Portale:Zoroastrismo

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Portale dello Zoroastrismo
Faravahar
Zoroastrismo o Mazdeismo è il nome dato ad una delle più antiche religioni e la più importante e meglio nota dell'Iran antico o pre-islamico.

Tale fede religiosa, monoteista, è denominata dai suoi fedeli con il termine zarathushti din (religione zoroastriana) dal nome del suo ritenuto fondatore Zarathustra (derivato dal tardo medio-persiano, o lingua pahlavi, Zardukhsht anche Zardusht; anche dalla lingua fārsì: Zardosht). I fedeli di questa religione sono indicati come "zoroastriani" (lingua fārsì: zartoshti, zardoshti; lingua gujarati: jarthushti).

Lo Zoroastrismo è indicato, tradizionalmente, da suoi fedeli anche con il termine Mazdayasna daēnā (medio-persiano dēn ī Māzdēsn, religione degli adoratori di Mazdā) e loro stessi come mazdayasna (adoratori di Mazdā, medio-persiano māzdēsn), indicandosi quindi come seguaci del Dio creatore denominato Ahura Mazdā ("Saggio Signore" o "Signore che crea con il pensiero").

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Ahura Mazdā

Ahura Mazdā (avestico) è il nome dato all'unico Dio, creatore del mondo sensibile e di quello sovrasensibile, della religione zoroastriana (anche mazdeismo o mazdaismo).

Il nome significa "Spirito che crea con il pensiero" da:

  • Ahura: derivato dall'antico avestico anshu nel significato di "respiro vitale" quindi collegato ad ansu (spirito) e da qui corrispondente al sanscrito asura, e all'antico germanico ansuz nonché al gotico ase, Æsir. Quindi come "Spirito che crea la vita"
  • Mazdā: derivato dalla radice indoeuropea *mendh che indica l' "apprendere". Quindi nel significato di "memoria" e "pensiero".

Da lui dipendono Spenta Mainyu (Santo spirito) e gli Ameša Spenta.

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Testi sacri

L'Avestā ("Il Fondamentale" o "Il Comandamento" [di Zarathustra]) è il titolo complessivo dei testi sacri dell'antico Iran, appartenenti alla religione zoroastrista.

L'Avestā ha un carattere preminentemente religioso, ma comprende anche elementi di cosmogonia, astronomia, astrologia, oltre a tradizioni e norme familiari.

Il termine Avestā, di formazione moderna, sarebbe riconducibile all'etimo pahlavico abestāg (medio persiano apastāk) che rende: "Fondamento", "Lode", "Elogio" o "Comandamento".

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Simboli
Faravahar scolpito sulla pietra
Il faravahar (persiano medio: prʾwhr) è uno dei simboli meglio noti dello Zoroastrismo, la religione di stato degli antichi Imperi persiani. In Iran, al giorno d'oggi dove lo stato è successore delle antiche dinastie persiane, lo zoroastrismo non è ormai da tempo la religione ufficiale di stato; tuttavia il faravahar è adesso venuto a rappresentare un simbolo nazionale persiano che riflette sia l'antica che la moderna Persia, attualmente conosciuta come Iran. L'etimologia di Faravahar deriva dalla radice del Medio Persiano /frwr/ (la scrittura Pahlavi del persiano medio non rappresenta le vocali brevi), e la parola è perciò variamente pronunciata/scritta farohar, frohar, frawahr, fravahr e così via, poiché non c'è accordo riguardo al metodo di traslitterazione della parola del persiano medio in un'altra lingua (inglese, francese, italiana, ecc).

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Lingua avestica
Yasna 28.1, Ahunavaiti Gatha

L'Avestico è stata una lingua iranica nord-orientale, oggi conosciuta come la lingua liturgica dello Zoroastrismo, in particolare come lingua dell'Avestā, il libro sacro di questa religione, da cui deriva il nome. Questa lingua deve essere stata, in un periodo storico non precisabile, anche una lingua parlata. Il fatto di essere la lingua di opera sacra le ha garantito un lungo periodo di uso come lingua scritta, ovvero per la composizione di altre opere: e come lingua scritta ha continuato ad essere utilizzata per molti anni ancora, a partire dal momento in cui cessò di essere una lingua parlata.

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Luoghi
Skyline di Mumbai
Mumbai (nota fino al 1995 come Bombay) è una città dell'India, capitale dello stato del Maharashtra. Con una popolazione stimata di 13,66 milioni di abitanti, è la seconda città più popolosa dell'India dopo Delhi. Insieme con la vicina periferia di Navi Mumbai e Thane, forma un agglomerato urbano di 19 milioni di abitanti, rendendola la quinta più popolosa area metropolitana del pianeta. Mumbai si trova sulla costa occidentale dell'India e possiede un profondo porto naturale, che movimenta quasi la metà del traffico marittimo merci dell'India. Mumbai è una delle città in cui vi sono più zoroastriani.

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Sapevi che...
Matrimonio parsi in costume tradizionale.

I Parsi sono seguaci dello Zoroastrismo che nell'VIII secolo lasciarono la Persia per recarsi in India, nel Gujarat, presso il re induista Jadav Rana. Attualmente sono circa 100 000 individui, il 70% dei quali vive ancora in India, soprattutto presso Mumbai e parlano la lingua gujarati.

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Zarathuštra
Zoroastro secondo Raffaello
Zarathuštra, anche Zarathuštra Spitāma; avestico Zaraθしーたuštra; pārsi زرتشت, Zartosht, anche Zoroastro, derivato dalla forma greca Ζωροάστρης (Zōroástrēs) di Zarathuštra (IX-XVIII secolo a.C. – Bactra?, IX-XVIII secolo a.C.), è stato un profeta e mistico iranico, fondatore dello Zoroastrismo e autore delle cinque gāthā raccolte nell'Avestā.

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Immagine in evidenza
Tomba di Ciro il Grande
Biografia in evidenza
Ciro II e gli ebrei
Ciro (Kuruš) II di Persia, noto come Ciro il Grande (590 a.C. – 529 a.C.), è stato imperatore persiano e discendente di Ciro I di Persia, capostipite della dinastia degli Achemenidi.

Ciro succedette a suo padre Cambise I, liberò i Persiani dal dominio dei Medi e fu l'erede naturale delle grandi monarchie mediorientali. Ciro II unificò sotto il suo regno le varie tribù iraniche, conquistò Babilonia nel 539 a.C. senza combattere, ma con un'abile politica di propaganda; infatti, approfittò della particolare strategia politica del sovrano babilonese, Nabonedo, che al culto del dio Marduk preferì quello del dio della luna Sin (cosa mal vista dal popolo). Ciro II pensò di proclamarsi figlio di Marduk, così fece cacciare dal popolo il sovrano mesopotamico e fu accolto come salvatore. Nel 538 a.C. emise anche un editto che consentiva agli ebrei non solo di fare ritorno in patria, ma di ricostruire il tempio di Gerusalemme. In questo modo il sovrano ottenne anche il controllo dell'area fenicio-palestinese.

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