCorsa a tappe
Sito Internetwww.tropicaleamissabongo.com
Storia
Fondazione2006
Numero edizioni16 (al 2023)
DetentoreFrancia (bandiera) Geoffrey Soupe
Record vittorieFrancia (bandiera) Anthony Charteau (3)

La Tropicale Amissa Bongo è una corsa a tappe maschile di ciclismo su strada che si svolge in Gabon ogni anno nel mese di gennaio. È inserita nel calendario dell'UCI Africa Tour come evento di classe 2.1, anche se nel biennio 2006/2007 è stata un evento di classe 2.2.[1]

La corsa fu creata nel 2006 in onore di Amissa Bongo, figlia dell'allora presidente del Gabon, Omar Bongo. Organizzata alla fine del mese di gennaio, vi partecipano prevalentemente squadre nazionali africane ma anche qualche squadra professionistica europea, in particolare francese[2]. Queste ultime sfruttano la corsa africana per perfezionare la preparazione in vista delle corse europee.

La prima edizione della manifestazione fu vinta dal finlandese Jussi Veikkanen, corridore della squadra francese Française des Jeux; dopo tale successo, sono state sette le vittorie finali di corridori francesi. La FDJ vinse le prime quattro edizioni della corsa, interrompendo tale serie nel 2010, anno in cui non partecipò.

Natnael Berhane, vincitore dell'edizione del 2014, fu il primo corridore africano a vincere la corsa.

Il primo corridore italiano ad imporsi nella classifica generale fu Niccolò Bonifazio, il quale vinse la corsa nel 2019.

Aggiornato all'edizione 2023.[1]

Anno Vincitore Secondo Terzo
2006 Finlandia (bandiera) Jussi Veikkanen Francia (bandiera) Frédéric Guesdon Russia (bandiera) Evgeny Sokolov
2007 Francia (bandiera) Frédéric Guesdon Francia (bandiera) Pierre Rolland Finlandia (bandiera) Jussi Veikkanen
2008 Francia (bandiera) Lilian Jégou Francia (bandiera) Yann Pivois Francia (bandiera) Rony Martias
2009 Francia (bandiera) Matthieu Ladagnous Portogallo (bandiera) Filipe Cardoso Francia (bandiera) Pierre Rolland
2010 Francia (bandiera) Anthony Charteau Sudafrica (bandiera) Ian McLeod Francia (bandiera) Julien Loubet
2011 Francia (bandiera) Anthony Charteau Belgio (bandiera) Andy Cappelle Marocco (bandiera) Adil Jelloul
2012 Francia (bandiera) Anthony Charteau Eritrea (bandiera) Meran Russan Marocco (bandiera) Adil Jelloul
2013 Francia (bandiera) Yohann Gène Marocco (bandiera) Soufiane Haddi Belgio (bandiera) Gaëtan Bille
2014 Eritrea (bandiera) Natnael Berhane Spagna (bandiera) Luis León Sánchez Spagna (bandiera) Egoitz García
2015 Tunisia (bandiera) Rafaâ Chtioui Francia (bandiera) Giovanni Bernaudeau Algeria (bandiera) Abdelkader Belmokhtar
2016 Francia (bandiera) Adrien Petit Italia (bandiera) Andrea Palini Francia (bandiera) Anthony Delaplace
2017 Francia (bandiera) Yohann Gène Eritrea (bandiera) Tesfom Okubamariam Germania (bandiera) Nikodemus Holler
2018 Ruanda (bandiera) Joseph Areruya Germania (bandiera) Nikodemus Holler Francia (bandiera) Damien Gaudin
2019 Italia (bandiera) Niccolò Bonifazio Francia (bandiera) Lorrenzo Manzin Germania (bandiera) André Greipel
2020 Francia (bandiera) Jordan Levasseur Eritrea (bandiera) Natnael Tesfatsion Francia (bandiera) Emmanuel Morin
2021-2022 annullata per la Pandemia di COVID-19[3]
2023 Francia (bandiera) Geoffrey Soupe Algeria (bandiera) Hamza Amari Mauritius (bandiera) Christopher Rougier-Lagane

Vittorie per nazione

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Pos. Nazione Vittorie
1 Francia (bandiera) Francia 11
2
Eritrea (bandiera) Eritrea
Finlandia (bandiera) Finlandia
Italia (bandiera) Italia
Marocco (bandiera) Marocco
Ruanda (bandiera) Ruanda
1
  1. ^ a b (FR) La Tropicale Amissa Bongo (Gab) - Cat.2.1, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 23 gennaio 2016.
  2. ^ (FR) Sébastien Barbey, Tropicale Amissa Bongo - La présentatino, in cyclismactu.net, 18 gennaio 2010. URL consultato il 20-1-2010.
  3. ^ Calendar, su procyclingstats.com. URL consultato il 3 marzo 2021.

Collegamenti esterni

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