Valila Teodosio
Vai alla navigazione
Vai alla ricerca
Flavio Valila Teodovio (latino: Flavius Valila Theodovius; fl. 471–476) è stato un generale e senatore romano di origine gotica.
Fu vir clarissimus et inlustris, comes e magister utriusque militiae dal 471 fino ad almeno il 476, quindi dal regno dell'imperatore Antemio fino a quello di Odoacre: il titolo è attestato nella Carta Conutiana, con la quale il 17 aprile 471 fondò e dotò una chiesa in una sua proprietà nel territorio di Tivoli, oltre che sul sedile a lui riservato nell'Anfiteatro Flavio.[1]
Entrò anche in possesso della basilica di Giunio Basso, lasciandola poi in eredità al pontefice, che la convertì in una chiesa dedicata a sant'Andrea.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- «F. Valila qui et Theodovius», in J. R. Martindale (a cura di), The Prosopography of the Later Roman Empire, vol. II: A.D. 395-527, Cambridge 1980, p. 1147.