Sin City (film)
Aspetto
Sin City
Titolo originale |
Frank Miller's Sin City |
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Lingua originale | inglese |
Paese | USA |
Anno | 2005 |
Genere | Poliziesco, Pulp |
Regia |
Robert Rodríguez, Frank Miller |
Soggetto | dal fumetto di Frank Miller |
Sceneggiatura |
Robert Rodríguez, Frank Miller |
Produttore | Elizabeth Avellán |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Note | |
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Sin City, film statunitense del 2005 con Bruce Willis, di Robert Rodríguez e Frank Miller, basato su una serie di fumetti di quest'ultimo.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Gli tolgo le sue armi... [spara alla mano e ai genitali di Roark] ...tutte e due. (Hartigan)
- La morte del vecchio per la vita della bambina.. uno scambio equo...! (Hartigan)
- Buonasera, agente. Io non ho bisogno di presentazioni, no? Tu leggi i giornali, e poi siamo sotto elezioni, avrai visto la mia faccia ovunque. Sai bene chi sono e che mezzi ho... e li userò, Hartigan. Li userò tutti contro di te. A mio figlio hai staccato un orecchio, un braccio e, non contento, gli hai staccato anche le palle e l'uccello! Ora è in coma, e forse dicono che non ne uscirà mai. Il mio ragazzo... poteva essere il primo Roark presidente degli Stati Uniti, ma tu l'hai trasformato in un decerebrato senza attributi! Tirare quel grilletto ti ha fatto sentire potente? No. Il potere non te lo dà un distintivo... o una pistola: il potere te lo danno le bugie! Grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te! Se riesci a far accettare a tutti quello che, in cuor loro, sanno essere falso... li tieni per le palle! Ci sono, mettiamo... cinquecento persone in questo ospedale? [punta la pistola a Hartigan]] Ti potrei riempire di proiettili, adesso, senza che nemmeno mi arrestino. Mentirebbero tutti per me, tutti quelli che contano. Altrimenti, tutte le loro bugie sulle quali si regge Sin City crollerebbero miseramente come un castello di carte! Eh eh eh! Ma io ti voglio in piena salute e in forma! Ti pago perfino di tasca mia un'operazione chirurgica per quel catorcio di cuore che hai! Ti resta da vivere ancora molto tempo, te l'assicuro! Ti sbatteranno dentro per aver stuprato una puttanella... e sparato a mio figlio. E passerai il resto della tua vita in prigione, disonorato, distrutto... e solo. Tua moglie? Tu dille la verità ed è morta. Tu dì la verità a qualcuno ed è morto. (Senatore Roark)
- Nancy Callaghan, l'amore della mia vita. Che vergogna mentirle! Spero che possa perdonarmi. Sbattere il senatore Roark dietro le sbarre, sì... E dopo aver compiuto questo miracolo potrei mettere al tappeto Dio. Non c'è un solo pubblico ministero che accuserebbe il senatore Roark. Ho ucciso il suo unico figlio, la stirpe è cancellata. Roark ha perso il suo maledetto erede. Userà tutto il suo potere per vendicarsi e lo farà prendendosela con Nancy. La troverà di nuovo. Non ci sarà mai fine. Lei non sarà mai al sicuro. Non finché sarò vivo io. C'è solo un modo per batterlo: la morte del vecchio per la vita della ragazza. Uno scambio equo. Ti amo, Nancy. (Detective John Hartigan) [ultime parole]
- Trema nel vento come l'ultima foglia di un albero morente. Lascio che senta i miei passi. Si irrigidisce solo un attimo. (Killer)
- Profuma come profumano gli angeli. (Marv)
- E quando scoprirò chi è stato, non sarà rapido e indolore come è stato per te. Sarà un'agonia brutta da guardare, come so uccidere io. E quando i suoi occhi si spegneranno, l'inferno in cui lo spedirò gli sembrerà un paradiso. Ti amo Goldie. (Marv)
