Balhae

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Balhae
Dati amministrativi
Nome ufficiale발해/渤海/Бохай
Lingue parlatelingua di Goguryeo o lingua tungusa o entrambe
CapitaleMonte Dongmo (698–742)
Capitale centrale (742–756)
Capitale superiore (756–785, 793–926)
Capitale orientale (785–793)
Politica
Forma di StatoMonarchia
Nascita698 con Go
CausaCaduta di Goguryeo
Fine926 con Dae In-seon
CausaConquista da parte di Liao
Territorio e popolazione
Bacino geograficoManciuria, penisola coreana
Il territorio nell'830.
Evoluzione storica
Preceduto daGoguryeo, Mohe, Kitai
Succeduto daLiao, Goryeo, Jurchen
Ora parte diCorea del Sud, Corea del Nord, Russia, Cina.

Balhae (698 - 926) (Bohai in cinese) fu un antico regno multietnico stabilito in Corea dopo la caduta del regno di Goguryeo. Dopo che la capitale del Goguryeo e i territori meridionali passarono in mano al Silla unificato, Dae Jo-young, un ex generale del Goguryeo e padre di Dae Jung-sang, istituì Jin (, Zhen in cinese), in seguito chiamato Balhae, come stato successore del Goguryeo.[1]

Balhae occupava la parte meridionale della Manciuria, il territorio di Primorje e la parte settentrionale della penisola coreana. Venne sconfitto dai Kitai nel 926 e gran parte del territorio settentrionale fu assorbito dalla dinastia Liao, mentre la parte sud venne acquisita dal Goryeo.

Stele proveniente dal Balhae conservata al National Museum of Korea.

La prima testimonianza circoscritta del Balhae proviene dal Libro dei Tang, scritto tra il 941 e il 945. La Manciuria meridionale e la Corea settentrionale erano state in precedenza territorio del Goguryeo, uno dei Tre regni di Corea. Il Goguryeo cadde sotto l'attacco delle armate alleate del Silla e della dinastia Tang nel 668. Quest'ultima annesse al suo territorio la Manciuria occidentale, mentre il Silla unificò l'intero territorio della penisola coreana a sud del fiume Taedong diventando così il regno di Silla unificato. Il Nuovo libro dei Tang riporta che il fondatore del regno di Balhae, Dae Jo-yeong (だい祚榮), era stato in precedenza un generale dell'esercito del Goguryeo.

Espansione e relazioni esterne

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Il secondo sovrano Mu, sentitosi minacciato dalla dinastia Tang e dal Silla lungo il territorio del fiume Amur, attaccò i Tang con le sue navi nel 732, sconfiggendo ed uccidendo un prefetto di base sulla penisola di Shandong.[2] Successivamente venne stretto un patto tra la dinastia Tang e il regno di Balhae.

Nel 728 Il re di Balhae inviò anche una ambasciata in Giappone per cercare un'alleanza contro il Silla e minacciarlo da sud-est, intrattenendo relazioni diplomatiche e commerciali con il Giappone fino alla fine. Durante questo periodo inviò 34 ambasciate, mentre il Giappone 13.[3]

A causa della sua vicinanza con molti stati più potenti nella regione, il regno di Balhae divenne una sorta di stato-cuscinetto.

Il terzo sovrano Mun espanse il territorio a nord verso la valle di Amur e a ovest verso la penisola di Liaodong. Intorno al 755 fece edificare la fortezza di Holhan, la capitale nei pressi del lago Jingpo a meridione dell'attuale provincia di Heilongjiang, e durante il suo regno venne istituita una rotta commerciale con il regno di Silla, chiamata Sillado.

A partire dall'VIII secolo, il regno di Balhae ottenne il controllo della Corea settentrionale, della Manciuria nord-occidentale, della penisola di Liaodong e del territorio dell'attuale territorio del Litorale in Russia. Fu proprio a causa del crescere della sua potenza che il regno di Silla fece erigere una muraglia protettiva nel 721 e istituì delle guarnigioni di difesa e controllo lungo la linea di confine tra i due stati.

La caduta e l'eredità culturale e politica

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Tradizionalmente, gli storici hanno sempre spiegato la caduta del regno di Balhae con i conflitti etnici tra i sovrani coreani e i loro vassalli Malgal che indebolirono a tal punto la nazione da farla crollare.[senza fonte] Tuttavia studi recenti suggerirebbero che la caduta del regno di Balhae sia in gran parte dovuta alla catastrofica eruzione nel X secolo del monte Paekdu, situato al centro del territorio del Balhae. La massiccia esplosione vulcanica del monte Paekdu diede vita a uno strato immane di cenere vulcanica che danneggiò pesantemente l'agricoltura, con catastrofiche conseguenze dal punto di vista sociale.

Fu così che probabilmente il regno di Balhae soccombette agli attacchi dei Kitai, una potenza emergente all'interno del territorio di Liaoxi (a est dell'attuale area di Pechino). Dopo aver invaso e distrutto il Balhae nel 926, i Kitai istituirono lo stato fantoccio di Dongdan, a cui seguì quasi subito l'annessione da parte della dinastia Liao nel 936. Alcuni vassalli dell'antico regno di Balhae vennero esiliati a Liaoyang, mentre la parte orientale del regno rimase politicamente indipendente. Una parte della popolazione, guidata dall'ultimo principe ereditario Dae Gwang-hyeon, fuggì nel 934 verso sud nel Goryeo, la nuova realtà politica autoproclamatasi erede del regno di Goguryeo. Molti fra gli appartenenti alla famiglia reale stabilitisi nel Goryeo cambiarono il loro nome Tae (태, ふとし), mentre il principe ereditario Dae Gwang-hyeon cambiò il nome di famiglia in Wang (왕, おう), lo stesso appartenente alla dinastia reale del regno di Goryeo.

