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Christian Bérard

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Christian Bérard, autoritratto, 1948

Christian Bérard, noto anche con il nome di Bébé (1902 – 1949), pittore e scenografo francese.

Citazioni di Christian Bérard

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  • Ogni volta che Picasso cerca di avvicinarsi all'umano, cade nel conformismo, nell'accademismo, nell'oleografia spagnola. Lo ritroviamo solo nelle sue opere indecifrabili. In esse regna con un senso plastico quasi infernale. La sua penan che sputa, macchia, strappa il foglio. La firma è sempre il suo miglior disegno.[1]

Citazioni su Christian Bérard

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  • A Bérard piacciono solo il disordine e le discussioni infuocate. Accende il fuoco e lo alimenta con dei ramoscelli. Il suo arrivo nei luoghi pubblici. La barba, il feltro tagliuzzato, i suoi stracci. Stupore. Come incoraggiamento tira fuori delle scatolette d'oro e mette dei biglietti da mille sul tavolo del ristorante. La gente pensa che siano oggetti rubati. Bérard porta lo stupore al massimo decorando il pane di senape e salsa inglese che cola da tutte le parti. (Jean Cocteau)
  • Cena con C. Bérard al ristorante cinese. Parliamo della nostra impresa. Il metodo di Bérard sta nello spaventarsi, nel demoralizzarsi, nel disperdersi, nel sudare per l'angoscia, appena non è più in diretto contatto con la tecnica. Vi attinge le energie e mescola onde che poi gli sono utili quando ritrova la calma. (Jean Cocteau)

Note

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  1. Citato in Jean Cocteau, Diario (1942 – 1945), traduzione di Giovanna Parodi, a cura di Jean Touzot, introduzione di Marco Vallora, Mursia, Milano, 1993, p. 178. ISBN 88-425-1081-5

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