Una diagnosi precoce fa salire al 90% la probabilità di guarigione dai tumori maligni della pelle.
La presenza di nei (o nevi) sulla pelle rappresenta un fattore di rischio per il melanoma. Per una diagnosi precoce del melanoma è bene seguire queste quattro semplici azioni:
In generale, devono effettuare l'autoesame e controllo dermatologico periodico e programmato, almeno una volta l'anno o secondo le indicazioni del dermatologo, le persone che presentano le seguenti caratteristiche:
Per approfondire consulta le schede: melanoma - cheratosi attinica - carcinoma baso-cellulare - carcinoma squamo-cellulare
La prima cosa da fare se si sospetta un melanoma è quella di rivolgersi al proprio medico di famiglia (medico di Medicina generale). Il medico di famiglia ha un ruolo importante nell’indirizzare i pazienti realmente a rischio di melanoma verso gli ambulatori specialistici e rappresenta quindi un primo livello nella diagnosi del melanoma.
Nella maggior parte dei casi, il paziente con nei multipli o con una neoformazione potenzialmente sospetta richiede il primo consulto al proprio medico, allo stesso modo, un "neo a rischio" potrebbe essere identificato dallo stesso sanitario nel corso di una visita fatta per altri motivi.
Sono spesso i medici di famiglia a indirizzare il paziente dal dermatologo.
L’esame clinico della cute da parte del dermatologo riveste un ruolo centrale. E’ sempre molto utile integrare l’esame clinico all’esame dermoscopico nella valutazione dei nei.
Il dermatoscopio è uno strumento che ingrandisce la lesione e impiega dispositivi che consentono di evidenziare aspetti morfologici che all'occhio esperto consentono di effettuare una diagnosi più sicura rispetto all'esame obiettivo.
E’ stato dimostrato che la dermatoscopia è in grado di incrementare la sensibilità diagnostica del melanoma anche fino al 35% rispetto alla sola osservazione ad occhio nudo. Tale miglioramento diagnostico può essere ottenuto solo se il medico specialista ha un buon livello di esperienza nell’utilizzo della metodica.
Tuttavia bisogna ricordare che la diagnosi certa può basarsi solo su un riscontro istologico. Pertanto è sempre consigliabile fare asportare i nei che il dermatologo considera dubbi e farli analizzare.
L’autoesame della cute da parte del paziente stesso o con l'aiuto del partner o di un familiare permette di osservare eventuali modifiche delle macchie della pelle.
I possibili segni che devono far sospettare un melanoma associato ad un nevo riguardano un suo cambiamento nel tempo, in particolare: l’aumento di dimensioni, il cambiamento di forma, di colore e la trasformazione.
Le caratteristiche di un neo che devono far sospettare la sua trasformazione in melanoma possono essere riassunte nella regola dell’ABCDE (Asimmetria, Bordi, Colore, Dimensioni ed Evoluzione):
L’American Academy of Dermatology ha aggiunto alla regola dell’ABCDE, l’acronimo HARMM (History, Age, Regular, Mole changing, Male gender) per allertare le persone che, più di altre, devono essere coinvolte nella prevenzione del melanoma: