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I ragazzi di Oulx inaugurano la centrale a biomassa a km zero che scalda la scuola riducendo l'impatto ambientale - La Stampa

Sono stati i ragazzi delle scuole elementari e medie di Oulx (Torino), utenti del nuovo impianto di riscaldamento, ad inaugurare stamattina la centrale a biomassa derivante totalmente da foreste della Val di Susa entrata in servizio in queste settimane: un impianto frutto dell'ambizioso progetto ecosostenibile varato due anni fa dal Comune in accordo con il Consorzio forestale Alta Valle, che certificherà nei prossimi anni la gestione rispettosa dei boschi da cui il gestore ricaverà legname di pregio e - con gli scarti - il combustibile immesso nel nuovo impianto.

Prima del taglio del nastro ai ragazzi è stato illustrato il progetto di economia circolare che rende virtuosa, oltre che economicamente vantaggiosa, l'operazione appena portata a termine. In termini di emissioni l'impianto abbatterà drasticamente i fumi rispetto alla vecchia centrale termica a gasolio. E con 110 tonnellate l'anno la nuova centrale scalderà l'intera scuola senza i costosi 50 mila litri di gasolio richiesti finora: una spesa, a carico del Comune, che variava tra i 60 e i 75 mila euro l'anno.

Il costo del riscaldamento sarà ora a carico della cooperativa La Foresta di Susa, che si è aggiudicata realizzazione e gestione sia della centrale che del pellet necessario a farla funzionare per i prossimi vent'anni: un appalto da 300 mila euro, a fronte del prezioso servizio offerto alla scuola valsusina. Non è tutto: come sottolineano il sindaco Andrea Terzolo e il presidente del Consorzio forestale, Massimo Garavelli, «il taglio selettivo dei boschi di proprietà comunale darà una mano all'ambiente anche grazie alla corretta gestione del patrimonio forestale, che ne evita degrado e abbandono».

Già si prospetta un ulteriore passo avanti per il progetto di Oulx. Con un intervento di efficientamento energetico delle scuole, già pianificato e in attesa di finanziamento, la caldaia oggi in grado di scaldare l'intero edificio di vecchia concezione di 11 mila metri cubi potrà presto offrire parte del calore anche ai vicini locali del municipio e dell'ufficio turistico, attraverso una piccola rete di teleriscaldamento che attraverserà piazza Garambois. Dismettendo altri impianti finora alimentati da combustibili fossili.

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