Mangiafoco

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Disambiguazione – Se stai cercando il giocoliere esperto nella manipolazione delle fiamme, vedi mangiafuoco.
Mangiafoco
Un'illustrazione di Mangiafuoco realizzata da Enrico Mazzanti
UniversoPinocchio
AutoreCarlo Collodi
1ª app. inLe avventure di Pinocchio. Storia di un burattino
Caratteristiche immaginarie
Specieumano
SessoMaschio
ProfessioneBurattinaio

Mangiafoco, tradotto anche come "Mangiafuoco", è un personaggio immaginario del libro Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi.

Ruolo nel libro

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Mangiafoco è il burattinaio del "Gran Teatro dei Burattini"; viene descritto come «un omone così brutto, che metteva paura soltanto a guardarlo. Aveva una barbaccia nera come uno scarabocchio d'inchiostro, e tanto lunga che gli scendeva dal mento fino a terra: basta dire che, quando camminava, se la pestava coi piedi. La sua bocca era larga come un forno, i suoi occhi parevano due lanterne di vetro rosso, col lume acceso di dietro; e con le mani schioccava una grossa frusta, fatta di serpenti e di code di volpe attorcigliate insieme». Il suo inusuale aspetto ha dato l'idea a diversi illustratori e adattamenti di offrire l'idea che magari potrebbe non essere completamente umano.

Mangiafoco piazza il suo tendone vicino alla spiaggia e, diretto al suo primo giorno di scuola, Pinocchio viene attratto dalla musica. Andando contro i buoni propositi appena promessi al padre Geppetto, vende il suo abbecedario per vedere lo spettacolo, potenzialmente anche perché incuriosito dal vedere altre marionette come lui, il romanzo lascia anche presumere che magari anche le marionette di Mangiafoco siano vive e senzienti come il protagonista: difatti, le stesse marionette (che sono le figure delle maschere della commedia dell'arte quali Arlecchino e Pulcinella) lo scorgono tra il pubblico e lo invitano sul palco, interrompendo l'opera per festeggiare. Furibondo, entra in scena Mangiafoco, che prende Pinocchio e promettendo che ne pagherà le conseguenze più tardi.

La sera, Mangiafoco intende bruciare Pinocchio nel camino per cuocere il suo montone poco cotto e ordina a Pulcinella e Arlecchino di andarlo a prendere. Pinocchio si mette a piangere disperato e, a tale visione, Mangiafoco caccia uno starnuto, che Arlecchino spiega a Pinocchio essere il suo modo per dimostrarsi commosso. Mangiafoco allora chiede a Pinocchio del padre di cui stava invocando il nome prima e, non volendo farlo soffrire portandogli via il suo figlio, Mangiafoco opta per bruciare un'altra marionetta, ordinando a due burattini gendarmi di gettare nel fuoco Arlecchino. Mentre questi sviene dalla paura, Pinocchio domanda la grazia al burattino, cercando di chiamare Mangiafoco con titoli altezzosi finché non è soddisfatto dal nome di "sua eccellenza", ma quando il burattinaio rifiuta di avere il montone non cotto, Pinocchio si offre di avere la punizione che spettava originariamente a lui, commuovendo tutti i presenti, Mangiafoco compreso che, in seguito ad uno starnuto e un bacetto da parte di Pinocchio, acconsente a non punire nessuno. A tale notizia, tutte le marionette festeggiano tutta la notte fino all'alba.

Prima di lasciarlo andare, Mangiafoco chiede a Pinocchio del mestiere di Geppetto, a cui Pinocchio risponde che fa il "povero" e "guadagna tanto da non avere mai un centesimo in tasca". Compatito per la sua situazione, decide di regalargli cinque zecchini d'oro come scusa per il suo rude comportamento. Sfortunatamente, le monete mai arriveranno a Geppetto, in quanto Pinocchio incontrerà sulla via il Gatto e la Volpe che con i loro imbrogli glieli ruberanno.