- Se imbocchi il vicolo giusto a Sin City, puoi trovare di tutto. (Marv)
- I più pensano che Marv sia pazzo. Ha solo avuto la sfiga nera di nascere nel secolo sbagliato. Si sarebbe sentito a casa su un antico campo di battaglia a sventolare un'ascia in faccia a qualcuno, o in un'arena romana a fare a spadate con altri gladiatori come lui... Ne avrebbe avute di ragazze come Nancy all'epoca! (Dwight a proposito di Marv)
- Gran bel taglio il tuo impermeabile! (Marv)
- Adoro i sicari... gli puoi fare di tutto, senza rimorsi. (Marv)
- Donne... a volte si devono solo sfogare. Lacrime a fiumi e poi è tutto passato! (Marv)
- No, non sparate, vi prego. Sono il suo funzionario di sorveglianza. È svenuto e disarmato: non c'è bisogno di ucciderlo. (Lucille)[ultime parole]
- Uccidilo per me, Marv. Uccidimelo. (Wendy)
- Sento i muscoli che mi fanno mille promesse di altrettanti dolori. (Marv)
- Non sapete fare di meglio, mammolette? (Marv)[ultime parole]
- Tieni le mani a posto e zitto, o ti taglio quel bozzetto peloso! (Shellie a un amico di Jackie Boy)
- Lo sbirro spegne la sirena. Sa che non è lui la legge, non nella città vecchia. Qui la legge sono le signore: belle e spietate; se hai i soldi in tasca e stai alle regole, ti faranno toccare il cielo con un dito, ma se sgarri, sei cadavere. (Dwight)
- A te non serve una donna, a te serve dormire. Non la reggi una donna nello stato in cui sei. (Becky a Jackie Boy)
- È morto. Solo è troppo scemo per capirlo. (Gail parlando di Jackie Boy)
- Ti ho detto: non ti impicciare! Non ci vedo. Che succede? Non ci vedo. Non sento niente. (Jackie Boy) [ultime parole]
- Il mio uomo riuscirà a cavarsela. Lui sempre riesce a cavarsela. (Gail parlando di Dwight)
- Miho, sei un angelo, sei una santa, sei Madre Teresa, sei Elvis. Sei Dio. E se fossi arrivata 10 minuti fa avremmo ancora la testa di Jackie Boy. (Dwight, dopo che Miho lo ha salvato)
- Succhiati questa, stupida troia! (Brian lanciando una granata alla prostituta Miho)
- Vuoi la testa, dolcezza? E vienitela a prendere. Hai fegato! Avrei potuto ficcarti una pallottola nell'orecchio, se solo il mio revolver non fosse bagnato e inutile. Mi tieni sotto tiro, tesoro. Sono indifeso come un bambino. [rivela un detonatore e fa esplodere le bombe nelle fogne] Tanto per chiarire, dolcezza, era una bugia bella e buona quella storia del revolver bagnato. È che non amo molto sparare. Di preferenza faccio saltare tutto per aria. Se una volta hai scoperchiato un pub con la gente maciullata che vola un po' ovunque qualche bang bang non può competere con quella scena. Ed eccomi qui pieno di belle granate, e con un telecomando che è un vero capolavoro. Ma è con il coltello che ti finirò. Hai ucciso i miei. Forse non te l'hanno detto: non dare mai a un irlandese un motivo di vendetta. (Brian a Dwight) [ultime parole]
- Sei pazza! Potevi squarciarmi la gola, troia psicopatica! (Becky a Gail)
- Non parlare, o ti impiombo! (Schutz) [ultime parole]
- No, McCarthy, maledetto stronzo! (Manute) [ultime parole]
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Nancy a 11 anni: Non mi lasciano testimoniare! Ho detto alla polizia che mi hai salvata e loro mi hanno trattato come una pazza! E hanno detto ai miei di tenermene fuori! Ti stanno accusando di un sacco di cose! Gli ho detto che mi hai salvata da quel Roark ma nemmeno mi visiteranno per vedere se sono ancora vergine! Ma sono vergine e sono viva grazie a te. Hanno preso tutto per il verso sbagliato.
