Omicidio di Vittorio Olivares
Omicidio di Vittorio Olivares | |
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Tipo | omicidio terroristico |
Data | 27 aprile 1973 |
Luogo | via XX Settembre, Roma |
Stato | Italia |
Obiettivo | ucciso per errore |
Responsabili | Zaharia Abou Saleh |
Motivazione | rappresaglia per morti in operazione Ira di Dio |
Conseguenze | |
Morti | Vittorio Olivares |
L'omicidio di Vittorio Olivares è un fatto di cronaca nera a sfondo terroristico avvenuto a Roma il 27 aprile 1973.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Vittima fu Vittorio Olivares, 35 anni, dipendente della compagnia aerea di bandiera israeliana El Al[1], ucciso in via XX Settembre con due colpi[2] sparati alle sue spalle con silenziatore attraverso una borsa di pelle[3][4].
Responsabile del delitto fu il ventitreenne siriano Zaharia Abou Saleh (citato anche Al Mamoun Moulhan[1] o come Moulhan Saif-Din Al Mamoun[5]), di Damasco[6] ma residente in Libano: catturato sul posto da un agente della Polizia di Stato in servizio di guardia al Ministero del lavoro, si qualificò come membro dell'organizzazione Settembre Nero[7] (che dal Cairo, attraverso la stazione radio “Voce della Rivoluzione Palestinese”, però smentì sempre ogni affiliazione), affermando che Olivares fosse un agente segreto israeliano ucciso per vendicare la morte di Wael Zuaiter, capo di al-Fatah in Italia, avvenuta a Roma il 16 ottobre 1972 a opera del Mossad e nella quale, secondo Mamoun, Olivares sarebbe stato coinvolto.
In realtà Olivares, peraltro cattolico, era un semplice dipendente della compagnia aerea e non aveva mai avuto alcun legame con Israele e i suoi servizi segreti, e apparve quasi subito chiaro che la rappresaglia era avvenuta nei confronti di una persona totalmente estranea alle vicende del conflitto tra Israele e i terroristi palestinesi[8].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Cfr. gli articoli sull'archivio de La Stampa
- ^ Cfr. in "Sono un terrorista di Settembre nero", su La Stampa del 1 maggio 1973.
- ^ Cfr. in «Dovevo uccidere Olivares: era l'assassino di Zuaiter» l'ha dichiarato l'arabo di Settembre Nero su l'Avanti del 29 aprile 1973 Archiviato il 23 ottobre 2017 in Internet Archive..
- ^ Cfr. in Francesco Santini, La vittima voleva cambiare società, su La Stampa del 30 aprile 1973.
- ^ Cfr. alle p. 28 e a p. 33 in Enzo Raisi, Bomba o non bomba. Alla ricerca ossessiva della verità, Bologna, Edizioni Minerva, 2012.
- ^ Cfr. in In assise il delitto di Roma su La Stampa del 30 maggio 1975.
- ^ Cfr. in Francesco Santini, Arabo spara nel centro di Roma e uccide un dirigente della El Al, su La Stampa del 18 aprile 1973
- ^ Cfr. in Dubbi sull'omicidio a Roma: l'arabo ha forse ucciso un uomo "sbagliato", su La Stampa del 29 aprile 1973.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA. VV., Venti anni di violenza politica in Italia (1969-1988) Archiviato il 14 ottobre 2017 in Internet Archive., tomo I, 1ª parte (1969-1973), Roma, La Sapienza, 1992.
- Alberto La Volpe, Diario segreto di Nemer Hammad, ambasciatore di Arafat in Italia, Editori Riuniti, 2002, ISBN 978-88-359-5170-4.
- Enzo Raisi, Bomba o non bomba. Alla ricerca ossessiva della verità, Bologna, Edizioni Minerva, 2012, ISBN 978-88-7381-444-3.