Versione russa

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Ne Il compagno Pinocchio, dello scrittore russo Aleksej Nikolaevič Tolstoj (1936), l'equivalente di Mangiafoco è Karabas Barabas (o Barbas Carabas) ed è il principale antagonista della vicenda. Per quanto, proporzionato al protagonista (qui tanto piccolo da essere messo in tasca), sia alto e imponente quanto Mangiafoco, Karabas è decisamente un normale umano grande e grosso e l'iconica barba nera diventa un elemento comico in quanto il burattinaio deve sempre ficcarsela in tasca per evitare di inciamparci ogni volta (e a un certo punto, Burattino userà la barba a suo vantaggio facendola impigliare tra gli alberi). Nella storia, Karabas è in possesso di una mistica chiave dorata, che aprirà le porte ad un favoloso tesoro nascosto dietro una cucina dipinta. Karabas, inoltre, non ha burattini: quelli che spaccia per tali sono in realtà delle personcine di legno che (stando ad alcune versioni) rapì da un mago che, alla morte, incanto l'albero da cui fece nascere le personcine (e da quell'albero Burattino sarebbe nato). Delle personcine rapite, solo una, Malvina, scappò e si rifugiò nella foresta.

L'incontro tra Burattino e Karabas va come tra quello di Pinocchio e Mangiafoco, ma anziché commuoversi a starnuti, quello che trattiene Karabas dal bruciare lui e Arlecchino è quando scopre che il padre di Burattino ha una cucina dipinta. Per non dare sospetti per questo cambio di personalità, Karabas gli dona le monete d'oro. Più tardi, Karabas si accorge di aver perso la chiavetta e, ripercorrendo i suoi passi, scopre che gli è caduta nel fiume di Zia Tortilla, la saggia delle tartarughe, che leggendo il suo animo malvagio, si rifiuta di dargliela. Lamentandosene con il suo compare Duremar, il venditore di sanguisughe, Karabas gli spiega la situazione e scopre che una delle sue personcine, Pierrot, lo ha udito e lo insegue. Pierrot riesce a scappare e riunirsi a Burattino e Malvina e il protagonista, più tardi, facendo leva sulla sbronza del burattino a seguito di un lungo e comico inseguimento, scopre più dettagli sulla chiave che ha ottenuto da Tortilla. Nell'inseguimento che ne segue, Karabas è ora aiutato da Duremar, i suoi mastini e Alice e Basilio (la Volpe e il Gatto), ma sono colti alle spalle da Papà Carlo (Geppetto), che porta in salvo Burattino e i suoi amici a casa. Non riuscendo ad entrare, Karabas corrompe il sindaco affinché gli affidi due poliziotti per entrare in casa di Carlo, ma quando ci riesce è troppo tardi: Burattino ha aperto la porta dietro la cucina dipinta e la chiusa.

Al suo interno, Burattino trova il teatro del fulmine e lo usa per esibirsi con i suoi amici e il suo creatore, lasciando sul lastrico Karabas, il quale perde prima il suo compare Duremar, che va a farsi assumere come macchinista da Carlo, e poi tutte le sue personcine che si uniscono a Pierrot, Malvina e Burattino. Il romanzo si conclude con Karabas che tenta di prendere uno di essi, ma inciampa nella sua barba e casca in una pozzanghera, finendo anche umiliato.

Nonostante il personaggio di Mangiafoco sia l'archetipo del "non giudicare un libro dalla copertina" e abbia un ruolo positivo nel romanzo, grazie ad adattamenti come la versione Disney, viene spesso raffigurato come un malvagio nella storia, quasi sicuramente dovuto alla sua professione che lo rende un oppositore adatto per una marionetta senza fili. Molto spesso, il Mangiafuoco cattivo è spesso fuso ad altri antagonisti come l'Omino di burro e il direttore del circo (che ha lo stesso carattere riproposto dalle controparti malvage). Molti adattamenti fanno di lui il capo del Gatto e la Volpe e/o fanno di lui la motivazione per cui Geppetto parte su una barchetta per raggiungere il figlio oltremare.

