Nikolaj Starostin

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Nikolaj Starostin
NazionalitàUnione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
Altezza176 cm
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1941 - giocatore
1953 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1917-1921RGO Mosca? (?)
1922-1931Promkooperacija Mosca[1]? (?)
1932-1933Dukat Mosca? (?)
1935-1941Spartak Mosca[1]1+ (0+)
Nazionale
193?-193?Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica0 (0)
Carriera da allenatore
1940Spartak MoscaAll.-Gioc.
1952-1953Qaırat
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Nikolaj Petrovič Starostin (in russo Никола́й Петро́вич Ста́ростин?; Mosca, 26 febbraio 190217 febbraio 1996) è stato un allenatore di calcio, calciatore, hockeista su ghiaccio e dirigente sportivo sovietico, fondatore della sezione calcistica dello Spartak Mosca.

La figura di Starostin è stata definita più volte come «leggendaria».[2] Eccellente giocatore di calcio e di hockey su ghiaccio, ha fondato la sezione di calcio dello Spartak Mosca[2] assieme a Ivan Artem'ev e a lui è attribuita la creazione dello stemma del club.

Figlio di un guardaboschi dello zar Nicola II,[2] cresce nel quartiere moscovita di Krasnaja Presnja.[2] Appassionatosi al calcio, durante gli anni trenta è capitano e giocatore principale sia di una selezione moscovita sia della nazionale sovietica,[2] che in quel periodo non gioca alcun incontro internazionale. Con i suoi tre fratelli gioca regolarmente nello Spartak Mosca.[2] Dopo aver vinto diversi titoli, in un periodo in cui è obbligatorio far vincere la Dinamo Mosca,[2] nel 1940 diviene allenatore-giocatore dello Spartak Mosca[2] e due anni dopo, per ordire del presidente della Dinamo e capo del NKVD Lavrentij Berija,[2] è arrestato per terrorismo contro lo Stato e condannato a vivere in un gulag per 10 anni.[2] Attorno agli anni cinquanta, torna libero su volontà del figlio di Stalin Vasilij, che lo vuole allenatore della sua VVS Mosca,[2] ma è presto ricondotto in Siberia nuovamente a causa di Berija.[2] Per un paio di anni, allena i kazaki del Kairat durante il periodo di prigionia.[3]

Diviene il primo sportivo sovietico a ricevere il riconoscimento dell'Ordine di Lenin,[2] rimosso da Berija e restituito da Nikita Chruščëv.[2] Dal 1954, anno della sua liberazione,[2] alla morte è stato il presidente dello Spartak.

Spartak Mosca: 1936 (autunno), 1938, 1939
Spartak Mosca: 1938, 1939
  1. ^ a b Nel 1922 si chiamava MKS Mosca, dal 1923 al 1925 si chiamava Krasnaja Presnja Mosca, dal 1926 al 1930 si chiamava Piščevik Mosca, dal 1931 al 1934 si chiamava Promkooperacija Mosca, dal 1935 si chiama Spartak Mosca.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o 'Pagai con il gulag uno sguardo a Beria', repubblica.it.
  3. ^ Riordan, Jim. (EN) The strange story of Nikolai Starostin, football and Laverentii Beria. Europe-Asia Studies, Vol. 46, No. 4 (1994), pp. 681–690

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Controllo di autoritàVIAF (EN75701876 · ISNI (EN0000 0000 3693 0964 · LCCN (ENn2004010373 · BNF (FRcb18118638x (data)