Parco nazionale di Khangchendzonga
Parco nazionale di Khangchendzonga | |
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Khangchendzonga National Park | |
Il monte Kangchenjunga nel parco nazionale di Khangchendzonga | |
Tipo di area | Parco nazionale |
Codice WDPA | 689 |
Class. internaz. | Categoria IUCN II: parco nazionale |
Stato | India |
Stato federato | Sikkim |
Distretto | Sikkim Settentrionale |
Superficie a terra | 1784 km² |
Gestore | Ministero dell'Ambiente, Foreste e Cambiamenti Climatici del Governo Indiano |
Mappa di localizzazione | |
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Parco nazionale di Khangchendzonga | |
Patrimonio dell'umanità | |
Riserva della biosfera | |
Tipo | Misto |
Criterio | (iii), (vi), (vii), (x) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2016 |
Scheda UNESCO | (EN) Khangchendzonga National Park (FR) Parc national de Khangchendzonga |
Il Parco nazionale di Khangchendzonga è un'area protetta del Distretto del Sikkim Settentrionale, in India, istituito nel 1784 e inserito nel 2016 nella lista dei patrimoni dell'umanità dall'UNESCO, diventando il primo patrimonio di tipo "misto" dell'India[1]. Fa parte della rete mondiale di riserve della biosfera.
Il parco prende il nome dal monte Kangchenjunga che, con i suoi 8586 metri, è la terza montagna più elevata della Terra.
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]Il parco è situato nell'area nord-occidentale del Distretto del Sikkim Settentrionale, nello stato indiano di Sikkim, al confine con Nepal e Cina. Ha un'altitudine che varia dai 1829 agli 8550 metri s.l.m. e occupa una superficie di 1784 km². È uno dei pochi parchi nazionali indiani ad alta quota. A nord confina con la riserva naturale di Qomolangma, in Tibet, mentre a ovest lambisce l'area di conservazione di Kanchenjunga, in Nepal.
Nel parco sono presenti diversi ghiacciai, il più grande dei quali è il ghiacciaio Zemu.
Flora
[modifica | modifica wikitesto]La vegetazione del parco include piante tipiche delle foreste temperate, come querce, abeti, betulle, aceri, salici, eccetera. Si trovano anche prati alpini e arbusti alle altitudini più elevate, con la presenza di un gran numero di piante officinali.
Fauna
[modifica | modifica wikitesto]Il parco ospita diverse specie di mammiferi, che includono moschidi, leopardi delle nevi, thar dell'Himalaya, cuon alpini, orsi labiati, zibetti, orsi bruni Himalayani, panda minori, emioni tibetani, bharal, capricorni, goral e takin, ma anche rettili quali colubrine e vipere di Russell.
Per quanto riguarda l'avifauna, si possono contare circa 550 diverse specie di uccelli, tra i quali fagiani insanguinati, tragopani satiri, falchi pescatori, grifoni dell'Himalaya, gipeti, tragopani occidentali, piccioni verdi, tetraogalli del Tibet, piccioni delle nevi, lofofori splendidi, cuculi smeraldini asiatici, nettarinidi e aquile. Nel 2016 è stata scoperta una nuova specie di uccello, conosciuta con il nome scientifico Zoothera Salimalii.
Attività specifiche del parco
[modifica | modifica wikitesto]Trekking
[modifica | modifica wikitesto]La maggior parte delle itinerari trekking inizia da Yuksom (145 km (90 mi) da Gangtok) nel Distretto del Sikkim Occidentale. Il permesso necessario può essere ottenuto presso il centro di educazione e interpretazione della fauna selvatica a Yuksom o dal posto di controllo. Il Dipartimento del Turismo di Stato insieme a alcune agenzie di viaggio organizza trekking a Dzongri (4 050 metri (13 290 ft)) e in altri luoghi. I percorsi di trekking più popolari sono:
- Yuksom - Tshoka - Dzongri
- Bakim - Dzongri - Thangshing - Samuteng - Goechala
- Dzongri Base Camp - Rathong – Khangerteng
- Thangshing - Lam Pokhari - Kasturi Orar - Labdang not ladang - Tashiding.
Un altro percprso di trekking popolare comprende trekking al lago verde con Lachen, un villaggio nel Sikkim settentrionale come punto di partenza. I cittadini stranieri hanno bisogno di un permesso di accesso alla zona riservata dal Ministero degli Affari Interni del governo dell'India, Delhi per visitare il parco e la regione associata. I cittadini indiani sono tenuti a ottenere un permesso interno di accesso dal Dipartimento di Stato. Il permesso del gestore della fauna selvatica è anche obbligatorio per tutti coloro che visitano il parco. I percorsi più importanti e popolari sono:
- Lucanes Jakchen-Yabuk-Rest Camp (Campo Marco Polo) - Green Lake
- Lachen-Thasngu (4 174 metri (13 694 ft)) - Muguthang (4 900 metri (16 100 ft)) - Thay La (5 200 metri (17 100 ft)) - Khyoksa La (5 500 metri (18 000 ft)) - Rest Camp - Green Lake.
La maggior parte di questi percorsi trekking attraversano il Parco Nazionale Kanchenjunga.
Alloggi
[modifica | modifica wikitesto]Gli alloggi possono essere prenotati presso l'ufficio Range dove ci sono quattro case di riposo con circa 20 letti.
Nelle vicinanze
[modifica | modifica wikitesto]- L'aeroporto più vicino:
- Stazione ferroviaria più vicina: New Jalpaiguri, Siliguri Junction (221 km)
- Autostrada più vicina: NH 31A (Sevok – Gangtok)
- Paese più vicino: Yuksom in West and Chungthan in North (20 km)
- Città più vicina: Gangtok
Informazioni generali
[modifica | modifica wikitesto]Il periodo migliore per visitare il parco nazionale Kanchenjunga è tra aprile e maggio. Le nevicate sono forti e frequenti durante i mesi invernali e le piogge monsoniche si verificano da maggio a metà ottobre.
I cittadini stranieri hanno bisogno di un permesso di accesso alla zona riservata dal Ministero degli Affari Interni del governo dell'India, Delhi per visitare il parco e la regione associata. I cittadini indiani sono tenuti a ottenere un permesso interno di accesso dal Dipartimento di Stato. Il permesso del gestore della fauna selvatica è anche obbligatorio per tutti coloro che visitano il parco.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Arpan Rai, UNESCO approves all 3 Indian nominations for heritage tag, in indiatoday, 18 luglio 2016. URL consultato il 22 aprile 2017.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su parco nazionale di Khangchendzonga
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Khangchendzonga National Park, su unesco.org, UNESCO. URL consultato il 22 aprile 2017.