Hartigan: A volte la verità non conta quanto dovrebbe. Ma tu ricorderai sempre com'è andata. E questo ha valore per me. Ma stanne fuori, Nancy. Ti uccideranno se non ne resti fuori. Non venire a trovarmi, non scrivermi, non pronunciare il mio nome.
Nancy a 11 anni: Mettiamo che non ti venga a trovare, ma ti scriverò, Hartigan. E mi firmerò Cordelia, è il nome dell'investigatrice dei miei libri preferiti. Ti scriverò ogni settimana, e per sempre.
Hartigan: Sì, piccola. Ora corri a casa. Non sei al sicuro, qui. Addio, Nancy.
Nancy a 11 anni: Ti amo. - Nancy: Ci sei stato solo tu, Hartigan, in tutti questi anni.
Hartigan: È la tensione che ti fa parlare così, Nancy. Sei esausta, devi dormire.
Nancy: Dormi con me!
Hartigan: Smettila, Nancy!
Nancy: 8 anni. Perché pensi che abbia continuato a scriverti? Non era solo gratitudine. Io ci ho provato a innamorarmi e un paio di volte ce l'ho quasi fatta, ma ero già innamorata. Di te. - Il Bastardo Giallo: Riconosci la mia voce Hartigan? Riconosci la mia voce brutta merda di uno sbirro?! Sono cambiato ma scommetto che riconosci la mia voce.
Hartigan: Sì. Riconosco la tua voce... Junior. - Il Bastardo Giallo [al telefono]: Clark, sono io. Ho qui un cadavere da venire a prendere. E devi organizzarmi un festino. La ragazza ce l'ho già, cretino. Ehi, che sia tutto perfetto o lo dico a papà! I ferri li voglio puliti e affilati. Che sia tutto pronto, tutto perfetto! [Chiude la chiamata e si rivolge ad Hartigan] Posso fare tutto quello che mi pare, come mi pare, quando mi pare! Ah, mio padre... Lo amerei se non lo odiassi! Ha speso una fortuna per pagare gli specialisti incaricati di ridarmi l'attrezzatura che mi avevi estirpato tra le cosce. Perché il vecchiaccio potesse coltivare qualche speranza di avere un nipotino. Va detto che come vedi c'è qualche... effetto collaterale. Non mi lamento però! Ah, senza te tra i piedi ho passato degli anni da favola! E ora mi hai guidato dalla tua cara "Cordelia"... Ci chiedevamo chi ti scrivesse quelle lettere... non lasciava tracce! Ragazza sveglia! E molto carina... molto carina... Certo è un po' vecchiotta per i miei gusti però ci passerò sopra questa volta...
Hartigan: Nancy, non urlare! Qualunque cosa ti faccia non urlare!
Il Bastardo Giallo: Urlerà! Ci passerò la notte a lavorarmi la cara vecchia Nancy! E tu creperai sapendo che è stata tutta colpa tua! Hanno urlato tutte, Hartigan! Dozzine, credimi! Almeno 100! Otto anni ho avuto e le ho fatte urlare tutte! E se ora fossimo in un posto disabitato te lo mostrerei come faccio urlare la cara vecchia Nancy qui! Sarà un grande spettacolo! - Il Bastardo Giallo[ultime parole]: Non correrò rischi con te. Prima mi ti lavoro un po' e alla fine ti ammazzo. Sta arrivando e farà male!
Hartigan: Mai quanto questo! [lo pugnala] - Killer: Becky, ti va di fumare?
Becky [Al telefono con la madre, capendo che l'uomo davanti a lei la ucciderà] [ultime parole]: Ti voglio bene, mamma. - Marv: [voce fuori campo] Lucille è il garante della mia libertà provvisoria. È lesbica, Dio sa perché. Con quel corpo potrebbe avere tutti gli uomini che vuole. Le pasticche gliele dà la ragazza, una strizzacervelli. Ha provato ad analizzarmi, una volta, ma si è messa paura.
