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Ucraina-Russia: le news sulla guerra di oggi. Dal G7 nuove sanzioni, anche energetiche - La Stampa
The Wayback Machine - https://web.archive.org/web/20220430073813/https://www.lastampa.it/esteri/2022/04/07/news/ucrainarussia_le_news_sulla_guerra_di_oggi_7_aprile_2022-2918587/

Nel 43 esimo giorno di conflitto a essere al centro degli scontri è la zona est dell’Ucraina: il governo di Kiev invita invita i residenti delle regioni di Lugansk, Donetsk e Kharkiv ad evacuare. A Mariupol i soldati russi avrebbero allestito crematori mobili per bruciare i corpi degli abitanti uccisi. E il governo ucraino denuncia la scomparsa di più di 400 persone da Hostomel, fra le quali almeno 15 bambini. Violenze sono state denunciate anche da 25 ragazze che hanno raccontato di essere state violentate dai russi. L'Onu riferisce che sono almeno 1.563 le vittime civili dall'inizio dell'invasione, tra cui 130 bambini, tra questi anche Sasha, il bimbo di 4 anni scomparso a metà marzo a Vyshhorod. Intanto la Nato avverte: «Dobbiamo essere pronti ad un lungo confronto con la Russia, per questo dobbiamo mantenere le sanzioni e rafforzare la nostra difesa». 

Dal punto di vista economico, arrivano nuove sanzioni contro Mosca da Usa, Ue e Gran Bretagna. Nel mirino degli americani finiscono le figlie di Putin, Maria e Iekaterina, e quella di Lavrov, oltre a Sberbank e Alphabank. Biden promette gli Stati Uniti «aumenteranno l'isolamento economico di Mosca». Accordo nell'Ue per il quinto pacchetto di sanzioni, ma l'ok potrebbe arrivare solo oggi. Zelensky: «Bene le sanzioni, ma non è abbastanza». Da Mosca, che continua a parlare di «mostruosa messinscena» di Bucha e chiede una «un'indagine obiettiva e indipendente», arriva l’avvertimento: «Se l’Occidente non vorrà il gas, lo daremo ad altri». 

Il racconto: I dannati di Borodjanka, le testimonianze choc degli anziani sopravvissuti
Il reportage: Il combattente del Donbass perse una gamba in guerra: “Ma posso fare ancora molto”
L'intervista: Johannes Hahn: “Le sanzioni stanno funzionando ma sarà difficile colpire il gas”

Il caso/1: Le figlie di Putin: Katerina e Maria, vite segrete premiate con affari milionari
Il caso/2: La vergogna del saccheggio: come i loro nonni nella Germania nazista i soldati russi spogliano gli ucraini dei propri beni 
Il personaggio: Solovyov, la bocca della “verità” di Putin: “L’operazione speciale non è contro l’Ucraina, ma contro l’Occidente”
Come donare: Fondazione La Stampa Specchio dei tempi per l’Ucraina

Aggiornamento ora per ora

23.13 – Biden, “Stupri, esecuzioni e torture sono oltraggio all’umanità”
«Un oltraggio all'umanità intera». Così il presidente americano Joe Biden ha definito le prove di stupri, torture ed esecuzioni commessi in Ucraina dalle forze russe.

23.10 – Zelensky, russi raccolgono cadaveri Mariupol, li usano per propaganda
«Ci sono sempre più informazioni che i propagandisti russi stanno preparando, per così dire, una risposta speculare. Tra lo shock di tutte le persone normali per quello che hanno visto a Bucha, mostreranno le vittime a Mariupol come se non fossero stati i militari russi a ucciderli, ma i difensori ucraini della città». Così il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio, secondo Interfax. «Gli occupanti - ha detto - raccolgono i cadaveri nelle strade, li portano fuori e possono usarli da qualche altra parte secondo gli scenari di propaganda sviluppati. Abbiamo a che fare con invasori a cui non è rimasto più nulla di umano. Per giustificare i propri omicidi, prendono i morti come decorazioni, come oggetti di scena di propaganda. E questo è un crimine di guerra separato, di cui ogni propagandista russo sarà responsabile».

23.05 – Zelensky, “Ci servono armi pesanti, Russia pronta a usare il nucleare”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che sono necessarie armi pesanti per sconfiggere la Russia. Se Mosca vede che l'Ucraina e i suoi alleati sono deboli, ha detto Zelensky, allora userà qualsiasi tipo di armi, compresa quella nucleare. Lo riporta il Kiev Independent.

23.00 – Biden plaude a Onu, con guerra di Putin la Russia è paria
Joe Biden plaude alla decisione dell'Onu di espellere la Russia dal Consiglio dei diritti umani. «È un significativo passo da parte della comunità internazionale per dimostrare ulteriormente come la guerra di Putin abbia reso la Russia un paria internazionale», afferma Biden, sottolineando che «le forze russe stanno commettendo crimini di guerra. Le immagini di Bucha e di altre aree dell'Ucraina sono orribili».

22.35 – Zelensky: a Borodyanka "ancora peggio" che a Bucha
La situazione a Borodyanka, vicino a Kiev, è «ancora più terribile» che a Bucha. Lo ha denunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «Ci sono più vittime» in questa piccola città che in quella di Butcha, entrambe a Nord-Ovest della capitale Kiev e di recente tornate sotto controllo ucraino, ha detto Zelensky nel suo tradizionale video messaggio serale. «Ogni crimine sarà punito e ogni carnefice sarà trovato», ha detto. Poco prima, il procuratore generale ucraino Irina Venediktova aveva annunciato il ritrovamento di 26 corpi sotto le macerie di due condomini bombardati a Borodyanka, una cittadina che prima della guerra contava poco più di 13.000 abitanti. Secondo le autorita' locali i dispersi sono 200.

22.32 – A Irpin corpifuoco fino all’11 aprile
Le autorità di Irpin hanno imposto un coprifuoco di tre giorni in città, dalle 21 di questa sera fino alle 9 dell'11 aprile. Lo ha annunciato il consiglio comunale, spiegando che l'ingresso in città sarà completamente chiuso.

22.17 – Il sindaco fili russo a Mariupol: 5 mila civili uccisi
Sono «cinquemila i civili uccisi a Mariupol» a causa di combattimenti e bombardamenti. Lo denuncia il nuovo sindaco filo russo della città, Konstantin Ivashchenko, citato dall'agenzia di stampa Tass. Secondo Ivashchenko circa 250mila residenti hanno lasciato la città. «Sì, il deflusso continua, ma sono sicuro che ne siano rimaste 300mila», ha aggiunto.

22.12 – L’Ue proporrà sblocco 500 milioni per aiuti militari a Kiev
L'Ue proporrà di aumentare il fondo per il sostegno militare all'Ucraina con ulteriori 500 milioni portandolo a 1,5 miliardi di euro. Lo ha annunciato in un tweet il presidente del Consiglio Ue Charles Michel scrivendo di «sostenere» la proposta dell'Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell, sull'aumento del fondo European Peace Facility. L'ok spetta ai Paesi membri dell'Unione.

22.08 – Kiev, 500mila persone registrate come sfollati interni
Dall'invasione russa iniziata il 24 febbraio in Ucraina, oltre 500mila persone sono state formalmente registrate come sfollati interni nel Paese in guerra. Il primo ministro Denys Shmyhal ha affermato che lo stesso numero di cittadini è tornato nel Paese dall'estero, ma altri "milioni di ucraini rimangono in altri paesi". Lo ha riferito Kyiv Indipendent. Secondo le Nazioni unite, oltre 4 milioni di ucraini sono fuggiti all'estero, mentre si pensa che altri 6,5 milioni di persone siano sfollati interni.

22.01 – Ambasciatore lituano è tornato a Kiev,presto anche lettone. Secondo i media ucraini, il diplomatico di Vilnius è il primo
L'ambasciatore della Lituania in Ucraina, Valdemaras Sarapinas, è tornato a Kiev oggi, dopo aver lavorato per oltre un mese da Leopoli nell'ovest del Paese. Lo rendono noto i media ucraini secondo i quali il diplomatico di Vilnius è il primo a rientrare nella capitale. Il ministro degli Esteri lettone, Edgars Rinkevics, ha invece annunciato su Twitter che l'ambasciata della Lettonia a Kiev ha ripreso le sue attività e che l'ambasciatore vi farà rientro presto dopo consultazioni a Riga. 

21.51 – Zelensky: “Importante sospensione Russia da Consiglio Onu diritti umani”
«La sospensione della Federazione russa dal Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani è un passo importante. Questa è un'altra punizione per l'aggressione della Russia contro l'Ucraina». Lo ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter, dicendosi «grato per la solidarietà dei partner. Dobbiamo continuare a esercitare una pressione coordinata sulla Russia in tutti i forum internazionali. Costringiamo la Russia a cercare insieme la pace!».

21.45 – Congresso Usa sospende relazioni commerciali con Russia e import petrolio
Il Congresso americano ha approvato a stragrande maggioranza la sospensione dei rapporti commerciali con la Russia e dell'importazione del suo petrolio. La decisione del Congresso arriva dopo il via libera del Senato. Ora spetterà al presidente americano Joe Biden convertirle in legge. 

21.26 – Sottosegretario Onu: “Non sono ottimista sul cessate il fuoco”
«Non sono ottimista» su un cessate il fuoco tra Ucraina e Russia, «penso che non sarà facile, perché le due parti, per quanto ne so, hanno poca fiducia l'una nell'altra». Lo ha detto il sottosegretario generale per gli Affari umanitari e coordinatore dei soccorsi di emergenza delle Nazioni unite, Martin Griffiths, dopo colloqui di alto livello a Mosca e Kiev. Griffiths ha fornito la propria valutazione in un'intervista ad Associate Press a Kiev, dopo colloqui con il premier Denys Shmyhal e altri alti funzionari. In precedenza, aveva incontrato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, a Mosca.

21.19 – Tymoschenko: "Oggi evacuate 4.676 persone"

Il vice capo di gabinetto Kyrylo Tymoschenko fa sapere che le persone evacuate oggi dall’Ucraina sono state 4676. Con le proprie auto sono arrivate da Mariopol a Zaporizhzhia 1205 persone. Da Berdyansk, Pologhy, Vasylkivka, Melitopol 2051 persona, con gli autobus sono state evacuate nella regione di Luhansk 1420 persone da Lysychansk, Severodonetsk, Rubizhne, Kreminne.

21.17 – Gabrielli: non sottovalutiamo rischio attentati in Italia
Episodi come l'incendio alla villa di Menaggio del giornalista televisivo russo Vladimir Solovyev, sostenitore di Putin, sono «una spia di qualcosa che sta covando sotto la cenere e che è all'attenzione forze delle forze di polizia e soprattutto del nostro apparato di intelligenza». Lo ha detto a “Stasera Italia" su Rete4 Franco Gabrielli, ex capo della Polizia e direttore generale della sicurezza pubblica. Rispondendo a una domanda del giornalista Fausto Biloslavo sul rischio di attentati anti russi nel nostro paese, Gabrielli ha risposto: «tutto dipenderà dall'escalation, dalla durata della guerra, dalle cose che avverranno in Ucraina e nelle zone circostanti. Questo rischio non va amplificato ma nemmeno sottovalutato, perché purtroppo c'è sempre qualcuno che passa dalla critica alla critica delle armi, quindi bisogna stare molto attenti».

