Yōji Yamada
Yōji Yamada (
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nato a Toyonaka, nella prefettura di Osaka, figlio di un ingegnere che lavorava presso la Ferrovia della Manciuria meridionale, all'età di due anni Yamada fu costretto a trasferirsi a Dalian in Cina, dove - se si escludono pochi rientri in patria -, trascorse buona parte dell'infanzia e dell'adolescenza.
Due anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1947, la famiglia Yamada tornò a vivere stabilmente in Giappone, a Ube nella prefettura di Yamagata, dove Yōji rimase dai 15 ai 18 anni di età.
Spinto dal desiderio di vivere a Tokyo, nel 1950 si trasferì nella capitale per iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Tokyo. Pur studiando con diligenza, Yamada capì presto di non essere interessato alla materia e frequentò le lezioni con scarsa regolarità; nonostante questo, riuscì a conseguire la laurea nel 1954.
Carriera artistica[modifica | modifica wikitesto]
I primi lavori[modifica | modifica wikitesto]
Dopo aver terminato gli studi, Yamada decise di intraprendere una carriera nel cinema. Nel 1954 riuscì a ottenere un posto nella storica Shochiku, una delle maggiori case di produzione e distribuzione cinematografica del Giappone. Inizialmente le sue mansioni erano di collaboratore alle sceneggiature, in seguito venne preso come assistente alla regia da Yoshitarō Nomura e Yasujirō Ozu, regista che ha influenzato molto il suo stile e del quale oggi viene considerato il maggiore erede[1].
La prima sceneggiatura scritta da Yamada risale al 1958, mentre la sua prima regia è del 1961 con Nikai no Tanin.
La serie di Tora-san[modifica | modifica wikitesto]
Per diverso tempo, Yamada è stato noto in Giappone e nel mondo per aver diretto una lunghissima serie di pellicole che va sotto il nome di Otoko wa tsurai yo (in italiano si può tradurre con "È dura essere un uomo"). Questi film hanno per protagonista Tora-san, un simpatico vagabondo sfortunato in amore, personaggio che ha accompagnato Yamada per 26 anni della sua carriera artistica.
Infatti, dal 1969 al 1995, il regista ha diretto ben 46 capitoli della serie sui 48 di cui è composta (non diresse solo il terzo e il quarto). Otoko wa tsurai yo, dopo la serie di pellicole di arti marziali di Wong Fei Hung, viene attualmente[2] considerata la serie cinematografica più lunga della storia del Cinema[3].
La fortunata serie fu interrotta a causa dei problemi di salute del protagonista, Kiyoshi Atsumi, alla morte del quale Yamada decise di non proseguire, nemmeno per dare un finale che molti fan chiedevano. Nel 2018 si è però avviato un progetto per una pellicola celebrativa con uscita nel 2019, a 50 anni dal primo film della serie[4].
Dopo Tora-san[modifica | modifica wikitesto]
Alla chiusura di Otoko wa tsurai yo, Yamada seppe andare oltre dirigendo altri film di successo come Il fazzoletto giallo (1977) e, soprattutto, la cosiddetta "Trilogia dei samurai" composta da Il crepuscolo del samurai (2002), Kakushi ken: Oni no tsume (2004) e Love and Honor (2006).
Nella sua lunghissima carriera ha ricevuto innumerevoli premi, soprattutto in patria, dove è uno dei registi più apprezzati dalla critica e dal pubblico. Ha presieduto il sindacato dei registi giapponesi ed è docente alla Università Ritsumeikan.
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1972 è stato premiato con il Kikuchi Kan Prize, riservato a coloro che promuovono la cultura giapponese[5]. Nel 2012 è stato insignito dell'Ordine della Cultura. Nel 2010 a Berlino ha ricevuto la Berlinale Kamera, premio onorifico per la sua carriera[6].
Il crepuscolo del samurai ricevette il numero record di 12 premi agli Awards of the Japanese Academy del 2002 e fu anche candidato all'Oscar al miglior film in lingua straniera l'anno seguente.
Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]
Regista[modifica | modifica wikitesto]
- 1961 - Nikai no tanin (
二 階 の他人 ) - 1965 - Kiri no hata (
霧 の旗 ) - 1966 - Un vagabondo di cui si sente la mancanza (なつかしい
風来坊 Natsukashii fūraibō) - 1967 - Kyu-chan no Dekkai Yume (
九 ちゃんのでっかい夢 ) - 1970 - Kazoku (
家族 ) - 1976 - Otoko wa Tsurai yo: Torajirō Yūyake Koyake (
男 はつらいよ寅次郎 夕焼 け小 焼 け) - 1977 - Il fazzoletto giallo (
幸福 の黄色 いハンカチ Shiawase no kiiroi hankachi) - 1984 - Otoko wa Tsurai yo: Torajirō Shinjitsu Ichiro (
男 はつらいよ寅次郎 真実 一路 ) - 1986 - Ripresa finale (キネマの
天地 Kinema no tenchi ) - 1988 - Downtown Heroes (ダウンタウン・ヒーローズ)
- 1991 - Musuko (
息子 ) - 1993 - Gakkō (
学校 ) - 1996 - Gakkō II (
学校 II) - 1998 - Gakkō III (
学校 II) - 2000 - 15-sai: Gakko IV (
十 五 才 学校 IV) - 2002 - Il crepuscolo del samurai
- 2004 - The Hidden Blade
- 2006 - Love and Honor
- 2008 - Kabei - Our Mother
- 2010 - Kyoto Story
- 2010 - Otōto - Suo fratello
- 2013 - Tokyo Family
- 2014 - The Little House
- 2015 - Haha to kuraseba (
母 と暮 せば) - 2016 - Kazoku wa tsurai yo (
家族 はつらいよ) - 2017 - Kazoku wa tsurai yo 2 (
家族 はつらいよ2) - 2018 - Tsuma yo bara no yōni Kazoku wa tsurai yo III (
妻 よ薔薇 のように家族 はつらいよIII) - 2019 - Otoko wa tsurai yo Okaeri Tora-san (
男 はつらいよ お帰 り寅 さん) - 2021 - Kinema no kamisama (キネマの
神様 ) - 2023 - Kon'nichiwa, kaa-san (こんにちは、
母 さん)
Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]
- 1974 - Suna no utsuwa (
砂 の器 ), regia di Yoshitarō Nomura - 1988 - Traviata giapponese (
椿 姫 Tsubaki Hime), regia di Yoshitaka Asama - 2006 - Deguchi no nai umi (
出口 のない海 ), regia di Kiyoshi Sasabe
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Il cinema di Yoji Yamada in prima tv su Fuori Orario da stanotte - SentieriSelvaggi, su sentieriselvaggi.it. URL consultato l'11 aprile 2018.
- ^ Dicembre 2023.
- ^ (DE) Tora-San, Our Lovable Tramp (1969), su molodezhnaja.ch. URL consultato l'11 aprile 2018.
- ^ (JA)
男 はつらいよ50 おかえり、寅 さん, su tora-san.jp. URL consultato l'11-4-2019. - ^ (JA)
菊池 賞 (Kikuchi Prize), su bunshun.co.jp. URL consultato il 20 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2013). - ^ (EN) Prizes & Honours 2010, su berlinale.de. URL consultato il 26-3-2018 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2019).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Yōji Yamada
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Opere di Yōji Yamada, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Yōji Yamada, su Last.fm, CBS Interactive.
- Yōji Yamada, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Yōji Yamada, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Yōji Yamada, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- (EN) Yōji Yamada, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Yōji Yamada, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Yōji Yamada, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) Yōji Yamada, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Yōji Yamada, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Yōji Yamada, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
- (EN) Yōji Yamada, su MyDramaList.
- I film di Yōji Yamada sul sito di Shochiku
Controllo di autorità | VIAF (EN) 54346357 · ISNI (EN) 0000 0000 8383 6073 · ULAN (EN) 500331660 · LCCN (EN) n83199332 · GND (DE) 120682737 · BNE (ES) XX1793583 (data) · BNF (FR) cb14029157j (data) · J9U (EN, HE) 987007434133105171 · NDL (EN, JA) 00092335 |
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