Seichō Matsumoto

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Seichō Matsumoto

Seichō Matsumoto (松本まつもと清張せいちょう, nome d'arte di Kiyoharu Matsumoto; Kitakyūshū, 21 dicembre 1909Tokyo, 4 agosto 1992) è stato un giornalista e scrittore giapponese.

Matsumoto Seichō Memorial Museum a Kitakyūshū

Nato a Kokura (oggi Kokura Kita Ku, quartiere di Kitakyūshū), Fukuoka, abbandona gli studi ancora giovanissimo e lavora per diversi anni in una tipografia. Nel 1942 lavora per la rivista Journal Asahi, dove riesce anche a pubblicare alcuni racconti storici. Nel 1953 vince il Premio Akutagawa (in onore dello scrittore e poeta Ryūnosuke Akutagawa) per una cronaca storica: tale successo gli permette, nell'arco di pochi anni, di dedicarsi a tempo pieno all'attività di scrittore. Nel 1970 il successo nel Kikuchi Kan Prize conferma il suo ruolo come uno dei più importanti autori giapponesi.[1]

Dal 1955, infatti, inizia a pubblicare romanzi polizieschi di stampo prettamente realistico, in netto contrasto con l'allora vigente letteratura di genere giapponese, impregnata di elementi spesso fantastici. Nel 1957 vince il Premio del Club degli scrittori polizieschi per una sua antologia. Lo stesso anno la rivista Tabi pubblica a puntate il romanzo Ten to Sen, che riscuote grande successo di pubblico e viene tradotto in molti altri paesi.

Le tematiche dei suoi polizieschi affondano spesso le radici nei problemi sociali giapponesi, con una predilezione per l'indagine strettamente logica ed intuitiva. Spesso definito il Simenon giapponese, Matsumoto ha scritto più di 300 romanzi, oltre a moltissimi racconti, che hanno riscosso successo in tutto il mondo. Muore a 82 anni di cancro, il 4 agosto 1992.

In Italia, dopo un lunghissimo ritardo editoriale, la Mondadori e Adelphi hanno iniziato a pubblicare alcuni romanzi e racconti dell'autore.

Per tutte le opere ove esista una versione italiana, viene riportato prima il titolo italiano poi, tra parentesi, quello originale giapponese seguito dalla traslitterazione col Sistema Hepburn con la data di prima pubblicazione; a seguito, l'eventuale traduttore italiano, poi l'editore italiano e infine l'anno di prima pubblicazione.

