NGC 2477
NGC 2477 Ammasso aperto | |
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Scoperta | |
Scopritore | Nicolas Louis de Lacaille |
Data | 1751 |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Poppa |
Ascensione retta | 07h 52m 10s[1] |
Declinazione | -38° 31′ 48″[1] |
Distanza | 4000[2] a.l. (1222[2] pc) |
Magnitudine apparente (V) | 5,8[1] |
Dimensione apparente (V) | 27' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Ammasso aperto |
Classe | I 2 r |
Dimensioni | 22 a.l. (7 pc) |
Età stimata | 1,3 miliardi di anni |
Altre designazioni | |
C 71; Cr 165; Mel 78; OCl 720; ESO 311-SC017; Lund 395; h 3103; GC 1593; Dun 535[1] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di ammassi aperti |
NGC 2477 (noto anche come C 71) è un brillante ammasso aperto appartenente alla costellazione della Poppa.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/64/NGC2477map.png/220px-NGC2477map.png)
In cielo lo si individua senza difficoltà, partendo dalla stella
La declinazione moderatamente australe di quest'ammasso favorisce notevolmente gli osservatori dell'emisfero sud, sebbene si presenti circumpolare solo a partire da latitudini molto elevate; dall'emisfero boreale la sua osservazione risulta penalizzata in particolare alle elevate latitudini, mentre nella zona prossima al circolo polare non è mai osservabile.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra dicembre e aprile.
Storia delle osservazioni
[modifica | modifica wikitesto]Il primo a notare NGC 2477 fu l'abate Nicholas Louis de Lacaille, che lo osservò nel 1751 durante la sua permanenza a Città del Capo, in Sudafrica; egli lo definì come una "nebulosa senza stelle" nella sua opera del 1755. Il primo a risolverlo in stelle fu James Dunlop, che nel 1827 ne descrisse l'aspetto apparentemente nebuloso e la sua quasi completa risoluzione.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]NGC 2477 è un ammasso ricco e luminoso, consistente di una nutrita popolazione di stelle; la sua distanza è stimata attorno ai 1222 parsec (circa 4000 anni luce)[2] ed è quindi situato probabilmente in corrispondenza di un segmento del Braccio di Orione diretto verso l'esterno e forse intersecante il Braccio di Perseo, in un tratto che presenta segni di disgregazione a causa della sua terminazione.
Si tratta di uno degli ammassi aperti più ricchi che si conoscano; secondo alcune stime[4] l'ammasso avrebbe oltre 1900 componenti, concentrate in uno spazio dal diametro di 22 anni luce; poiché però l'oggetto giace in un tratto di Via Lattea ricchissimo di stelle di fondo, è difficile stabilire con esattezza quali stelle siano membri effettivi dell'ammasso e quali no. Le componenti più brillanti sono di dodicesima magnitudine apparente e possiedono un tasso di metallicità simile a quello del nostro Sole; le sue stelle avrebbero un'età di circa 1,3 miliardi di anni, il che renderebbe l'ammasso due volte più vecchio delle Iadi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, su Results for NGC 2477. URL consultato il 21 agosto 2013.
- ^ a b c WEBDA page for open cluster NGC 2477, su univie.ac.at. URL consultato il 21 agosto 2013.
- ^ Una declinazione di 38°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 52°; il che equivale a dire che a sud del 52°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 52°N l'oggetto non sorge mai.
- ^ Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Libri
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Caldwell Objects, Cambridge University Press, 2003, ISBN 0-521-55332-6.
Carte celesti
[modifica | modifica wikitesto]- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
- Tirion, The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001, ISBN 0-521-80084-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su NGC 2477
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Catalogo NGC/IC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 7 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
- (EN) Catalogo NGC/IC on-line, su ngcicproject.org.
- (EN) Dati di NGC 2477 - SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr. (dettagli identificatori, misure)
- (EN) Dati di NGC 2477 - NASA Extragalactic Database, su ned.ipac.caltech.edu.
- (EN) Dati di NGC 2477 - SEDS, su spider.seds.org.
- (EN) Dati di NGC 2477 - VizieR Service, su vizier.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 2477 - Aladin, su aladin.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 2477 - SkyView, su skyview.gsfc.nasa.gov.