Olli Puhakka
Olli Petteri Puhakka | |
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Nascita | Sortavala, 11 aprile 1916 |
Morte | Helsinki, 28 gennaio 1989 |
Luogo di sepoltura | cimitero di Maunula, Helsinki |
Dati militari | |
Paese servito | Finlandia |
Forza armata | Suomen ilmavoimat |
Specialità | Caccia |
Grado | Capitano |
Guerre | Guerra d'inverno Guerra di continuazione |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Suomen puolesta – Mannerheim-ristin ritarit 1941–1945[1] | |
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Olli Petteri Puhakka (Sortavala, 11 aprile 1916 – Helsinki, 28 gennaio 1989) è stato un militare e aviatore finlandese, asso dell'aviazione da caccia nel corso della seconda guerra mondiale abbattendo individualmente 42 aerei nemici nel corso di 400 missioni[2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Sortavala, dove prima della seconda guerra mondiale si trovava un aeroporto dell'aviazione militare, l'11 aprile 17 agosto 1916, figlio di Yrjö Wilhelm e Ester Amalia Oesch.[3][4][5] Studente alla Scuola superiore normale di Helsinki, nel 1935 si arruolò nella Suomen ilmavoimat, divenendo sottotenente il 6 ottobre 1936, e ottenendo il brevetto di pilota militare nel giugno 1939.[4] In autunno iniziò a frequentare un corso presso la facoltà di legge dell'Università di Helsinki, ma fu richiamato in servizio attivo con urgenza presso il 3º Stormo del 26º Squadrone (3./LeLv 26) il 9 ottobre 1939, e subito trasferito al 1./LeLv 24 di stanza a Kannas ed equipaggiato con i caccia Fokker D.XXI.[4] Durante la guerra d'inverno con l'Unione Sovietica conseguì la sua prima vittoria aerea il 5 gennaio 1940 abbattendo un bombardiere Ilyushin DB-3.[4] Trasferito al 3./LeLv 26 di base a Etelä-Suomi nel febbraio 1940, equipaggiato con i caccia Fiat G.50 Freccia, con la promozione a tenente ottenuta il 15 dello stesso mese, al termine delle operazioni belliche aveva conseguito ulteriori 5 vittorie abbattendo un totale di 2 bombardieri Tupolev SB-2, 2 Ilyushin DB-3 e un caccia Polikarpov I-16.[4] Per i successivi 15 mesi prestò servizio a terra, ritornando in volo solo nel luglio 1941, a guerra di continuazione già iniziata presso il 3./LeLv 26 di base a Karjala.[4] Il 13 luglio abbatté 3 velivoli sovietici, 2 caccia I-16 e un bombardiere SB-2.[4] Volando con il G.50 conseguì ulteriori 7 vittorie a spese di due caccia Polikarpov I-15bis, 2 caccia Polikarpov I-153, un Polikarpov I-16, un Hawker Hurricane e un ricognitore Petlyakov Pe-2.[4] Promosso capitano il 26 dicembre 1942, fu trasferito come comandante di squadriglia al 3./LeLv 34, dotato dei caccia Messerschmitt Bf 109G-2 il 9 febbraio 1943.[4] Conseguì la sua prima vittoria con il caccia tedesco il 19 aprile 1943, abbattendo un Lavochkin La-5, e la seconda il 3 maggio contro un bombardiere Douglas DB-7 Boston.[4] Il 20 aprile abbatté 6 aerei in quello stesso giorno, il 15 maggio 1944 ulteriori tre, il 14 giugno due, e il 17 giugno altri tre.[4] Il 3 luglio 1944 conseguì la sua quarantaduesima[N 1] e ultima vittoria distruggendo un caccia Yakovlev Yak-9.[4] Il 21 dicembre fu decorato con la Croce di Mannerheim, massima onorificenza finlandese.[5]
Lasciò il servizio militare il 25 luglio 1946 divenendo pilota di linea presso la Aero O/Y, e continuando i propri studi in legge fino a conseguire la laurea.[6] Proseguì la sua carriera fino a divenire capo pilota presso la compagnia Finnair e ritirandosi nel 1971. Si spense a Helsinki il 28 gennaio 1989, e la salma venne tumulata presso il locale cimitero di Maunula.[5]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 21 dicembre 1944.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Secondo studi effettuati negli archivi sovietici la sue vittorie sarebbe 50.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FI) Ilmari Hurmerinta e Jukka Viitanen, Suomen puolesta – Mannerheim-ristin ritarit 1941–1945, Helsinki, Ajatus, 1994, p. 330, ISBN 951-9440-28-3.
- (FI) Kalevi Keskinen, Kari Stenman e Klaus Niska, Hävittäjä-ässät, Espoo, Tietoteas, 1978, ISBN 951-9035-37-0.
- (EN) Kari Stenman e Kalevi Keskinen, Finnish Aces of World War 2, Oxford, Osprey Publishing, 1998, ISBN 1-85532-783-X.
- (FI) Kalevi Keskinen e Kari Stenman, Suomen ilmavoimien historia 21 – Lentävät ritarit, Kustannusliike, Kari Stenman, 2003, ISBN 951-98751-4-X.
- Periodici
- Pierpaolo Maglio, I caccia finlandesi 1939-1945, in Storia Militare, n. 343, Parma, Edizione Storia Militare, maggio 2022, ISSN 1122-5289 .
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Olli Puhakka
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FI) Puhakka Risto Olli Petter, su Mannerheim-ristin ritarit. URL consultato il 2 giugno 2023.
- (FR) Puhakka, Olli Petteri, su Ciel de Gloire. URL consultato il 2 giugno 2023.
- (FI) Finnish fighter aces during the World War 2, su Porsimo. URL consultato il 6 giugno 2023.
- (EN) Risto Olli Puhakka, su Century Flight. URL consultato il 6 giugno 2023.