Gosekku
Il termine gosekku (
Sono celebrate soprattutto ai cambi di stagione e sono:[1]
- Jinjitsu (festa delle sette erbe), 7 gennaio
- Hinamatsuri (festa delle bambole o festa delle bambine), 3 marzo
- Kodomo no hi (festa dei bambini), 5 maggio
- Tanabata (settima notte), 7 luglio
- Kiku no sekku (giorno dei crisantemi), 9 settembre
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il calendario tradizionale giapponese, adottato nell'anno 604 e rimasto in vigore fino al 1873, era un calendario lunisolare, cioè basato sui movimenti reali del Sole e della Luna. Esso rappresentava con grande precisione i cambiamenti stagionali e climatici e per questo motivo è ancora utilizzato dai contadini giapponesi che ne usufruiscono per stabilire le date dei periodi di raccolta. Ad ognuno di questi cambi di stagione venne associata una festività poiché, secondo la tradizione e le superstizioni popolari, durante tali periodi dell'anno era più probabile il manifestarsi degli influssi malefici o contrarre malattie, a causa del cambiamento delle abitudini alimentari e del clima. Quindi vennero stabilite cinque festività principali, che insieme presero il nome di gosekku (
Le prime testimonianze sulle cinque feste ci arrivano sotto forma di poemi o pitture del periodo Edo (1603-1868) ma, sempre secondo la tradizione, esse risalirebbero all'epoca dell'imperatore Uda (887-897), anche se la denominazione gosekku non sarebbe stata utilizzata fino al periodo Edo. Le tradizioni legate a queste feste resistono ancora nel Giappone moderno.[2]
Le feste
[modifica | modifica wikitesto]Jinjitsu (7 gennaio)
[modifica | modifica wikitesto]La festa di Jinjitsu (
Hinamatsuri (3 marzo)
[modifica | modifica wikitesto]La festa hinamatsuri (
Kodomo no hi (5 maggio)
[modifica | modifica wikitesto]Tanabata (7 luglio)
[modifica | modifica wikitesto]Kiku no sekku (9 settembre)
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Japanese Ceremonial Occasions and Year Round Events, su ogasawara-ryu.com. URL consultato il 21 novembre 2013 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2013).
- ^ a b Donatella Failla, Gosekku le cinque feste dell'anno giapponese (PDF), in La Casana, n. 4, 2000, pp. 50-59. URL consultato il 30 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ (EN) Mutsuki January, in Nipponia, n. 34, webjapan.org, 15 settembre 2005. URL consultato il 30 giugno 2014.
- ^ (EN) Renri, su nowholidays.com. URL consultato il 30 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2014).
- ^ (EN) Hina Matsuri, su web-japan.org. URL consultato il 30 giugno 2014.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gosekku
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