Sikorsky S-56

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Sikorsky S-56
Un CH-37 Mojave, versione militare dell’S-56, in procinto di sollevare un Piasecki H-21 precipitato.
Descrizione
Tipoelicottero da trasporto
Equipaggio3
CostruttoreStati Uniti (bandiera) Sikorsky Aircraft Corporation
Data primo volo1953
Data entrata in servizioluglio 1956
Data ritiro dal serviziofine anni sessanta
Utilizzatore principaleStati Uniti (bandiera) United States Army
Altri utilizzatoriStati Uniti (bandiera) United States Marine Corps
Esemplari154
Altre variantiSikorsky S-60
Westland Westminster
Dimensioni e pesi
Lunghezza26,8 m (88 ft 0 in)
Altezza6,7 m (22 ft)
Diametro rotore22,0 m (72 ft 1 in)
Superficie rotore379 (4 080 ft²)
Peso max al decollo9 500 kg (21 000 lb)
Capacità26 soldati
Propulsione
Motore2 motori radiali Pratt & Whitney R-2800-54 "Double Wasp"
Potenza1 600 kW (2 100 shp) ciascuno
Prestazioni
Velocità max114 kt (211 km/h)
Autonomia215 nmi (400 km)
Tangenza2 450 m (8 000 ft)
NoteDati riferiti alla versione CH-37 Mojave

Jane's Aircraft[1]

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Testa rotore di un S-56

Il Sikorsky S-56 era un elicottero pesante da trasporto prodotto dall'azienda statunitense Sikorsky Aircraft Corporation negli anni cinquanta e rimasto in servizio attivo sino alla fine degli anni sessanta.

Progettato per un uso militare e definito in quest'ambito elicottero da assalto, assunse inizialmente le denominazioni H-37 Mojave nell'United States Army ed HR2S nell'United States Marine Corps, per poi uniformarsi alla definitiva CH-37 dopo l'unificazione delle designazioni del 1962.

Il progetto del'S-56 deriva da una richiesta da parte dell'United States Marine Corps (USMC), della fornitura di un elicottero che avesse la capacità di trasportare 26 soldati completamente equipaggiati. Il contratto venne stipulato tra le due parti nel 1951, il primo prototipo volò nel 1953 e, dopo le consuete prove tecniche di sviluppo, la produzione iniziale di 60 esemplari venne avviata nel luglio 1956 con il modello HR2S, successivamente fornito al reparto HMX-1 dei Marines.

Anche l'United States Army si dichiarò interessato al progetto e sottopose il prototipo a prove di valutazione nel 1954 risultandone soddisfatto, quindi effettuò un ordine di 94 esemplari ai quali venne assegnata la denominazione ufficiale CH-37A, il primo dei quali venne consegnato nell'estate del 1956.

La fornitura degli esemplari richiesti dai due corpi venne evasa entro la metà degli anni sessanta.

Gli esemplari U.S. Army furono tutti aggiornati nei primi anni sessanta alla versione CH-37B caratterizzata da miglioramenti riguardanti l'adozione di un'apparecchiatura di auto stabilizzazione Lear che gli conferivano la capacità di effettuare operazioni di carico e scarico quando l'elicottero era in hovering.

L'unificazione delle designazioni degli aeromobili militari in uso alle forze armate statunitensi avvenuta nel 1962 mutò l'originale denominazione USMC nella definitiva CH-37C.

A quel tempo, il CH-37 era il più grande elicottero occidentale prodotto nonché il primo bimotore realizzato dalla Sikorsky. I due motori radiali Pratt & Whitney R-2800 Double Wasp erano montati in altrettante gondole motore esterne di generose dimensioni, le quali contenevano anche il carrello d'atterraggio completamente retrattile. Questa soluzione fu scelta per permettere di lasciare la fusoliera libera da ingombri e quindi completamente utilizzabile per consentire il carico di uomini e mezzi tramite dei grandi portelli posti sul muso. Il rotore era singolo a cinque pale e progettato per essere in grado di garantire la portanza necessaria a mantenerlo in volo anche in caso che una delle pale venisse danneggiata da un colpo ricevuto in combattimento.

Il CH-37 è stato uno degli ultimi elicotteri pesanti ad utilizzare motori a pistoni, questi di maggiori dimensioni, maggior peso e minor potenza rispetto ai più moderni turboalbero usati successivamente. Questo ne determinò una vita operativa piuttosto breve, infatti vennero ritirati tutti dal servizio alla fine degli anni sessanta, sostituiti nel U.S. Army dal Sikorsky CH-54 Tarhe.

Impiego operativo

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Quattro esemplari di CH-37B furono utilizzati con successo in Vietnam nel 1963 con il compito di assistere il recupero di velivoli USAF abbattuti in azioni di combattimento. Grazie al loro intervento vennero recuperate apparecchiature per un valore complessivo di oltre $ 7,5 milioni, alcune delle quali oltre le linee nemiche.

Un gruppo di Marines sbarcati da un HR2S-1 (1956)
Il HR2S-1W, versione imbarcata in dotazione alla U.S. Navy
XHR2S-1
prototipo della versione elicottero da assalto da trasporto fornita al U.S. Marine Corps, motorizzata da due radiali Pratt & Whitney R-2800-54 "Double Wasp" da 1 600 kW (2 100 hp) ciascuno. Prodotto in 4 esemplari.
HR2S-1
versione di serie modificata con gondole motori di diverso aspetto, carrello d'atterraggio a ruote binate e dotata di una pinna dorsale. Ridesignato CH-37C nel 1962, venne prodotto in 55 esemplari (ordine addizionale di 36 altri esemplari cancellato).
HR2S-1W
versione imbarcata in dotazione alla U.S. Navy con compiti di allarme aereo, prodotta in 2 esemplari.
YH-37
denominazione dell'HR2S-1 valutato dall'U.S. Army.
H-37A Mojave
versione militare da trasporto del HR2S in dotazione al U.S. Army, modifiche alla pinna dorsale e alle gondole motore, ridesignata CH-37A nel 1962, prodotta in 94 esemplari.
H-37B Mojave
tutti gli esemplari H-37A vennero modificati con un portellone anteriore ridisegnato, quindi dotati di un'apparecchiatura di auto stabilizzazione Lear e "crashproof fuel cells", successivamente ridesignati CH-37B.
CH-37A
H-37A ridesignati nel 1962.
CH-37B
H-37B ridesignati nel 1962.
CH-37C
HR2S-1 ridesignati nel 1962.

Esemplari attualmente esistenti

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Il CH-37B "Tired Dude" esposto al Pima Air Museum.
  1. ^ John W. R. Taylor (a cura di), Jane's All the World's Aircraft, 1969-70, Sampson, Low, Marston & Co., 1969.
  • Harding, Stephen. U.S. Army Aircraft Since 1947 (in inglese). Shrewsbury, UK:Airlife Publishing, 1990. ISBN 1-85310-102-8.
  • Swanborough, F.G. and Peter M. Bowers. United States Military Aircraft since 1909 (in inglese). London:Putnam, 1963.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Galleria d'immagini

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