Gian Galeazzo Maria Sforza

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Gian Galeazzo Maria Sforza come San Sebastiano in un dipinto del Boltraffio
Gian Galeazzo Maria Sforza
Gian Galeazzo Sforza nelle vesti di San Sebastiano, Giovanni Ambrogio de Predis, 1483
Duca di Milano
In carica14761494
Incoronazione24 aprile 1478
PredecessoreGaleazzo Maria Sforza
SuccessoreLudovico Sforza
Altri titoliSignore di Milano
NascitaAbbiategrasso, 20 giugno 1469
MortePavia, 22 ottobre 1494
Casa realeSforza
PadreGaleazzo Maria Sforza
MadreBona di Savoia
ConsorteIsabella d'Aragona
Gian Galeazzo Maria Sforza (a sinistra) con lo zio Ludovico il Moro (a destra)
Bassorilievo di Gian Galeazzo Maria Sforza, opera della bottega di Benedetto Briosco, Washington, National Gallery of Art

Gian Galeazzo Maria Sforza (Abbiategrasso, 20 giugno 1469Pavia, 22 ottobre 1494) fu Duca di Milano.

Biografia

Gian Galeazzo Maria Sforza nacque nel castello di Abbiategrasso e crebbe successivamente alla corte di Milano.

Egli succedette al padre Galeazzo Maria dopo l'assassinio di questi nel 1476, come sesto duca di Milano. Quando il piccolo Gian Galeazzo Maria salì al trono aveva solo 9 anni e venne incoronato il 24 aprile 1478, in un primo momento sotto la reggenza della madre Bona di Savoia (1449 - 1503) che stabilì l'istituzione di un consiglio di reggenza creato da uomini di sua fiducia tra i quali spiccava Francesco Simonetta (poi fatto decapitare da Ludovico il Moro).

Il 2 febbraio 1489, Gian Galeazzo sposò Isabella d'Aragona (1470-1524), figlia di Alfonso duca di Calabria. I festeggiamenti per le loro nozze durarono a lungo e famosa fu la rappresentazione tenutasi il 13 gennaio 1490 di un'opera musicale il cui testo poetico venne composto da Bernardo Bellincioni, mentre le scene vennero realizzate da Leonardo da Vinci: era la famosa Festa del Paradiso.

Dopo la celebrazione del rito religioso, gli sposi stabilirono la loro residenza presso la Rocchetta del Castello Sforzesco a Milano, ma con la nascita dei figli si trasferirono dapprima a Vigevano e poi al castello di Pavia.

Fu dopo il matrimonio che, gradualmente, Gian Galeazzo Maria Sforza incominciò ad occuparsi attivamente degli svaghi della vita ducale e della famiglia, trascurando o meglio affidando sempre più gli incarichi di governo allo zio Ludovico Sforza detto il Moro (che già era suo coreggente dal 1480), il quale lentamente arrivò ad estrometterlo dal potere.

Venne probabilmente avvelenato durante l'invasione di Carlo VIII di Francia su richiesta di Ludovico il Moro che regnò, con il consenso dei francesi, su Milano. Il feretro di Gian Galeazzo, riportato a Milano ricoperto di un drappo di broccato d'oro, venne trasportato dapprima nella chiesa di Sant'Eustorgio e poi nel Duomo ove avvennero le esequie solenni.

Successione

Dal matrimonio con Isabella d'Aragona (1470-1524) nacquero tre figli:

Bibliografia

  • F. M. Vaglienti, Isabella d’Aragona, 2000, pp. 391-397
  • M.F. Baroni, A.L. Brunetti, E. Fortunato, A. Osimo (a cura di), I colori della scrittura, 2002, pp. 36 – 37.

Altri progetti

Predecessore Duca di Milano Successore
Galeazzo Maria Sforza 14761494
cooreggente con Bona di Savoia dal 1476 al 1480
cooreggente con Ludovico il Moro dal 1480 al 1494
Ludovico il Moro