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Chi siamo

Qui è dove ti raccontiamo un po' di più su Wired Italia, la sua storia, chi lo fa e come

Qui è dove ti raccontiamo un po' di più su Wired Italia.

La storia di Wired, in breve

Wired nasce negli Stati Uniti nel marzo del 1993, per volontà di Louis Rossetto e Jane Metcalfe, come rivista che si pone l'obiettivo di esplorare l'impatto della tecnologia emergente sulla cultura, l'economia e la politica. Siamo negli anni in cui internet inizia a diffondersi nella nostra società e questo pone molte domande sugli impatti e sulle potenzialità. Serve un'agorà di discussione che non si limiti agli aspetti strettamente tecnologici e informatici, ma che dia respiro e problematizzi gli impatti e le conseguenze della diffusione delle nuove tecnologie. Grazie anche a un design innovativo e alla capacità di dibattere di temi del futuro, Wired si impone come la più influente testata del settore a livello mondiale. La rivista è stata acquistata da Condé Nast nel 1998, che ha allargato il raggio d'azione a livello globale.

Wired in Italia

Nel 2009 viene lanciata l'edizione italiana di Wired. In copertina c'è Rita Levi Montalcini, l'intervista è a cura di Paolo Giordano. Anche in Italia Wired dà voce al mondo dell'innovazione in senso largo, narra gli impatti della tecnologia nella vita di tutti i giorni, la trasformazione che provoca nei rapporti sociali e nella gestione politica, gli ultimi prodotti e le novità dei gadget più desiderati, le più importanti scoperte scientifiche, la cultura in tutte le sue forme.

Oggi la galassia di Wired si compone di Wired.it, il sito di informazione e attualità dedicato a innovazione, tecnologia, scienza e cultura; il nostro magazine, con cadenza trimestrale (ci si abbona qui); gli eventi editoriali (Wired Next Fest nelle due tappe di Milano e Rovereto, Wired Health e Wired Trends); l'offerta di newsletter, podcast, serie video.

La squadra

Il direttore responsabile di Wired Italia è Federico Ferrazza. In redazione ci sono Stefano Priolo, che coordina il magazine e segue le sezioni gadget e scienza; Sara Uslenghi, che coordina le aree cultura e scienza, e Luca Zorloni, che è responsabile dell'area digital e copre anche le aree business e diritti. Completano il team Adamà Faye alle adaption e Lorenzo Longhitano e Maria Frassetti alle affiliation. Emiliano Audisio è il responsabile eventi e consulting, mentre a gestire la segreteria di redazione c'è Elena Lotto.

Come lavoriamo

L'obiettivo di Wired è fornire un'informazione completa, obiettiva e arricchita da tagli e punti di vista inconsueti e sempre attenti alle evoluzioni della nostra società. Wired è attento a rispettare e tutelare le sue fonti. Per questo ha creato una piattaforma di segnalazioni anonime, WiredLeaks, che può essere utilizzata per comunicare con la redazione nella piena tutela del proprio anonimato (qui puoi scoprire maggiori dettagli).

Prestiamo attenzione a rivolgerci a fonti affidabili, a verificare le notizie e a coinvolgere le persone più esperte su un tema per poter restituire una fotografia autorevole e attendibile dei fatti che narriamo. Se commettiamo un errore, abbiamo procedure per intervenire immediatamente nella correzione e rendere nota la situazione a chi ci legge, nel pieno rispetto della trasparenza verso chi ripone fiducia nella nostra testata.

Svolgiamo con meticolosità le analisi dei prodotti che recensiamo, con la massima autonomia editoriale rispetto alle aziende che ci forniscono i dispositivi in prova per raccogliere le nostre impressioni. Mettiamo sempre e soltanto chi ci legge al centro del processo di analisi, verifica e restituzione dei nostri contenuti.

Su Wired potrai trovare dei pezzi in affiliation. Significa che, se completi l'acquisto di un prodotto che noi segnaliamo, riceveremo una percentuale dal portale su cui avviene la transazione. Ci teniamo a precisare che tutti i prodotti sono selezionati in piena autonomia editoriale. E ti informiamo chiaramente sugli articoli nei quali sono contenuti link che ci riconoscono una commissione al termine della transazione.

Ci teniamo a fornire una rappresentazione equa e inclusiva della società, attraverso il linguaggio e le storie che raccontiamo. Ci impegniamo a combattere forme di discriminazione e a proporre un giornalismo che includa nel racconto delle trasformazioni del nostro chi spesso si ritrova ai margini.

Il gruppo Condé Nast

Wired fa parte del gruppo Condé Nast. La casa editrice è stata fondata nel 1909 dall'editore Condé Montrose Nast, dopo l'acquisto di un settimanale di moda e società di New York chiamato Vogue, e nel tempo è cresciuta diventando un punto di riferimento della qualità editoriale, conosciuta in tutto il mondo.

Con una presenza di oltre 1 miliardo di consumatori in 32 mercati attraverso piattaforme di stampa, digitali, video e social, Condé Nast ospita alcuni dei marchi più iconici del mondo, tra cui Vogue, The New Yorker, GQ, Vanity Fair, Wired, Architectural Digest (AD) e Condé Nast Traveler.

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