Soundgarden
Soundgarden | |
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Paese d'origine | Stati Uniti |
Genere | Grunge[1] Alternative metal[1] Rock alternativo[1] Hard rock[2] Stoner rock |
Periodo di attività musicale | 1984 – 1997 2010 – 2017 |
Etichetta | Sub Pop Records A&M Records |
Album pubblicati | 11 |
Studio | 6 |
Live | 1 |
Raccolte | 4 |
Sito ufficiale | |
I Soundgarden sono stati un gruppo musicale rock statunitense. Provenienti da Seattle, sono considerati una delle band più rappresentative della scena grunge.
La storia del gruppo
[modifica | modifica wikitesto]Gli inizi con Sub Pop, C/Z ed SST (1984-1988)
[modifica | modifica wikitesto]I Soundgarden nascono nel 1984 a Seattle, su iniziativa del cantante e batterista Chris Cornell e del bassista Hiro Yamamoto, già insieme nei The Shemps.[3] A loro si uniscono il chitarrista Kim Thayil e il batterista Scott Sundquist, ingaggiato affinché Cornell possa concentrarsi sul canto. Il nome della band si ispira all'opera A Sound Garden, installazione sonora dell'artista Douglas Hollis al NOAA Western Regional Center di Seattle.[4]
Come ricorda Cornell, la città che sarebbe poi divenuta celebre in tutto il mondo come capitale del grunge, all'epoca era tutt'altro che glamour:
«Seattle, come terreno di coltura di arte e musica, era così isolata e provinciale che, in un certo senso, poteva permettersi di crescere proprio perché ignorata da tutti»[5]
Nel 1986 subentra in pianta stabile Matt Cameron, già batterista nei Bam Bam e negli Skin Yard.
Susan Silver, compagna di Cornell, diviene la manager del gruppo. Il gruppo entra a far parte delle compilation Phyrric Victory[6] e Deep Six della C/Z Records, con altre band della scena cittadina quali Melvins, The U-Men, Green River.[7] Segue la partecipazione alla compilation Sub Pop 200 e la pubblicazione del primo singolo Hunted Down/Nothing to Say (Sub Pop, 1986), seguito dagli EP Screaming Life (Sub Pop, 1987) e Fopp (Sub Pop, 1988) registrato al Moore Theatre di Seattle.
In questi anni, la band diviene una presenza di primo piano sulla scena locale, suscitando interesse e stima da parte di pubblico e addetti ai lavori, sia per l'impatto sonoro che visivo. Bruce Pavitt, fondatore della Sub Pop Records, affermò che la band costituiva 'un nuovo paradigma' e così li ricorda:
«I Soundgarden erano perfetti. Avevano un suono heavy, ma non erano una heavy metal band. Avevano un potenziale commerciale enorme, ce ne accorgemmo subito. Fu la prima band della Sub Pop a farci fare cassa»[8]
«Ho incontrato i Soundgarden quando ho organizzato un loro show nell'86-87. Indossavano pantaloni da lavoro e stivali arrotolati, Chris sembrava appena uscito dal turno in acciaieria. Erano davvero fighi» (Eric Johnson, tour manager) «Tutti amavano i Soundgarden. Erano gli eroi di casa, i primi a pubblicare davvero qualcosa con una major» (Tad Doyle, Tad)
Dal punto di vista del suono, la band trae ispirazione dagli ascolti più disparati, dai Velvet Underground ai Meat Puppets, dai Butthole Surfers ai Gang of Four, nonché dal confronto con le altre band della scena locale, quali Green River e Melvins.[9]
«Eravamo con Mark Arm e Buzz Osborne, intorno all'86, a parlare e ascoltare musica. A un certo punto Buzz ci dice che in alcuni brani dei Black Sabbath il chitarrista Tony Iommi usa questa accordatura detta drop d, che rende tutto più basso e più pesante. Allora ho iniziato ad usarla anche io, la prima canzone che ho scritto così è stata Nothing to say. La gente ha cominciato a paragonarci a Led Zeppelin e Black Sabbath, ma noi in quel periodo ascoltavamo Killing Joke e Bauhaus» (Kim Thayil)[10] «Quando ci siamo formati eravamo post-punk, piuttosto strani. Poi, in qualche modo, abbiamo trovato questo rock psichedelico neo-Sabbathiano che si adattava molto bene a ciò che eravamo» (Chris Cornell)[11]