Lucille: Era un po' che non ti vedevo così.
Marv: Ho litigato con gli sbirri.
Lucille: Non ne hai mica ucciso qualcuno?
Marv: Che io sappia no. Ma hanno capito che abbiamo litigato, questo è sicuro.
Lucille: E io adesso come la metto con la commissione?
Marv: IN NESSUN MODO LA METTI, NON STAVOLTA! Non si tratta di una rissa da bar. O di uno stronzetto che si diverte a dare fuoco a un barbone. Ehi ehi, è una storia seria!
Lucille: Sta' calmo, Marv! Fatti una pasticca!
Marv: EHI, NON C'È DA STARE CALMI! Qui sangue chiama sangue, e a galloni! È come ai vecchi tempi, i tempi della violenza, quelli del tutto o niente! Sono tornati, non esistono scelte possibili! E io accetto la guerra.
Lucille: La prigione è il tuo inferno, Marv, e stavolta sarà per sempre.
Marv: Nah, l'inferno è svegliarsi ogni dannata mattina e non sapere perché esisti. Ma ne sono fuori. C'è voluta una donna gentile con me, morta ammazzata. Ma ne sono fuori. E so che cosa devo fare. - Marv: Toglitelo [riferendosi all'impermeabile].
Sicario [ferito allo stomaco]: Cosa?
Marv: Un impermeabile così e ci sanguini sopra? - Marv: Se continui a fare il vago così va a finire che divento veramente cattivo.
Sicario[ultime parole]: È stato Telly...Telly Stern, a passarmi l'incarico. Lavora in una sala biliardo, il Triple Ace Club.
Marv: Grazie ancora! [Lo uccide con un colpo di pistola] - Il Sacerdote: E quante volte hai peccato, figliolo?
Marv: Be', padre, non voglio farle fare le ore piccole, quindi la aggiornerò sull'ultima infornata... Queste mani sono macchiate di sangue.
Il Sacerdote: Tu parli in senso figurato.
Marv: Quando voglio sapere una cosa, vado a cercare qualcuno che ne sappia più di me e gliela chiedo. A volte però, ci vado pesante: tanto per farle un esempio, ho ucciso tre uomini stasera, torturati prima. È stato un po' come scalare la catena alimentare. I primi due erano solo dei pesci piccoli, ma è stato Connelly [Marv tira fuori la pistola] che li ha pagati a indicarmi lei, padre.
Il Sacerdote: Buon dio, ma siamo nella casa del Signore!
Marv: Mi dia un dannato nome.
Il Sacerdote: Roark.
Marv: Lei sfida la sorte, padre, a dirmi stronzate del genere. Non può essere lui.
Il Sacerdote[ultime parole]: C'è una fattoria fra North Cross e Lennox. È tutto lì. Scoprilo da solo. E già che ci sei, chiediti se, vale la pena di crepare per il cadavere di una donnaccia. [Marv gli spara]
Marv: [voce fuori campo] Di crepare, [ Gli spara di nuovo] di ammazzare, [ Gli spara un'altra volta] di bruciare all'Inferno. [al prete appena ucciso] Amen. - Lucille: Conserva le teste e mangia il resto.
Marv: Lucille?
Lucille: Non è solo il suo lupo a farlo. Al lupo lascia gli avanzi. Ossa. E lui... Lui mangia le persone. Le cuoce come bistecche.
Marv: Non prendere freddo.
Lucille: Come delle bistecche. E adesso toccherà a noi.
Marv: Va tutto bene. Ora fa' un bel respiro.
Lucille: Guarda quelle teste sul muro. Le teste sul muro... Le teste sul muro... Stronzo di merda! Con quel sorrisetto stampato. Mi obbligava a guardare mentre mi spolpava le dita. [rivela il braccio sinistro monco] Mi obbligava a guardare.
Marv: Oh, Gesù...!
Lucille: MI OBBLIGAVA A GUARDARE! - Cardinale Roark: Ti darà una qualche soddisfazione, figliolo, uccidere un vecchio solo e indifeso...?
