Segnale audio
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Con segnale audio (dal latino audire "ascoltare") si intende genericamente un segnale relativo all'udito, con le tipiche caratteristiche del suono udibile, e dunque costituito dalle informazioni relative sia alla sua intensità/ampiezza/volume, che alle frequenze di cui è composto (all'interno della banda audio, estesa da 16 Hz a 20
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il segnale audio nasce principalmente da un trasduttore elettroacustico (microfono, pick-up, ecc), che è in grado di tradurre le vibrazioni meccaniche e/o acustiche del suono, in segnali elettrici. A questo punto, può essere convertito in un segnale digitale equivalente, tramite un convertitore analogico-digitale (ADC), o viceversa da digitale ad analogico, tramite un decoder (DAC). In ogni caso, poter ascoltare-monitorare i segnali audio, è necessaria la conversione da segnali elettrici a suoni acustici, usando diffusori e cuffie.
Il segnale audio può essere generato direttamente anche da un dispositivo elettronico, come uno strumento musicale particolare (elettrofono, sintetizzatore, ecc.) o come un generatore di segnali / oscillatore di vario tipo, oppure anche da apparecchi digitali, quali computer (software audio) e/o strumenti generatori indipendenti vari, i quali però semplificano (sampler ) il segnale elettroacustico, in una forma d'onda singola. La ricchezza di un segnale acustico originale è di difficile riproduzione in forma elettronica e ancor più difficile in forma digitale.
I canali audio, dove circolano i segnali, sono caratterizzati da parametri come banda di frequenza, potenza in decibel, e in genere troviamo i dB riferiti alla tensione del segnale; la relazione fra potenza e tensione di un segnale, è determinata dall'impedenza della linea di trasmissione (che può essere singola o bilanciata).
I segnali audio dovrebbero avere livelli standardizzati (di potenza o di tensione) a seconda dell'applicazione. Le uscite delle consolle di missaggio professionali sono generalmente capaci di alti livelli di linea, mentre le apparecchiature audio consumer di livelli di linea normali. I vari microfoni e pick-up, generalmente sono capaci di livelli molto più bassi, noti come livelli microfonici.
Flusso del segnale
[modifica | modifica wikitesto]Flusso del segnale è il termine usato per descrivere il percorso che fa un segnale audio all'interno di un sistema audio, quindi dalla sorgente (es: un microfono o altro) all'emittente o dispositivo di uscita (es: altoparlante o registratore, ecc). Il flusso potrebbe essere corto e semplice, come nel caso di un home studio, o lungo e complesso come in uno studio di registrazione o nei grandi concerti. In questi casi, il segnale elettrico o digitale può attraversare diverse sezioni di grandi consolle (analogica o digitale), processori audio e persino stanze differenti.
Forma digitale
[modifica | modifica wikitesto]![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/ed/Codifica_numerica_del_segnale_audio_%28page_1_crop_2%29.jpg/330px-Codifica_numerica_del_segnale_audio_%28page_1_crop_2%29.jpg)
I segnali audio possono idealmente essere suddivisi in analogici e digitali; dove i primi sono reali e sono costituiti dalla modulazione di una tensione elettrica, quelli digitali sono aleatori-irreali e costituiti da sequenze di numeri binari, rappresentanti i campioni semplificati del segnale elettrico originario. I segnali audio vengono convertiti in forma digitale, tramite campionamento e quantizzazione (o altro sistema), per sfruttare la semplicità di manipolazione tipica di questa forma (che ha rivoluzionato il mondo moderno), con Digital Audio Workstation (DAW) e vari software di editor-audio (come Pro Tools o Apple Logic Pro e vari altri) o plug-in, ecc.
Più in generale, l'audio digitale è usato da qualunque dispositivo digitale in grado di registrare, ricevere o trasmettere e riprodurre segnali audio, come smartphone, computer, e i vari software per la registrazione e la riproduzione audio/video, anche in streaming (Spotify, YouTube, ecc.).
Tuttavia, il segnale audio digitale può essere solo trasmesso, ma non modificato, quando è nella forma ottica (ADAT, S/PDIF) o elettrica, su cavi coassiali (S/PDIF), linee bilanciate/XLR (AES/EBU), o altri sistemi multipolari bidirezionali (TDIF[2]), ed Ethernet, soprattutto per i grandi mixer digitali. Quindi, per poter essere ascoltato dall'orecchio umano, l'audio digitale deve prima esser sottoposto al processo di conversione digitale-analogica, per farlo tornare un segnale elettrico, e poi sottoposto al processo di conversione elettroacustica, ri-diventando finalmente un "segnale" acustico udibile, tramite i vari trasduttori elettroacustici (altoparlanti e cuffie).
Caratteristiche del Segnale Audio Digitale
[modifica | modifica wikitesto]Per il teorema di Nyquist-Shannon, la frequenza di campionamento minima a garantire una "adeguata" ricostruzione del segnale audio analogico, è almeno pari alla frequenza doppia rispetto al limite più alto di quella udibile (20
Le frequenze più usate sono in genere superiori a 40
- 44.1
kHz standard red-book per CD-Audio, - 48
kHz uno degli standard per audio professionale (es: ADAT, DAT, ecc), - 96
kHz per DVD-audio o Blue-ray Disc, - 192
kHz per DVD-audio (solo stereo) e consolle digitali professionali più moderne, - 384
kHz per musica liquida e ricampionamento negli editor-audio.
La profondità in bit del segnale è tipicamente di 16, 24 o 32 bit per ogni campione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ àudio- - Treccani, su Treccani. URL consultato il 20 gennaio 2024.
- ^ Tascam Digital Audio Interface
- ^ Douglas Self, Audio engineering explained, 1st ed, Focal Press, 2010, ISBN 978-0-240-81273-1.
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