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Timișoara - Wikipedia

Timișoara (in ungherese Temesvár, in tedesco Temeswar o Temeschwar o Temeschburg, in serbo Темишвар-Temišvar, in turco Temeșvar) è un municipio della Romania di 319.279 abitanti[1], capoluogo del distretto di Timiș, nella regione storica del Banato.

Timișoara
comune
Timișoara – Stemma
Timișoara – Bandiera
Timișoara – Veduta
Timișoara – Veduta
Localizzazione
StatoRomania (bandiera) Romania
Regione Banato
Distretto Timiș
Amministrazione
SindacoNicolae Robu (USL) dal 10-6-2012
Territorio
Coordinate45°47′N 21°17′E
Altitudine89 m s.l.m.
Superficie129,27 km²
Abitanti319 279 (2011)
Densità2 469,86 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale300001–300789
Prefisso56
Fuso orarioUTC+2
TargaTM
Cartografia
Mappa di localizzazione: Romania
Timișoara
Timișoara
Timișoara – Mappa
Timișoara – Mappa
Posizione del comune all'interno del distretto
Sito istituzionale

Tutte le varianti del suo nome derivano dal fiume Timiș, che sfocia nel Danubio vicino a Belgrado. Timișoara è una città multiculturale, con influenti minoranze, principalmente tedeschi, magiari, e serbi, ma anche italiani, palestinesi e greci. Importante centro industriale, fu tra le prime città europee ad avere lampioni elettrici[2].

Nome

Il nome attuale della città è la traduzione rumena dell'originario nome "Temesvár", unione del nome del fiume omonimo Tibisco, "Temes" in ungherese, "Timiș" in rumeno, e della parola ungherese "vár" (castello, ovvero città fortificata), abbreviazione di "város", ovvero della sua traduzione rumana "oras".

Storia

Sull'attuale territorio della città sono state trovate tracce di insediamenti umani che risalgono al neolitico; in seguito vi si sono insediati i Geto-Daci e successivamente i Romani.

La prima menzione scritta si ha in un documento storico dell'XI-XII secolo, nel quale la città viene citata usando il nome di Tibiscum o Tibiskos.

Nel 1175 è menzionato il "comitato di Temes", ma le fonti non specificano quale sia il suo centro economico e amministrativo. La prima attestazione documentata del nome Timesvar è incerta (1212 o 1266): in quel momento Timesvar faceva parte del comitato di Temes, una suddivisione amministrativa territoriale del Regno d'Ungheria. Il territorio, conosciuto più tardi come Banato, con centro amministrativo nell'Urbis Morisena (poi Cenad), era stato conquistato dai Magiari attorno all'anno 1030.

Collocandosi in una posizione strategica, da dove poteva essere controllata una gran parte della pianura del Banato, sia la città di Timișoara che il titolo di conte di Timiș divennero sempre più importanti. Timișoara conobbe eccezionale sviluppo al tempo del re Carlo Roberto d'Angiò che, dopo la sua visita del 1307, ordinò la costruzione di un palazzo reale e vi trasferì la capitale del regno.

Segnò un nuovo capitolo nella storia della città, nel 1440, la nomina a conte di Temes di János Hunyadi, che sarà conosciuto nell'intera regione per l'importante vittoria di Belgrado del 1456 sui Turchi Ottomani e sarà considerato difensore della cristianità. Il conte trasformò la città in un accampamento militare permanente, trasferendosi qui con la famiglia. La città rimase quindi in possesso del figlio Mattia Corvino fino al 1490.

Episodio importante della storia di Temesvár è rappresentato dall'assedio della città da parte dei contadini insorti guidati da György Dózsa. Gli insorti, romeni e ungheresi, dopo alcune vittorie riportate sulle armate nobiliari, furono sconfitti nei pressi di Timișoara dal conte Ioan Zapolya. Dózsa ispiratore e guida dei rivoltosi, venne catturato e torturato su una sedia di ferro[3], quindi arso vivo nei pressi del castello, attuale Museo del Banato (Muzeul Banatului).

 
Timișoara nel 1650 sotto la dominazione ottomana

Nel 1552 un'armata ottomana di 160.000 uomini sotto il comando del pascià Sokollu Mehmed attaccò e conquistò la città, trasformandola in capitale di vilayet ottomano, guidato da un "vali" o "beylerbey". Per quasi 200 anni Timișoara si trovò sotto la dominazione ottomana, sotto il controllo diretto del sultano, godendo di uno statuto speciale come le città di Belgrado e Buda. In questo periodo la città conobbe diverse trasformazioni: le chiese furono trasformate in moschee, numerosi musulmani si trasferirono qui e la cittadella fu trasformata secondo le necessità strategiche ottomane. Nonostante tutto l'occupazione turca coincise con un periodo di relativa pace essendo la città utilizzata dai turchi soprattutto come punto strategico di partenza per le campagne militari del nord-ovest.

Nel 1716, dopo ripetuti tentativi, Eugenio di Savoia conquistò la città, aprendo la via alla dominazione austro-ungarica per più di 200 anni.

