DFS 228
DFS 228 | |
---|---|
Descrizione | |
Tipo | aliante da ricognizione |
Equipaggio | 1 |
Progettista | Felix Kracht |
Costruttore | DFS |
Data primo volo | agosto 1944 |
Esemplari | 2 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 10,60 m |
Apertura alare | 17,55 m |
Altezza | 2,92 m[1] |
Superficie alare | 29,00 m² |
Peso a vuoto | 1 650 kg |
Peso carico | 4 200 kg |
Propulsione | |
Motore | un endoreattore Walter HWK 109-509 |
Spinta | 1 500 kg |
Prestazioni | |
Velocità max | 900 km/h |
Autonomia | 1 050 km |
Tangenza | 25 000 m |
Tangenza di lancio | 10 000 m |
Note | dati relativi al prototipo DFS 228 V1 le prestazioni sono previsioni |
i dati sono estratti da Уголок неба[2] | |
voci di aerei militari presenti su Wikipedia |
Il DFS 228 fu un aereo da ricognizione a razzo progettato dal Deutsche Forschungsanstalt für Segelflug durante la seconda guerra mondiale. Causa il termine delle ostilità, l'aereo fu realizzato solo in due prototipi non armati.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Lo sviluppo del velivolo iniziò prima della guerra ed era indirizzata alla creazione di un aliante per scopi di ricerca, il DFS 54. Allo scoppio delle ostilità furono sospesi i lavori sulla macchina, ma furono ripresi nel 1940, quando il Reichsluftfahrtministerium richiese al DFS lo sviluppo di un aereo da ricognizione a razzo. I vantaggi di utilizzare un aliante per scopi di ricognizione sono il silenzio, la bassa velocità al livello del suolo utile per ottenere ottime fotografie e la possibilità di passare inosservato. Il progetto diede l'opportunità al DFS di studiare due aspetti molto importanti: realizzare nuovi profili di ala per aliante e il volo supersonico.
Il DFS 228 fu progettato da Felix Kracht e il prototipo fu pronto per il marzo 1944, il primo test di volo fu eseguito ad agosto. La realizzazione del velivolo si basò sugli schemi di progettazione del Heinkel He 343. Per il decollo del velivolo fu utilizzato un Dornier Do 217 che aveva il compito di portare in quota il DFS 228 alloggiandolo sulla parte superiore della fusoliera. Una volta raggiunta la quota prestabilita, e cioè 10000 metri, l'aliante veniva sganciato e, dopo aver avviato la propulsione a razzo, saliva fino ad una quota di 25000 metri. Appena eseguita la ricognizione fotografica, il velivolo rientrava planando alla propria base[3].
Il velivolo era un classico aliante, con ali lunghe e snelle, dotato di un pattino di atterraggio posto nella parte centrale del velivolo accanto ad una fotocamera ad infrarossi Zeiss.Tali ali erano interamente realizzate in legno,dato che l'unico longherone e le costole erano costituite da questo materiale e il rivestimento era di compensato. Il naso, realizzato con un doppio strato di alluminio e da plexiglas, poteva essere separato dal resto del velivolo in caso di emergenza, costituendo di fatto una capsula di salvataggio pressurizzata per il pilota. A causa di problemi di pressurizzazione della capsula, il secondo prototipo, ospitava il pilota in posizione prona.
I prototipi eseguirono una quarantina di voli e per il febbraio 1945 era prevista l'installazione a bordo del razzo Walter HWK 109-509, ma il progetto venne messo da parte quando la situazione di guerra divenne disperata. Il secondo esemplare venne distrutto durante un raid nel maggio 1945 mentre il primo fu catturato dalle truppe statunitensi in giugno e spedito nel Regno Unito per essere studiato nel 1946, dove apparentemente è stato smantellato nel 1947.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ DSF 228, su luft46.com. URL consultato il 3 marzo 2013.
- ^ DFS.228 in Уголок неба.
- ^ http://www.luft46.com/prototyp/dfs228.html Luft46.com: DFS 228.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Green, William. Warplanes of the Third Reich. London: Macdonald and Jane's Publishers Ltd., 1970 (fourth impression 1979). ISBN 0-356-02382-6
- (EN) Smith, J.Richard and Kay, Anthony. German Aircraft of the Second World War. London: Putnam & Company Ltd., 1972 (third impression 1978). ISBN 0-370-00024-2
- (EN) Wood, Tony and Gunston, Bill. Hitler's Luftwaffe: A pictorial history and technical encyclopedia of Hitler's air power in World War II. London: Salamander Books Ltd., 1977. ISBN 0-86101-005-1
- (DE) Heinz J. Nowarra, Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945, Koblenz, Bernard & Graeffe Verlag, 1993, ISBN 3-7637-5464-4.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su DFS 228
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maksim Starostin, DFS 228, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 30 novembre 2010.
- (DE) Bert Hartmann, DFS 228, su Luftarchiv.de, http://www.luftarchiv.de/, 9 dicembre 2006. URL consultato il 15 gennaio 2009.
- (EN) Shamus Reddin, DFS 228 Sagefisch, su The Hellmuth Walter Rocket Motor Web Site, http://www.walterwerke.co.uk/, 31 ottobre 2009. URL consultato il 30 novembre 2010.
- (RU) DFS.228, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 30 novembre 2010.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh2002000619 · J9U (EN, HE) 987007530346705171 |
---|