21.15 – Procura, trovati 26 corpi sotto macerie a Borodyanka
Il procuratore generale dell'Ucraina , Iryna Venediktova, ha riferito che sono stati trovati 26 corpi sotto le macerie di due edifici nella città di Borodyanka, a ovest di Bucha, dove le autorità locali avevano denunciato 200 dispersi. Venediktova non ha spiegato se siano state stabilite le cause della morte, ma ha accusato le truppe russe di aver effettuato attacchi aerei sulla città, che è stata ripresa sotto il controllo ucraino dopo il ritiro delle truppe russe.

21-.06 – Aiea, trincee russe vicino alla centrale di Chernobyl
L'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, ha detto di essere a conoscenza di filmati di droni che mostrerebbero la presenza trincee realizzate dalle truppe russe vicino alla centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina. Su Twitter l'Aiea si è detta a pronta visitare il sito presso il sito prima possibile per valutare la situazione delle radiazioni e fornire un'altra assistenza per la sicurezza centrale nucleare.

21.05 – Michel, Ue porterà sostegno militare a 1,5 miliardi
L'Unione europea porterà a 1,5 miliardi di euro il sostegno militare per l'Ucraina. Lo annuncia in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in cui ringrazia l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, di aumentare il fondo di 500 milioni. La proposta deve essere approvata dagli Stati. I ministeri degli Esteri dei Ventisette si riuniranno lunedì e quella potrà essere l'occasione.

21.00 – Gabrielli: a Bucha eccidio, cautela a responsabilità
«Riteniamo al momento che a Bucha ci sia stato un eccidio. Sulle responsabilità dobbiamo essere molti attenti, cauti. L'adesione alla credibilità di una narrazione può essere devastante. Atteniamoci ai fatti ed è importante la presenza dei giornalisti sul campo, l'informazione libera che trasmette, sensazioni immagini, testimonianze». Lo ha detto l'Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli, al programma “Stasera Italia” su Rete 4.

20.39 – Accordo politico Ue su quinto pacchetto sanzioni contro la Russia
Gli ambasciatori degli Stati Ue, riuniti nel Coreper, hanno raggiunto l'accordo politico sul quinto pacchetto sanzioni. Serve ora l'accordo formale delle capitali che verrà raccolto mediante procedura scritta la cui scadenza è fissata per domani alle 10.
20.32 – Aggredito in treno direttore Novaya Gazeta, Muratov
Il direttore del giornale russo critico del Cremlino, Novaya Gazeta, Dmitri Muratov, anche vincitore del Premio Nobel per la Pace, è stato aggredito con vernice a olio e acetone da una persona sconosciuta mentre era in treno da Mosca a Samara.

Lo stesso Muratov lo ha denunciato i suoi sociali postando una sua foto allo specchio imbrattato di rossa.

20.24 – Nato, daremo più armi a Kiev per seconda fase guerra. Nel sud-est sarà conflitto diverso, più convenzionale e vasto
«Non fornirò dettagli su quale alleato stia facendo cosa agli ucraini, ma il diverso tipo di guerra che nella seconda fase richiederà altre necessità da parte dell'esercito ucraino: sostegno il degli alleati cambierà a seconda E posso provvedere che gli alleati forniranno più armi all'Ucraina secondo le sue esigenze in questa fase della guerra, insieme ad aiuti umanitari e finanziari». Lo ha detto vicesegretario della Nato, Mircea Geoana, a Piazzapulita in onda stasera, spiegando che nelle settimane nel sudest ci «sarà un altro tipo di guerra, più convenzionale e su scala più vasta».

20.21 –  G7 annuncia nuove sanzioni economiche contro Mosca
Il G7 ha nuove sanzioni economiche e finanziarie contro la Russia. Lo si legge in un comunicato. I leader, denunciando le «terribili atrocità da parte delle forze armate russe» contro i civili in Ucraina , hanno concordato di vietare «nuovi settori in chiave dell'economia russa, compreso il settore energetico», di ampliare i divieti all'esportazione di determinati beni e di osare un ulteriore giro di vite su banche e società statali russe. Verranno aumentate anche le misure «contro le élite ei loro familiari che sostengono il presidente Putin nel suo sforzo bellico».

20.15 – Vice Segretario Nato: “Russia non ha abbandonato l’ambizione di occupare tutto il Paese”
«Non abbiamo indicazioni che la Russia abbia rinunciato all'ambizione principale di occupare tutta l' Ucraina». Lo ha detto il vice segretario generale della Nato, Mircea Geoana, in una intervista a Piazzapulita che andrà in onda alle 21.15 su La7.

19.52 – Consigliere Zelensky: “Guerra ha mostrato chi è nostro amico e chi no”
«Questa guerra ha mostrato chi è chi. Com'è davvero l'esercito russo e com'è quello ucraino. Chi sono i nostri amici e chi non lo sono mai stati. Siamo grati a chi, insieme a noi, si oppone a questo male. A chi accoglie la nostra gente e aiuta con soldi o armi. La nostra vittoria sarà la vostra vittoria». Lo ha scritto il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak.

Colpito il deputato ucraino filorusso Viktor Medvedchuk, amico personale di Putin: sequestrati i beni e perse le sue tracce

19.42 – Mosca vara sanzioni contro l'Australia e la Nuova Zelanda
Il governo russo ha confermato oggi l'adozione di una serie di sanzioni contro esponenti politici di Australia e Nuova Zelanda, compresi i rispettivi primi ministri, Scott Morrison e Jacinda Ardern, come risposta alle misure imposte da entrambe le nazioni in seguito all'invasione russa dell'Ucraina. Per quanto riguarda l'Australia, la Russia ha vietato l'ingresso nel Paese a un totale di 228 rappresentanti politici e parlamentari, tra cui Morrison, il vicepremier Barnaby Joyce, e il ministro degli esteri, Marise Payne. Mosca ha inoltre pubblicato una «lista nera» di 130 rappresentanti politici neozelandesi a cui è stato vietato l'ingresso in Russia. Oltre ad Ardern, il governatore generale Cindy Kiro; il vicepremier, Grant Robertson, e il ministro dell'Interno, Jan Tinetti. Il Cremlino ha assicurato che, in futuro, la lista verrà estesa a militari, uomini d'affari e persino media di entrambi i Paesi che, secondo Mosca, «contribuiscono a incitare un atteggiamento negativo» nei confronti della Russia.

Una notte con la polizia ucraina che stana i sabotatori russi a Kharkiv

19.41 – Il Montenegro espelle 4 diplomatici russi
Il Montenegro ha dichiarato 4 diplomatici russi '”persona non grata” dando loro 7 giorni di tempo per lasciare il paese. La nota formale, hanno reso noto le autorità di Podgorica, è stata consegnata oggi all'ambasciatore russo.

Rischio default per la Russia e stop dell'acquisto del gas dell'Italia: cosa sta succedendo e quello che può accadere

19.24 – G7: nuove sanzioni contro la Russia, colpito anche il settore energetico
Il G7 ha annunciato delle nuove sanzioni economiche e finanziarie contro la Russia, in risposta all'escalation dell'invasione dell'Ucraina. Vietati «i nuovi investimenti in settori chiave dell'economia russa, compresa l'energia», si legge nel comunicato del G7. Inoltre, imposte «sanzioni supplementari contro il settore della difesa» e contro le «élite» che sostengono la guerra, decisa dal presidente Vladimir Putin.

19.08 – Russia bombarda ferrovia Donetsk, bloccati treni per evacuazione
Un attacco aereo russo ha colpito una ferrovia vicino alla stazione di Barvinkove, nell'oblast di Donetsk, bloccando la partenza di tre treni per l'evacuazione dei civili. Lo ha riferito la testata ucraina Hromadske. Migliaia di persone che avrebbero dovuto essere evacuate sui treni sono alla stazione. Secondo quanto riferito, era l'unica uscita ferroviaria controllata dall'Ucraina dalla parte settentrionale della regione di Donetsk.

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19.04 – Governatore Sumy: "Un muro al confine con la Russia dopo la vittoria”
«Dopo la vittoria bisogna costruire un vero muro alto 5 metri al confine con la Russia e una linea di difesa con la continua presenza dei militari per evitare un nuovo possibile attacco». Lo ha detto Dmytro Zhyvytskyy governatore della regione di Sumy.

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19.03 – Pesov: “Militari Kiev usano civili come scudi umani”
«I militari ucraini usano civili come scudi umani». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in una intervista a Sky News sostenendo che i soldati di Kiev «si stanno coprendo con i civili e non li lasciano fuggire dalle città». Dall'inizio della guerra della Russia con l'Ucraina, ha aggiunto Peskov, le forze del Cremlino "non hanno mai bombardato obiettivi civili», ma «hanno sempre e solo usato missili di precisione per colpire infrastrutture militari in Ucraina».

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18.58 – Russia a Onu: “Ci difenderemo con ogni mezzo legale”
Il Cremlino è «dispiaciuto» per il voto a maggioranza qualificata dell'Assemblea generale che ha oggi sospeso la Russia dal Consiglio dei Diritti Umani dell'Onu, ma ribadisce che Mosca continuerà a «difendersi» sulla scena internazionale. Lo ha detto a Sky News Uk il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitri Peskov. «La Russia continuerà a difendersi con tutti i mezzi legali» a sua disposizione, ha tagliato corto Peskov interpellato al riguardo, e a manifestare il proprio punto di vista rispetto alla crisi ucraina.

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18.57 – La Bielorussia vuole essere coinvolta nei colloqui di pace
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha chiesto una partecipazione del suo paese ai colloqui per mettere fine ai combattimenti nella vicina Ucraina. «Vediamo questa come una guerra che si sta svolgendo proprio alle nostre porte e sta avendo un impatto molto serio sulla situazione nel nostro paese», ha affermato Lukashenko. «Questo è il motivo per cui non dovrebbero esserci accordi separati alle spalle della Bielorussia», ha aggiunto, secondo quanto riporta la Bild.

18.56 – Cremlino ammette: “Perdite significative” fra soldati russi
Le forze russe hanno subito «perdite significative» in Ucraina. Lo ha ammesso a Sky News Uk il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, parlandone come di «una tragedia» ma senza indicare numeri. Peskov ha tuttavia insistito a negare che «l'operazione speciale» di Mosca non stia andando secondo i piani, liquidando il ripiegamento dalla regione di Kiev come «un gesto di buona volontà» fatto per favorire i negoziati. Ha poi ribadito su tutta la linea le accuse ai «nazionalisti ucraini» su crimini di guerra e uso di «civili come scudi umani»; mentre ha escluso che Vladimir Putin possa essere mai processato da una corte internazionale.