  • Nel primissimo adattamento del 1911, Mangiafoco è tra gli ultimi ostacoli incontrati da Pinocchio, dove intrappola Pinocchio per aver interrotto il suo spettacolo, ma il burattino riesce a scappare. A dare le monete a Pinocchio, verso l'inizio della pellicola, è la Fata dai capelli turchini dopo che lo salva dall'impiccagione.
  • Nel film del 1947 Le avventure di Pinocchio di Giannetto Guardone, Mangiafuoco è interpretato da Erminio Spalla. Non ha differenze dalla sua controparte originale, ma ha un tono di voce alquanto calmo e tranquillo.
  • Nel film animato italiano del 1971 Un burattino di nome Pinocchio di Giuliano Cenci, è doppiato da Michele Gammino ed ricalca il personaggio fedelmente.
  • Nell'anime del 1972 Le nuove avventure di Pinocchio, Mangiafuoco è il primo antagonista della serie. Franco, uno dei bulli della scuola, gli vende Pinocchio e il burattinaio (come nella versione Disney) ne fa di lui un'attrazione, ma lo maltratta, gli mente sul fatto che lo pagherà bene e lo minaccia di bruciarlo se tenta di scappare. Non potendone più di non essere pagato, Pinocchio decide di scappare rubando i soldi e i suoi fratelli burattini (inanimati ma con cui può telepaticamente comunicare) mentre l'omone dorme. Mangiafuoco però si sveglia e insegue il protagonista, che molla i fratelli e i soldi, fino ad un lago ghiacciato dove sprofonda. Diversi episodi dopo, Pinocchio re-incappa in lui: dopo mesi a essere ricoverato, Mangiafuoco è tornato e stavolta rapisce anche Gatto e Volpe per farli esibire con Pinocchio nella sua tournée. Imparando dai suoi errori, tratta le sue star un po' meglio, ma mai con rispetto e, nonostante i vani tentavi di fuga dei tre, Mangiafuoco riesce a tenerli buoni, grazie anche al suo fido cane Doro. Su consiglio un collega, Mangiafuoco decide di partire per l'Africa dove ottenere diamanti dalle miniera, ma una tempesta causata dalla Fata, cola a picco la nave e la ciurma (più Geppetto e il suo Topino che li seguivano) naufraga sulla costa Africana separati. In più occasioni, Mangiafuoco tenta di riprendersi Pinocchio, ma questi riesce a scappare e riesce anche a mettere le mani sui diamanti che però sono poi rubati da Mangiafuoco che, assieme a dei nuovi animali, decide di tornare in Italia e mettere su un circo. Geppetto torna a casa con lui, speranzoso che Pinocchio segua il suo esempio, lavorando temporaneamente nel circo come stalliere. Sfortunatamente, come Geppetto si dimette torna a casa, Pinocchio raggiunge il circo e Mangiafuoco gli offre un contratto per assicurargli che non lo imbroglierà, affinché lui lavori sia come attrazione che come stalliere. Pinocchio accetta ma con la complicità di Gatto, Volpe e gli altri animali maltrattati, manda a monte lo spettacolo, facendo arrestare il burattinaio dalle autorità per aver messo a rischio la vita degli spettatori e le bestie sono rimandate alle proprie rispettive case mentre Pinocchio, Gatto e Volpe tornano a casa. Nonostante Mangiafuoco prometta vendetta, non si vedrà più.
  • Nello sceneggiato TV del 1972 Le avventure di Pinocchio di Luigi Comencini, è interpretato da Lionel Stander. La serie apre con la sua carovana arrivare in città, mentre lui grida ai suoi menestrelli (Gatto e Volpe) di annunciare il suo spettacolo nonostante il freddo e il poco pubblico. Il ruolo di Mangiafoco è lo stesso del libro, con la differenza che a spettacolo finito parte la sera per raggiungere il porto e da lì le Americhe, portando Pinocchio fuori città e spingendo Geppetto a intraprendere il suo sfortunato viaggio alla sua ricerca. Quando arriva il momento di scaldare la cena, Mangiafoco ordina al Gatto e la Volpe di portargli Pinocchio per bruciarlo, ma per intervento della fata, al posto della marionetta i due trovano il Pinocchio bambino. Credendo che i due gli stiano facendo uno scherzo, li sgrida. Furioso, Volpe gli risponde che si dimette con il compare, e il burattinaio li caccia a fucilate. Pinocchio gli spiega la situazione, si offre di sacrificarsi al fuoco al posto di Arlecchino (n questa versione, le marionette sono vive e senzienti solo quando manovrate dai fili), e ottiene da Mangiafoco dei vestiti nuovi e le cinque monete. Questo cambio di vestiti porterà Geppetto a pensare che il suo figlio è stato portato in America dalla nave di Mangiafuoco, quando troverà il vestito di carta in mezzo alla spazzatura del burattinaio che ha lasciato al molo.
