Subiaco Oval
Subiaco Oval | |
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Vista panoramica dello stadio durante un incontro di football australiano | |
Informazioni generali | |
Stato | Australia |
Ubicazione | Roberts Road, Subiaco, WA |
Inizio lavori | 1907 |
Inaugurazione | 9 maggio 1908 |
Chiusura | 18 novembre 2017 |
Demolizione | 1º luglio 2019 |
Costo | 2000 £ (1908) |
Ristrutturazione | 1969, 1981, 1995, 1997, 1999 |
Costi di ricostr. | |
Proprietario | consiglio municipale di Subiaco |
Progetto | Peter Hunt e Daryl Jackson (1995, 1997, 1999) |
Prog. strutturale | BPA Engineering (1995, 1997, 1999) |
Informazioni tecniche | |
Posti a sedere | 43 500 |
Struttura | Pianta ellittica |
Copertura | Tribuna principale |
Mat. del terreno | tappeto erboso |
Uso e beneficiari | |
Calcio | Perth Glory (2012) |
Football australiano |
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Rugby a 15 | Western Force (2006–2009) |
Mappa di localizzazione | |
Subiaco Oval (IPA: /suːbiˈækoʊ/), familiarmente chiamato Subi, fu un impianto sportivo multifunzione di Subiaco, sobborgo di Perth, capitale dell'Australia Occidentale. Fu costruito tra il 1907 e il 1908, anno della sua inaugurazione, e fu dedito principalmente al football australiano anche se ospitò altri sport di squadra, in particolare rugby e calcio.
Tra le manifestazioni di rilievo ivi aventi avuto luogo figura la Coppa del Mondo di rugby 2003 organizzata dall'Australia. Dichiarato monumento storico nel 2019, vide la sua ultima partita nel 2017 e a luglio 2019 iniziarono i lavori di demolizione delle sue tribune. Il terreno di gioco in erba è stato lasciato intatto e successivamente annesso a un complesso scolastico di nuova costruzione e reso disponibile al pubblico.
Lo stadio era capace di circa 43000 posti ed era di proprietà del consiglio comunale della città di Subiaco.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Lo stadio fu edificato su un'area di proprietà comunale nota all'epoca come Mueller Park, intitolata al botanico tedesco Ferdinand von Mueller che visse gran parte della sua vita in Australia[1]. I lavori per la costruzione dell'impianto iniziarono nel 1907[2] e costarono circa 2000 £ dell'epoca[3]; l'inaugurazione avvenne il 9 maggio 1908 con un incontro di football australiano tra East Perth e Subiaco[4].
I primi lavori di radicale riammodernamento dell'impianto risalgono al 1969: il 31 agosto di quell'anno, infatti, fu inaugurata una nuova tribuna su tre gradinate sovrapposte, chiamata Simons-Orr-Hill dai nomi di Jack Simons, Wallace Orr e R.W. Hill, tre importanti figure della Western Australia Football League[5]. Il 26 agosto 1981 fu inaugurata una nuova tribuna a doppia gradinata costata 4000000 AUD, adiacente a quella aperta 12 anni prima[6].
Una serie di lavori che coprì un arco di quattro anni tra i 1995 e il 1999 vide dapprima la costruzione di una nuova tribuna sul fronte opposto di gioco, che portò la capacità dello stadio a 44000 spettatori. Il 14 maggio 1995, alla presenza dell'allora primo ministro Paul Keating, l'impianto così ristrutturato aprì ufficialmente al pubblico[7]. Due anni più tardi furono installati i tralicci per l'illuminazione notturna[8] e nel 1999 i lavori terminarono con la definitiva trasformazione di Subiaco Oval in uno stadio completamente coperto e con ogni ordine di posto a sedere, dalla capacità totale di 43500 spettatori[9]. Il progetto di tale rinnovamento fu firmato dagli architetti Peter Hunt e Daryl Jackson e realizzato, sia per la parte ingegneristica che costruttiva, da BPA Engineering[9] a un costo totale di circa 54000000 AUD (circa 15 milioni per la tribuna del 1995, 4 per l'illuminazione e 35 milioni per la trasformazione in impianto senza posti in piedi[9]).