  • Tokyo Express (てんせん - Ten to Sen, 1958), traduzione di Gala Maria Follaco, Milano, Adelphi, 2018, ISBN 978-88-459-3244-1. [col titolo La morte è in orario, traduzione di Mario Teti, Il Giallo Mondadori n.1149, Milano, Mondadori, 1971]
  • Me no Kabe - かべ, 1959
  • Agenzia A (ゼロの焦点しょうてん - Zero no Shoten, 1959), traduzione di Laura Testaverde, Collana Il giallo Mondadori, Milano, Mondadori, 2020, ISBN 978-88-047-2153-6.
  • Mare nero di alberi (くろ樹海じゅかい - Kuroi Jukai, 1960)
  • Torre delle onde (なみとう - Nami no Tou, 1960)
  • La ragazza del Kyūshū (Kiri no hata, 1961), traduzione di Gala Maria Follaco, Collana Fabula n.348, Milano, Adelphi, 2019, ISBN 978-88-459-3396-7.
  • Come sabbia tra le dita (すなうつわ - Suna no Utsuwa, 1961), traduzione [dalla versione francese] di Mario Morelli, Il Giallo Mondadori n.2112, Milano, Mondadori, luglio 1989; Collana Oscar Absolute, Mondadori, 2018, ISBN 978-88-047-0119-4; Collana Il giallo Mondadori, Milano, Mondadori, 2021.
  • Cattivi ragazzi (わるいやつら - Warui Yatsura, 1961)
  • Vangelo nero (くろ福音ふくいん - Kuroi Fukuin, 1961)
  • Kyūkei no Kōya (球形きゅうけい荒野あらの, 1962)
  • Consuetudini del tempo (時間じかん習俗しゅうぞく - Jikan no Shūzoku, 1962)
  • Sentiero della bestia (けものみち - Kemono-Michi, 1964)
  • Il complesso di D (Dのふくあい - D no Fukugō, 1968)
  • Chūō Ryūsa (中央ちゅうおうりゅうすな, 1968)
  • Un posto tranquillo (かなかった場所ばしょ - Kikanakatta Basho, 1971), traduzione di Gala Maria Follaco, Collana Fabula n.362, Milano, Adelphi, 2020, ISBN 978-88-459-3508-4.
  • L'attesa (Tsuyokiari, 1971), trad. di Gala Maria Follaco, Collana Fabula n.404, Milano, Adelphi, 2024, ISBN 978-88-459-3899-3.
  • Approccio distante (とお接近せっきん - Tōi Sekkin, 1972)
  • Sentiero di fuoco [tra l'antica Persia e il Giappone] (みち - Hi no Michi, 1975)
  • Castello di vetro (ガラスのしろ - Garasu no Shiro, 1976)
  • Scena passata (わたされた場面ばめん - Watasareta Bamen, 1976)
  • Vortice (うず - Uzu, 1977)
  • Una donna geniale che dipinge (天才てんさいおんな - Tensaiga no Onna, 1979)
  • Taccuino in pelle nera (くろかわ手帖てちょう - Kurokawa no Techō, 1980)
  • Genjin (まばゆじん, 1980)
  • Scale che si illuminano di notte (夜光やこう階段かいだん - Yakou no Kaidan, 1981)
  • Irodorigawa (いろどかわ, 1983)
  • Mappa vagante (迷走めいそう地図ちず - Meisou Chizu, 1983)
  • Seta calda (あつきぬ - Atsui Kinu, 1985)
  • Seijū Hairetsu (きよしじゅう配列はいれつ, 1986)
  • Incontro nella nebbia (きり会議かいぎ - Kiri no Kaigi, 1987)
  • Il palazzo dei matrimoni (くろそら - Kuroi Sora,[2] 1988), traduzione di Lidia Origlia, Il Giallo Mondadori n.2570, Milano, Mondadori, 1998, ISBN 977-11-205-0800-4.
  • Era glaciale rossa (あか氷河期ひょうがき - Akai Hyōgaki, 1989)
  • Follia degli dei (かみ々の乱心らんしん - Kamigami no Ranshin, 1997)
  • La fattura di Saigō (西郷さいごうさつ - Saigō satsu, 1951)
  • La leggenda del Diario di Kokura (あるる「小倉こくら日記にっきつたえ - Aru "Kokura-nikki" den, 1952)
  • La faccia (かお - Kao, 1955)
  • La donna che scriveva haiku e altre storie (こえ - Koe, 1955), traduzione di Maria Carla Dallavalle, Il giallo Mondadori, Milano, Mondadori 2021, ISBN 978-88-047-1474-3. [raccolta di 6 racconti]
  • Appostamento (張込はりこみ - Harikomi, 1955)
  • La donna che compra un giornale locale (地方紙ちほうしおんな - Chihōshi o Kau Onna, 1957)
  • Aspetta un anno e mezzo (いちねんはんまてて - Ichinenhan Mate, 1957)
  • Kichiku (鬼畜きちく, 1958)
  • Il passo di Amagi (天城あまぎえ - Amagi Goe, 1959), traduzione di Gala Maria Follaco, Collana Microgrammi, Milano, Adelphi, 2022, ISBN 978-88-459-3545-9. [pubblicato nella raccolta di storie Kuroi Gashu II]
  • Il dito (ゆび - Yubi, 1969)
  • Il dubbio (疑惑ぎわく - Giwaku, 1982), traduzione di Gala Maria Follaco, Collana Fabula n.385, Milano, Adelphi, 2022, ISBN 978-88-459-3737-8.

Sono stati tratti 19 film dai suoi romanzi, due speciali televisivi dedicati ai suoi racconti, ed una serie televisiva basata su Come sabbia tra le dita. Il tutto inedito in Italia.

  1. ^ (JA) 菊池きくちしょう (Kikuchi Prize), su bunshun.co.jp. URL consultato il 20 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2013).
  2. ^ Cielo nero

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