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Russia, il Tribunale di San Pietroburgo sequestra 463 milioni a Unicredit - La Stampa

Il tribunale russo di San Pietroburgo ha ordinato il sequestro di beni, conti, proprietà e azioni di società controllate di UniCredit, per circa 463 milioni di euro. La decisione è stata presa su istanza della RusChemAlliance, un'impresa per la produzione di gas liquido partecipata di Gazprom, nell’ambito di un contenzioso con altre banche. Per quanto riguarda Unicredit, la misura riguarda Unicredit Russia e Unicredit Ag, la banca tedesca del gruppo che controlla la filiale russa.

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In particolare, sono state sequestrate anche partecipazioni in Unicredit Leasing LLC e Unicredit Garant LLC. Il tribunale ha emesso sei mandati di esecuzione nell’ambito della decisione sulle misure provvisorie.

Il provvedimento RusChemAlliance, il consorzio Linde e Renaissance Heavy Industries LLC hanno firmato un contratto EPC nel 2021 per la costruzione di un impianto di trattamento del gas nella regione di Leningrado. RusChemAlliance ha trasferito un anticipo a Linde, ma Linde ha informato il cliente che avrebbe sospeso le operazioni nel maggio 2022 a causa delle sanzioni dell'Ue. Le banche garanti, riferisce l’agenzia russa Interfax, si sono rifiutate di adempiere ai loro obblighi, poiché il pagamento alla società russa potrebbe violare le sanzioni europee.

RusChemAlliance ha quindi presentato ricorso contro Deutsche Bank, Commerzbank AG, Unicredit Bank AG, Bayerische Landesbank e Landesbank Baden-Wurttemberg presso il tribunale arbitrale di San Pietroburgo e della regione di Leningrado.

A Piazza Affari ha chiuso la seduta in calo dello 0,08%.

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