Natalizumab
Natalizumab | |
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Caratteristiche generali | |
Numero CAS | |
DrugBank | DB00108 |
Indicazioni di sicurezza | |
Natalizumab (commercializzato in Italia dalla Biogen Idec Italia S.r.l. con il nome di Tysabri) è un anticorpo monoclonale umanizzato utilizzato nella terapia di disordini infiammatori immunitari come la sclerosi multipla e la malattia di Crohn. Il suo utilizzo in clinica per il trattamento della sclerosi multipla è stato approvato in Italia nel dicembre 2006.
Meccanismo di azione
[modifica | modifica wikitesto]Natalizumab è un anticorpo monoclonale diretto contro l'integrina
Evidenze cliniche
[modifica | modifica wikitesto]I primi trial clinici condotti su questo farmaco hanno dimostrato una sua azione di prevenzione delle ricadute in pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente (SM-RR) del 68% rispetto al placebo.
Nella malattia di Crohn in stadio avanzato il natalizumab ha indotto una remissione clinica in pazienti non responsivi ai farmaci immunosoppressivi.
Durante alcuni studi[1], si registrarono tre casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva, una patologia potenzialmente letale che si manifesta quasi esclusivamente in pazienti immunodepressi (ad esempio pazienti affetti da AIDS o in terapia con farmaci immunosoppressori) ed è dovuta al virus JCV. Per questo motivo il natalizumab fu spontaneamente e temporaneamente ritirato dal mercato per una rivalutazione del profilo benefici/rischi. A seguito di uno studio successivo, condotto su pazienti che avevano ricevuto questo farmaco per la terapia della sclerosi multipla, malattia di Crohn e artrite reumatoide, la FDA (agenzia di controllo e di farmacovigilanza Statunitense) ha riapprovato il natalizumab per la commercializzazione.
Al momento il natalizumab (secondo le direttive dell'AIFA per l'Italia) è indicato in monoterapia per i pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente che non abbiano risposto ad almeno un anno di trattamento con altri farmaci immunomodulatori o con malattia in fase rapidamente ingravescente anche se non precedentemente trattati con immunomodulanti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Yousry TA et al: Evaluation of patients treated with natalizumab for progressive multifocal leukoencephalopathy. N Engl J Med. 2006 Mar 2;354(9):924-33
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Piraino PS et al: Spontaneous remyelination following prolonged inhibition of alpha4 integrin in chronic EAE. J Neuroimmunol. 2005 Oct;167(1-2):53-63.Clicca qui per leggere
- Yednock TA et al: Alpha 4 beta 1 integrin-dependent cell adhesion is regulated by a low affinity receptor pool that is conformationally responsive to ligand.J Biol Chem. 1995 Dec 1;270(48):28740-50. Clicca qui per leggere
- Kleinschmidt-DeMasters BK et al: Progressive multifocal leukoencephalopathy complicating treatment with natalizumab and interferon beta-1a for multiple sclerosis. N Engl J Med. 2005 Jul 28;353(4):369-74. Epub 2005 Jun 9. Clicca qui per leggere
- Maguire JE et al: T cell receptor- and beta 1 integrin-mediated signals synergize to induce tyrosine phosphorylation of focal adhesion kinase (pp125FAK) in human T cells. J Exp Med. 1995 Dec 1;182(6):2079-90. Clicca qui per leggere
- Niino M et al: Natalizumab effects on immune cell responses in multiple sclerosis. Ann Neurol. 2006 May;59(5):748-54. Clicca qui per leggere
- Sheremata WA et al: A safety and pharmacokinetic study of intravenous natalizumab in patients with MS. Neurology. 1999 Mar 23;52(5):1072-4 Clicca qui per leggere
- MacDonald JK et al: Natalizumab for induction of remission in Crohn's disease. Cochrane Database Syst Rev. 2007 Jan 24;(1):CD006097. Clicca qui per leggere.
- Yousry TA et al: Evaluation of patients treated with natalizumab for progressive multifocal leukoencephalopathy. N Engl J Med. 2006 Mar 2;354(9):924-33. Clicca qui per leggere.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Disposizioni generali dell'AIFA per l'utilizzo del natalizumab in Italia (PDF), su aifa-neuro.agenziafarmaco.it. URL consultato il 21 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
- Scheda tecnica del farmaco (PDF), su aifa-neuro.agenziafarmaco.it. URL consultato il 21 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).