Ker (mitologia)
Ker o Chera era nella mitologia greca la personificazione del destino dei guerrieri o della morte violenta che colpiva durante duelli o azioni furtive. Robert Graves nei suoi testi la cita come la "grande dea Ker".
Nella letteratura
[modifica | modifica wikitesto]Esiodo nella sua Teogonia, la distingue in due figure (quale Morte o quale Destino). Al verso 211 come Ker (
«
—
δεύτερον
Ἑσπερίδας
χρύσεα
[Κλωθώ
γεινομένοισι
πρίν
«La Notte a luce die' l'odïoso Destino la Parca
negra la Morte il Sonno fu madre alla stirpe dei Sogni
(né con alcuno giacque per dar loro vita l'Ombrosa).
Poi Momo partorí la sempre dogliosa Miseria
l'Espèridi che cura di là dall'immenso Oceàno
hanno degli aurei pomi degli alberi gravi di frutti
e le dogliose Moire che infliggono crudi tormenti.»
Nell'Iliade viene raffigurata, assieme a Eris (Ἔρις, la Discordia) e a Cidoimo (Κυδοιμὸς, il Tumulto) nel campo di battaglia, con un lungo mantello macchiato dal sangue degli uomini uccisi che da lei stessa venivano portati al cancello dell'oltretomba.
«ἐ
ἄλλον
ἄλλον
ὡμίλευν
νεκρούς
«Scorrea nel mezzo Eris, e seco
era il Kydoimos e la terribil Ker
Che un vivo già ferito e un altro illeso
Artiglia colla dritta, e un morto afferra
Ne’ piè coll’altra, e per la strage il tira.
Manto di sangue tutto sozzo e rotto
Le ricopre le spalle: i combattenti
Parean vivi, e traean de’ loro uccisi
I cadaveri in salvo alternamente.»
Eschilo, nella sua tragedia Ψυχοστασία (La pesatura delle vite) descrive la battaglia tra Achille e Memnone, in cui immediatamente prima Zeus ne pesa le
Simbolismo
[modifica | modifica wikitesto]Rappresentano o direttamente la Morte violenta, o il Destino che accompagna ogni essere umano scandendo i ritmi vitali e delineando il tipo di morte che spetterà al soggetto; quindi nei momenti pericolosi come battaglie e azioni eroiche, le Chere, in entrambe le concezioni, affiancano l'individuo.
Sono talvolta raffigurate come creature nere alate, dai denti aguzzi e dagli artigli, che si nutrono del sangue dei morti e dei feriti.[2]
Divinità correlate
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Martin Bernal, Black Athena: The archaeological and documentary evidence, Rutgers University Press, 1987, p. 262, ISBN 978-0-8135-1584-7.
- ^ Gabriella D'Anna, Dizionario dei miti, Newton Compton, 1996, p. 30, ISBN 978-88-8183-392-4. (alla pag.30 - voce "Chere")
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Angela Cerinotti, Miti greci e di Roma antica, Prato, Giunti, 2005, ISBN 88-09-04194-1.