Con Ultramega OK (SST Records, 1989), registrato in parte a Seattle e in parte a Newberg, la band ottiene buone vendite e l'attenzione della rivista Rolling Stone, che la inserisce tra quelle più promettenti del periodo, nell'articolo Rolling Stone on Campus. Axl Rose, cantante dei Guns'n'Roses, cita il disco come uno dei suoi preferiti dell'anno. Nonostante il gruppo ribadisca attitudini e ascolti non strettamente riconducibili al metal, nel 1990 i Soundgarden ottengono una nomination ai Grammy Awards nella categoria gruppi hard rock/heavy metal.[12]
L'epoca A&M e il successo con Superunknown (1989-1994)
[modifica | modifica wikitesto]Louder Than Love (A&M, 1989)[13] segna il passaggio della band alla major A&M, e ne conferma lo status di band stimata e amata da pubblico e addetti ai lavori. Del brano Big Dumb Sex, parodia del machismo rock'n'roll, i Guns'n'Roses faranno una cover inserita nel loro album The Spaghetti Incident? (1993). Kirk Hammett, chitarrista dei Metallica e fan della prima ora, si dirà impressionato dalla potenza dell'album, e rivelerà a Classic Rock di stare cercando di catturare quell'attitudine durante la composizione del brano Enter Sandman.[13]
Il gruppo ottiene un buon piazzamento in classifica e ottime recensioni[14] e intensifica l'attività live, sia negli USA che in Europa. A testimoniare il tour c'è un home video, Louder Than Live. Hiro Yamamoto lascia il gruppo e viene rimpiazzato prima da Jason Everman poi, in pianta stabile, da Ben Shepherd.
«Quando mi sono unito alla band, ho cominciato a portare accordature strane. Tutti ci si sono adattati. Erano così intelligenti e creativi che si sperimentavano, e questo era esattamente il senso di fare parte di una band» (Ben Shepherd) «Sono sempre stati molto innovativi, alla ricerca costante di evoluzione. Soprattutto con l'entrata di Ben Shepherd nella band, che è un songwriter magnifico. Quando hanno cominciato a scrivere insieme si è creato qualcosa di speciale» (Tad Doyle, TAD)
Badmotorfinger (A&M, 1991), il cui titolo è un gioco di parole tra Badmotorscooter di Ronnie Montrose, Motörhead e Badfinger,[12] ottiene ottimi riscontri di critica e vendite,[15][16][17][18] trainato dai singoli Outshined, Rusty Cage e Jesus Christ Pose,[19] il cui video crea qualche problema ad MTV:[20]
«Non volevano trasmetterla in prime-time, nonostante poco prima Madonna avesse fatto il video di Like A Prayer con una croce in fiamme! Una ballerina/attrice poteva, una rock band no. O almeno questa è la scusa che usarono. Volevamo una donna di colore sulla croce, non un ragazzo bianco. Alla fine abbiamo usato una donna che credo sia in parte dell'India orientale, ma non saprei dirlo. Avremmo preferito fosse più Indiana o Afroamericana, volevamo la rappresentazione delle minoranze nei nostri video - e ragazze che non danzassero sul cofano di una macchina. Per qualche motivo era sempre una impresa ardua» (Kim Thayil) «Se ascolti con attenzione Badmotorfinger noti che il disco è attraversato da tanti sentimenti differenti, nostre interpretazioni di ciò che di pesante, dark e psichedelico amiamo in musica» (Kim Thayil)
La band parte come supporter dei Guns N' Roses per il tour di Use Your Illusion, esperienza non esaltante data la differenza di abitudini.[10]
Nello stesso periodo, parte della band è impegnata nel progetto Temple of The Dog (1991) in memoria di Andrew Wood, cantante dei Mother Love Bone nonché amico e coinquilino di Cornell, morto per overdose nel marzo 1990. Da una idea di Cornell, insieme a Matt Cameron e agli ex compagni di Wood, Stone Gossard e Jeff Ament, cui si unirà Mike Mc Cready, il supergruppo registra l'omonimo album.[21]
Nel 1992 i Soundgarden partecipano al Lollapalooza Festival. Nello stesso anno escono una edizione limitata di Badmotorfinger con l'EP Satanoscillatemymetallicsonatas[22] e il secondo home video Motorvision.
