Volpe
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Citazioni sulla volpe.
Citazioni
[modifica]- Caldo e sciutto, nné mai brutto. Parla pogo, mena forte, spera ntela bona sorte. Usta boia, ora sì che parli bene. Chi che son io-me? Volpe, sono, e chi ho da esse? 'L più furbo predone del monte e del piano. (Richard Adams)
- È strana la cieca fiducia con cui si dà credito ai proverbi, anche quando sono assolutamente falsi o ingannevoli: la volpe non è più furba degli altri animali da preda, ed è assai più stupida del lupo o del cane. (Konrad Lorenz)
- Essendo adunque un Principe necessitato sapere bene usare la bestia, debbe di quella pigliare la volpe e il lione; perché il lione non si defende da' lacci, la volpe non si defende da' lupi. Bisogna adunque essere volpe a cognoscere i lacci, e lione a sbigottire i lupi. (Niccolò Machiavelli)
- I Traci [...] quando si accingono ad attraversare un fiume ghiacciato, si servono di una volpe per testare la durezza della superficie. Procedendo con circospezione, l'animale accosta infatti il suo orecchio alla lastra, e se si accorge che il rumore della corrente che scorre è troppo vicino [...] si arresta e, se glielo permettono, ritorna indietro. In assenza di rumore, invece, facendosi coraggio, prosegue. (Plutarco)
- La volpe non è una volpe se non l'hai beccata nel pollaio... (Confidence - La truffa perfetta)
- La volpe, quando vede alcuna torma di sgazze o taccole o simili uccelli, subito si gitta in terra in modo, colla bocca aperta, che par morta; e essi occelli le voglian beccare la lingua, e essa gli piglia la testa. (Leonardo da Vinci)
- Le volpi, dopo aver pagato i loro antichi debiti, rinascono come persone volgari. (Buddha, Śūraṃgama sūtra)
- Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo. (Gesù, Vangelo secondo Matteo e Vangelo secondo Luca)
- Lo smeriglio ha rapporti ostili con la volpe. La colpisce e le strappa i peli, e poi uccide i suoi cuccioli [...]. Il corvo e la volpe, dal canto loro, sono amici fra loro. Il corvo, infatti, combatte con lo smeriglio, ed è per questo che, quando la volpe viene colpita da questo uccello, corre in suo soccorso. (Aristotele)
- Molte malizie copre in sé la volpe, | e perde chi le crede fin al gallo; | ragion però non era che 'l cavallo, | l'ossa tenendo, a lei desse le polpe. (Teofilo Folengo)
- Prendeteci le volpi, | le volpi piccoline | che guastano le vigne, | perché le nostre vigne sono in fiore. (Cantico dei cantici)
- Sono nemici la volpe e lo sparviero: essendo quest'ultimo carnivoro, attacca la volpe e, colpendola con il becco, le procura delle piaghe. (Aristotele)
- Sul sentiero, isolate o a mucchi, secche nel fango, erano le forme biforcute e larghe dei buoi, e altre, appena accennate, minuscole, forse di cani, di volpi. (Giovanni Arpino)
- Una volpe in difficoltà è più pericolosa di uno sciacallo. (Metal Gear Solid)
- È animale abile e scaltro che riunisce tutte le qualità necessarie per essere un cacciatore emerito ed un ladro artista.
- È capace di rimanere in agguato per un tempo lunghissimo cercando di arrivare sulla preda, strisciando o rotolando sul terreno. Spesso caccia a coppie ed allora, come fanno i lupi, mentre una scova la selvaggina, l'altra è ferma in vedetta nel posto adatto. Conosce a fondo tutte le riserve alimentari dell'uomo; visita spesso le adiacenze delle abitazioni di campagna per predare animali da cortile è se entra in un pollaio distrugge tutte le galline che trova e sotterra le sue vittime in diversi punti lungo il suo percorso.
- È conosciuta e temuta dall'uomo e da tutti gli animali ed è noto il fatto che gli uccelletti zirlano quando la vedono, che la ghiandaia e la gazza le gridano dietro e che il merlo, furente, la segue per un certo tratto di sera fischiando e chioccolando.
- I nostri contadini mangiano le sue carni dure, tigliose, di sapore piccante, dopo averle fatte rimanere per qualche giorno nell' acqua. Nella nostra medicina popolare si adopera il polmone di questo animale che in certi paesi si dà polverizzato e stemperato in acqua ai malati di tubercolosi polmonare!
- – Il mio padrone ha detto che ti vuole morto.