Solo nel 1920, dopo la sconfitta austro-ungherese nella prima guerra mondiale, il Banato si unì alla Romania e a Timișoara venne instaurata l'amministrazione romena, dopo un'effimera indipendenza come Repubblica del Banato, di cui era la capitale.

Il 16 dicembre 1989 scoppiò a Timișoara la rivoluzione che avrebbe portato alla caduta di Nicolae Ceaușescu e del regime comunista romeno. Tutto ebbe inizio con la protesta dei parrocchiani contro il trasferimento forzato del pastore calvinista László Tőkés; ai fedeli che manifestavano davanti alla parrocchia si unirono i passanti e in breve tempo la protesta si estese, raccogliendo nel centro della città decine di migliaia di persone. In seguito a scontri sanguinosi con 73 morti e 253 feriti, il 20 dicembre 1989. Gli avvenimenti di Timișoara portarono una settimana più tardi alla caduta del regime di Ceaușescu. L'11 marzo 1990 gli stessi gruppi che avevano contribuito alla riuscita della rivoluzione presentarono anche il documento programmatico della Proclamazione di Timișoara, che fu di ispirazione anche per altri movimenti civici, politici e culturali.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti

Etnie e minoranze straniere

Statistica Nazionalità
Anno Popolazione (capi) Rumeni Tedeschi Magiari Serbi Ebrei Rom Slovacchi Bulgari Ucraini Altri / non dichiaranti
1880 38 702 5 188 21 121 7 745 2 487 n. d. n. d. 416 n. d. 29 1716
1890 45 948 5 594 24 973 11 100 2 363 n. d. n. d. 332 n. d. 27 1559
1900 60 551 6 312 30 892 19 162 2 730 n. d. 288 n. d. 13 1154
1920 86 850 16 047 32 097 27 189 n. d. 8 307 n. d. n. d. n. d. 3 210
1930 102 390 25 207 33 162 31 773 2 237 7 264 379 652 279 56 1381
1941 125 052 46 466 37 611 24 891 n. d. n. d. n. d. n. d. n. d. n. d. 16 084
1956 142 257 75 855 24 326 29 968 3 065 6 700 122 575 280 56 1310
1966 174 243 109 100 25 058 31 016 4 188 2 590 120 490 475 71 1135
1977 269 353 191 742 28 429 36 724 6 776 1629 1109 404 942 299 1299
1992 334 115 274 511 13 206 31 785 7 748 549 2 668 675 1314 756 903
2002 317 660 271 677 7 157 24 287 6 311 367 3 062 570 1218 762 2 249
2011 319 279 259 754 4 193 15 564 4 843 176 2 145 385 859 556 30 804

Abitanti:

Religione

Timișoara è una città con una delle più diversificate strutture confessionali della Romania. Questo si deve in gran parte alla tradizione multietnica e multiconfessionale della città; tuttavia la tendenza a partire dal XX secolo è stata nettamente a favore della religione ortodossa. A oggi circa l'80% degli abitanti si dichiara ortodosso mentre il 10% cattolico di rito romano. Seguono la religione pentecostale con 8.408 fedeli (2,6%), riformata, con 6.194 fedeli (approssimativamente 2%), battista con 4.780 e greco-cattolica con 4.191 fedeli. Sono presenti anche diverse altre comunità più piccole, come quella ebraica, con una storia di 450 anni, adesso solo di circa 300 membri, la maggior parte anziani. 359 residenti si dichiarano atei.

Economia

Timișoara si affermò come importante centro economico nel XVIII secolo, con l'insediarsi dell'amministrazione asburgica. La colonizzazione con popolazioni tedesche, la diversificazione etnica e religiosa, la ricostruzione della cittadella ma anche il sistema legislativo favorevole alla proprietà privata, determinarono il formarsi di un fitto tessuto di artigiani e commercianti. Questo tessuto di artigiani ha costituito per ben più di 200 anni il segreto dello sviluppo economico della città. Quando la Rivoluzione industriale iniziò a manifestare i propri effetti, Timișoara presentava tutti i requisiti per la sua affermazione. Un po' per volta furono introdotte tutte le più moderne innovazioni del tempo. Le piccole botteghe artigiane lasciarono il posto a piccole e medie industrie. Altro grande vantaggio fu la realizzazione del Canale Bega. Questo permise un notevole sviluppo del commercio, permettendo il trasporto di merci via acqua; collegato al Danubio, permise il commercio tanto verso l'Europa, quanto verso il resto del mondo attraverso i porti sul Mar Nero. Nel 1857 a Timișoara arrivò la ferrovia, completando così tutte le premesse necessarie ad uno sviluppo economico industriale moderno. Questo modello economico, sviluppatosi in modo organico per quasi 250 anni, ebbe fine nel 1948 con la nazionalizzazione, con la soppressione della proprietà privata e l'instaurazione di un'economia di stato pianificata. Timișoara fu successivamente industrializzata in modo massiccio, seguendo tuttavia criteri ben diversi dallo sviluppo degli anni precedenti. Furono creati colossi industriali in diversi settori produttivi, in particolare nel settore dell'industria chimica e meccanica, la cui manodopera era assicurata attraverso la massiccia immigrazione in città della popolazione rurale della zona e del resto del paese.