Nello stesso anno la band è nel film Singles - L'amore è un gioco, con una performance dal vivo di Birth Ritual. Nella colonna sonora compare quello che poi diverrà il singolo Spoonman, e Cornell appare in una scena come amico del protagonista Cliff Poncier (Matt Dillon).
La band non si è mai dichiarata politicamente impegnata o militante, tuttavia negli anni aderisce ad alcune iniziative di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne (Mia Zapata benefit/Home Alive, in seguito allo stupro e all'assassinio di Mia Zapata, cantante della band The Gits) e sul diritto all'aborto (Rock for Choice, serie di concerti organizzati dalle L7). Nonostante l'impatto musicale e di immagine, la band sembra voler tentare un superamento dei cliché macho-sessisti del rock'n'roll:[23]
«La gente crede che siamo dei maiali machisti, ma semplicemente noi suoniamo musica mascolina, rock molto potente[24] Quando siamo diventati più famosi sono aumentate le ragazze ai nostri concerti. Di recente, in Oregon, una ragazza, strafatta, si è tolta la maglietta davanti a Chris, ha afferrato il microfono, è piombata sul palco e gli ha urlato 'Fu** me!'. Lui le messo le braccia sulle spalle e l'ha riaccompagnata tra il pubblico, con grande calma, da gentleman. Come band, cerchiamo di trattare le persone con rispetto. Non siamo femministi, ma allo stesso tempo ci rifiutiamo di perpetuare gli stereotipi macho-sessisti del rock'n'roll. Abbiamo una posizione, diciamo, neutrale» (Kim Thayil, Soundgarden)[25] «Le groupies non sono fan. Chi è fan ha ascoltato il tuo disco milioni di volte, glielo leggi negli occhi. Le groupies sono persone con problemi di autostima. È assurdo quello che sono capaci di fare per arrivare a te. Uno dei trucchetti consiste nel piazzarsi davanti a noi e insultarci, provocarci, dicendoci che la nostra musica fa schifo o che siamo machisti e sessisti. E se reagisci, boom! Ecco che ti hanno tirato dentro ad una conversazione!» (Chris Cornell)[26]
Superunknown, (A&M, 1994) che debutta direttamente al numero 1 della classifica di Billboard Top 200, è la consacrazione pop e il maggiore successo commerciale del gruppo.[27][28] È l'occasione di piena affermazione per la band, veterana della scena di Seattle, dopo l'esplosione pop dei Nirvana con Nevermind e dei Pearl Jam con Ten, entrambi del 1991:
«Ero molto fiero di essere parte di una scena che stava cambiando il volto della musica commerciale e rock nel mondo, ma sentivo anche che era necessario per i Soundgarden, come per le altre band, dimostrare che meritavamo un palco internazionale, al di là della nostra provenienza geografica. Sapevo che ne avevamo la capacità, e sapevo anche che il tempismo era importante. E quello era il momento giusto»[27]
Il singolo Black Hole Sun diviene una delle canzoni più rappresentative del decennio, grazie anche al video che vince l'MTV Video Music Award come Miglior video metal/hard rock del 1994.