– E allora? Quello vuole morto qualunque volpe.
– Hai ucciso le sue galline.
– Non sono stato io.
– Bugiardo!
– Io non sono l'unica volpe al mondo.
– Ma qui ci sei tu.
– Ah, capisco. Qualunque volpe va bene. È così? Il tuo padrone dev'essere molto stupido.
– Ma come ti permetti?
– Vuole uccidere una volpe perché un'altra l'ha derubato? Sarebbe come prendere a calci te perché la moglie gli ha bruciato la cena.
– Be', fa anche questo... - Le volpi vanno a caccia, ma vengono anche cacciate.
- Mah, io non capisco. Voi volpi parlate sempre di quanto siete brave a caccia, e poi frugate nei bidoni della spazzatura.
- Nel buio tutte le volpi sembrano uguali, le rosse e le blu.
- A nessun animale vien fatta la caccia accanita e senza tregua che si fa alla volpe, eppure non riusci finora all'uomo di scemarla: è indistruttibile.
- La Volpe comune (Vulpes vulgaris) sta incontestabilmente al primo posto fra i mammiferi che vivono allo stato libero in Europa. Nissun altro membro della prima classe gode si estesa fama e vanta una riputazione eguale a quella dell'amica volpe, il tipo dell'astuzia, della sagacia, della malvagità, della temerità, e, se posso dire così, d'un certo fare cavalleresco. Il proverbio la celebra, la leggenda la vanta, la poesia la onora, ed uno fra i più grandi maestri tedeschi la trovò degna di sacrarle il suo canto. Non si può altrimenti: l'oggetto d'un interesse si generale dev'essere una creatura distinta. E così è per ogni riguardo la nostra briconcella. Dobbiamo stimare le sue qualità fisiche e morali, dobbiamo perfino in un certo modo amarla. In verità non si accorge per nulla della nostra amicizia. Malgrado la stima che ci inspirano le sue qualità, la perseguitiamo, le facciamo guerra quando se ne presenta l'occasione. Sembra che tra l'uomo e la bestia esista una gara, quasi che l'uomo si affanni a dimostrare che le capacità intellettuali del signor della terra oltrepassano quelle della volpe - e che dal quanto suo questa procuri di provare al suo persecutore che malgrado ogni ostacolo persiste a vivere.
- Le sue facoltà intellettuali non sono soltanto d'accordo colle doti fisiche, ma compensano in certo modo quel che può mancarle in confronto di altre belve meglio dotate: così sa per benino sbrigare le sue faccende, né si lascia superare da un'altra creatura. Nulla le pare impossibile da raggiungere, nessuna selvaggina è troppo forte o troppo veloce per la sua astuzia, la sua sagacia; nulla è troppo rapido per la sua agilità; nulla troppo svelto per la sua leggerezza. Riconosce perfettamente il pericolo, ma non lo teme; per essa gli è appena se esistano reti, trappole, lacci, ed armi da caccia. In ogni circostanza sa trovare una scappatoia, e soltanto la più grande astuzia da parte dell'uomo, o la sua forza moltiplicata dall'unione coi propri congneri della volpe, può costare la pelle alla nostra bricconcella.
- Le volpi prese giovanissime si allevano facilmente, perché si avvezzano senza pena al cibo dei cani. Se il loro padrone si occupa molto di esse sono presto e bene addomesticate, e lo rallegrano colla loro allegra vivvacità e mobilità.
- Una volpe che va alla caccia sembra affatto innocua, ed è però uno dei più dannosi carnivori che abbiamo ancora nelle località abitate. La sua caccia si esercita a danno d'ogni animale, dal capriolo giovane od infermo sino allo scarafaggio od al bruco, benché i sorci sieno la base principale dei suoi pasti. È odiata generalmente da tutta la selvaggina, poiché non risparmia né giovane né vecchio, insegue con passione la lepre ed il coniglio, saccheggia i nidi degli uccelli terragnoli e mangia le uova come i piccoli ed i genitori. Non esita nemmeno a derubare un capriolo od un cerbiatto quando crede di non essere osservata, benché sappia che la madre appena la scorga le sarà sopra se la può raggiungere, e la concerà colle zampe anteriori in modo che dovrà andarsene zoppicando.