Marv: Ucciderti, no. Nessuna soddisfazione. Ma tutto quello che viene prima... me lo godo.
Cardinale Roark[ultime parole]: Kevin... Si va a casa, andiamo!
Marv: Ora puoi urlare quanto vuoi. - Dwight: Ciao. Sono il nuovo fidanzato di Shellie e sono fuori di testa. Tu prova anche solo a parlare di nuovo a Shellie, solo a pensarne il nome, e ti affetto in modo tale che poi con le donne ci giochi a carte al massimo.
Jackie Boy: Stai commettendo un grave sbaglio, amico... un grave sbaglio.
Dwight: Sì? Sapessi che sbaglio hai commesso tu... non hai scaricato. - Jackie Boy: Ehi pupa, salta su, ti portiamo noi.
Becky: Oh amore, io faccio il turno di giorno ed è stato pesante. Mettici anche che non faccio ammucchiate.
Jackie Boy: Sali pupa, dai soltanto per parlare.
Becky: Non faccio nemmeno chiacchierate.
Jackie Boy: Bambolina, ho passato una bella giornata di merda. Sono riuscito a prendere schiaffi da tutte le parti. Ma farmi scaricare da una battona quando ho denaro duramente sudato con cui pagarla... be'... c'è veramente un limite a tutto. - Gail: Quelli della Chrysler al minimo sbaglio vedranno Miho in azione... sta smaniando di fare pratica.
Dwight: [voce fuori campo] Gail guida il mio sguardo al folletto appollaiato sul bordo del tetto. Letale piccola Miho. - [Dwight e le prostitute scoprono che il defunto Jackie Boy era un poliziotto e che la sua morte segnerà la fine della tregua tra le prostitute e la polizia]
Becky: Gli sbirri, la mala, le cose ritorneranno ad essere quelle di prima.
Gail: No, questo mai! Abbiamo le armi! Combatteremo! Sbirri, mala, e chiunque abbia l'intenzione di mettersi contro di noi! Scendiamo in guerra.
Dwight: Non fare la stupida, Gail. Non avreste speranza. Datemi un'auto. Motore decente e che abbia il tettuccio rigido. Nascondo io i corpi.
Gail: E quella macchina della polizia che li ha seguiti? Sanno che Rafferty è venuto qui. Cercheranno nel fiume, nelle fogne... Lo troveranno e verranno qui a bombardarci.
Dwight: Trasporterò i corpi ai pozzi. Gli sbirri non guardano nei pozzi. Levami quel cannone dalla faccia o ti prendo a schiaffi.
Gail: Chi ti credi di essere per dare ordini? Hai preso quello che volevi da noi.
Dwight: Sta' zitta, Gail!
Gail: Hai preso quello che volevi da me. E sei sparito, a fare lo scemo con quella barista. Ora torni per portarci questo bel casino.
Dwight: [voce fuori campo] Miho mi si piazza alle spalle. Una parola di Gail e mi apre a metà.
Gail: Incontrerai posti di blocco. Ti arresteranno. Ricomincerà tutto da capo, come ai vecchi tempi: i papponi, le botte, la droga, gli stupri...
Dwight: Non incontrerò posti di blocco, non ancora. Procurami quell'auto, andiamo! E se fallisco avrai la tua guerra. Ti ho già detto levamelo dalla faccia, avanti! [Dwight dà uno schiaffo a Gail, le ragazze - Miho prima fra tutte - sono pronte ad attaccarlo ad un cenno di lei]
Gail: Bastardo! Non ricordavo quanto eri veloce...
[Gail lo guarda per un attimo, poi lo bacia con passione]
Dwight: La mia guerriera. Quasi mi strappa la testa di netto, spingendo la mia bocca nella sua tanto da farmi male. Un'esplosione che spazza via tutti quei monotoni grigi anni passati da quell'unica notte di fuoco in cui fu mia. [Si volta rivolgendosi alle altre ragazze] Tettuccio rigido e un motore decente e soprattutto un grande bagagliaio... [Ritorna a rivolgersi a Gail] Ti amerò sempre baby.