«Nessuno di noi aveva idea che Black Hole Sun sarebbe diventato un singolo. Se leggi il testo, è una sorta di affresco poetico surreale, esoterico» (Chris Cornell)[29] «Like Suicide, 4th of July, Limo Wreck, Mailman, Head Down, Half: tutte queste canzoni suonano solo Soundgarden nella mia testa. Non è qualcosa che stavamo tentando di costruire, e forse questa è la parte più interessante. Non ci siamo seduti tentando di scrivere qualcosa che nessuno aveva mai scritto prima. La ragione di questa unicità è la chimica tra di noi» (Chris Cornell)[30]
Nel 1995 l'album vince due Grammy Awards, Miglior Performance Hard Rock per Black Hole Sun e Miglior Performance Metal per Spoonman, e diviene 5 volte disco di platino. Il successo ottenuto da Superunknown coincide con un periodo molto difficile per la band.[31][32]
«Fu il picco della nostra carriera, ma anche un momento difficile. La morte di Kurt fu sconvolgente per noi, inoltre alcuni di noi si trovavano ad affrontare crisi nelle relazioni, perdite di amici. Stavamo cercando di affrontare perdite personali e nel mentre gestire il successo professionale. Non so se davvero ce lo siamo mai goduto del tutto» (Kim Thayil)
«Nel '95 ho sentito che qualcosa si stava incrinando. Tutti, dal management, alle band, alla casa discografica - sentivamo la pressione derivante dal successo di Alice in Chains e Soundgarden. Passavamo il tempo cercando di aiutare le band a sostenere le ricadute del successo, sia che si trattasse di dipendenza, malcontento o differenze di vedute artistiche» (Susan Silver)[33]
Crisi e scioglimento (1996-7), reunion (2010) e morte di Chris Cornell (2017)
[modifica | modifica wikitesto]Down on the Upside (A&M, 1996), trainato dai singoli Pretty Noose, Burden in My Hand e Blow Up the Outside World[34] raggiunge la posizione numero 2 della Billboard Top 200 e la 7 nella UK Album Chart. Nonostante la buona accoglienza, l'album non bissa il successo di critica e di pubblico del precedente.[35] Dopo una tournée segnata da malumori e incidenti tecnici, nell'aprile la band annuncia ufficialmente lo scioglimento tramite un comunicato della casa discografica.[36]
In seguito, sia Cornell che Sheperd parleranno dello scioglimento come provocato da fattori estranei alla musica, ai meccanismi esterni ai dischi e ai concerti, che divennero pesanti da gestire per la band.[37]
Chris Cornell pubblica tre album come solista (Euphoria Morning, Carry On e Scream) e diventa il cantante degli Audioslave, band formata dai membri dei Rage Against The Machine. Matt Cameron lavora con i Pearl Jam al tour di Yield, per poi entrare in piante stabile nella band.
Il 1º gennaio 2010, i Soundgarden annunciano ufficialmente la reunion:
«La pausa di 12 anni è finita ed è ora di ricominciare la scuola. I Cavalieri della tavola del suono sono tornati!»[38]
Il 16 aprile 2010 la band si esibisce allo Showbox di Seattle presentandosi come Nudedragons, anagramma di Soundgarden. In agosto si esibiscono a Chicago durante il Lollapalooza. Nel 2012 tornano in Italia dopo sedici anni,[39] annunciano la pubblicazione di un nuovo brano, Live to Rise, parte della colonna sonora al film The Avengers,[40] prendono parte al Late Show di David Letterman il 12 novembre,[41] data di uscita del nuovo album, King Animal.[42]
Il 26 ottobre 2014, la band, tramite il canale YouTube ufficiale, condivide lo streaming di un brano inedito, Storm.[43]
Nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2017 il cantante Chris Cornell si toglie la vita dopo un concerto a Detroit.[44] Dopo la morte di Cornell, i restanti membri del gruppo sciolgono la band e annullano la tournée.[45] Si ritroveranno per suonare insieme al concerto tributo a Cornell, I Am The Highway (The Forum, Inglewood, California, gennaio 2019), in occasione del quale si esibiscono in una versione di Black Hole Sun con ospiti Peter Frampton e la cantante Brandi Carlile.[46]
Eredità dei Soundgarden
[modifica | modifica wikitesto]I Soundgarden hanno influenzato, sia dal punto di vista della musica che dell'attitudine, molte band sia coeve, come Alice in Chains e Nirvana,[47][48] che successive, come Deftones, Tool, Queens of the Stone Age,[49] Between the Buried and Me, The Dillinger Escape Plan:[50][51]
«Credo, e lo dico adesso, dopo molto tempo e ascoltando i dischi con più distacco, che, in tutta onestà, abbiamo fatto i migliori dischi della scena. Sono fiero della nostra audacia, della propensione a sperimentare, a spingere i generi al limite» (Chris Cornell)[52]
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Ultima
[modifica | modifica wikitesto]- Chris Cornell - voce e chitarra (1984-1997, 2010-2017)
- Kim Thayil - chitarra (1984-1997, 2010-2017)
- Ben Shepherd - basso (1990-1997, 2010-2017)
- Matt Cameron - batteria, cori, percussioni (1986-1997, 2010-2017)
Ex componenti
[modifica | modifica wikitesto]- Scott Sundquist - batteria (1984-1986)
- Hiro Yamamoto - basso (1984-1989)
- Jason Everman - basso (1989-1990)
Cronologia
[modifica wikitesto]Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Album in studio
[modifica | modifica wikitesto]- 1988 – Ultramega OK
- 1989 – Louder Than Love
- 1991 – Badmotorfinger
- 1994 – Superunknown
- 1996 – Down on the Upside
- 2012 – King Animal
Album dal vivo
[modifica | modifica wikitesto]- 2011 – Live on I-5
EP
[modifica | modifica wikitesto]- 1987 – Screaming Life
- 1988 – Fopp
- 1992 – SatanOscillateMyMetallicSonatas
- 1995 – Songs from the Superunknown
- 2011 – Before the Doors: Live on I-5 Soundcheck
- 2013 – King Animal Demos
Home video
[modifica | modifica wikitesto]- 1990 – Louder Than Live
- 1992 – Motorvision
Raccolte
[modifica | modifica wikitesto]- 1985 – Deep Six (artisti vari)
- 1990 – Screaming Life/Fopp
- 1997 – A-Sides
- 2010 – Telephantasm
- 2012 – The Classic Album Selection
- 2016 - Badmotorfinger (25th Anniversary Deluxe Edition)
Singoli
[modifica | modifica wikitesto]- 1987 – Hunted Down
- 1989 – Flower
- 1989 – Loud Love
- 1990 – Hands All Over
- 1990 – Room a Thousand Years Wide
- 1991 – Jesus Christ Pose
- 1991 – Outshined
- 1992 – Rusty Cage
- 1994 – Spoonman
- 1994 – The Day I Tried to Live
- 1994 – Black Hole Sun
- 1994 – My Wave
- 1995 – Fell on Black Days
- 1996 – Pretty Noose
- 1996 – Burden in My Hand
- 1996 – Blow Up the Outside World
- 1997 – Ty Cobb
- 1997 – Bleed Together
- 2010 – Black Rain
- 2010 – The Telephantasm
- 2012 – Live to Rise
- 2012 – Been Away Too Long
- 2013 – By Crooked Steps
Bootleg
[modifica | modifica wikitesto]- 2000 – Fresh Deadly Rarities
Apparizioni su compilation
[modifica | modifica wikitesto]- 1984 – Sub Pop 200
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Pagina sui Soundgarden di allmusic.com
- ^ Encyclopaedia Metallum: The Metal Archives - Soundgarden
- ^ (EN) Kim Neely, Kim Neely, Soundgarden: Rock's Heavy Alternative, su Rolling Stone, 9 luglio 1992. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ https://www.seattle.gov/parks/find/parks/magnuson-park/park-features, su seattle.gov.