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18.54 – Cina: "Non possiamo chiedere tregua e trasportare armi"
Duro monito della Cina contro l'invio di armi all'Ucraina e contro le sanzioni alla Russia, poche ore dopo la richiesta alla Nato del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, di «armi, armi e armi» per difendere il proprio Paese dall'aggressione dei soldati di Mosca. «Non possiamo gridare al cessate il fuoco per fermare la guerra mentre trasportiamo continuamente un gran numero di armi e attrezzature avanzate per intensificare ulteriormente la guerra», ha detto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, nel corso di un colloquio telefonico avuto con Emmanuel Bonne, consigliere diplomatico del presidente francese Emmanuel Macron. «Non possiamo rivendicare il sostegno al dialogo e ai colloqui di pace, mentre imponiamo sanzioni unilaterali senza una linea di fondo per stimolare un'ulteriore intensificazione dei conflitti», ha aggiunto il ministro degli Esteri cinese, citato in una nota della diplomazia di Pechino.

18.45 – Peskov: “Svezia e Finlandia in Nato non è minaccia a Russia”. Portavoce Cremlino: “Ci eravamo preparati da un anno a sanzioni”
Un ulteriore allargamento della Nato a Paesi come la Svezia o la Finlandia non rappresenterebbe di per sé agli occhi della Russia quella minaccia esistenziale che il governo di Vladimir Putin ha indicato come precondizione per l'ipotetico uso di armi nucleari. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, a Sky News Uk. Peskov ha escluso che anche le sanzioni possano essere considerate una minaccia esistenziale, sottolineando come la Russia vi abbia convissuto «negli ultimi 20 anni» continuando a crescere e come si fosse «preparata da un anno» all'escalation di ritorsioni occidentali innescata dagli avvenimenti in Ucraina.

18.44 – Ue, pagamento gas in rubli è per aggirare sanzioni. Von der Leyen: “Condotta analisi giuridica approfondita”
«Riteniamo che questa proposta» di Vladimir Putin di richiedere il pagamento delle forniture di gas in rubli «non sia solo ad alto rischio per le aziende interessate ma anche un modo per aggirare le sanzioni esistenti». Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Stoccolma, precisando che Bruxelles ha condotto «un'analisi giuridica molto approfondita del decreto» del Cremlino.

18.43 – Cremlino: “Speriamo operazione raggiunga obiettivi e finisca presto”

18.39 – Cremlino: “Non riconosciamo Corte Penale Internazionale”

18.25 – Pesov: “Kiev diventata anti-Russia dopo golpe illegale del 2014”
«L'Ucraina è diventata anti-Russia» nel 2014, dopo un«colpo di stato illegale». Lo ha detto il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov, a Sky News. Dal 2014, ha detto, «tutto ciò che è accaduto in Ucraina era mirato contro il nostro paese», ma la Russia è da «decenni» che si «preoccupa per la nostra sicurezza».

18.24 – Blinken: “Gas russo alimenta guerra, Ue sia autonoma”
«Per molti anni abbiamo visto un aumento della dipendenza in Europa dal gas e dal petrolio dalla Russia, ma quello che vedo ora è un impegno per concludere quella dipendenza. Vediamo ancora e ancora come la Russia usa l'energia come un'arma, come una leva politica e, ovviamente, i profitti che riceve dalla vendita di energia aiutano ad alimentare l'aggressione dell'Ucraina». Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, al termine della riunione a Bruxelles dei ministri degli Esteri dalla Nato. «La mia forte convinzione è che gli europei ora sono determinati a concludere questa dipendenza», ma «occorre mettere in campo le necessarie alternative», ha aggiunto Blinken che ha poi ricordato il recente accordo Usa-Ue per la fornitura di gas naturale liquefatto.

18.21 – Cremlino: “Pronti a creare condizioni per negoziati”
«La Russia è pronta a creare condizioni confortevoli per continuare i negoziati con l'Ucraina». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, dopo che oggi di fatto si è certificato un nuovo stallo dei colloqui di pace tra le delegazioni. Lo riporta Ria Novosti.

18.20 – Cremlino: “Mariupol sarà liberata presto. Strage ospedale un falso, e anche immagini satellite da Bucha”
Mariupol sarà «liberata dalle forze russe presto». Lo ha detto il portavoce del Cremlino in un'intervista a Sky News Uk, durante la quale ha definito ancora una volta «falsa» la ricostruzione dell'attacco contro l'ospedale della città. Peskov ha insistito a bollare come il frutto di «fake news» e di «bugie» spacciate dagli ucraini anche le accuse alle truppe di Mosca basate sulle immagini riprese a Bucha: avanzando fra l'altro sospetti sulla data delle immagini satellitari, diffuse da una società che – ha sostenuto di fronte alle contestazioni del giornalista britannico che gliele mostrava – ha legami «con il Pentagono».

18.19 – Blinken: “Forniremo armi di cui hanno bisogno”
«Forniremo agli ucraini le armi di cui hanno bisogno, abbiamo ascoltato le loro richieste e abbiamo un forte senso di urgenza». Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, al termine della riunione dei ministri degli Esteri della Nato a Bruxelles.

18.17 – Blinken: “Uccisi ‘per ripulire’; 410 corpi a Bucha”
«A Bucha una donna ha raccontato come i soldati russi hanno forzato lei e altre quaranta persone in una piccola piazza. I soldati hanno preso cinque giovani e ha ordinato loro di mettersi in ginocchio. Quindi un soldato russo ha sparato uno di loro alla testa. Poi si è rivolto verso gli altri e ha detto: questa è sporcizia, siamo venuto a ripulirvi». Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, al termine della riunione a Bruxelles dei ministri degli Esteri dalla Nato. «Questa è la storia di una sola persona, ma secondo il procuratore generale dell'Ucraina sono già stati rinvenuti 410 corpi di civili uccisi in quella sola città», ha aggiunto Blinken.

18.12 – Kuleba: “Grato per voto Onu”
«Il diritto della Russia di essere membro del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite è appena stato sospeso. I criminali di guerra non hanno posto negli organismi delle Nazioni Unite volti a proteggere i diritti umani. Grato a tutti gli Stati membri che hanno sostenuto la risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e hanno scelto il lato giusto della storia». A scriverlo, su Twitter, è stato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

18.09 – Blinken: “Finora dagli Usa 1,7 mld dollari in armi”
«Dall'inizio dell'invasione gli Stati Uniti hanno fornito all'Ucraina 1,7 miliardi di dollari in assistenza militare». Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, al termine della riunione dei ministri degli Esteri della Nato a Bruxelles. «E da gennaio dell'anno scorso sono 2,4 miliardi di dollari», ha aggiunto.

18.08 – Identificato generale russo che guidò attacco a Zaporizhzhya
È stato identificato dagli ucraini il generale russo che ha guidato l'attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhya. Lo ha annunciato su Telegram Energoatom, l'azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel territorio del Paese. «Il maggiore generale Oleksiy Yuriyovych Dombrovsky ha guidato il sequestro della centrale nucleare di Zaporizhzhya mettendo in pericolo metà del mondo e commettendo atti di terrorismo nucleare. Ha anche dato ordini di fuoco sulla centrale nucleare e sulle aree residenziali di Energodar», si legge nel post.

18.05 – La Cina all'Onu, non politicizzate i diritti umani
«Il dialogo e il negoziato sono l'unica via per uscire dalla crisi in Ucraina. Ci opponiamo fermamente alla politicizzazione delle questioni relative ai diritti umani». Lo ha detto l'ambasciatore cinese all'Onu, Zhang Jun, dopo il voto sulla sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani. Pechino è tra i Paesi che ha votato no. «Questa risoluzione non è stata redatta in modo aperto e trasparente», ha aggiunto, sottolineando che la mossa «aggrava le divisioni tra gli Stati membri, aggiunge benzina al fuoco, e non aiuta i colloqui di pace».

18.04 – Blinken alla Nato: “Insieme aumentiamo sostegno Kiev”
«Insieme aumentiamo il sostegno all'Ucraina» e «insieme aumentiamo la pressione sulla Russia». Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, al termine della riunione dei ministri degli Esteri della Nato a Bruxelles.

17.57 – Zelensky: "Grecia faccia il possibile per salvare persone a Mariupol"
La Grecia «usi la sua influenza come membro dell'Unione europea per salvare le persone rimaste intrappolate a Mariupol», si tratta di quasi 100mila persone. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un collegamento video con il Parlamento greco, chiedendo ai deputati di «fare il possibile per salvare chiunque possiamo». A Mariupol vive una numerosa comunità greca, come ha spiegato il ministro degli Esteri greco Nikos Dendias, anticipando che Atene chiederà alla Corte penale internazionale di indagare sui «crimini di guerra» commessi nella città portuale.

17.55 – 2,55 milioni di rifugiati entrati in Polonia
Circa 2,55 milioni di persone in fuga dalla guerra in Ucraina si sono rifugiate in Polonia dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio. Nella sola giornata di ieri sono state registrate 23.400 persone, un aumento del 16% rispetto al giorno prima. Ad annunciarlo è stata la guardia di frontiera polacca su Twitter. Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha ringraziato i rappresentanti dei governi locali in un incontro a Varsavia per la loro cooperazione nell'opera di assistenza ai rifugiati. «Stiamo affrontando la più grave crisi di rifugiati dalla seconda guerra mondiale», ha affermato, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa polacca Pap. «La Polonia vuole dare ai rifugiati ucraini un po’ di normalità», ha aggiunto sottolineando l'importanza di una «cooperazione tra governo e comuni».

17.53 – Ministero Interno chiede aiuto a cittadini per sgomberare le macerie di Borodyanka
Il ministero dell'Interno ucraino invita tutti gli ucraini a unirsi e dare una mano per sgomberare le macerie a Borodyanka, nella regione di Kiev. A questo scopo, è stato creato un apposito sito web in cui le persone possono registrarsi come volontari. «Il servizio nazionale per le emergenze continua a lavorare ma ci servono altre persone», dice il consigliere del ministro dell'Interno Anton Gerashchenko, presentando l il progetto di volontariato pubblico "Dobrobati" (https://www.dobrobat.in.ua/borodyanka/).

17.40 – Governatore Luhansk: “Distrutti tutti gli ospedali della regione”
Ogni struttura sanitaria è stata bombardata e danneggiata nell'oblast di Luhansk. Le forze russe attaccano deliberatamente gli ospedali in modo che i feriti «non abbiano la possibilità di sopravvivere». Lo denuncia il governatore Serhiy Haidai, stando a quanto riporta Kyiv Independent.

