Torre dei Conti
Torre dei Conti Torri di Roma | |
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La parte inferiore rimanente della torre dei Conti | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Città | Roma |
Indirizzo | Largo Corrado Ricci |
Coordinate | 41°53′36.78″N 12°29′16.61″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Torre di avvistamento |
Inizio costruzione | XIII secolo |
Condizione attuale | abbastanza buona |
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La torre dei Conti è una torre medievale di Roma; situata in largo Corrado Ricci, nel rione Monti, vicino ai Fori Imperiali sull'area di un antico tempio dedicato alla dea Tellas.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Un primo nucleo fortificato fu eretto nell’858 da Pietro dei Conti di Anagni sopra una delle esedre del portico del tempio della Pace, e rivestita con del travertino asportato dai fori. Oggi questo rivestimento non è più visibile perché a sua volta asportato per la costruzione di Porta Pia nel XVI secolo. Nelle sue Vite, Vasari attribuisce il «disegno» dell’edificio ad uno scultore e architetto aretino, tal Marchionne Aretino,[1] (il quale completò anche la “fabrica” di Santa Maria della Pieve ad Arezzo[2]) citato nella Vita di Arnolfo di Cambio[3]. Nel 1203 furono effettuati lavori di ampliamento, ad opera di Papa Innocenzo III per la sua famiglia, i Conti di Segni o secondo altre fonti da Riccardo conte di Sora, fratello di Innocenzo III[4]. I lavori di costruzione dell’edificio terminarono «l’anno che Innocenzio III (il committente) morì».”[5]
In passato era nota anche come Torre Maggiore per via della sua mole (l'altezza originaria doveva essere di circa 50-60 metri, contro i 29 attuali) la quale colpì anche Francesco Petrarca, che la definì «Turris illa toto orbe unica»[4].
Diversi terremoti colpirono la costruzione nei secoli: in particolare a seguito del terremoto del 1349 la torre diventò inabitabile e fu abbandonata fino al 1620, quando fu ricostruita. Altri terremoti seguirono nel 1630 e nel 1644. Successive ristrutturazioni avvennero alla fine del Seicento sotto papa Alessandro VIII, con la costruzione dei due contrafforti di rinforzo. L'apertura di via Cavour a fine Ottocento e di via dei Fori Imperiali in età fascista lasciarono la torre in posizione isolata rispetto alle altre costruzioni.
Mausoleo di Alessandro Parisi
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1937 la torre fu donata da Mussolini alla Federazione nazionale arditi d'Italia che vi rimasero fino al 1943[6]. Nel 1938 il salone del tempio della Pace sulle cui mura perimetrali si sorregge la torre, fu adibito a mausoleo del generale degli arditi Alessandro Parisi, morto quell'anno in un incidente stradale[7]. Nella sala, le spoglie del generale sono tuttora conservate in un sarcofago di epoca romana. Alessandro Parisi fu, dal 1932, anche presidente della Federazione Nazionale Arditi d'Italia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Uno scultore di nome MARCHIO ( volgarizzato da Vasari come Marchionne) si firma nell’archivolto del portale centrale della Chiesa di Santa Maria della Pieve ad Arezzo (1216).
- ^ ” «Il medesimo Marchionne finì, l’anno che Innocenzio Terzo morì, la fabrica della Pieve d’Arezzo, e similmente il campanile, facendo di scultura nella facciata di detta chiesa tre ordini di colonne l’una sopra l’altra molto variatamente, non solo nella foggia de’ capitegli e delle base, ma ancora nei fusi delle colonne, essendo fra esse alcune grosse alcune sottili, altre a due a due, altre a 4 a 4 ligate insieme.» Vita di Arnolfo di Lapo, 1568.
- ^ https://it.m.wikisource.org/wiki/Le_vite_de%27_più_eccellenti_pittori,_scultori_e_architettori_(1568)/Arnolfo_di_Lapo
- ^ a b Tina Squadrilli,Vicende e monumenti di Roma, Staderini Editore,1961, Roma, pag.248
- ^ Le Opere di Giorgio Vasari, pittore e architetto aretino, parte prima- contenente porzione delle Vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti, in Firenze, 1832-1838, per David Passigli e Soci, pag. 94.
- ^ ANAI, su patriaeliberta.myblog.it (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2017).
- ^ Il Mondragone (PDF), su associazioneexmondragone.eu (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Le Opere di Giorgio Vasari, pittore e architetto aretino, parte prima- contenente porzione delle Vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti, in Firenze, 1832-1838, per David Passigli e Soci
- Anna Maria Cusanno, Il restauro e l'isolamento della Torre dei Conti in Gli anni del Governatorato (1926-1944), pp. 125–130, Collana Quaderni dei monumenti, Roma, Edizioni Kappa, 1995. ISBN 88-7890-181-4.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Torre dei Conti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giornale Luce B1085: Roma L'albergo dell'Orso e la torre dei Conti, su patrimonio.archivioluce.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 234347520 · GND (DE) 4718071-7 |
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