Il regno di Balhae fu l'ultimo nella storia coreana a mantenere il controllo sul territorio della Manciuria, sebbene le successive dinastie coreane avrebbero continuato a considerarsi come i successori legittimi del Goguryeo e del Blhae.

I Kitai stessi dovettero soccombere alla popolazione Jurchen, che fondò la dinastia Jīn. Quest'ultima enfatizzò l'origine comune dei Jurchen e della popolazione del Balhae dalle sette tribù Wuji e proclamò "Jurchen e Balhae provengono dalla stessa famiglia". Il quarto, quinto e settimo imperatore di Jīn furono cresciuti da consorti provenienti dal Balhae. Il censimento condotto nel tredicesimo secolo nel Nord della Cina dai Mongoli distinse la popolazione del Balhae dagli altri gruppi etnici provenienti dalle popolazioni del Goryeo, Kitai e Jurchen. Questo fatto suggerisce l'idea che la popolazione del Balhae abbia preservato la sua identità anche dopo la loro conquista.

# Nome Periodo di regno Era (年號ねんごう) Nome postumo (諡號しごう) Nome templare (びょうごう)
Occidentale Hangul/Caratteri cinesi Occidentale Hangul/Caratteri cinesi Occidentale Hangul/Caratteri cinesi Occidentale Hangul/Caratteri cinesi
0 Dae Jung-sang
Qǐqǐ Zhòngxiàng
대중상
大仲おおなかぞう
668-699 Junggwang
Zhongguang
중광
重光しげみつ
Yeol/Liè 열왕
れつおう
Sejo
Shizu
세조
1 Dae Jo-yeong
Dà Zuòróng
대조영
だい祚榮
699-718 Cheontong
Tiāntǒng
천통
てんみつる
Go/Gāo 고왕
こうおう
Taejo
Taizu
태조
ふとし
2 Dae Mu-ye
Dà Wǔyì
대무예
だい武藝ぶげい
718-737 Inan
Rěn'ān
인안
じんやす
Mu/Wǔ 무왕
たけおう
Gwangjong
Guangzong
광종
ひかりむね
3 Dae Heum-mu
Dà Qīnmào
대흠무
だい欽茂
737-793 Daeheung
Dàxīng *
대흥
だいきょう *
Mun/Wén 문왕
ぶんおう
Sejong
Shizong
세종
むね
4 Dae Won-ui
Dà Yuányì
대원의
だい元義もとよし
793-794
5 Dae Hwa-yeo
Dà Huáyú
대화여
だいはなあずか
794 Jungheung
Zhòngxīng
중흥
中興ちゅうこう
Seong/Chéng 성왕
なりおう
Injong
Renzong
인종
じんむね
6 Dae Sung-rin
Dà Sōnglín
대숭린
だいかさ
794-808 Jeongryeok
Zhènglì
정력
せいこよみ
Gang/Kāng 강왕
かんおう
Mokjong
Muzong
목종
きよしむね
7 Dae Won-yu
Dà Yuányú
대원유
だいもと
808-812 Yeongdeok
Yǒngdé
영덕
えいいさお
Jeong/Dìng 정왕
ていおう
Uijong
Yizong
의종
あつしむね
8 Dae Eon-ui
Dà Yányì
대언의
大言たいげん
812-817? Jujak
Zhūqiǎo
주작
朱雀すじゃく
Hui/Xī 희왕
僖王
Gangjong
Kangzong
강종
かんはじめ
9 Dae Myeong-chung
Dà Míngzhōng
대명충
大明だいめいただし
817?-818? Taesi
Tàishǐ
태시
ふとはじめ
Gan/Jiǎn 간왕
簡王
Cheoljong
Zhezong
철종
あきらむね
10 Dae In-su
Dà Rénxiù
대인수
大仁おおひとしげる
818?-830 Geonheung
Jiànxīng
건흥
けんきょう
Seon/Xuān 선왕
せんおう
Seongjong
Shengzong
성종
ひじりはじめ
11 Dae Ijin
Dà Yízhèn
대이진
だいつねふるえ
830-857 Hamhwa
Xiánhé
함화
咸和
Hwa/He 화왕
おう
Jangjong
Zhuangzong
장종
そうむね
12 Dae Geonhwang
Dà Qiánhuǎng
대건황
だいけんあきら
857-871 Daejeong
Dàdìng
대정
だいじょう
An 안왕
安王やすおう
Sunjong
Shùnzhong
순종
じゅんむね
13 Dae Hyeon-seok
Dà Xuánxí
대현석
だいげんすず
871-895 Cheonbok
Tianfú
천복
天福てんぷく
Gyeong/Jǐng 경왕
けいおう
Myeongjong
Mingzong
명종
あかりむね
14 Dae Wihae
Dà Wěijiē
대위해
だい瑋瑎
895-906
15 Dae In-seon
Dà Yīnzhuàn
대인선
だい諲譔
906-926 Cheongtae
Qīngtài
청태
淸泰きよやす
Ae/Āi 애왕
あいおう
  1. ^ Bohai: Encyclopedia - Bohai Archiviato il 2 aprile 2008 in Internet Archive.
  2. ^ Zizhi Tongjian, vol. 213.
  3. ^ 9 Balhae and Japan Archiviato il 26 giugno 2015 in Internet Archive. Northeast Asian History Foundation

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN144679468 · LCCN (ENnr89014638 · BNF (FRcb15026411g (data) · J9U (ENHE987007538010905171 · NDL (ENJA00560838
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