Il freddo e il buio in Norvegia

Quando si parla della Norvegia, la prima cosa a cui si pensa è quasi sempre il freddo. La parte Nord del paese si trova infatti nel circolo polare artico. Chiaramente la Norvegia é un paese caratterizzato da una lunga stagione invernale, in cui la neve ricopre ogni angolo del paese per un periodo che generalmente va da novembre a marzo. Tuttavia non è raro assistere a delle nevicate anche ad ottobre e aprile. Eppure il clima norvegese non è poi così rigido come si può pensare. La Norvegia si affaccia sull’oceano atlantico settentrionale, ed è dunque raggiunta dalla Corrente del Golfo, che contribuisce a ridurre la rigidità del clima artico. Per questo motivo il clima in Norvegia è molto più vivibile di altre zone del pianeta che si trovano alla stessa latitudine, come ad esempio l’Alaska. Inoltre, più si è vicini alla costa, meno freddo è il clima. A titolo di esempio, io vivo a Trondheim. Trondheim è la terza città della Norvegia e sorge alla riva di un grande fiordo nella parte centrale del paese. Le temperature medie nei mesi più freddi si aggirano intorno a pochi gradi sotto lo zero (-1/-2). Quindi sono temperature a cui ci si può facilmente abituare! L’estate invece è abbastanza corta, e le temperature sono abbastanza instabili. Non ho ancora avuto modo di passare l’estate qui, ma quello che mi viene sempre detto è che le temperature si aggirano intorno ai 20-25 gradi. Sinceramente credo 20-25 gradi siano molto più piacevoli dei 35-40 che ci sono in Sicilia. Tuttavia l’estate può anche essere caratterizzata da piogge frequenti. Quindi per chi volesse visitare la Norvegia, servirebbe solo una gran botta di fortuna!

Se da una parte potrebbe essere facile abituarsi al freddo, molto più difficile è abituarsi al buio, e questo lo dico per esperienza diretta. Se c’è freddo ti puoi coprire, se è buio beh … non c’è molto da fare. Naturalmente le ore di luce cambiano parecchio spostandoci da sud a nord, quindi io mi limito a parlare della mia città: Trondheim. Nel giorno del solstizio d’inverno (il giorno più corto dell’anno) il sole sorge alle 10.00 e tramonta alle 14.00. Quattro ore di luce! C’è anche da dire che il sole non si alza molto, quindi anche in quelle quattro ore di luce le giornate non sono comunque molto luminose. Adesso potreste venire a dirmi: si vive molto bene in Norvegia! C’è lavoro, si guadagna bene ed è un paese civile! A chi interessa che fa buio presto? In parte è vero, ed è per questo che rimango qua. Ma dall’altra parte io credo che sia facile sottovalutare la questione. Immaginate di vivere qui, e andare a lavoro ogni giorno dalle 8.00 alle 16.00 Per tutta la stagione invernale uscirete di casa col buio e tornerete a casa col buio! Le ore di luce le passerete in ufficio e potrebbe succedervi di non vedere il sole per giorni. Tutto questo può renderci tremendamente stanchi, e nei casi peggiori può lentamente intristirci e deprimerci. Durante il mio viaggio a Svalbard ho addirittura perso il senso del tempo, e ho dovuto riconoscere che il potere che ha il sole sulla nostra vita viene troppo spesso dato per scontato. Il sole ci dà energia e ci mette di buon umore. Provare per credere!

Il fatto che l’inverno sia molto buio ha un risvolto positivo. O meglio, che può sembrare positivo. In estate la situazione si ribalta completamente! C’è tanta luce e anche quando il sole tramonta (verso le 23.30) non diventa mai buio pesto. L’estate qui è una botta di vita, specialmente dopo un inverno lungo, freddo e buio. Ma anche la troppa luce va gestita! Se doveste svegliarvi presto per andare a lavoro, di certo non potreste aspettare che si faccia buio per andare a dormire. Dovete imparare ad addormentarvi anche quando sembra che fuori siano le 4 di pomeriggio.