Nel 2002 l'Australia ricevette l'investitura all'organizzazione della Coppa del Mondo di rugby 2003[10], e Subiaco Oval fu tra le sedi prescelte, unica sulla costa occidentale del Paese[11]. Nel corso della manifestazione ospitò cinque incontri della fase a gironi, tra cui il big match tra Sudafrica e Inghilterra, vinto 25-6 dai britannici[12] che nel prosieguo della competizione giunsero fino alla finale e si laurearono campioni del mondo.
Il 29 marzo 2005 la nazionale australiana di calcio ospitò al Subiaco Oval l'Indonesia per un'amichevole di beneficenza a sostegno delle vittime dello tsunami del dicembre precedente nell'Oceano Indiano; i Socceroos vinsero 3-0 davanti a 13719 spettatori[13].
Nel 2006, con la nascita della franchise di rugby a 15 del Western Force, Subiaco Oval fu lo stadio scelto per le gare interne di Super 12 della neonata formazione[14] che ivi fu ospitata per quattro stagioni[14], fino alla migrazione nel 2010 al Perth Oval.
Nel 2010 l'Australian Football League, concessionaria dell'impianto, cedette i diritti di naming alla società di investimenti Patersons Securing[15]; l'accordo provocò polemiche da parte di alcuni membri del consiglio municipale di Subiaco che già sette anni prima si erano opposti alla sponsorizzazione da parte della catena di vendite al telefono Crazy John's[15]; tuttavia le opposizioni furono superate dal fatto che il corrispettivo economico (3400000 AUD per tutta la durata dell'accordo) sarebbe servito per lo sviluppo della disciplina di base in Australia Occidentale[15]. Quando l'accordo terminò, nel 2015, a Paterson subentrò l'immobiliare Domain[16].
A tale data, tuttavia, l'impianto era ormai considerato superato in quanto vecchio di oltre un secolo, e nacque l'esigenza di una nuova struttura, in quanto l'Oval non era più ristrutturabile a costi sostenibili. Fu quindi messo in cantiere il Perth Stadium la cui costruzione fu ultimata nel 2017. Il 24 agosto di quell'anno fu disputata l'ultima partita di club mentre il 18 novembre successivo si tenne un incontro di International Rules (incrocio di football australiano e calcio gaelico) tra la nazionale di casa e l'Irlanda, con cui lo stadio venne ufficialmente chiuso[17]. Il consiglio comunale di Subiaco annunciò quindi la costruzione di una scuola secondaria e superiore su parte dell'area su cui sorgevano le tribune e il parcheggio dello stadio, lasciando il resto dell'area libero per abitazioni civili[18]. Quanto al prato, esso sarebbe stato incorporato alla scuola e messo a disposizione anche della collettività[18]. I lavori di demolizione delle tribune iniziarono a luglio 2019 e lasciarono intatto solo l'ingresso principale e i tornelli, dichiarati sito di interesse storico[19]; il 4 giugno 2020 il prato dell'Oval riaprì al pubblico: delle vecchie strutture rimangono solo 250 sedili delle tribune originali in legno e i pali del campo da gioco[19].
Usi non sportivi
[modifica | modifica wikitesto]Lo stadio fu anche, per quasi mezzo secolo, sede di numerosi concerti: tra quelli degli artisti di maggior richiamo, figura la prima esibizione di sempre di Elton John in Australia, il 17 ottobre 1971[20]; l'ultimo concerto che ivi si tenne, il 28 febbraio 2017, fu anche quello che registrò il record assoluto di spettatori dell'impianto: 65000 paganti assistettero infatti alla prima tappa australiana del tour live 2016 della cantante britannica Adele[21].
Incontri internazionali di rilievo
[modifica | modifica wikitesto]Calcio
[modifica | modifica wikitesto]Subiaco 29 marzo 2005 Amichevole di beneficenza | Australia | 3 – 0 referto | Indonesia | Subiaco Oval (13719 spett.)