  • Nell'anime Pinocchio del 1976, Mangiafuoco ottiene un misto tra la versione del libro e del film Disney: Gatto e Volpe cercano di vendergli Pinocchio, ma il burattinaio finisce con il requisirlo quando gli rovina lo spettacolo, con l'intenzione di farlo esibire finché non ripagherà i danni e, per quanto Pinocchio lavori allegramente e alacremente sul palco, viene spesso rimproverato dal capo. Quando il burattinaio Pierrot usa una marionetta simile a Geppetto per ricordare a Pinocchio che dovrebbe andarsene il prima possibile, Mangiafuoco assiste alla scena e si commuove a suon di starnuti, permettendo Pinocchio di andarsene con cinque monete come scusa per il suo rude comportamento. Nonostante non riappaia più, Gatto e Volpe lo accusano di aver rapito Pinocchio quando sviano Geppetto lontano dalla loro vittima preferita.
  • In un episodio televisivo delle Interviste Impossibili, Mangiafuoco è interpretato da Vittorio Gassmann. Il personaggio è seduto a tavola, è dotato di una barba immensa e, alla fine, si autodefinisce un "orco fallito", in quanto falso cattivo. L'intervista è stata scritta da Giorgio Manganelli e realizzata per la Rai nel 1981 dal regista Mario Monicelli.
  • Nel film animato del 1987 I sogni di Pinocchio, un seguito della storia, Mangiafuoco è alluso e rievocato da Pupazzettino, un malvagio burattinaio al servizio dell'Imperato della Notte. Riconoscendo Pinocchio tra il suo pubblico, a seguito del suo spettacolo, gli dice di averlo già visto in forma di marionetta tempo addietro. Quando Pinocchio gli spiega che ha ottenuto una forma umana grazie alla sua fata, Pupazzettino lo invita dietro le quinte dove usa un organetto per estrargli la magia della fata, ritrasformandolo in un'inanimata marionetta, fato che hanno seguito diversi bambini protetti da fate come Pinocchio. In seguito, Pupazzettino si limita ad assistere il suo padrone, ma quando i protagonisti iniziano a contrattaccare e fuggire dell'Imperatore, questi tramuta il suo servitore in una marionetta, uccidendolo.
  • Nel film diretto da Diane Eskenazi del 1992, Mangiafuoco e sua moglie gestiscono il teatro. Sebbene il film proceda seguendo il romanzo, con Pinocchio che interrompe la commedia affascinato dai suoi simili (qui inanimati), Mangiafuoco si limita a sgridarlo dietro le quinte e, saputa della situazione economica di Geppetto, si scusa con le monete affinché possa ricomprarsi un nuovo abbecedario.
  • Nel film del 1996 Le straordinarie avventure di Pinocchio, Mangiafoco, l'Omino di burro e il Pesce-cane sono fusi insieme in un unico personaggio: Lorenzini, interpretato da Udo Kier. Si tratta di un ricco e losco burattinaio che commissiona fino allo stremo Geppetto per le sue marionette, con la passione per i peperoncini che lo rendono un abile mangiafuoco. Quando questi crea Pinocchio, i suoi assistenti Volpo e Felinetta lo informano che ha creato una marionetta vivente e insiste nel possederla. Geppetto si rifiuta, ma quando arrestato per i danni causati da Pinocchio in una pasticceria, non potendo permettersi la multa, Lorenzini si offre di pagarla in cambio di Pinocchio. Auspicando una vita migliore per il figlio, Geppetto accetta. A metà dell'eccellente spettacolo, Lorenzini ricompensa Pinocchio con le monete, ma sopraggiunge Pepe il Grillo a informare che Lorenzini lo adora solo per i soldi che gli procura e che vuole bruciare nel prossimo atto le marionette di Geppetto. Salvando i suoi fratelli, Pinocchio manda a monte lo spettacolo, bruciando l'intero teatro. Lorenzini manda allora Volpo e Felinetta a riprenderlo, mentre lui va alla sua seconda attività: Terra Magica, dove trasforma i bambini in asini da vendere al mercato grazie all'acqua magica di una fonte che trasforma chi la beve nell'animale che meglio rappresenta. Pinocchio e Lucignolo, avvisando i bambini, gettano Lorenzini nella fonte e si trasforma in balena, scappando in mare, dove prima inghiotte Geppetto e poi Pinocchio. Per sfuggirgli, Pinocchio usa il suo naso per allargare la gola, finendo con il bucarla. Lorenzini li tossisce fuori e sprofonda in mare, apparentemente morendo.