Morale della favola: abituarsi al clima è estremamente facile. E’ sufficiente passare qui un solo inverno e vi rendereste conto che non è impossibile. Abituarsi al buio (o anche alla luce eccessiva) è invece un po’ più difficile. Questo è il terzo anno che vivo in Scandinavia: due anni in Svezia (dove la situazione è simile) e un anno in Norvegia non mi sono ancora bastati per abituarmi. Di certo sto lentamente cambiando le mie abitudini. Ad esempio faccio più spesso delle passeggiate in quelle rare giornate di sole in inverno, e questo mi aiuta tantissimo a non farmi prendere dalla malinconia. Sicuramente ho imparato ad apprezzare il sole e le belle giornate molto più di prima (in Sicilia le davo per scontate). L’essere umano ha la capacità di abituarsi a tutto! Quindi presto ci riuscirò! Magari tra un altro paio di annetti!

7 pensieri riguardo “Il freddo e il buio in Norvegia

  1. Ciao
    Bellissimo articolo! Io ho sempre sognato di vedere la Norvegia e nonostante il buio o la troppa luce mi piacerebbe tanto potermi trasferire!a la prassi mi sembra lunghissima….il lavoro non mi spaventa, quello che mi ha un po’ scoraggiata é la burocrazia….

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    1. Ciao! Grazie mille! Si hai ragione, c’é un po’ di burocrazia! Ma se hai un contratto di lavoro in mano dovrebbe filare tutto abbastanza liscio. Non scoraggiarti! Ne vale la pena! Sono disponibile per qualsiasi informazione qualora avessi bisogno! 😉

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      1. Dunque….come si fa ad avere già un contratto di lavoro? Soprattutto se non si parla la lingua (che sembra difficilissima)….. Parlo Inglese e ovviamente avevo pensato ad un lavoro in una caffetteria o un ristorante italiano. Ma bisogna comunque trovarsi prima lì sul posto?! Grazie cara per qualsiasi info

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      2. Guarda, personalmente ho trovato lavoro (un dottorati di ricerca) semplicemente cercando sul sito “Jobbnorge”. Senza lavoro puoi stare per tre mesi, e sicuramente avresti un po’ di tempo per tastare il territorio e provare a trovare qualcosa. Per quanto riguarda la conoscenza del norvegese, è molto spesso obbligatoria, ma dipende dal settore e dal tipo di lavoro. Per me non era richiesto, ma sicuramente per quei lavori in cui devi comunicare con dei clienti, purtroppo diventa indispensabile, anche se il 95% delle persone parla perfettamente inglese. Quindi, onestamente, un lavoro in una caffetteria sarà un po’ più difficile da trovare. Comunque il norvegese è difficile da pronunciare, ma a livello di grammatica la difficoltà è paragonabile all’inglese.

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  2. Hai scritto un bellissimo articolo, davvero complimentoni ^^ e hai c’entrato proprio il punto che mi premeva conoscere: la luce. Il freddo, purché asciutto, non mi spaventa neanche un po’. Ma la luce sì lo ammetto. Io sono toscana, e anche per me la luce è scontata e fondamentale almeno per il momento. Ma se mi trovassi bene con i norvegesi come io credo, supererei questo scoglio sono sicura 🙂 una domanda che potrà apparirti sciocca: la luce solare, a parte la sua bellezza, ha una funzione fondamentale nel nostro corpo (la sintesi della vitamina D ad esempio ). Ecco, ti ha creato dei problemi? Grazie 🙂

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    1. Ciao! Grazie per il commento gentilissimo 🙂 Prendo degli integratori vitaminici e credo lo facciano un po’ tutti qui. Non ho avuto nessun problema fisico o psicologico, solo un pò di sonno la mattina 🙂

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