17.38 – Mosca: Accuse su armi nucleari totalmente irrazionali
Le affermazioni occidentali su presunti piani della Russia di utilizzare armi nucleari in Ucraina «non hanno assolutamente alcuna base razionale». Lo ha affermato il ministero degli Esteri di Mosca citato dalla Tass.

17.35 – Restrizioni Usa su 3 compagnie aeree russe Per violazione dei controlli sull'export Usa
Gli Usa impongono restrizioni per impedire che tre compagnie aeree russe acquistino velivoli stranieri, componenti e servizi di manutenzione. Il dipartimento del commercio arriva dopo che Aeroflot, Azur Air e UTair hanno violato i controlli sull'export introdotti dall'amministrazione Biden per punire Mosca per la sua invasione dell'Ucraina. La mossa prende di mira le intere compagnie.

17.33 – Oms: “Ci prepariamo anche a scenario attacco chimico”
L'Organizzazione mondiale della Sanita' (Oms) si sta preparando a possibili «attacchi chimici» in Ucraina, secondo quanto dichiarato dal capo della sezione europea dell'agenzia Onu, Hans Kluge. In un briefing tenuto Leopoli, Kluge – secondo quanto riporta la Reuters - ha sottolineato che «date le incertezze rispetto alla situazione attuale, non ci sono garanzie che la guerra non peggiorerà». «L'Oms sta considerando tutti gli scenari e preparandosi a diverse eventualità che potrebbero colpire il popolo ucraino, dal trattamento di un numero massiccio di vittime, agli attacchi chimici».

17.30 – Rettrice università di Kharkiv: “Le perdite sono significative, ma non molliamo”

17.29 – Arcivescovo Kiev: “A Mariupol crematori mobili per bruciare corpi innocenti”
«Abbiamo appreso che a Mariupol, la nostra città dei martiri – insieme alla sua artiglieria, i missili e le armi pesanti – la Russia ha portato anche crematori mobili in cui giorno e notte bruciano i corpi di innocenti civili uccisi». Lo denuncia l'arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevchuk nel suo videomessaggio quotidiano. «Con questa aggressione, insieme al suo esercito, la Russia – dice Shevchuk nel 43esimo giorno di guerra in Ucraina – ha portato nelle nostre terre la morte, la logica della morte e della guerra, la logica della distruzione. L'Europa ha visto questo tipo di crematori vicino alle città civili solo durante la seconda guerra mondiale. A Maidanek... ad Auschwitz e in altri campi di concentramento nazisti. Il fumo del crematorio, dunque, sale di nuovo in cielo nella terra ucraina». «Questa ideologia della soluzione definitiva, e cioè della distruzione del popolo ucraino che conta quasi 60 milioni, – osserva Shevchuk – ripete i modelli nazisti, sono le morti che avvengono per mano del potere che vuole instaurare un nuovo ordine».

17.18 – Mosca: Per alcuni paesi Ue difficile rinunciare a carbone russo
«Ci sono paesi che utilizzano pesantemente il carbone russo nelle loro importazioni, ci sono paesi che hanno un piccolo volume di importazioni, una piccola percentuale. Ovunque la situazione è diversa. Dove c'è una grande dipendenza, sarà difficile rifiutare immediatamente la fornitura di carbone russo». Lo ha detto il vice primo ministro russo Alexander Novak. Lo riporta la Tass.

17.17 – Da Usa rifornimenti rapidi grazie a legge usata per sconfiggere Hitler
Per consentire al presidente americano Joe Biden di inviare in modo più efficiente armi e altri rifornimenti in Ucraina, il Senato Usa ha approvato all'unanimità un'importante legislazione per rilanciare un programma dell'era della Seconda guerra mondiale. Lo riporta Politico. La legge è nota come Lend-Lease: il programma, creato durante la Seconda guerra mondiale, è stato visto come un punto di svolta nel conflitto per sconfiggere Hitler, poiché ha consentito agli Stati Uniti di rifornire rapidamente gli alleati senza ostacoli procedurali dispendiosi in termini di tempo.

17.15 – India: Nessuna pressione da Occidente sulla Russia
L'India dichiara di non avere ricevuto pressioni dall'Occidente per i suoi rapporti economici con la Russia, e conferma discussioni in corso per il meccanismo di pagamento da utilizzare negli scambi bilaterali. Lo ha confermato il portavoce del ministero degli Esteri indiano, Arindam Bagchi, nel corso di un incontro con la stampa, dopo la visita a Delhi del ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante la quale India e Russia hanno discusso anche del possibile acquisto da parte dell'India di greggio russo a un prezzo di sconto rispetto ai livelli precedenti all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, e dell'utilizzo delle valute locali nei contratti. «Non pensiate che ci sia una simile pressione. I colloqui sulle sanzioni vanno avanti ma non riguardano l'intero commercio», ha detto il portavoce, citato dai media indiani. «Molti scambi vanno avanti, e anche il commercio di greggio. Il nostro focus è mantenere e stabilizzare le nostre relazioni economiche con la Russia». L'india, ha proseguito, è stata «molto aperta» riguardo alle proprie relazioni con la Russia, e per quanto riguarda la questione dei pagamenti, «sono in corso discussioni per vedere che tipo di meccanismo possa funzionare nelle circostanze attuali».

17.11 – Parolin: “Si lavora su incontro Papa-Kirill ma nulla è deciso”
Per quanto riguarda un eventuale incontro con il patriarca di Mosca, Kirill, «era stata già avviata una certa programmazione», e «da quanto ho capito, si continua in questa preparazione», con la ricerca «di un terreno neutro». Così il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, a margine di un evento alla Radio Vaticana, come riportato da Vatican News. «Questa è la condizione. Ma non c'è niente di deciso. Si sta lavorando, da parte nostra, soprattutto il Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, che è il dicastero competente», ha aggiunto.

17.10 – Turchia: “Immagini Bucha vergogna per umanità”
Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, parlando a margine della ministeriale Esteri della Nato a Bruxelles, ha definito «vergognose per l'umanità» le immagini di Bucha e ha detto che hanno danneggiato i negoziati. I colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev «dovrebbero comunque continuare», ha aggiunto Cavusoglu, citato dal quotidiano turco Hurriyet.

17.08 – Mosca incrimina ufficiali Kiev per violenze su prigionieri
Due ufficiali di Kiev sono stati incriminati dal dipartimento investigativo militare russo per violenze sui prigionieri. Lo riporta Ria Novosti. Secondo Mosca un soldato fatto prigioniero «contrariamente a quanto richiesto dalla Convenzione di Ginevra che vieta i maltrattamenti e la tortura è stato ripetutamente colpito alla testa con pugni, un mattone, una pistola e minacciato di omicidio».

17.05 – Stoltenberg: “Aumenteremo il sostegno a Kiev”
Nella ministeriale Esteri della Nato «abbiamo concordato di aumentare la cooperazione con gli alleati dell'Asia Pacifico», perché la crisi ucraina «ha ramificazioni globali», e che «dobbiamo rafforzare ulteriormente il nostro sostegno all'Ucraina», che deve fronteggiare «l'invasione russa». Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, al termine della ministeriale a Bruxelles. 

16.50 – Sindaco Bucha, 90% morti hanno ferite da arma fuoco
Circa il 90% dei civili uccisi nella città ucraina di Bucha ha riportato ferite da arma da fuoco. Lo ha detto il sindaco Anatoly Fedoruk a Deutsche Welle, stando alla Dpa. Finora sono stati ritrovati 320 cadaveri. «Ma questo numero sta aumentando ogni giorno», ha aggiunto Fedoruk. Il sindaco ha detto di aver assistito a diverse situazioni in cui i soldati russi hanno ucciso civili ucraini. «I russi hanno aperto il fuoco su diversi veicoli a un posto di blocco. Una donna incinta e due bambini sono stati uccisi in un’auto - ha precisato il primo cittadino -. La cosa più importante è che i criminali che hanno commesso questo siano assicurati alla giustizia». 

16.40 – Kiev all’Onu: “Prendere decisione giusta o sarà colpa vostra”
«Sarà un buon voto con un buon risultato. Tutti in Assemblea Generale hanno la possibilità di prendere la decisione moralmente giusta. Se non lo fanno è colpa loro, e devono incolpare loro stessi». Lo ha detto l’ambasciatore dell’Ucraina all’Onu, Sergiy Kyslytsya, prima del voto per sospendere la Russia dal Consiglio dei diritti umani di Ginevra.

16.35 – Kiev, probabile nuovo attacco sulla capitale dopo il Donbass
È probabile che la Russia rinnovi l’attacco a Kiev se prenderà il Donbass. Lo ha affermato il vice capo di stato maggiore delle forze di terra ucraine, Oleksandr Gruzevich, nel corso di un briefing online, secondo quanto riporta il Guardian. «È probabile che il nemico non abbia rinunciato all'obiettivo di un secondo attacco a Kiev: esiste una tale minaccia», ha rilevato. Secondo il viceministro della difesa ucraino, Hanna Malyar, l'obiettivo a lungo termine della Russia è quello di conquistare tutta l'Ucraina nonostante nel breve termine punti all'est del Paese. 

16.30 – Kiev: “Sloviansk e Kramatorsk zone chiave in questa fase”
La «situazione più difficile» che l'Ucraina deve affrontare ora è nell'est del Paese. Lo ha rilevato Vadym Denysenko, consigliere del ministro dell'Interno ucraino. "Nella regione di Lugansk, nelle zone di Rubizhne e Popasna, si assiste alla distruzione delle città. Purtroppo i russi continuano a fare tutto quello che facevano prima a Kharkiv, Sumy, Chernihiv, ossia distruggere le infrastrutture civili", ha spiegato, secondo quanto riporta la Cnn. Il funzionario ha aggiunto che la situazione è "molto difficile nella direzione di Sloviansk e Kramatorsk", ha detto Denysenko. "Sono i punti chiave in questa fase della guerra". L'Institute for the Study of War, un think tank con sede a Washington, stima che i recenti progressi delle forze russe nella regione di Kharkiv potrebbero preparare il terreno affinché la città orientale di Sloviansk diventi il ;;prossimo obiettivo dell'offensiva.

16.15 – Stoltenberg: per finire la guerra Putin deve ritirare truppe
«Per finire la guerra il presidente Putin deve ritirare le sue truppe dall’Ucraina e mettersi al tavolo dei negoziati. Ma dobbiamo essere realistici: non abbiamo indicazioni che abbia cambiato l'obiettivo di controllare l'Ucraina e ottenere vittorie sul campo». Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine della riunione dei ministri degli Esteri dall'Alleanza. 

16.00 – Nato, accordo sull’aumento degli aiuti militari a Kiev
«Gli alleati hanno concordato l'aumento dell'assistenza militare all'Ucraina per permetterla di respingere l'offensiva russa». Lo annuncia il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine della riunione dei ministri degli Esteri dall'Alleanza. 