- È molto dannosa pel pollame. Quando il canto del gallo le colpisce l'orecchio durante le sue passeggiate notturne, si dirige in fretta verso il luogo d'onde le è venuta quella musica piacevole. Gira e rigira intorno al podere, esamina, scruta, osserva, cerca i luoghi deboli della fortezza, e medita il modo di potervi penetrare. Se esiste in qualche luogo un adito da cui possa passare, state certi che lo troverà; se questa appertura è troppo angusta pel suo corpo, sa allungarsi, farsi piccola, oppure cercherà di allargare il foro. Quando poi è riuscita a penetrare nel pollaio, fa una strage spaventosa di tutto ciò che'esso contiene e questo non solo pel piacere di versar sangue, ma per previdenza. Difatto, una alla volta porta via le sue vittime e va a nasconderle in luogo sicuro nel bosco ove ha la sua tana. Non sempre le basta il tempo di trasportarle tutte; allora si dice che uccide senza scopo per pura crudeltà. Ma il vero è che le duole assai di dover abbandonare una parte, sovente abbondante, delle sue rapine; la prudenza sola l'obbliga a partire definitivamente all'approssimarsi del giorno.
- Si è veduto che questo carnivoro può addomesticarsi quanto il cane. Tuttavia havvi una restrizione da fare. In esso gli istinti sanguinari sono invincibili; l'amore della strage è una necessità della sua natura. Forse si potrebbero distruggere per sempre gli istinti sanguinari di quest'animale rendendolo domestico, assoggettandolo alla servitù per varie generazioni, ma ciò non si può ottenere con l'educazione di pochi anni. Questa è la ragione per cui è difficile conservare una Volpe adulta; le depredazioni che continua a commettere sono una sorgente di noie incessanti pel suo padrone, il quale, ristucco, finisce col disfarne.
- Una delle astuzie più frequenti di questo astuto animale, e che dimostra una rara intelligenza, è quella di sdraiarsi a terra e fare il morto, quando è sorpreso all'improvviso dai cacciatori o dai viandanti, e non può più fuggire. Allora si ha un bel scuoterlo, spingerlo per ogni verso, sollevarlo anche per la coda, bilanciarlo nell'aria, gettarselo sulla spalla, esso non dà segno di vita. Ma appena si cessa di osservarlo, o siparte, fugge in fretta, lasciando attoniti quegli che ha ingannati tanto bene.
- Ho seguìto le tracce della volpe | e ho trovato deserta la sua tana. | Dunque, maestro, | avrai la tua lingua | essiccata di volpe. | Sai che la lingua essiccata di volpe rende invisibili, vero? | E la mia vecchia avrà il suo manicotto. | Vedrai, maestro, | ti tornerà buona | quando corteggerai ancora i girasoli.
- Picchiata e uccisa | solo perché sono una volpe!
- Una volpe corre per i boschi | con un sacco di patate; | corri, leprotto, seguila, | rubale il pepe! | Una volpe corre per i boschi | con un sacco di patate; | un riccio la rincorre, | vuole strapparle il sacco.
- Una volta | – a pensarlo mi viene la pelle d’oca – | m’han colta in flagrante! | Ma una volpe sa come badare a se stessa! E io | l’ho fatto! | So come tirar fuori la lingua.
Proverbi
[modifica]- Ma non una seconda volta la volpe [sarà presa al laccio].
- Non si rifà due volte lo stesso errore.
- Molte astuzie conosce la volpe, una sola, ma grande, il porcospino. (Archiloco)
- Se la pelle di leone non basta, mettiti quella di volpe.
- Se non basta la forza, usa l'astuzia.
- Anche le volpi vecchie vengono pigliate prima o poi.
- La volpe ha paura della sua coda.
- La volpe sogna le galline e il lupo le pecore.
- Quanto più la volpe è maledetta, tanto maggior prede fa.
- Riunione di volpi, strage di galline.
- Volpe che dorme, vive sempre magra.
- Cunvegno 'e volpe, ramaggio 'e galline.
- Anco le volpi si pigliano.
- Chi ha la volpe per comare, porti la rete a cintola.
- Con la volpe convien volpeggiare.
- Consiglio di volpi, tribolo di galline.
- Dove non basta la pelle del leone, bisogna attaccarvi quella della volpe.
- Il consiglio del traditore è come la semplicità della volpe.
- In pellicceria ci vanno più pelli di volpe che d'asino.
- La volpe in vicinato non fa mai danno.
- Ogni volpe ama la sua tana.
- Quando la volpe predica, guardatevi, galline.
- Quando le volpi si consigliano, bisogna chiudere il pollajo.
- Tutte le volpi alla fine si riveggono il pellicceria.
Bibliografia
[modifica]- Annarosa Selene, Dizionario dei proverbi, Pan libri, 2004. ISBN 8872171903