Dopo la caduta del regime comunista, nonostante il declino di alcuni settori economici tradizionali, sostituiti da attività industriali più moderne, il settore industriale di Timișoara continua ad assicurare più del 3% della produzione industriale nazionale. Caratteristico delle economie di mercato avanzate, il terziario ricopre una percentuale sempre maggiore dell'economia della città.

Negli ultimi anni l'economia di Timișoara ha conosciuto una crescita economica significativa, dovuta agli investimenti stranieri, in modo particolare nel settore dell'high tech. In un articolo del 2005 la rivista francese L'Expansion ha definito Timișoara "vetrina economica della Romania", riferendosi al gran numero di investimenti stranieri, considerati come una "seconda rivoluzione" che la città sta vivendo.

I capitali stranieri investiti a Timișoara provengono principalmente da Germania, Italia - il suo distretto è detto "l'ottava provincia veneta" per l'alto numero di imprese regionali che qui hanno delocalizzato la produzione - e Stati Uniti. Fra le maggiori industrie presenti si possono citare il produttore di pneumatici Continental, la compagnia statunitense Solectron (telefonia, elettronica), Draexelmaier (componenti auto per BMW e Audi), Linde Gas (gas industriali), Procter & Gamble (detergenti), Nestlè, Siemens e molte altre.

Turismo

Timișoara detiene il più ampio numero di edifici storici della Romania, costituito dagli insiemi architettonici urbani dei quartieri Cetate, Iosefin e Fabric. La varietà architettonica, le influenze del barocco viennese e il gran numero di parchi sono valsi a Timișoara il soprannome di "Piccola Vienna" e di "Città dei parchi". Alcune delle più importati attrazioni turistiche sono:

  • Piazze
    • Piața Unirii (Piazza dell'Unione)
    • Piața Victoriei (Piazza della Vittoria)
    • Piața Libertății (Piazza della Libertà)
    • Piața Maria (Il luogo dove ebbe inizio la Rivoluzione del 1989)
    • Piața Traian (centro del quartiere storico Fabric)
  • Luoghi di culto
  • Monumenti ed edifici storici
    • Castello Huniade
    • Palazzo Dicasteriale
    • Palazzo Barocco
    • Teatro Nazionale
    • Bagni Pubblici Neptun
    • Palazzo Lloyd

Infrastrutture e trasporti

 
 
Timișoara: autobus Mercedes-Benz Conecto della RATT sulla linea 33

Sul piano delle infrastrutture Timișoara è un importante nodo della più fitta rete ferroviaria della Romania, fatto che le assicura molti collegamenti con le diverse località del Paese. La principale stazione viaggiatori è Timișoara Nord, costruita nel 1857. Altre stazioni importanti per il traffico locale sono Timișoara Est, Timișoara Ovest e Timișoara Sud. Da Timișoara esistono collegamenti internazionali diretti verso Belgrado, Budapest e Vienna. La città è inoltre collegata all'Italia mediante il treno Euronight Venezia, che parte da Venezia e giunge a Budapest, del quale alcune vetture proseguono da Timișoara per Mosca.

Il trasporto automobilistico ha conosciuto una vera e propria esplosione dopo il 1990, sicché nel 2003, il livello di motorizzazione registrato a Timișoara era il più alto di Romania, con una media di 361 autovetture ogni 1.000 abitanti, contro solo 315 immatricolate nella capitale. Per questo motivo il traffico è diventato uno dei principali problemi con cui si confronta la città, essendo le infrastrutture esistenti insufficienti a sopportare un traffico sempre più elevato.

Grande importanza ha il trasporto aereo: Timișoara dispone dell'Aeroporto di Timișoara-Traian Vuia, il secondo per dimensioni in Romania.

La RATT (Regia Autonoma de Transport Timișoara), azienda che svolge il servizio di trasporto pubblico in città, gestisce 15 autolinee, 11 tranvie e 9 filovie.

Amministrazione

Gemellaggi

Timișoara è gemellata con le seguenti città:

Sport

È sede del Fotbal Club Timișoara, società di calcio militante nella massima serie rumena.

Persone legate a Timișoara

Primati di Timișoara

Note

  1. ^ (RO) Dati al 31 ottobre 2011 forniti dall'Institutul National de Statistica della Romania, su insse.ro. URL consultato il 3 maggio 2008.
  2. ^ (EN) University of Medicine and Pharmacy "Victor Babes" Timisoara: About Timisoara, su umft.ro. URL consultato il 26 ottobre 2007.
  3. ^ http://www.nimrod-mohacs.hu/content/1514-dózsa-györgy-kivégzése L'esecuzione di Dózsa (il trono rovente era esagerazione)

Voci correlate

Altri progetti

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