15.55 – Kiev, 200 dispersi a Borodyanka
Il consigliere del ministro degli affari interni dell'Ucraina, Anton Gerashchenko, ha affermato che circa 200 residenti di Borodyanka, la cittadina a nord di Kiev devastata dai bombardamenti russi, sono attualmente dispersi. Lo riporta Ukrinform. «Secondo il capo villaggio di Borodyanka, attualmente mancano circa 200 residenti. E capiamo che molti, molti di loro sono scomparsi per sempre. Non perdoneremo mai questo crimine: sia gli occupanti russi che i loro leader saranno responsabili degli omicidi degli ucraini», ha detto Gerashchenko.

15.48 – Ucraina, 400 ricerche medicina interrotte dalla guerra
Il conflitto tra Russia e Ucraina ha provocato, tra le altre conseguenze, anche un'interruzione di quasi 400 trial sperimentali. A porre l'accento su questo aspetto un approfondimento pubblicato sul Journal of American Medical Association. Nel testo, Rita Rubin, Senior Writer presso la rivista, riporta che all'inizio di aprile ClinicalTrials.gov ha elencato circa 400 studi in corso nel territorio ucraino, che hanno subito un arresto dovuto al conflitto. «A causa della guerra, la ricerca clinica è stata temporaneamente interrotta - osserva Lucy Lu, financial officer di Suzhou, Kintor Pharmaceutical con sede in Cina - i combattimenti in Ucraina e le sanzioni contro la Russia hanno costretto i produttori di farmaci a sospendere il reclutamento di pazienti per le sperimentazioni». 

15.33 – Il ministro degli Esteri ucraino: “I soldati russi hanno violentato i bambini”
«Non potete capire come ci si sente dopo aver visto le immagini di Bucha, parlare con le persone che sono fuggite, sapere che una persona che conosci è stata violentata per giorni e quando finalmente è arrivata a Kiev è andata direttamente in psichiatria. Voi non potete capire cosa si prova davanti al fatto che i soldati russi hanno violentato i bambini». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al termine della sua partecipazione alla riunione dei ministri degli Esteri della Nato. «Il massacro di Bucha – sottolinea tuttavia – è solo la punta dell'iceberg, la situazione a Mariupol è molto peggio».

15.00 – Il sindaco di Bucha ai politici russi: “Venite a guardare le vittime negli occhi”
«Propongo ai politici russi che chiamano la guerra contro l'Ucraina “operazione speciale” di venire a visitare Bucha così come Mariupol, ed altre città, e vedere con i propri occhi gli occhi delle vittime». Lo dice il sindaco di Bucha, Anatoly Fedoruk. «Nel mondo civilizzato e democratico non ci sarà nessuna persona che riuscirà a credere a quelle cose che dicono i rappresentanti della Federazione russa. E' vero che i cadaveri coprivano le mine ma ora sono già stati sminati e sono già stati portati via. Che ci siano delle mine è la verità. Abbiamo 320 persone ammazzate, di sesso diverso, di età diversa, 167 persone sono state identificate quindi conosciamo i loro nomi e cognomi, i loro indirizzi di residenza. Io come sindaco della città sono rimasto qui tutto il tempo ed ho sentito proprio sulla mia pelle tutte le atrocità commesse». 

14.45 – L’intelligence Berlino: “Intercettati militari russi che parlano di uccisioni di civili”
Le agenzie di intelligence tedesche hanno intercettato una serie di messaggi radio dei militari russi, intenti a discutere dell'uccisione indiscriminata dei civili in Ucraina. E' quanto riporta il settimanale Der Spiegel, riferendo che al Parlamento tedesco è stato presentato un rapporto sulla vicenda. La notizia è confermata dal Washington Post, che in un articolo riferisce che in due diverse comunicazioni, intercettate dall'intelligence tedesca, i soldati russi discutano degli interrogatori sia dei militari che dei civili ucraini e di come questi vengano poi giustiziati. Le intercettazioni sono state confermate al Post da tre diverse fonti a conoscenza dei rapporti e contraddicono quanto affermato dai russi riguardo ai massacri dei civili, compreso quello di Bucha, che secondo Mosca sarebbero stati compiuti dopo il ritiro delle proprie truppe.

14.20 – L’Oms chiede l’accesso umanitario a Mariupol
L'Oms ha chiesto l'accesso umanitario a Mariupol, città sotto assedio, condannando nuovamente gli attacchi alle strutture sanitarie in Ucraina, che hanno raggiunto il numero di 91. "L'Oms ha potuto consegnare materiale che ha permesso di salvare vite in numerose zone sotto attacco, ma alcune di queste restano in condizioni di grande difficoltà», dice il capo europeo dell'Organizzazione, Hans Kluge. Finora gli aiuti dell'Oms hanno raggiunto circa mezzo milione di persone e gli attacchi contro strutture sanitarie (ospedali, ambulanze, personale medico), «rappresentano chiaramente una violazione del diritto umanitario internazionale». L'organizzazione è pronta a tutti gli scenari, dalla cura delle vittime in massa agli attacchi chimici: "Non c'è nessuna certezza che la guerra non peggiorerà ancora».

14.17 – Lavrov: nuova bozza d’accordo con la Russia modificata rispetto a Istanbul
L'Ucraina ha presentato una nuova bozza di accordo con la Russia, che Mosca considera una deviazione rispetto agli accordi raggiunti a Istanbul. Lo ha detto il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. «L'Ucraina ha presentato ieri la propria bozza di accordo con la Russia al gruppo dei negoziatori, che ovviamente si discosta rispetto alle disposizioni chiave registrate nell'incontro di Istanbul il 29 marzo», ha detto Lavrov. «Per di più, sono stati registrati in un documento firmato dal capo delegazione ucraina Arakhamia», ha aggiunto. 

13.42 – L’Europarlamento: embargo totale su gas e petrolio
Per rendere le sanzioni più efficaci, il Parlamento chiede che le banche russe siano escluse da Swift, di vietare l'ingresso nelle acque territoriali dell'Ue e l'attracco nei porti dell'Ue di qualsiasi nave battente bandiera russa, registrata, posseduta, noleggiata, gestita dalla Russia e il trasporto di merci su strada da e per Russia e Bielorussia. I deputati chiedono anche di «sequestrare tutti i beni appartenenti ai funzionari russi o agli oligarchi associati al regime di Putin, ai loro rappresentanti e prestanome, nonché alle figure legate al regime di Aleksandr Lukashenko in Bielorussia». Per gli eurodeputati, inoltre, le sanzioni nei confronti della Bielorussia dovrebbero rispecchiare quelle imposte alla Russia. Riguardo alle atrocità, i deputati sottolineano che gli autori dei crimini di guerra devono essere ritenuti responsabili. Chiedono l'istituzione di un tribunale speciale delle Nazioni Unite per i crimini in Ucraina e che vengano intensificate le consegne di armi all'Ucraina, perché possa difendersi.

13.40 – Draghi: “Mosca cessi le ostilità”
«Chiediamo alla Russia di cessare immediatamente le ostilità» in Ucraina, e di «sedersi al tavolo dei negoziati». Lo ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, al termine dell'incontro con il primo ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte. Il premier sottolinea che si è pronti a sanzioni anche sull’energia.  

13.31 – Zelensky: “Mariupol praticamente distrutta, ora rischia Odessa”
Il presidente ucraino Zelensky si è rivolto al parlamento greco affermando che l'Ucraina ha bisogno di sistemi di difesa antiaerea, sistemi di artiglieria, munizioni e veicoli corazzati per tenere a bada l'invasione russa. «Prima l'Ucraina riceverà questo aiuto, più vite potremo salvare», ha detto. Zelensky ha sottolineato la distruzione operata nella città portuale di Mariupol, sede di una considerevole comunità greco-ucraina, e ha esortato la Grecia ad aiutare a prevenire che lo stesso destino accada a Odessa, un'altra città portuale ucraina con profondi legami con la Grecia. Il presidente ucraino ha chiesto sanzioni su tutte le banche russe e il divieto alle navi russe di entrare nei porti come un modo per ostacolare la capacità della Russia di finanziare la guerra. «La Russia è assolutamente fiduciosa della sua invincibilità e che può fare tutto ciò che vuole. Dobbiamo fermarla», ha concluso.

13.15 – G7: sospendere la Russia dal Consiglio per i diritti umani Onu
«Siamo convinti che ora sia il momento di sospendere l'adesione della Russia al Consiglio per i diritti umani". E’ quanto si legge nella dichiarazione dei ministri degli Esteri del G7, al termine della riunione a Bruxelles. «Accogliamo con favore - dice la dichiarazione - e sosteniamo il lavoro in corso per indagare e raccogliere prove di questi e altri potenziali crimini di guerra e crimini contro l'umanità, anche da parte dell'Ufficio del procuratore della Cpi, della Commissione d'inchiesta incaricata dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, della Missione di monitoraggio dei diritti umani Ucraina dell'Ohchr e la missione di esperti dell'Osce su mandato degli Stati partecipanti all'Osce. Forniremo supporto investigativo, esperti tecnici e finanziamenti. Continueremo a promuovere la responsabilità per tutti coloro che sono complici della guerra per scelta di Mosca, incluso il regime di Lukashenko in Bielorussia».

13.10 – G7: disposti ad aumentare il sostegno militare all’Ucraina
Nella dichiarazione congiunta i ministri degli Esteri dei Paesi del G7 sottolineano «il nostro incrollabile sostegno all'Ucraina all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale ed esprimiamo la nostra disponibilità ad assistere Kiev ulteriormente, anche con attrezzature militari e mezzi finanziari, per consentire all'Ucraina di difendersi dall'aggressione russa e di ricostruire il Paese». Inoltre aggiungono: «Mettiamo in guardia contro qualsiasi minaccia o uso di armi chimiche, biologiche o nucleari. Ricordiamo gli obblighi della Russia ai sensi dei trattati internazionali di cui è parte e che ci proteggono tutti. Qualsiasi uso da parte della Russia di un'arma del genere sarebbe inaccettabile e comporterebbe gravi conseguenze».

