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Tentano il furto in un’abitazione a Langhirano, scoperti si nascondono in un pollaio - la Repubblica

Parma

Tentano il furto in un’abitazione a Langhirano, scoperti si nascondono in un pollaio

Tentano il furto in un’abitazione a Langhirano, scoperti si nascondono in un pollaio

Il padrone di casa, un uomo di 70 anni, ha visto i due ladri armeggiare alla finestra e ha chiamato i carabinieri. Arrestati un 36enne e un 20enne

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I carabinieri di Traversetolo hanno arrestato due uomini, 36 e 20 anni, responsabili di tentato furto aggravato in abitazione.

Erano circa le 22 del 18 maggio scorso quando un 70enne langhiranese, in procinto di andare a dormire, ha scorto dalla camera da letto due figure, che con la faccia incollata al vetro e due torce in mano stavano ispezionando l’interno della sua abitazione.

Il 70enne, seppure spaventato, ha prima chiamato con il telefonino un vicino di casa, avvisandolo di ciò che stava succedendo e immediatamente dopo ha contatto il 112 richiedendo l’invio di una pattuglia.

L’uomo riferiva all’operatore della presenza all’esterno della sua abitazione di due persone che, munite di arnesi da scasso, avevano iniziato ad armeggiare vicino alla finestra sprovvista di inferiate.

Contestualmente l’operatore della centrale del comando provinciale, trattandosi di furto in atto, ha subito attivato la pattuglia dei carabinieri di Traversetolo presente nella zona.

Nel frattempo, i due ladri, disturbati da alcuni rumori provocati dai vicini di casa, fuggono in direzione di un boschetto antistante l’abitazione presa di mira.

I militari, dopo aver messo in sicurezza il perimetro dell’intero edificio e individuata la via di fuga, hanno perlustrato l’area verde dove notano un pollaio in stato di abbandono ed è qui che con le torce in dotazione i carabinieri hanno illuminato i due uomini, sdraiati pancia a terra e intenti a sotterrare un piede di porco e due grossi cacciaviti, che sono stati recuperati e sequestrati.

Una volta bloccati e condotti fuori dall’area verde, con l’ausilio di altro personale sopraggiunto, venivano condotti al comando provinciale di Parma per le operazioni di fotosegnalamento e identificazione.

Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha emesso a carico del 20enne la misura degli arresti domiciliari, mentre a carico del 36enne, gravato da precedenti specifici in materia di furto la misura della carcerazione in attesa della celebrazione del processo.

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