    • Nel seguito del 1999 Il mondo è magia - Le nuove avventure di Pinocchio, a fare da antagonista è la moglie di Lorenzini: Madame Flambeau, anch'essa interpretata da Udo Kier. È la padrona di un circo di fenomeni e usa l'acqua di Terra Magica lavorandola in un unguento che cura la gente da ogni affanno. Notando però Pinocchio e Lucignolo tra il pubblico, propina a loro acqua non lavorata per trasformarli rispettivamente in burattino e un asinello marino, ma Pinocchio da la sua pozione ad un ammalato Geppetto e quando Flambeau viene a prelevarlo, rapisce i due rivelando la sua identità. Mentre Geppetto diventa l'attrazione principale, Pinocchio fa da inserviente per assicurarsi che a Lucignolo e suo padre non venga fatto male, accettando anche di ritornare burattino per aumentare gli incassi. Pinocchio e Pepe, però, fuggono con Lucignolo per trovare la fonte originale, essendo in grado di portare la gente al loro stato originale, ed è inseguendolo che Madame Flambeau si rivela essere Lorenzini, tornato umano per miracolo ma con la gola rovinata dai peperoncini e il naso di Pinocchio, usandolo per trovare la fonte e guarire. Immergendosi, però, Lorenzini ne esce con le fattezze di orripilante mostro anfibio e viene ingabbiato nel suo stesso circo. A fine film però riesce a liberarsi e scappare via.
  • Nel film del 2002 Pinocchio di Roberto Benigni è interpretato da Franco Javarone ed è ingrandito con la computer grafica per renderlo un vero e proprio gigante. In questa versione, si vuole mangiare Pinocchio, anziché usarlo come legna da ardere, ma Pinocchio si inventa storie che rendono la sua penosa situazione famigliare ancora più deprimente, facendolo commuovere e il resto procede da norma. Le sue marionette sono vive ma attaccate ai fili.
  • In Pinocchio - Il grande musical del 2003, Mangiafuoco, reso gigante da un paio di trampoli, appare durante il brano "Mamma mia", in cui intende punire Pinocchio per aver staccato i fili alle sue marionette e rovinato il suo spettacolo. Ai suoi piagnistei, Mangiafuoco starnutisce e Arlecchino spiega la situazione, motivo per cui Mangiafuoco ordina di bruciare lui, ma Pinocchio lo fa ragionare e il resto procede da norma. Dalla seconda edizione del musical, l'attore che interpreta Mangiafuoco interpreta anche l'Omino di burro.
  • In Pinocchio 3000, il personaggio di Scamboli (stando a staff e doppiatori) si basa su Mangiafoco, per quanto ricordi molto di più l'Omino di burro. È un generoso sindaco progressista ma megalomane, odia la natura e i bambini, ma ironia vuole che ha una figlia ambientalista a cui però vuole molto bene di nome Marlène. È seguendo il suo coniglio che crea Scamboland per tenere distratti i bambini come lei dal sabotare i suoi robot. Non ha in simpatica Geppetto per i guai che gli ha causato in passato (incluso il rovinare l'inaugurazione di Scamboland) e quando conosce Pinocchio, lo fa suo amico per renderlo la nuova mascotte di Scamboland e, usando le sue parole, manomette un'attrazione per trasformare i bambini (e più tardi il catturato Geppetto) in robot. Pinocchio e Marlène riescono però a sconfiggerlo e farlo passare per la stessa attrazione e, nei crediti, si scopre che, a lezione imparata, è stato riportato alla normalità e ha imparato ad amare la natura.
  • Nel film animato del 2007 Bentornato Pinocchio, un seguito della storia, Mangiafuoco compare alla fine del film quando ritorna in paese con il suo circo. Si rivela essersi diventato più crudele con i suoi burattini e dipendenti.
