Shlomo Pines

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Shlomo Pinés)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Shlomo Pines (in ebraico שלמה פינס?; Charenton-le-Pont, 5 agosto 1908Gerusalemme, 9 gennaio 1990) è stato uno storico e filosofo francese naturalizzato israeliano, studioso di filosofia ebraica e filosofia islamica, rinomato soprattutto per la sua traduzione in inglese della Guida dei perplessi di Maimonide[1].

Nato a Charenton-le-Pont vicino a Parigi, Pines crebbe a Parigi, Riga, Archangel'sk, Londra e Berlino. Suo padre, Meir Pines, era uno studioso e imprenditore, la cui tesi alla Sorbona fu il primo tentativo di tracciare una storia della letteratura yiddish.[2]

Tra il 1926 ed il 1934, Shlomo Pines studiò filosofia, lingue semitiche e linguistica presso le università di Heidelberg, Ginevra e Berlino. Tra i suoi amici contava l'arabista Paul Kraus e Leo Strauss: quest'ultimo avrebbe contribuito con un lungo saggio introduttivo alla traduzione classica che Pines approntò della Guida dei perplessi. Dal 1937 al 1939 insegnò Scienza e tecnica islamiche all'Istituto di Storia della Scienza a Parigi. Nel 1940, partì per la Palestina insieme alla famiglia, sull'ultima nave che salpava da Marsiglia prima dell'occupazione della Francia da parte dei nazisti (durante la quale il 25% degli ebrei francesi furono deportati e uccisi).

Nel giovane Stato di Israele, Pines divenne professore nel Dipartimento del Pensiero ebraico ed in quello di Filosofia dell'Università Ebraica di Gerusalemme dal 1952 fino alla morte nel 1990.

Nel 1971 trovò una versione araba del X secolo del Testimonium Flavianum di Flavio Giuseppe attribuito ad Agapio di Ierapoli.[3][4] Pines scoprì anche una versione siriaca del XII secolo di Flavio Giuseppe attribuita a Michele il Siro.[4]

La padronanza da Parte di Pines di un'ampia gamma di lingue moderne ed antiche — tra cui (ma non solo) arabo, siriaco, ebraico, persiano, sanscrito, turco e copto — gli permise di intraprendere ricerche di vasta portata accademica e storiografica.[1]

  • Contributions to the Islamic Theory of Atoms (1936)
  • The Development of the Notion of Freedom (1984)
  • The Guide of the Perplexed I, II (1963)
  • Between the Thought of Israel and the Thought of the Nations
  • The Jewish Christians of the Early Centuries of Christianity According to a New Source (1966)
  • Summary of Arabic Philosophy, nel Cambridge History of Islam (1970)

Traduzioni italiane

[modifica | modifica wikitesto]
  • La filosofia ebraica, Morcelliana (2008)
  • Le metamorfosi della libertà. Tra Atene e Gerusalemme, Neri Pozza (2015)
  1. ^ a b (FR) Sarah Stroumsa, Shlomo Pines: Le savant, le sage (DOC), in Journal Asiatique, vol. 278, 1990, pp. 205–211 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2006).
  2. ^ Sarah Stroumsa, Sarah (1990), "Shlomo Pines: Le savant, le sage", Journal Asiatique, 1990, 278, pp. 205–211.
  3. ^ Shlomo Pines, An Arabic version of the Testimonium Flavianum and its implications, Israel Academy of Sciences and Humanities, 1971.
  4. ^ a b Louis Feldman,Judaism and Hellenism reconsidered, 2006, pp. 329-330, ISBN 90-04-14906-6: "Pines ha creato un trambusto considerevole portando all'attenzione del mondo accademico due opere finora completamente trascurate."
  5. ^ Israel Prize Official Site - Recipients in 1968 (in Hebrew), su cms.education.gov.il.
  6. ^ List of Bialik Prize recipients 1933-2004 (in ebraico), Tel Aviv Municipality website (PDF), su tel-aviv.gov.il (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2007).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN45268042 · ISNI (EN0000 0001 2130 7173 · SBN CFIV054870 · BAV 495/236457 · LCCN (ENn50010302 · GND (DE119465485 · BNF (FRcb12033982f (data) · J9U (ENHE987007266542505171