Selma Hanimsultan
Selma Hanimsultan | |
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Rani di Kotwara | |
In carica | 1937 – 13 gennaio 1942 |
Altri titoli | Principessa Hanimsultan dell'Impero ottomano |
Nascita | Istanbul, 13 aprile 1916 |
Morte | Parigi, 13 gennaio 1942 |
Luogo di sepoltura | Cimitero di Bobigny, Parigi |
Dinastia | Casa di Osman per nascita Rajato di Kotwara per matrimonio |
Padre | Rauf Hayreddin Bey |
Madre | Hatice Sultan |
Coniuge | Syed Sajid Husain Ali (1937-1942) |
Figli | Kenizé Mourad |
Religione | Islam sunnita |
Selma Hanımsultan (turco ottomano: سلمه خانم سلطان, "pace"; Istanbul, 13 aprile 1916 – Parigi, 13 gennaio 1942) è stata una principessa ottomana, figlia di Hatice Sultan e nipote del sultano Murad V, nonché per matrimonio Rani di Kotdwara.
Origini
[modifica | modifica wikitesto]Selma Hanımsultan nacque il 13 aprile 1916 a Istanbul, a villa Ortaköy. Sua madre era Hatice Sultan, figlia del sultano ottomano Murad V, e suo padre il suo secondo marito, Rauf Hayreddin Bey, figlio di Hayri Bey e Belkas Hanim. Aveva due fratelli maggiori, Sultanzade Osman Bey (morto infante) e Sultanzade Hayri Bey, e una sorellastra materna maggiore, Ayşe Hanımsultan (morta infante). I suoi genitori divorziarono nel 1918.
Nel 1924 la dinastia ottomana venne esiliata.
Selma, sua madre e suo fratello si trasferirono in Libano, a Beirut, detta la "Parigi d'Oriente", dove vissero dei soldi inviati da Rauf, ma quando questi venne imprigionato si ritrovarono nell'indigenza.
Selma riuscì comunque a inserirsi nella buona società di Beirut[1][2][3][4][5][6].
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Date le loro condizioni economiche, Hatice Sultan ritrovò obbligata a organizzare un buon matrimonio per Selma.
Nel 1931, due principesse ottomane, Dürrüşehvar Sultan e Nilüfer Hanımsultan, avevano sposato i figli del Nizam di Hyderabad, Mir Osman Ali Khan, considerato l'uomo più ricco del mondo. Sei anni dopo, nel 1937, le due riuscirono a combinare un matrimonio fra Selma e Syed Sajid Husain Ali, Raja di Kotwara.
Selma andò quindi a vivere in India, dove assunse il titolo di Principessa Selma, Rani di Kotwara e principessa dell'Impero ottomano, ma dopo aver vissuto alla corte ottomana e poi nella moderna e cosmopolita Beirut, Selma non riuscì ad adattarsi alla vita in India, e il matrimonio si rivelò molto infelice.
Nell'estate del 1939, incinta, riuscì a convincere il marito a farla partorire a Parigi, dove si recò sola, accompagnata solo da un eunuco fedele dalla sua infanzia, Zeynel Agha. Qui, in fuga e senza soldi, l'11 novembre partorì la sua unica figlia. Non avvisò nessuno della sua nascita, e il marito in India suppose che il figlio, e forse anche Selma, fossero morti[2][3][5][6].
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Selma, senza soldi né amici, morì il 13 gennaio 1942 di sepsi, in uno squallido albergo di Parigi. Venne sepolta nel cimitero di Bobigny.
La figlia, orfana a due anni, venne adottata da una famiglia svizzera[1].
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Dal suo matrimonio, Selma Hanımsultan ebbe una figlia:
- Kenizé Mourad (n.11 novembre 1939). Adottata da una famiglia svizzera, non è sposata e non ha figli. È giornalista e scrittrice e ha scritto diversi romanzi di successo ispirati alle vicende della sua vita e a quelle della sua famiglia d'origine.
Cultura popolare
[modifica | modifica wikitesto]- Selma Hanımsultan è la protagonista del romanzo storico biografico Da parte della Principessa morta, scritto da sua figlia Kenizé Mourad.
- Selma Hanımsultan è un personaggio del romanzo storico di Ayşe Osmanoğlu The Gilded Cage on the Bosphorus (2020).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Adra, Jamil (2005). Genealogy of the Imperial Ottoman Family 2005. p. 21.
- ^ a b Ekinci, Ekrem Buğra (12 February 2018). "Padişah Torunu Bir Savaş Muhabiri: Kenîze Murad'ın Hikâyesi". ekrembugraekinci.com (in Turkish). Retrieved 3 April 2022.
- ^ a b Ekinci, Ekrem Buğra (4 December 2017). "Acılarla Ödenen Kefâret: Hadice Sultan'ın Hikâyesi". ekrembugraekinci.com (in Turkish). Retrieved 3 April 2022.
- ^ Brookes, Douglas Scott (2010). The Concubine, the Princess, and the Teacher: Voices from the Ottoman Harem. University of Texas Press. p. 282. ISBN 978-0-292-78335-5.
- ^ a b Bardakçı, Murat (2008). Son Osmanlılar: Osmanlı Hanedanı'nın Sürgün ve Miras Öyküsü. İnkılâp. p. 87. ISBN 978-9-751-02616-3.
- ^ a b Khan, Elisabeth (2020-06-26). "Ottoman Princesses In India (1). Part One: The sad case of Princess…". Medium. Retrieved 2022-04-03.