  • Nella miniserie del 2009, è interpretato da Tim Bentinck ed è un altro mischione tra la versione del libro, della versione Disney e di quella di Comencini, sfoggiando l'aspetto di un comune mangiafuoco (e addirittura starnutisce fiammate quando si commuove). Le sue marionette invitano Pinocchio (che marinando la scuola è diventato un burattino) sul palco e arrabbiato, Mangiafuoco interrompe lo spettacolo e, alla vista di Pinocchio, lo porta via con l'intenzione di farci soldi in America. Facendo sosta per pranzare, Mangiafuoco si accinge a bruciare Pinocchio, ma questi gli ricorda che non potrà fare soldi senza di lui e allora decide di bruciare Arlecchino. Pinocchio si oppone e torna umano. Mangiafuoco allora ascolta alla sua storia e gli dona commosso le monete, promettendogli che non minaccerà mai più le sue marionette di bruciarle. Come nello sceneggiato del 1972, Geppetto scopre che Mangiafuoco gli ha rapito il figlio e, trovando il suo cappello alla spiaggia dove la nave è partita (finito lì a causa di uno degli starnuti) si accinge a costruire una barca per raggiungere l'America. In questa versione, le marionette sono mosse da un invisibile burattinaio, eppure si comportano come se fossero vive.
  • Nel film animato del 2012 Mangiafoco è doppiato da Rocco Papaleo ed è fedelissimo al romanzo originale. Similmente alla versione di Comencini, viene visto che giunge in città a inizio del film e ha come dipendenti il Gatto e la Volpe a cui poi affida il compito di accompagnare Pinocchio a casa e proteggerlo dai ladri, cosa che si ritorcerà contro.
  • Nella miniserie tedesca del 2013, è un burattinaio errante di nome Mastro Luca, interpretato da Ulrich Tukur. Quando Pinocchio sale sul palco a giocare con i suoi inanimati simili, Luca inizialmente fa buon viso a cattivo gioco improvvisando con Pinocchio, ma poi si spazientisce e lo lega nella sua carovana. Come nelle altre miniserie, questo Mangiafuoco leva i battenti per dirigersi alla sua prossima tappa oltremare (la Spagna, stavolta) e Geppetto lo seguirà così in mare, ma sulla via si ferma a mangiare e chiacchiera tranquillamente con Pinocchio, sentendosi un po' male per come l'ha maltrattato e gli donerà le monete prima di lasciarlo andare.
  • Nel film del 2019 Pinocchio di Matteo Garrone, Mangiafuoco è interpretato da Gigi Proietti (nel suo penultimo ruolo prima della sua morte) con l'identico aspetto che ha nell'illustrazione di Carlo Chiostri. Eccezion fatta per la frusta, ha lo stesso identico ruolo del libro e, come nel film di Beningni, le sue marionette sono vive, ma comunque attaccati a dei fili che nessuno manovra. Come nelle miniserie, leva i battenti dopo lo spettacolo sulla sua carrozza e Geppetto tenterà di seguirlo oltremare.
  • In Pinocchio: A True Story, Mangiafuoco è misto alla versione russa, essendo qua l'antagonista principale che deruba le case della gente che viene a vedere i suoi spettacoli, rapendo a un certo punto anche la figlia del maresciallo che crescerà nella menzogna che sia la sua.
  • Nell'adattamento in stop motion del 2022 di Guillermo del Toro, Mangiafuoco era inizialmente previsto nel film con un ruolo identico a quello della Disney, ma alla fine il personaggio è stato fuso con la Volpe nel Conte Volpe, come il direttore di un fallito circo che assume Pinocchio per fare soldi. L'uomo forzuto del circo ha però lo stesso aspetto che Mangiafuoco ha nei bozzetti preliminari.
  • In Pinocchio and Friends, è un onesto teatrante in cerca di nuove attrazioni, cercando più volte di convincere Pinocchio e Freeda a lavorare per lui.
  • In Shrek terzo, la versione Disneiana compare tra gli antagonisti assunti da Azzurro, facendo leva su come sia finito sul lastrico quando Pinocchio lo ha abbandonato per cercare il padre. Sembra poi vendicarsi sul proprio protagonista rinchiudendolo in un teatrino a monete, ma non ha poi ruoli rilevanti per il resto del film. Il film non gli da un nome, ma nel videogioco gli viene dato il nome di Stromboli, ma non compare fisicamente, invece ha un negozio in cui Shrek affronta versioni malvage di Pinocchio, che tiene imprigionato alla fine del livello.
  • In Lies of P, il boss Maestro della sfilata e Fuoco sono ispirati alla figura di Mangiafoco, anche se il secondo solo di nome.
  • In varie serie animate e televisive sulle fiabe, il Mangiafuoco (o chi per lui) varia da fedele a direttamente ispirato alla versione Disney.