Gail: Sempre... e mai. - Jackie Boy: Stai fumando, eh amico?
Dwight: Sta' zitto, dai, Jackie Boy. Sei morto, non sei che un'allucinazione, quindi sta zitto.
Jackie Boy: Ahhh, la dice lunga sul tuo stato mentale, non credi? Stai lì che senti le voci, stai lì con i nervi scossi... stai lì che fumi eheh! Lo sai anche tuuuuuu: nessuno smette mai sul serio... esce fuori il fumatore quando le cose non vanno. E per te le cose non vanno proprio.
Dwight: Io sto bene, tu invece sta' zitto.
Jackie Boy: ...guarda guarda laaaaa. Oh! Le puttane ti hanno inguaiato! Che cosa pensi di fare quando finisci la benzina, chiami il carro attrezzi? Sei un gonzo con le pupe, tu! Non ci arriverai mai ai pozzi eheheh.
Dwight: Sta' zitto, capito? Ce la faccio.
Jackie Boy: Non direi, se non tieni d'occhio la strada, zuccherino. OCCHIO! [Dwight schiva all'ultimo una macchina, accorgendosi di stare andando contromano. Nel frattempo per la brusca sterzata, la testa di Jackie Boy si appoggia alla spalla destra di Dwight.] Oh, che bellezza: sembra un film coi due amici nemici.
Dwight: STA' ZITTO!
Jackie Boy: Eheh! Eheh! [Da dietro la macchina due lampeggianti di una moto della polizia si accendono.] Oh, bello! Sei fottuto! Sei al tappeto! Sei finito! Sei alla frutta! Tu giri sul fondo della tazza, ma tra un po' qualcuno tirerà l'acqua e... Hai chiuso! Sei scaricato!
Dwight: Stavolta non riesco a dirgli di stare zitto... Stronzo è stronzo... morto è morto... parlare parla, ma è un'allucinazione... ciò non toglie che il bastardo abbia assolutamente ragione: non ce la farò mai a seminare lo sbirro con questa carriola.
Poliziotto: Accosta!
Dwight: Devo soltanto decidere se ucciderlo o no. Mica facile. Per quel che ne so è un onesto poliziotto, un lavoratore con moglie, figli e un mutuo da pagare. La mia mano si muove da sola, stringe una delle mie pistole mentre il pollice arma il cane. Non so che fare.
Jackie Boy: Accosta, però. Altrimenti si arrabbierà.
Dwight: Per te questo ed altro. [accosta violentemente facendo sbattere la testa di Jackie Boy sul cruscotto] - Dallas [ultime parole]: Eccoli là: che facciamo?
Dwight: Li fermiamo, Dallas. - Stuka: Lo sapevo che c'era un motivo per alzarmi stamattina! [Viene trafitto allo stomaco da una freccia di Miho] Ehi, Ehi!
Scagnozzo di Manute: Nessuno, non si vede nessuno!
Stuka: Ma guardate un po'! Mi ha trapassato! Ragazzi, guardate.
Schutz: [osservando la freccia] C'è avvolto qualcosa, sembra un bigliettino.
Manute: Datemelo.
Schutz: [Rivolto a Stuka, mentre toglie il biglietto] Scusa.
Stuka: Da parte a parte, guardate!
Manute: [Leggendo il biglietto] "La testa dello sbirro per la donna".
Stuka: Comincia anche a fare male.
Manute: Andiamo, fuori tutti. E con le donne!
Stuka: Ragazzi, non è che si può avere un dottore?
Manute: McCarthy. Sciocco.
Stuka: [Tutti escono dalla stanza, abbandonandolo] [ultime parole] Ehi, ragazzi? [Miho lo uccide]
[voce fuori campo] Il fuoco, pupa, ci consumerà entrambi. Il nostro non è un fuoco che appartiene a questo mondo.. La mia guerriera, la mia valchiria. Sarai sempre mia, sempre... e mai. (Dwight)