12.50 – Il Parlamento Ue approva la risoluzione per un embargo totale dell’energia dalla Russia
Il Parlamento europeo ha adottato oggi una risoluzione per chiedere più sanzioni contro la Russia e un emendamento che chiede un embargo completo e immediato dell'Ue sulle importazioni russe di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas. L'emendamento è stato approvato è passato con 413, 93 contrari e 46 astenuti. La risoluzione è stata approvata con 513 voti a favore, 22 contrari e 19 astenuti. «La risoluzione - scrive Renew in una nota - accoglie favorevolmente il quinto pacchetto di sanzioni annunciato dalla Commissione europea, ma va oltre, chiedendo un maggiore supporto militare all'Ucraina e una totale esclusione da Swift per le banche russe. La mozione ribadisce l'invito del Parlamento alle istituzioni dell'Ue a lavorare per concedere all'Ucraina lo status di candidato all'Ue come chiaro segnale politico e affinché i paesi terzi si allineino alle sanzioni dell'Ue»

12.35 – Il sindaco di Dnipro invita donne, bambini e anziani a lasciare la città
Il sindaco di Dnipro, Boris Filatov, ha invitato donne, bambini, anziani e chi non è coinvolto nella gestione delle infrastrutture critiche a lasciare la città e spostarsi nella zona ovest del Paese. Lo riporta Ria Novosti

12.30 – A Kiev oggi 10 corridoi umanitari
La vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, ha reso noto che le forze russe hanno concordato per oggi 10 corridoi umanitari per l'evacuazione dei civili in tre regioni orientali dell'Ucraina. I civili delle regioni di Donetsk, Luhansk e Zaporizhzhia potranno evacuare nelle città di Zaporizhzhia e Bakhmut. Sarà possibile viaggiare da Mariupol ed Enerhodar a Zaporizhzhia in auto e da Berdyansk, Tokmak e Melitopol in auto e in autobus. Le evacuazioni a Bakhmut, una città nella regione di Donetsk, avranno luogo a Severodonetsk, Lysychansk, Popasna, Girske e Rubizhne nella regione di Luhansk. 

12.25 – Il Cremlino: “Ancora nessun decisione sulla presenza di Putin al G20”
Il presidente russo, Vladimir Putin, «non ha ancora deciso se parteciperà al prossimo summit G20» che si terrà in Indonesia a novembre. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmytri Peskov, precisando che la decisione verrà presa sulla base di come gli eventi si svilupperanno.

12.20 – Filorussi in Ucraina rivendicano il controllo del centro di Mariupol
I separatisti filorussi dell'Ucraina orientale sostengono di avere preso il controllo del centro di Mariupol, grazie al sostegno delle truppe russe. «Possiamo dire che la battaglia principale nella parte centrale della città è terminata», ha sostenuto Eduard Basurin, portavoce delle forze filo russe di Dontetsk, parlando alla tv russa. Le forze ucraine non hanno confermato la versione di Basurin: «Mariupol sta resistendo», ha detto Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. Secondo i separatisti, i combattimenti sono ora circoscritti al porto della città. Basurin ha inoltre sostenuto che in città rimangono circa 3mila militari ucraini, assediati dalle forze russe. Le autorità di Mariupol, che hanno lasciato la città, ritengono che vi siano decine di migliaia di vittime civili dopo le sanguinose settimane di bombardamenti e combattimenti, mentre i tentativi di evacuare i civili ancora rimasti in città sono ripetutamente falliti.

12.15 – Sirene antiaeree a Leopoli
A Leopoli, nell'Ovest dell'Ucraina, a 70 chilometri dal confine con la Polonia, risuonano le sirene antiaeree. Lo riferisce in un tweet il corrispondente dell'Associated Press, Philip Crowther.

12.00 – Il Papa ha ricevuto l'ambasciatore Yurash
Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano l'ambasciatore dell'Ucraina presso la Santa Sede, Andrii Yurash, in occasione della presentazione delle lettere credenziali. Lo riferisce la sala stampa vaticana. 

11.46 – Kiev: “La guerra ci costerà oltre 1 trilione di dollari”
«La guerra condotta dalla Federazione Russa contro l'Ucraina costerà al nostro Paese più di 1 trilione (mille miliardi) di dollari». Lo ha detto il primo ministro ucraino Denis Shmygal in un'intervista a Bbc News Ukraine, secondo quanto riporta Ukrinform. «Le perdite dirette alla prima decade di marzo - sia secondo la Kyiv School of Economics che il Ministero dell'Economia - ammontavano a oltre 560 miliardi di dollari. E se calcoliamo le perdite di Pil a lungo termine dal fatto che impianti di produzione distrutti, infrastrutture distrutte, l'ammontare delle perdite è molto più di 1 trilione di dollari. Questo è ciò che il nostro Paese perderà a causa della guerra», ha detto Shmygal. 

11.45 – Kiev, i russi hanno ripreso l'offensiva a Mariupol
I russi hanno ripreso l'offensiva a Mariupol, «ma le nostre truppe stanno resistendo». Lo afferma Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell'Ufficio del presidente, in un briefing, come riporta Ukrinform. «La situazione militare e politica in Ucraina è controllata dalla leadership dell'Ucraina. Su 9 aree operative in cui il nemico è avanzato dall'inizio della guerra, ne rimangono 2,5: la regione di Lugansk, Mariupol, la regione di Kherson, dove fino a poco tempo il nemico stava ancora cercando di attaccare. Ora è sulla difensiva», ha detto il consigliere. 

11.40 – Il Cremlino: “Rifornire Kiev di armi non contribuirà ai colloqui”
«Rifornire l'Ucraina di armi non contribuirà al successo dei colloqui tra Mosca e Kiev». Lo afferma il Cremlino, citato dalla Tass.

11.30 – Centomila profughi rom. L’Ue: “Garantire l’accoglienza”
«Si stima che degli oltre 4 milioni di persone hanno già cercato rifugio nei Paesi dell'Ue confinanti con l'Ucraina 100.000 siano rom. L'Unione europea sta aiutando queste persone attraverso l'aiuto umanitario diretto, l'assistenza di emergenza della Protezione civile, supportata al confine dalle agenzie dell'Ue, nonché uno status di protezione immediata per coloro che fuggono dalla guerra». Lo ha detto la Commissaria Ue per l'Uguaglianza, Helena Dalli, nel suo intervento alla Plenaria del Parlamento europeo sulla situazione della popolazione Rom. «Dobbiamo essere consapevoli del fatto che i Rom in fuga dalla guerra spesso lottano con ulteriori vulnerabilità, come la mancanza di documenti di identità, la separazione dai familiari, le difficoltà di comunicazione legate alla lingua e atteggiamenti prevenuti alle frontiere secondo la società civile – ha aggiunto -. Secondo quanto riferito i Rom sono stati accusati di non essere veri e propri rifugiati di approfittare della disponibilità di aiuti umanitari o di voler abusare del sistema di welfare dei paesi dell'Ue. Dobbiamo garantire che le persone possano sempre fuggire dalle guerre, anche se non hanno un documento di identità, e che ai più vulnerabili venga fornito aiuto umanitario senza ostacoli». 

11.26 – Kiev: oltre 400 persone scomparse da Gostomel
Più di 400 persone sono scomparse dalla città di Gostomel che, insieme a Bucha e Irpin, ha subìto il peso maggiore dell'offensiva russa sulla capitale ucraina Kiev. Lo ha riferito un funzionario locale, Taras Dumenko, citato da Bbc, affermando che la maggior parte dei corpi dei residenti di Gostomel sono stati trovati nei villaggi vicini e nella città di Bucha.

11.13 – Il sindaco di Irpin: “Carri armati russi schiacciano i cadaveri”
Nuove atrocità in Ucraina emergono dai racconti. Il sindaco di Irpin, Alexander Markushin, afferma che i russi in città hanno prima sparato alle persone e poi sono passati sui corpi con i carri armati. «Dopo la liberazione di Irpin abbiamo dovuto raccogliere i resti con le pale» denuncia in una conferenza online organizzata dalla commissione d'inchiesta ucraina, come riporta Pravda Ucraina. «Gli occupanti hanno iniziato a dividere le famiglie, portare via uomini e lasciare bambini e donne. Gli uomini sono stati portati via in cambio di prigionieri». Il sindaco spiega che gli uomini che non volevano arrendersi e seguire i russi «sono stati fucilati». Il sindaco ha osservato che ci sono stati anche casi di stupro di donne: «Oltre a uccidere e molestare le donne, gli invasori russi hanno saccheggiato spietatamente le case, hanno preso di tutto, dalle lavatrici alla biancheria intima».

11.05 – Domani a Kiev l’incontro Zelensky-Von der Leyen: luogo segreto
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, domani incontrerà a Kiev la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Lo ha annunciato il portavoce di Zelensky, Sergey Nikiforov, citato dall'agenzia Interfax-Ucraina. «Domani ci sarà un incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. Non posso dire l'ora per motivi di sicurezza», ha dichiarato. 

10.29 – Parigi convoca l'ambasciatore russo dopo il tweet su Bucha
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, ha annunciato che l'ambasciatore russo a Parigi, Aleksei Meshkov, è stato convocato al Quai d'Orsay. L'ambasciata russa in Francia ha pubblicato una foto su Twitter affermando di mostrare un «teatro di posa» di ucraini che inscenano uccisioni di civili a Bucha. «Di fronte all'indecenza e alla provocazione della comunicazione dell'ambasciata di Russia in Francia sui massacri di Bucha - ha twittato il ministro - ho deciso la convocazione al Quai d'Orsay, questa mattina, dell'ambasciatore di Russia».

10.15 – Mattarella: dalla Russia una “inaccettabile aggressione”
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, torna a citare «l'inaccettabile aggressione» della Russia all'Ucraina nel telegramma di saluto al congresso delle Fondazioni di origine bancaria. Il fil rouge del congresso è il contrasto delle diseguaglianze che, scrive Mattarella, «si sono particolarmente accentuate durante la pandemia»". Il presidente della Repubblica aggiunge l'apprezzamento per l'impegno delle Fondazioni in questi anni «nell'affrontare le numerose criticità che si sono manifestate, a livello territoriale, sociale, generazionale, di crisi internazionali come nel caso delle migrazioni e ora delle conseguenze dell'inaccettabile aggressione all'Ucraina da parte della Federazione russa».

9.53 – L'Austria espelle quattro diplomatici russi
L'Austria ha deciso che espellerà quattro diplomatici russi. Lo ha comunicato questa mattina il portavoce del ministro degli esteri Alexander Schallenberg (OeVP). Ad essere espulsi saranno tre membri dell'Ambasciata di Vienna e uno del Consolato Generale di Salisburgo. Le persone dovranno lasciare l'Austria al più tardi il 12 aprile. Si tratta di un passo simbolico, considerando che la Federazione russa ha accreditato 146 persone sul territorio austriaco: 68 diplomatici e 75 persone del comparto amministrativo e tecnico, oltre a tre consoli presente nella capitale. Se si aggiunge il personale delle organizzazioni internazionali e dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), il numero sale a 290 persone. In Russia sono invece accreditate 33 persone dall'Austria, inclusi 15 diplomatici.

9.50 – Mosca, distrutti 4 impianti di stoccaggio carburante
Il ministero della difesa russo afferma di aver usato missili per distruggere quattro impianti di stoccaggio di carburante nelle città ucraine di Mykolayiv, Kharkiv, Zaporizhzhia e Chuchiv. Lo riporta la Tass. «I depositi erano utilizzati per fornire carburante alle forze ucraine vicino a Kharkiv, Mykolayiv e nel Donbass», ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov.