    • Le più belle favole del mondo: Mangiafuoco compare nella prima parte ed è fedele al romanzo, viene solo rimossa la faccenda degli starnuti.
    • Nel regno delle fiabe: Mangiafoco è impersonato da uno zingaro burattinaio in combutta con due farabutti, che prima tentano di rapire Pinocchio attirandolo nel teatro, poi, dopo alcune peripezie, lo riescono a rinchiudere nella sua carrozza, dove lo zingaro attiva una maledizione che lo trasformerà in somaro da vedere a peso d'oro per la sua natura di legno. Quando però la Fata lo fa fuggire, lo zingaro trasforma i suoi due complici in asini per guadagnare un po' da quello che ha perso.
    • Le fiabe più belle: Mangiafoco è tagliato nell'episodio: i soldi che gli rubano il Gatto e Volpe sono quello che gli è avanzato dalla vendita dell'abbecedario e l'acquisto del biglietto dello spettacolo che non interrompe.
    • Hello Kitty's Furry Tale Theater: il Mangiafuoco Disneyiano è fuso con i ruoli del Gatto e la Volpe da Catnip e Grider, sotto l'alias di Catnipia e Griderosso. I due, ridotti al lastrico per i loro penosi spettacoli, si mettono a rubare merendine agli scolari di Venezia finché non incappano in Pinocchio e Chip e li convincono a esibirsi per loro, pagandoli una miseria. Quando i due ragazzi tentano di andare a casa per la notte, i due manigoldi li rinchiudono nella loro barca, ma grazie alla Fatina Kitty riescono a scappare e vanno poi in cerca di Granpappetto, ma durante la ricerca i due sono inseguiti da Catnipia e Griderosso a bordo di un motoscafo e, tuffandosi nel canale, i due sono divorati per sbaglio da una balena, dentro la quale ritrovano il padre di Pinocchio. La balena, mentre cerca la via per il mare, si accorge di aver divorato per sbaglio delle persone e dopo aver spazzato via con il suo sfiatatoio Catnipia e Griderosso, riporta i tre davanti a casa loro.
    • Happily Ever After: Fairy Tales for Every Child: Mangiafoco e l'Omino di burro sono fusi insieme nel personaggio del Rapace, un malvagio uomo completamente verde che gestisce di giorno un teatro a bordo di una nave e di notte il paese dei balocchi. Come nella versione Disney, quando Gatto e Volpe gli portano Pinocchio, ottiene un grande successo e lo tiene chiuso in gabbia e si stupisce poi nel vederlo al paese dei balocchi più tardi, ma come nella versione Disney, Pinocchio si limita a fuggirgli e non viene punito per le sue azioni.
    • Tre gemelle e una strega: travestita da maestra, la Strega Annoiata indirizza Pinocchio al teatro di Mangiafuoco (al momento chiuso) e fa amicizia con i burattini nella carovana. Mangiafuoco giunge e lo preleva per bruciarlo, inizialmente incurante che non sia una sua marionetta, ma saputo che ha un padre decide di lasciarlo andare, limitandosi a dirgli di fare attenzione la prossima volta.
    • Colorado - 'Sto classico: nell'episodio di Pinocchio è interpretato da Francesco Pannofino. Gestisce uno strip club dove Pinocchio accidentalmente va e interrompe lo spettacolo per restituire i vestiti che la spogliarellista lancia. Mangiafuoco entra in scena e decide di punirlo la sera, ma grazie a diversi giri di parole, Pinocchio riesce a fargli ripensare sulle sue scelte di vita (incluso il cambiare nome da Ermilio Bevilacqua) e gli dona poi le cinque monete.
    • Simsalagrimm: Mangiafuoco (qui privo di nome) è un burattinaio ambulante che, come nella versione Disney, rapisce Pinocchio dopo che incappa nel suo spettacolo, chiudendolo in una gabbia della sua carrozza. Pinocchio riesce a scappare grazie all'ausilio di un Grillo Parlante, ma rincappa di nuovo nel burattinaio mentre torna a casa e stavolta viene caricato su una nave. Doc Croc e Yo-yo lo inseguono e notando Geppetto, si separano: Doc avverte il falegname mentre Yo-yo sale sulla nave a liberare Pinocchio. Riuscito nell'intento, i due si tuffano nell'impetuoso mare per raggiungere la barca di Geppetto e Doc, ma naufragano sull'isola del paese dei balocchi mentre l'acqua coppia è divorata dalla balena. Il burattinaio non è poi più rivisto.

