NGC 2527
NGC 2527 Ammasso aperto | |
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Scoperta | |
Scopritore | John Herschel |
Data | 1837 |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Poppa |
Ascensione retta | 08h 04m 58s[1] |
Declinazione | -28° 08′ 48″[1] |
Distanza | 1960[2] a.l. (601[2] pc) |
Magnitudine apparente (V) | 6,5[1] |
Dimensione apparente (V) | 22' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Ammasso aperto |
Classe | II 1 p |
Età stimata | 445 milioni di anni[2] |
Altre designazioni | |
NGC 2520; Cr 174; OCl 685; ESO 430-SC015; Lund 429; H VIII-30; h 488; GC 1624; h 3112; GC 1621[1] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di ammassi aperti |
NGC 2527 (noto anche come NGC 2520) è un ammasso aperto visibile nella costellazione della Poppa.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d2/NGC_2527_map.png/260px-NGC_2527_map.png)
Si individua 4 gradi a SSW della stella
La declinazione moderatamente australe di quest'ammasso favorisce gli osservatori dell'emisfero sud, sebbene si presenti circumpolare solo a partire da latitudini molto elevate; dall'emisfero boreale la sua osservazione risulta penalizzata soltanto dalle regioni situate a elevate latitudini settentrionali ed è osservabile da buona parte delle aree popolate della Terra.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra dicembre e aprile.
Storia delle osservazioni
[modifica | modifica wikitesto]NGC 2527 venne individuato per la prima volta da John Herschel nel 1837 attraverso il telescopio riflettore da 18,7 pollici appartenuto a suo padre William Herschel; egli lo trattò come due oggetti differenti e lo inserì così nel suo General Catalogue of Nebulae and Clusters col numero 1621 e 1624. Lo stesso errore si è tramandato fino al New General Catalogue, dove gli sono state assegnate le sigle NGC 2520 e NGC 2527.[4]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]NGC 2527 è un ammasso relativamente esteso, anche se poco concentrato e povero di componenti; la sua distanza è stimata attorno ai 601 parsec (circa 1960 anni luce)[2] ed è quindi situato sul Braccio di Orione, a breve distanza dai bordi della Nebulosa di Gum.
Le sue stelle principali sono di nona magnitudine; fino alla dodicesima grandezza si possono contare una trentina di stelle, sparse entro un diametro apparente di circa 20'. La disposizione delle componenti ricorda vagamente un trapezio, dominato nell'angolo nord-orientale da una stella di magnitudine 8,5. Si tratta di un ammasso di età simile a quella del Presepe, stimata attorno ai 445 milioni di anni;[2] tuttavia in passato sono stati indicati valori attorno a 1 miliardo di anni, collocandolo così fra gli ammassi aperti di età intermedia. Le sue stelle più calde sono di classe spettrale A2-A8 e sono presenti alcune giganti rosse, segno che il turnoff nel diagramma colore-magnitudine è al di sotto delle classi spettrali O e B, ossia non sono presenti stelle blu e azzurre.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, su Results for NGC 2527. URL consultato il 21 agosto 2013.
- ^ a b c d e WEBDA page for open cluster NGC 2527, su univie.ac.at. URL consultato il 21 agosto 2013.
- ^ Una declinazione di 28°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 62°; il che equivale a dire che a sud del 62°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 62°N l'oggetto non sorge mai.
- ^ Catalogo NGC/IC online - result for NGC 2383, su ngcicproject.org. URL consultato il 21 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
- ^ Dodd, R. J.; MacGillivray, H. T.; Hilditch, R. W., The Galactic cluster NGC 2527, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 181, dicembre 1977, pp. 729-734. URL consultato il 21 agosto 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Catalogo NGC/IC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 7 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su NGC 2527
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Catalogo NGC/IC on-line, su ngcicproject.org.
- (EN) Dati di NGC 2527 - SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr. (dettagli identificatori, misure)
- (EN) Dati di NGC 2527 - NASA Extragalactic Database, su ned.ipac.caltech.edu.
- (EN) Dati di NGC 2527 - SEDS, su spider.seds.org.
- (EN) Dati di NGC 2527 - VizieR Service, su vizier.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 2527 - Aladin, su aladin.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 2527 - SkyView, su skyview.gsfc.nasa.gov.