- ^ (EN) Corey IrwinCorey Irwin, How Grunge Briefly Took Over the World, su Ultimate Classic Rock. URL consultato il 7 maggio 2022.
- ^ Various - Pyrrhic Victory. URL consultato il 7 maggio 2022.
- ^ (EN) Various - Deep Six. URL consultato il 7 maggio 2022.
- ^ Redazione Rumore, Chris Cornell (1964-2017): One Minute Silence - Rumore, su rumoremag.com, 18 maggio 2017. URL consultato il 7 maggio 2022.
- ^ Heylin, Clinton. Babylon's Burning: From Punk to Grunge..
- ^ a b Mark Yarm, Everynody loves our town, 2011.
- ^ (EN) Dave Simpson meets Chris Cornell, su the Guardian, 13 marzo 2009. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ a b Chris Nickson, Soundgarden. Ultramegarock.
- ^ a b (EN) Tim Peacock, How Soundgarden Turned Up Their Star Quality With ‘Louder Than Love’, su uDiscover Music, 6 settembre 2021. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ (EN) J. D. Considine, Louder Than Love, su Rolling Stone, 17 giugno 1997. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ (EN) Badmotorfinger Songs, Albums, Reviews, Bio & More, su AllMusic. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ (EN) 30 years on from Soundgarden masterpiece 'Badmotorfinger', su faroutmagazine.co.uk, 8 ottobre 2021. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ (EN) Condé Nast, Soundgarden: Badmotorfinger, su Pitchfork. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ (EN) Every Soundgarden album ranked from ‘worst’ to best, su Kerrang!. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ (EN) Greg Prato, The Story Behind The Song: Soundgarden's Jesus Christ Pose, su loudersound, 3 marzo 2010. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ Soundgarden - Jesus Christ Pose (Official Music Video). URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ (EN) Andy Greene, Temple of the Dog: An Oral History, su Rolling Stone, 30 settembre 2016. URL consultato l'8 maggio 2022.
- ^ (EN) Badmotorfinger/SOMMS (Satanoscillatemymetallicsonatas) - Soundgarden | Songs, Reviews, Credits | AllMusic. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ Sara Marcus, Chris Cornell helped others find themselves, su CNN. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ (EN) Remembering Chris Cornell, a rock star in an age of anti-stardom, su The A.V. Club. URL consultato il 14 maggio 2022.
- ^ (EN) Mimi Schippers, Rockin' Out of the Box: Gender Maneuvering in Alternative Hard Rock., Rutgers University Press, 2004, OCLC 847412355. URL consultato il 7 maggio 2022.
- ^ Unofficial SG Homepage: Articles: Sounds, July 28, 1990, su web.stargate.net. URL consultato il 7 maggio 2022.
- ^ a b (EN) Get Yourself Control: The Oral History of Soundgarden's 'Superunknown', su SPIN, 5 giugno 2014. URL consultato l'8 maggio 2022.
- ^ (EN) Eduardo Rivadavia, How Soundgarden Created a Masterpiece With 'Superunknown', su Ultimate Classic Rock. URL consultato l'8 maggio 2022.
- ^ (EN) Lauryn Schaffner, Soundgarden's 'Superunknown': 10 Facts Only Superfans Would Know, su Loudwire. URL consultato l'8 maggio 2022.
- ^ (EN) Kyle, erson Updated June 03, 2014 at 06:10 PM EDT, Chris Cornell tells stories behind classic 'Superunknown' songs, su EW.com. URL consultato l'8 maggio 2022.
- ^ (EN) Superunknown - Soundgarden | Songs, Reviews, Credits | AllMusic. URL consultato l'8 maggio 2022.
- ^ (EN) The haunting, traumatic story behind Soundgarden’s Superunknown, su Kerrang!. URL consultato l'8 maggio 2022.
- ^ (EN) The Only Woman in the Room: 17 Stories of Music Before the Internet Changed Everything, su Topic. URL consultato il 10 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2022).
