Keriya
Keriya comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Provincia | Xinjiang |
Prefettura | Hotan |
Contea | Kerija |
Territorio | |
Coordinate | 36°51′25.34″N 81°39′19.66″E |
Abitanti | 30 179 (2010) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 839000 |
Prefisso | 903 |
Fuso orario | UTC+8 |
Codice UNS | 65 32 26 100 |
Cartografia | |
Keriya o Mugala (
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso della Dinastia Han il regno dell'oasi di Keriya era noto come Wumi (扜彌), ed era composto da "3340 famiglie e 20040 persone, di cui 3540 in grado di maneggiare armi".[1] Questi numeri sembrano però illogici, considerando le troppe persone per ogni famiglia. Correggendo questo dato, il Libro degli Han posteriori, che parla del regno chiamandolo Jumi (
Sia l'Hanshu (Libro degli Han) che l'Hou Hanshu (Libro degli Han posteriori) posizionano questo regno 390 li [162 km] ad est di Khotan. È molto vicina alla distanza tra Khotan e Keriya riportata sulle moderne mappe, e conferma l'identificazione di Wumi/Jumi con Keriya.[3]
La piccola città moderna di Keriya si trova sulla sponda occidentale del fiume Keriya. Circa 180 km a nord lungo il fiume Keriya si trova l'antico sito fortificato di Karadong, dove sono stati ritrovati i più antichi murales budhisti del mondo. Fu abbandonata nel IV secolo. Un altro sito, Yuan Sha, circa 40 km a nord di Karadong e datato all'età del ferro, è stato abbandonato attorno al 130 a.C.
C'è un villaggio circa 75 km a sud di Keriya chiamato Pulu. Vi sono a sud numerose cime oltre i 6000 metri, compreso l'Qong Muztag a 6962 metri nell'alta valle del fiume Keriya. Circa 100 famiglie uigure del distretto di Keriya, che si dicono essere diverse dagli altri uiguri, abitano a Tangzubasti, circa 170 km a nord di Yutian. Si dice che sorga sulle rovine dell'antica città di Keladun, dove sono stati trovati artefatti della dinastia Han (206 a.C. -222 d.C.).
Marco Polo visitò l'oasi alla fine del XIII secolo. La descrisse ampia "cinque giorni di viaggio", ma con deserti di sabbia ad est e ad ovest. Sia la provincia che la splendida capitale furono chiamate Pem. Egli notò che tutte le persone "adoravano Maometto", e che vi erano molte città e villaggi. "È ampiamente rifornita con mezzi di sussistenza" con frutteti, vigneti e molto cotone. Cita anche il "jasper" (probabilmente giada) ed il calcedonio trovati nei fiumi e le persone che "vivono grazie al commercio ed all'industria" e che "non erano per nulla guerrieri".
Si trovano anche riferimenti a miniere d'oro situate nei pressi di Keriya nel XIX secolo.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Christoph Baumer, Southern Silk Road: In the Footsteps of Sir Aurel Stein and Sven Hedin, 2000, White Orchid Books, Bangkok
- Judy Bonavia, The Silk Road From Xi'an to Kashgar, 2004, Odyssey Publications, ISBN 962-217-741-7
- John E. Hill, Through the Jade Gate to Rome: A Study of the Silk Routes during the Later Han Dynasty, 1st to 2nd Centuries CE, 2009, BookSurge, Charleston (Caroina del Sud), ISBN 978-1-4392-2134-1
- A. F. P. Hulsewé, China in Central Asia: The Early Stage 125 BC – AD 23: an annotated translation of chapters 61 and 96 of the History of the Former Han Dynasty, 1979, E. J. Brill, Leiden
- Ronald Latham, The Travels of Marco Polo, 1958, tradotto da Ronald Latham, 1982, Abaris Books, New York, ISBN 0-89835-058-1
- J. P. Mallory e Victor H. Mair, The Tarim Mummies: Ancient China and the Mystery of the Earliest Peoples from the West, 2000, Thames & Hudson, Londra, ISBN 0-500-05101-1
- C. P. Skrine, Chinese Central Asia, 1926, Methuen, Londra
- M. Aurel Stein, Ancient Khotan: Detailed report of archaeological explorations in Chinese Turkestan, 1907, 2 vol., Oxford, Clarendon Press
- M. Aurel Stein, Ruins of Desert Cathay: Personal narrative of explorations in Central Asia and westernmost China, 1912, 2 vol
- M. Aurel Stein, Serindia: Detailed report of explorations in Central Asia and westernmost China, 1921, 5 vol., Londra. Oxford, Clarendon Press
- Taishan Yu, A History of the Relationships between the Western and Eastern Han, Wei, Jin, Northern and Southern Dynasties and the Western Regions, 2004, Sino-Platonic Papers, no. 131, marzo 2004, Dept. of East Asian Languages and Civilizations, University of Pennsylvania
Controllo di autorità | VIAF (EN) 19146153031705250371 |
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