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Rugby a 15
[modifica | modifica wikitesto]Subiaco 18 ottobre 2003, ore 20 UTC+8 Coppa del Mondo 2003, girone C | Sudafrica | 6 – 25 referto | Inghilterra | Subiaco Oval (38834 spett.)
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Mueller Park, su subiaco.wa.gov.au, City of Subiaco. URL consultato il 1º dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2007).
- ^ (EN) Mueller Park. Ramps Around Proposed Oval, in The Guardian, Claremont, 20 aprile 1907, p. 2. URL consultato il 1º dicembre 2020. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
- ^ (EN) Subiaco Oval, in The Guardian, Claremont, 4 aprile 1908, p. 4. URL consultato il 1º dicembre 2020. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
- ^ (EN) East Perth vs Subiaco, in The Daily News, Perth, 9 maggio 1908, p. 12. URL consultato il 1º dicembre 2020. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
- ^ (EN) The J J Simons-W R Orr-R W Hill Grandstand, Subiaco Oval [picture], su slwa.wa.gov.au, State Library of Western Australia, 1969. URL consultato il 5 dicembre 2020.
- ^ (EN) Australian Football. Vic Down by 29 Points to Western Australia, in The Canberra Times, 28 aprile 1981, p. 18. URL consultato il 5 dicembre 2020. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
- ^ (EN) Mysteries aplenty in AFL derby, in The Canberra Times, 14 maggio 1995, p. 14. URL consultato il 5 dicembre 2020. Ospitato su Biblioteca nazionale australiana.
- ^ (EN) Subiaco Oval light towers removed as demolition works ramp up, in The West Australian, 10 agosto 2019. URL consultato il 5 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2019).
- ^ a b c (EN) Subiaco Oval Redevelopment, su bpaeng.com.au, BPA Engineering. URL consultato il 5 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2020).
- ^ (EN) NZ loses Rugby World Cup, in BBC, 18 aprile 2002. URL consultato il 17 agosto 2020.
- ^ (EN) 2003 Rugby World Cup Draw, su irishrugby.ie, Irish Rugby Football Union, 20 maggio 2002. URL consultato il 17 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2019).
- ^ (EN) England down battling Boks, in BBC, 18 ottobre 2003. URL consultato il 5 dicembre 2020.
- ^ (EN) Aidan Ormond, Flashback: The Socceroos’ last game in Perth, su socceroos.com.au, Football Federation Australia, 4 dicembre 2017. URL consultato il 6 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2020).
- ^ a b (EN) History of the Western Force, su westernforce.com.au, Rugby Western Australia. URL consultato il 5 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2020).
- ^ a b c (EN) Michael Long, Subiaco Oval naming rights deal met with controversy, in Sports Pro, 8 ottobre 2010. URL consultato il 5 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2011).
- ^ (EN) Dale Miller, New Domain name for Subi Oval, in The West Australian, 9 febbraio 2015. URL consultato il 5 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2020). Ospitato su Yahoo! News.
- ^ (EN) Craig O'Donoghue, International Rules: ‘Assertive’ Aussies look to farewell Subiaco Oval in style, in The West Australian, 17 novembre 2017. URL consultato il 6 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2018).
- ^ a b (EN) Kim Macdonald, What happens to Subiaco Oval now?, in The West Australian, 24 settembre 2017. URL consultato il 6 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2017).
- ^ a b (EN) Emma Young, Subiaco takes another step towards its new life with Subi Oval reopening, in WAtoday, 4 giugno 2020. URL consultato il 6 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2020).
- ^ (EN) Simon Collins, Sir Elton John gets set to farewell Australia in style, in The West Australian, 16 marzo 2019. URL consultato il 6 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2019).
- ^ (EN) Bob Gordon, Adele's first Australian show review – Perth succumbs to charm and glory, in The Guardian, 28 febbraio 2017. URL consultato il 6 dicembre 2020.
Voci correlate
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