9.45 – In 24 ore neutralizzati oltre mille ordigni nella regione di Kiev
Nella regione di Kiev sono stati trovati e neutralizzati 6.883 ordigni esplosivi dopo la ritirata delle truppe russe e nelle ultime 24 ore ne sono stati rilevati 1022. Lo riferisce il Servizio d'emergenza di Stato ucraino, precisando che gli ordigni rinvenuti ieri sono stati recuperati in 7 ettari di territorio ispezionato. In totale, dall'inizio della guerra, sono stati ispezionati circa 45 ettari di territorio, 250 impianti e 66,8 chilometri di autostrade.

9.36 – Kiev: “Le truppe russe si organizzano per offensiva nel Donbass”

Le truppe russe «si stanno riorganizzando e conducendo ricognizioni» in vista del lancio di un'offensiva nella regione del Donbass, nell'Ucraina orientale. Lo sostengono le forze armate ucraine in un aggiornamento nel 42esimo giorno di combattimenti. Secondo lo Stato Maggiore di Kiev, l'obiettivo principale delle truppe russe è «rompere le difese delle forze ucraine» nella regione di Donetsk. Inoltre la Russia sta provando a prendere il controllo totale di Mariupol e continua a bombardare Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina. 

9.20 – Il sindaco Bucha: trovati 320 civili uccisi. Sepolit in parchi, case, piazze per non farli mangiare dai cani
«Fino a ieri sera erano 320 i civili trovati uccisi. Gli specialisti stanno ora lavorando sui corpi: specialisti forensi, agenti delle forze dell'ordine, ma il numero di corpi scoperti cresce ogni giorno. Si trovano in tenute private, parchi, piazze, dove era possibile, quando non c'erano bombardamenti, seppellire i corpi. La gente cercava di seppellire i morti in modo che i cani non li portassero via. Quasi nel 90 per cento dei casi sono ferite da proiettili, non schegge». Lo afferma il sindaco di Bucha Anatoly Fedoruk in un'intervista alla tv ucraina Dw.

8.40 – Kiev: i russi sparano contro un ospedale a Severodonetsk
I russi hanno sparato nella notte contro un ospedale di Severodonetsk e le case di Lysychansk, nella regione del Lugansk. Lo riferiesce Serhiy Gaidai , capo dell'amministrazione statale regionale di Lugansk, come riporta la Pravda Ucraina. «I russi sono indifferenti alla popolazione civile - afferma Gaidai - e sparano sulle case a Rubizhne e Severodonetsk, a Popasna e nella comunità montana. C'è molta distruzione, sia nel patrimonio immobiliare che nelle infrastrutture. Le squadre di soccorso stanno lavorando».

8.35 – Kiev: oggi 10 corridoi umanitari
L'Ucraina annuncia di voler aprire oggi dieci corridoi umanitari. Lo afferma Iryna Vereshchuk, vice primo ministro dell'Ucraina. I residenti che cercano di lasciare la città assediata di Mariupol dovranno di nuovo usare i propri veicoli.

8.25 – L'Austria espelle 4 diplomatici russi
L'Austria ha deciso che espellerà quattro diplomatici russi. Lo ha comunicato questa mattina il portavoce del ministro degli esteri Alexander Schallenberg (OeVP). Ad essere espulsi saranno tre membri dell'Ambasciata di Vienna e uno del Consolato Generale di Salisburgo. Le persone dovranno lasciare l'Austria al più tardi il 12 aprile. Pronta la risposta di Mosca: i paesi che espellono diplomatici russi «riceveranno dure risposte» ha detto il Ministero degli esteri russo, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.

08.20 – Kiev: “Il morale delle truppe russe è basso e tende a deteriorarsi”
«Alcune delle unità russe ritirate si trovano in tendopoli in diverse regioni della Federazione Russa al confine con l'Ucraina. Le condizioni morali e psicologiche di questo personale sono basse e tendono a deteriorarsi». Lo afferma lo Stato maggiore ucraino nel bollettino mattutino. «I principali sforzi degli occupanti sono concentrati sui preparativi per l'operazione offensiva nell'Ucraina orientale, che mira a stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk e Lugansk», afferma lo Stato maggiore affermando che i russi continuano ad essere attivi nelle direzioni Slobozhansky, Donetsk, Pivdennobuzsky e Tavriya. Su Slobozhansky, il nemico continua a bloccare la città di Kharkiv e a bombardare con l'artiglieria. I bombardamenti di artiglieria dell'insediamento di Popasna continuano nelle direzioni di Donetsk e Tavriya. I russi, sostiene Kiev, continuano «a usare la violenza contro i civili nei territori temporaneamente occupati. La popolazione di Mariupol viene deportata con la forza nei distretti temporaneamente occupati della regione di Donetsk». 

08.15 – Stoltenberg: l'Ucraina ogni giorno ispira il mondo
«Ammiriamo il vostro coraggio e la vostra leadership, tua personale e del tuo Paese, quello che fate ogni giorno ispira il mondo intero». Lo ha detto Jens Stoltenberg, il segretario generale della Nato, al Consiglio atlantico accogliendo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. «Gli alleati vi hanno sostenuto e vi hanno dati mezzi di diverso tipo per difendervi. Ma ora serve fornire aiuto ulteriore e sono sicuro che i leader decideranno di consegnare all'Ucraina sistemi anti-aerei, anti carro ma anche armi più pesanti. Questa è un'opportunità per ascoltare la tua analisi e capire come sostenervi meglio».

07.25 – Kuleba: “Alla Nato e al G7 chiederò le armi necessarie all’Ucraina”
«La mia agenda è molto semplice. Ha solo tre elementi: armi, armi e armi. Siamo fiduciosi che il modo migliore per aiutare l'Ucraina ora sia fornirle tutto il necessario per contenere e sconfiggere l'esercito russo in Ucraina nel territorio dell'Ucraina in modo che la guerra non si estenda ulteriormente». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al suo arrivo al Consiglio atlantico Nato a Bruxelles.

«Nell'ultimo mese, nelle ultime settimane, l'esercito ucraino e l'intera nazione ucraina hanno dimostrato di saper combattere. Sappiamo come vincere, ma senza forniture sostenibili e sufficienti di tutte le armi richieste dall'Ucraina queste conquiste saranno accompagnate da enormi sacrifici. Più armi avremo e prima arriveranno in Ucraina, più vite umane verranno salvate e altre città e villaggi non verranno distrutti e non ci saranno più macellai».

07.00 – "A Mariupol sono morte 5mila persone, di cui 210 bambini”
«Secondo le sole stime preliminari, nel mese di occupazione a Mariupol sono morte 5.000 persone, di cui circa 210 bambini». Lo ha detto il sindaco della città dell'Ucraina sudorientale Vadym Boychenko, in collegamento video con una tavola rotonda sulle «Conseguenze politiche e legali dei crimini della Federazione Russa contro l'Ucraina», come riporta sul suo canale Telegram il Comune di Mariupol. Il primo cittadino ha parlato di «deliberata distruzione della popolazione civile», adducendo come esempi il fatto che «le forze terroristiche russe hanno lanciato diverse bombe pesanti su un ospedale pediatrico e hanno distrutto uno degli edifici del primo ospedale cittadino. Quasi cinquanta persone sono state bruciate vive. È stato bombardato il teatro d'arte drammatica, dove in quel momento più di novecento persone si stavano nascondendo dai bombardamenti». Per quanto riguarda i danni materiali, secondo l'amministrazione, «più del 90% delle infrastrutture della città è andato distrutto. E di questi, almeno il 40% in maniera irrecuperabile». «Oggi è fondamentale che i crimini di guerra della Russia siano registrati dalle istituzioni internazionali per i diritti umani. I Paesi europei devono rispondere ai crimini contro l'umanità, contro il popolo ucraino», ha detto Boychenko, sottolineando che «questi fatti dovrebbero essere lo stimolo per rafforzare le sanzioni contro la Federazione Russa. Compreso un embargo completo su petrolio e gas russi».

06.15 – Zelensky: bene il nuovo pacchetto di sanzioni, ma non è abbastanza
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo discorso pubblicato sui social ha affermato che il nuovo pacchetto di sanzioni occidentali contro la Russia «non è sufficiente» e se non saranno adottate misure più severe e non saranno fornite ancora armi a Kiev, la Russia lo considererà un come un permesso per sferrare un nuovo attacco. Zelensky sottolinea che nuovi investimenti in Russia vengono bloccati, vengono applicate restrizioni contro diverse banche, vengono aggiunte sanzioni personali e altre restrizioni, «questo pacchetto ha un aspetto spettacolare. Tuttavia non basta». E ancora: »Se non esiste un pacchetto di sanzioni davvero doloroso contro la Russia e se non ci sono forniture di armi di cui abbiamo davvero bisogno e che abbiamo richiesto molte volte, sarà considerato dalla Russia come un permesso. Un permesso per andare oltre. Un permesso per attaccare. Un permesso per iniziare una nuova ondata di sangue nel Donbas». Lo riporta il Guardian.

«È ancora possibile - ha aggiunto Zelensky - imporre tali sanzioni, su cui l'Ucraina insiste, il nostro popolo insiste. È ancora possibile darci armi che fermino davvero questa aggressione. L'Occidente può farlo. Proprio come avrebbe potuto applicare sanzioni preventive l'anno scorso per prevenire questa invasione. Se l'errore viene commesso di nuovo, se non ci sarà più un'azione preventiva, sarà un errore storico per tutto il mondo occidentale».

06.00 – Oltre duemila rifugiati ucraini in 10 giorni al confine Usa-Messico
Negli ultimi 10 giorni più di 2mila ucraini si sono diretti al confine con gli Stati Uniti dal Messico, unendosi ai migranti di tutto il mondo in quella che i funzionari si aspettano possano diventare un'importante ondata al confine, man mano che le restrizioni pandemiche vengono revocate e le continue ricadute dell'invasione russa dell'Ucraina si fanno sentire sulle coste americane. Lo riporta il New York Times.

02.37 – Presidente polacco: “Dialogo con Russia insensato”
Il presidente polacco Andrzej Duda ha dichiarato alla Cnn che il dialogo con la Russia «non ha senso» e ha sostenuto l'imposizione di «condizioni molto dure» al governo russo Vladimir Putin per l'invasione dell'Ucraina invece di seguire il suo «gioco per guadagnare tempo». Nell'intervista ha ammesso la «sorpresa», ma ha voluto argomentare le «dichiarazioni emotive» del suo primo ministro, Mateusz Morawiecki, quando ha recentemente attaccato il presidente francese Emmanuel Macron che aveva contatti con Putin, paragonandolo a «negoziati con Hitler». Il presidente ha spiegato che da molti anni, all'interno dell'Unione europea, si auspica il mantenimento del dialogo con il governo russo, anche dopo gli attacchi delle truppe russe al territorio della Georgia, nel 2008, e dell'Ucraina, nel 2014. «Nessuno di questi due attacchi è stato provocato, ogni volta è stato un attacco più brutale e ogni volta sentiamo che “dobbiamo parlare con la Russia”. Il dialogo con la Russia non ha senso», ha detto Duda, favorevole a sostenere l'Ucraina e «aumentare» le sanzioni contro Mosca, «presentando condizioni molto dure a Vladimir Putin» e facendogli capire quanto segue: «Se non soddisfa queste condizioni, non abbiamo nulla di cui parlare». In questo senso, il presidente polacco ha ritenuto che dialogare con la Russia senza ottenere risultati significhi seguire il suo «gioco per guadagnare tempo», poiché «dice di voler parlare e cerca di mostrare il suo volto civile» mentre «uccide nel modo più selvaggio e spregevole» gli ucraini. Dopo aver ricordato il massacro di Bucha e detto che ci sono «migliaia» di persone uccise dalle truppe russe in Ucraina, Duda si è chiesto se Putin sia «un leader del mondo contemporaneo che altri dovrebbero riconoscere e accettare, o un criminale che dovrebbe essere severamente punito».