Versione Disney

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Mangiafuoco nella versione Disney.
  • Mangiafuoco (doppiato da Charles Judels in originale e Mario Besesti in italiano), è il secondo antagonista del film Disney Pinocchio del 1940, e per molto tempo, deteneva il titolo di antagonista principale stando alle liste dei Cattivi Disney, prima che gli altri malvagi del film venissero inclusi. Come per i personaggi anonimi o dai nomi generici del libro, a lui viene dato un nuovo nome nella versione inglese, Stromboli, ma data la presenza di tale nome su un cartellone, il doppiaggio italiano ha dovuto includerlo sebbene tentasse di restituire ai personaggi i loro nomi originali, offrendo come spiegazione che Mangiafuoco sia il suo nome d'arte e Stromboli il suo nome di battesimo. Altre differenze, oltre al suo già sopracitato cambio di ruolo in antagonista, è che la sua barba è rimpicciolita ad una misura normale e, per quanto un mastro burattinaio, il suo ruolo nella compagnia è quello di dirigere l'orchestra: a manovrare i burattini sono una troupe mai vista nel film. Gatto e Volpe hanno avuto dei trascorsi con lui ed è appunto usando questa loro conoscenza che, alla vista di Pinocchio, decidono di venderglielo, illudendo Pinocchio con promesse di fama e luci della ribalta. Nel giro di un pomeriggio, Mangiafuoco ha già istruito Pinocchio in quello che dovrà fare allo spettacolo e, nonostante un paio di imprevisti (a uno dei quali risponde con uno scatto d'ira che l'ingenuo Pinocchio dimentica presto), lo spettacolo è un successone. Nonostante poi lo lodi nel carrozzone, Mangiafuoco lascia di nuovo trapelare la sua ira quando nota tra gli incassi una moneta bucata che poi decide di regalare a Pinocchio (ignaro del suo valore), poi sentendo e vedendo Pinocchio pronto a tornare a casa per la sera, Mangiafuoco lo rinchiude in una gabbia ed è allora che Pinocchio vede appieno la sua vera natura, quando gli spiega di come tenga a lui solo perché il suo essere un burattino magico gli frutterà tanti soldi e quando ciò finirà diverrà legna da ardere. Mangiafuoco segue poi a guidare la sua carovana verso la sua prossima tappa e non si accorge quando Pinocchio, grazie al Grillo Parlante e la Fata Azzurra lo liberano, lasciando il suo fato sconosciuto.
  • Nel musical televisivo Geppetto, Stromboli è interpretato da Brent Spiner e il suo ruolo di antagonista viene nettamente ampliato. Stromboli è un fallito burattinaio, che assume Pinocchio con un contratto e i suoi affari salgono fino alle stelle. Non volendo perdere la sua "gallina dalle uova d'oro", Stromboli ingabbia Pinocchio, ma questi fugge al Paese dei Balocchi, dove Stromboli lo insegue, dopo aver depistato Geppetto. Dopo essere stato scacciato dal Postiglione dal Paese dei Balocchi (in quanto adulto), Stromboli aspetta Pinocchio e Geppetto a casa loro, dove riacciuffa Pinocchio. Geppetto invoca la Fata, ma questa non può andare contro il contratto di Stromboli, ma quando Geppetto dimostra di essere diventato un ottimo padre, la Fata trasforma Pinocchio in bambino e scaccia via Stromboli, rimasto senza attrazione, a suon di bacchettate. Questa versione di Mangiafoco è forse l'unica a non avere alcun tipo di barba, ha l'abitudine di dialogare con una marionetta-ventriloquo con cui discute in continuazione, e ha un brano musicale intitolato "Bravo Stromboli!"
  • Stromboli compare in alcuni fumetti in qualità di malvagio circense.
  • Stromboli appare sporadicamente anche nella serie animata House of Mouse - Il Topoclub, come nell'episodio 29, La casa del crimine, dove viene visto discutere con Percival McLeach e rinchiuso assieme a quest'ultimo e a tutti gli altri cattivi. Compare inoltre nel film Topolino & i cattivi Disney tra i cattivi che prendono il controllo del locale House of Mouse, ma non ha ruoli rilevanti.
  • Nel remake del 2022, è interpretato da Giuseppe Battiston, dove ha lo stesso ruolo del film originale ma con qualche piccola differenza che lo rende un po' più minaccioso. Mentre l'originale Stromboli ci teneva a mantenere (almeno pubblicamente) la facciata di brava persona, questo è un po' più aperto con le sue angherie, non lasciandosi intimorire dalle occhiatacce del pubblico e non mostra alcun segno di affetto emotivo a Pinocchio, ne ai suoi dipendenti umani che sottopaga o a cui impedisce di dialogare con Pinocchio e anzi, durante la traversata in carrozza, si accorge che la sua burattinaia Fabiana stava preparandosi a liberare Pinocchio, ma manda a monte il piano chiudendo la finestra della carrozza. Come nel film originale, finisce col non accorgersi della fuga di Pinocchio e, prima che quest'ultimo si accinga a cercare il padre in mare, scopre che Fabiana e i burattinai si sono ribellati e hanno mandato Mangiafuoco in prigione.
  • Degno di nota, Mangiafuoco fu usato come modello per la creazione di Wario.

Nel 1977 il cantautore napoletano Edoardo Bennato pubblica, nell'album Burattino senza fili la canzone Mangiafuoco, dedicata appunto al burattinaio.

Voci correlate

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