- ^ (EN) The Soundgarden song that was inspired by The Beatles, su faroutmagazine.co.uk, 12 maggio 2022. URL consultato il 22 maggio 2022.
- ^ (EN) Down on the Upside - Soundgarden | Songs, Reviews, Credits | AllMusic. URL consultato l'8 maggio 2022.
- ^ (EN) Rolling Stone, Rolling Stone, Soundgarden Split, su Rolling Stone, 10 aprile 1997. URL consultato l'8 maggio 2022.
- ^ (EN) Mary OuelletteMary Ouellette, Chris Cornell and Ben Shepherd of Soundgarden Reflect on Breakup, Talk New Single, su Loudwire. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ SOUNDGARDEN - Ufficiale: si sono riuniti dopo 12 anni!, su groovebox.it. URL consultato il 7 gennaio 2011.
- ^ SOUNDGARDEN - concerto in Italia dopo 16 anni presso l'Arena Fiera di Milano [collegamento interrotto], su virginradioitaly.it. URL consultato il 5 gennaio 2012.
- ^ Soundgarden: preview of Avengers' song
- ^ cbs.com, https://www.cbs.com/shows/liveonletterman/artist/194340/soundgarden/ . URL consultato il 10 novembre 2012.
- ^ soundgardenkinganimal.com, http://soundgardenkinganimal.com/splash.html . URL consultato il 10 novembre 2012.
- ^ Edoardo Bridda, Soundgarden. Nuovo brano in ascolto “Storm”, su sentireascoltare.com, 27 ottobre 2014. URL consultato il 28 ottobre 2014.
- ^ (EN) Soundgarden and Audioslave singer Chris Cornell dies aged 52, in The Independent, 18 maggio 2017. URL consultato il 18 maggio 2017.
- ^ (EN) Remainder of Soundgarden's Tour Canceled After Chris Cornell's Death, Organizers Pay Tribute, in Billboard. URL consultato il 26 maggio 2017.
- ^ (EN) Daniel Kreps, Daniel Kreps, Soundgarden Members Talk 'Floating, Trippy' Brandi Carlile Collaboration, su Rolling Stone, 27 settembre 2020. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ Alice In Chains' Jerry Cantrell remembers Chris Cornell | Ghostarchive, su ghostarchive.org. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ Dave Grohl - Chris Cornell Tribute. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ (EN) Ryan ReedRyan Reed, 5 Reasons Soundgarden Should Be in the Rock and Roll Hall of Fame, su Ultimate Classic Rock. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ (EN) Between the Buried and Me Songs, Albums, Reviews, Bio & More, su AllMusic. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ Ben Weinman of The Dillinger Escape Plan | KPSU, su web.archive.org, 4 luglio 2008. URL consultato il 10 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2008).
- ^ CHRIS CORNELL ON SOUNDGARDEN REUNION. URL consultato il 10 maggio 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Chris Nickson. Soundgarden. Firenze, Giunti Gruppo Editoriale, 1997. ISBN 88-09-21184-7
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Wellwater Conspiracy
- Truly (gruppo musicale)
- Audioslave
- Grunge
- Nirvana (gruppo musicale)
- Pearl Jam
- Temple of the Dog
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Soundgarden
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su soundgardenworld.com.
- Soundgarden / Soundgarden - Topic (canale), su YouTube.
- Soundgarden, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Soundgarden, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Soundgarden, su Bandcamp.
- (EN) Soundgarden, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Soundgarden, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Soundgarden, su SecondHandSongs.
- (EN) Soundgarden, su SoundCloud.
- (EN) Soundgarden, su Encyclopaedia Metallum.
- (EN) Soundgarden, su Genius.com.
- (EN) Soundgarden, su Billboard.
- (EN) Soundgarden, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 124278234 · ISNI (EN) 0000 0001 1526 4752 · LCCN (EN) n91079660 · GND (DE) 5534849-X · BNF (FR) cb13971441h (data) · J9U (EN, HE) 987007362961905171 |
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- Gruppi musicali statunitensi
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