02.21 – Zelensky: “La Russia vuole nascondere migliaia di uccisi a Mariupol. Ma non ci riuscirà. Il mondo ha visto”
La Russia sta nascondendo «migliaia» di persone uccise a Mariupol. Torna ad accusare così Mosca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista all'emittente turca Haberturk TV citata dal Guardian. «Credo che la Russia tema che se riusciamo a inviare aiuti umanitari a mariupol allora il mondo intero potrà vedere coasa sta accadendo», ha detto Zelensky. «La Russia non vuole che nulla venga visto prima che prendano il controllo della città, prima che la ripuliscano», ha aggiunto, «al momento Mariupol è l'inferno. A migliaia sono stati uccisi o feriti. Il loro numero cresce ogni giorno e non ne abbiamo conto preciso. Stanno tentando di nascondere la situazione, in questo caso stanno tentando di impedire l'arrivo di aiuti umanitari. Non riusciranno a nascondere tutto. Non riusciranno a nascondere migliaia di persone. Il mondo ha visto la vera situazione. È stato visto ciò che è stato fatto all'Ucraina».

02.02 – Zelensky: “Fare di tutto per ripristinare economia dell’Ucraina”
«Dobbiamo fare tutto il possibile per ripristinare il lavoro delle aziende locali, le attività commerciali e ristabilire le piccole e medie imprese sul nostro territorio là dove è sicuro e possibile lavorare». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio serale pubblicato sui social network, lo cita la Cnn.

01.35 –  “Coprifuoco per una settimana a Hostomel”, a partire dalle 6 di oggi ora locale. Lo annuncia parlamentare
Coprifuoco di una settimana indetto a Hostomel, non lontano da Kiev. Lo riferisce in un tweet la parolamentare ucraina Lesia Vasylenko. Il coprifuoco parte alle 6 del mattino di oggi ora locale e continuerà fino alle 6 del mattino del 14 aprile. Una «misura necessaria» per sminare la città e consentire ai civvili di rientrarvi in sicurezza, afferma la parlamentare nel testo citato da Sky News. La città è sotto l'occupazione delle forze russe da 35 giorni.

01.15 – Usa: Guerra potrebbe durare più di quanto immaginiamo. “Offensiva spostata a est, ucraini continueranno a combattere”
La mossa delle forze russe di spostare l'offensiva nell'est dell'Ucraina potrebbe «allungare la guerra più di quanto chiunque di noi voglia». Lo ha detto un funzionario del Pentagono sottolineando che gli Stati Uniti si aspettano che il conflitto si intensifichi nella zona del Donbass. «Ci aspettiamo che gli ucraini continuino a combattere in questa zona che appartiene a loro e per la quale lottano da otto anni», ha detto ancora il funzionario.

01.14 – Zelensky chiede blocco completo banche russe da sistema internazionale
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che chiederà il blocco completo delle banche russe dal sistema bancario internazionale. In un discorso sui social media, ha affermato che il nuovo pacchetto di sanzioni introdotto dai paesi occidentali nei confronti della Russia non è commisurato alle atrocità commesse dalle forze russe a Bucha, che continuano a Mariupol e Kharkiv. «Questo pacchetto sembra efficace, ma non è sufficiente», ha detto. «L'atteggiamento nei confronti della Russia è semplice: o sostieni la ricerca della pace o sostieni gli omicidi di massa». Ha proseguito: «Continueremo a insistere su una qualche forma di embargo sulle esportazioni petrolifere russe. È una delle basi dell'aggressione russa».

01.08 – Sindaco Mariupol: “40% della città non è recuperabile”
È stato distrutto oltre il 90% della citta ucraina di Mariupol che è sotto l'assedio delle forze russe da oltre un mese e almeno il 40% «non è più recuperabile». Lo ha affermato il sindaco della città, Vadim Boychenko, rinnovando anche l'appello per sanzioni più dure contro la Russia e il riconoscimento di crimini di guerra da parte delle istituzioni internazionali. Lo riferisce la Cnn.

01.07 – I pescatori turchi temono le mine nel Mar Nero
Il pescatore turco Sahin Afsut teme il peggio: colpire una mina e «scomparire sott'acqua in un batter d'occhio». Come molti pescatori di Rumelifeneri, un villaggio adagiato sulle rocce del Bosforo nel nord di Istanbul, Afsut e la sua squadra rimangono in porto dopo la scoperta di una mina alla deriva il mese scorso nel Mar Nero. I timori sono cresciuti dopo che il 28 marzo è stata trovata una seconda mina, che potrebbe provenire dall'Ucraina, dove la Russia ha lanciato un’invasione a febbraio. Una terza mina vagante è stata trovata mercoledì nel Mar Nero al largo dell'isola di Kefken, nel nord-ovest della Turchia. «Se colpisci una mina, sei finito», dice Afsut, indossando un berretto grigio davanti al suo piccolo peschereccio da cui pesca solitamente triglie e acciughe. Non ha visto la prima mina a due chilometri al largo, scoperta da un pescatore locale, ma molti altri hanno descritto la scena. «Era grande, come mezzo barile. Abbiamo osservato dall'alto, le unità (speciali della marina turca) l'hanno neutralizzata», dice Ahmet Tarlaci, 55 anni, pescatore da 43 anni.

01.00 – Usa: Smantellata rete hacker controllata da intelligence russa. “Computer utilizzati per cyber attacchi in Ucraina”
Gli Stati Uniti hanno smantellato una “rete bot” controllata dall'intelligence militare russa. Lo ha annunciato il ministro della giustizia americano Merrick Garland. Il cosiddetto botnet Una botnet è una rete di computer utilizzati per effettuare attacchi informatici. «Il governo russo ha recentemente utilizzato infrastrutture simili per attaccare obiettivi ucraini», ha detto il procuratore generale. «Fortunatamente, siamo stati in grado di bloccare la rete prima che potesse essere utilizzata di nuovo grazie alla collaborazione con i nostri partner internazionale». Garland ieri ha annunciato che gli Usa hanno incriminato l'oligarca russo Konstantin Malofeyev per il suo tentativo di violare le sanzioni russe inflittegli per aver finanziato il separatismo in Crimea e aver sostenuto le due repubbliche secessioniste filorusse del Donbass usando complici allo scopo di acquisire e gestire surrettiziamente media in Europa. Mentre un tribunale di New York ha aperto un provvedimento contro l'americano John Hanick, 71 anni, per accusato di violazione delle sanzioni e false dichiarazioni per aver collaborato diversi anni con Malofeyev.

00.37 – Casa Bianca: Non illudersi che obiettivo Russia sia cambiato
La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha previsto che in Ucraina ci saranno altre carneficine come quella di Bucha, sottolineando che nessuno dovrebbe illudersi che gli obiettivi del Cremlino siano cambiati, nonostante la ritirata delle forze russe dall'Ucraina settentrionale. «Il loro obiettivo rimane quello di indebolire il più possibile l'Ucraina, non dovremmo illuderci che l'obiettivo non sia cambiato anche se le loro tattiche sono cambiate», ha detto Psaki, secondo Cnn. «La Russia – ha aggiunto – è destinata a perdere il suo status di grande economia, il nostro obiettivo è implementare» le sanzioni «per rendere molto più difficile per il presidente Putin finanziare la guerra. Ne stiamo già vedendo l'impatto diretto».

00.33 – Usa collaborano con Musk per consegna terminali, Starlink Usaid ne ha recapitati 5 mila
Il governo degli Stati Uniti sta aiutando SpaceX di Elon Musk a finanziare e e spedire migliaia di terminali Internet satellitari in Ucraina. Lo riferisce la Cnn. L'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) ha annunciato di aver consegnato 5.000 terminali Starlink al governo ucraino che consentiranno «una connessione senza limiti in tutto il Paese» consentendo a funzionari pubblici e operatori umanitari a continuare a comunicare all'interno dell'Ucraina e con il mondo esterno, anche qualora «la brutale aggressione di Putin taglierà le connessione per comunicare con la fibra ottica». Subito dopo l'invasione della Russia a fine febbraio, su richiesta del vice premier ucraino Musk ha attivato per la prima volta il servizio Starlink per l'Ucraina annunciando su Twitter l'arrivo dei terminali nel Paese.

00.18 – Blinken ha incontrato Stoltenberg, focus su sicurezza e aiuti
Il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, ha incontrato a Bruxelles il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Lo ha fatto sapere il portavoce del dipartimento di Washington, Ned Price, in una nota, aggiungendo che «hanno discusso degli sforzi per fornire sicurezza e altre forme di assistenza ai nostri partner ucraini in risposta alla guerra non provocata della Federazione Russa contro l'Ucraina. Hanno anche preso atto dei preparativi per il vertice Nato del 29-30 giugno a Madrid e riaffermato il sostegno ai partner Nato Asia-Pacifico, Australia, Giappone, Repubblica di Corea e Nuova Zelanda, che hanno partecipato per la prima volta alla riunione ministeriale. Blinken ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti allo sviluppo di un nuovo concetto strategico della Nato che affronti le minacce attuali e future all'ordine internazionale basato sulle regole».

00.01 – Francia-Gb-Germania-Italia-Usa: Continuare a isolare Russia
Il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, ha incontrato gli omologhi francese Jean-Yves Le Drian, tedesca Annalena Baerbock, italiano Luigi Di Maio, britannica Elizabeth Truss, oggi a Bruxelles, dove «hanno ribadito il loro impegno a sostegno dell'Ucraina di fronte all'invasione non provocata e ingiustificata della Russia». Lo ha dichiarato il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price, secondo una nota. Blinken «e le sue controparti hanno discusso di come continuare a lavorare al meglio per isolare la Federazione russa sullo scenario internazionale per la sua flagrante violazione della legge e dei principi internazionali, per aumentare la pressione sul Cremlino e per mettere rapidamente fine alla sua devastante guerra contro l'Ucraina. Hanno anche discusso i piani per fornire ulteriore assistenza umanitaria e di sicurezza all'Ucraina», ha dichiarato Price.

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